Il cinghiale in
bianco è una di quelle pietanze che piacciono tanto a chi ama la
cacciagione, ha un sapore forte e bisogna diluire il sentore di
selvatico nel vino. A molte persone piace tantissimo, personalmente
non riesco a mangiarlo.
Cinghiale
Vino rosso buono
Bacche di ginepro
Salvia
Rosmarino
Timo o timo
citronella
Sale
Olio extra vergine
di oliva
Eventualmente un
cucchiaino di battuto di lardo
Acqua
Patate
Semi di finocchio
Pepe bianco
macinato fresco
Tagliare la carne a
spezzatino, metterla a mollo nel vino con il ginepro e l'aglio
tagliato sottilissimo, girarlo, coprirlo e metterlo in frigo per
almeno una notte se non di più, in base a quello che richiede la
carne. Scolare il liquido tenendolo da parte in un contenitore.
Mettere soltanto lo spezzatino in una pentola anti-aderente o
d'acciaio a freddo, aggiungere le erbe aromatiche e una spolverata di
pepe, far cuocere a fuoco medio girando per evitare che si attacchi
al fondo della pentola, far evaporare tutto il liquido, poi coprire
abbondantemente con vino e acqua, salare non troppo, far bollire,
coprire la pentola e far sobbollire per almeno tre o quattro ore, se
si dovesse asciugare il liquido, aggiungere acqua. Se il cinghiale
non era surgelato, congelare ad una temperatura inferiore ai diciotto
gradi centigradi prima di mangiarlo.