lunedì 1 settembre 2025

Cavolini di Bruxelles con zucca, porri, camembert e cipollina croccante

Gabriele D'Annunzio, le sue amiche e i suoi amici del cenacolo michettiano e della sua lussuosa vita, trovò con la natura una forma di interlocuzione molto vicina a quella che, nel corso dei millenni, hanno avuto le donne. Questa sua sensibilità che si potrebbe definire femminile fu foriera per lui di grande piacere fisico, intellettuale, sensuale, passionale e amoroso al punto che perfino Isadora Duncan, la danzatrice che fece innamorare di sé il mondo intero, che slacciò il corsetto per far spazio a morbidi e ondosi drappeggi ispirati all'antica Grecia con cui danzare liberamente col mare, rimase incantata dalle sue capacità e doti amatorie. Difficile credere che la grande sacerdotessa americana della danza libera potesse farsi avviluppare da un uomo piccolo e bruttignaccolo come D'Annunzio, eppure, anche la donna che fece innamorare chiunque la incontrasse, rimase perennemente grata al piacere che l'abruzzese seppe generare in lei, con lei e nella maestosità della natura d'Abruzzo. Ora, la conoscenza della Natura, oltre a fornire degli strumenti utili al corteggiamento, di tutta evidenza erano elementi di mistica comprensione che forse oggi, a distanza di oltre un secolo e alla fine della stagione delle ideologie novecentesche, potrebbe essere meglio capita, approfondita e studiata. Forse quelle personalità, che tra l'altro avevano con ogni probabilità anche captato il movimento ideale e culturale Nordamericano, con ciò intendendo non soltanto gli Stati Uniti, e internazionale avevano compreso quello che oggi si comincia a riscoprire, a riconoscere e rielaborare quale punto di partenza per apprendere le complessità, anche delle ormai continue rivoluzioni tecnologiche e sociali in atto. 

Questa ricetta è ispirata a D'Annunzio e Isadora. 


Cavolini di Bruxelles

Zucca, possibilmente butternut

Timo citronella

Salvia

Sale

Camembert

Porri

Cipollina croccante già pronta

Pepe bianco e nero

Senape all'antica

Birra ambrata, corposa, non troppo delicata


Sbucciare e affettare la zucca a fette di circa due centimetri, adagiare nella teglia, fare un altro strato di porri tagliati a rondelle sottilissime, salare, aromatizzare e pepare, aggiungere uno strato di cavolini di Bruxelles tagliati a metà, salare e pepare, aggiungere circa un dito abbondante di birra, mettere in forno, già caldo a circa  180°C, con coperchio non sigillante o con foglio alluminio, quasi a fine cottura scoprire e aggiungere il formaggio a pezzi grossolani così da farlo sciogliere e fargli fare un po' di crosticina dorata, tirare fuori dal forno, aggiungere la cipolla croccante, servire con senape a parte.  




Cavolini di Bruxelles con gruviera

Imparare a disegnare anche una semplice conchiglia triangolare, di quelle che si trovano facilissimamente sulle spiagge italiane, può risultare estremamente educativo e può essere un grande esercizio di comprensione della meravigliosa armonia di cui siamo parte e partecipi. Intanto ci si accorge che il sole intinge i suoi raggi nell'acqua per colorarle e trovare una conchiglia uguale all'altra è pressoché impossibile: ognuna ha qualcosa che la caratterizza. Comprendere le complessità, sin dall'infanzia, può essere utile a districarsi e definire strumenti di conoscenza necessari in una società tecnologicamente sempre più densa e complessa. L'apprendimento per VRRAINs - Virtual Reality Robot Artificial Intelligence Natives - e anche l'apprendimento continuo, così necessario per colmare i continui gap generazionali che si creano costantemente con le velocissime modificazioni delle moderne tecnologie, ma anche la scoperta dell'arte della Natura e nella natura, dovrà necessariamente tenere conto del piacere dell'apprendimento in natura e della natura. 

Questa ricetta è ispirata a Pizzigoni e D'Annunzio. 


Cavolini di Bruxelles

Gruviera

Lambrusco

Sale

Dragoncello fresco

Rape rosse

Pepe bianco, rosa e verde


Lavare lavare e grattare o, se necessario e la buccia è spessa sbucciare, le rape rosse, tagliarle a fette di circa due centimetri, disporle in una teglia, salare, aggiungere il dragoncello e coprire con  i cavolini di Bruxelles lavati su cui è stato praticato un taglietto nel centro, salare, aggiungere un dito abbondante di vino, coprire con la carta di alluminio o con un coperchio non sigillante, e infornare in forno già caldo a circa 180°C , a poco più di metà cottura, aggiungere la groviera grattugiata e togliere il coperchio.    


Cavolini di Bruxelles con grogonzola

Settembre è un po' come gennaio, il mese dei buoni propositi. Ci si ripropone di mettersi a dieta, di fare attività all'aria aperta, di muoversi in bicicletta e a piedi, andare in palestra e praticare esercizio fisico,  dedicare molto più tempo alle sane abitudini. Poi ci sono l'equinozio, il solstizio e tutte le varie festività col loro carico di dolci e prelibatezze varie. Capita che anche chi amministra la Cosa Pubblica abbia inizialmente l'idea di battersi contro le ingiustizie del mondo ma poi ci sono le feste e i bagordi e allora capita di dire di voler abbassare le tasse, togliere le accise ma poi, appena usmato il profumo inebriante del potere, decidere che il mondo è fatto di apocalittici e integrati e che, in fondo, gli ultimi si salveranno nel Regno dei Cieli. 

Questa ricetta è ispirata alle buone intenzioni.


 Cavolini di Bruxelles

Gorgonzola con mascarpone

Birra rossa

Sale


Lavare i cavolini di Bruxelles, tagliare al centro e porli in una teglia con un dito di birra, coprire con carta stagnola oppure con un coperchio non sigillante, salare e mettere in forno già caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura, qualche minuto prima della fine della cottura, aggiungere il gorgonzola tenuto fuori dal frigo e ben ammorbidito con la forchetta e infornare di nuovo fino a creare una bella crosticina.