domenica 31 dicembre 2017

Polpettone vegano con castagne

Polpettone vegano con castagne


Il 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, è tradizione mangiare le lenticchie, spesso accompagnate da zamponi, cotechini, salsicce o altre preparazioni tipiche a base di carne di maiale. C’è chi le ama al naturale, semplici, con un po’ di sugo e cotte a puntino per esaltarne il sapore e creare una soave armonia. Molte sono ovviamente le ritualità collegate alla serata, quali ad esempio l’abitudine di indossare qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio e qualcosa di rosso e questa ricetta è ispirata alle tante forme di scaramanzia che caratterizzano il veglione di San Silvestro.

Pasta sfoglia vegan
Miglio
Amaranto
Lupini
Castagne
Acqua
Sale integrale
Olio extravergine di oliva
Semi misti, chia, sesamo, girasole, etc.
Pangrattato finissimo
Bevanda di avena
Tofu


Far rinvenire i lupini, lessarli in abbondante acqua, lessare le castagne dopo aver praticato il taglietto apposito, lessare l’amaranto, e il miglio. Passare i lupini col passaverdure, mescolarli al miglio, all’amaranto, al tofu sbriciolato e ad una parte delle castagne sbucciate e lasciate intere, condire con sale e olio, addensare con il pangrattato ed eventualmente con la bevanda di avena, fino ad ottenere la giusta densità, avvolgere nella carta forno, porre in frigo per qualche ora per addensare bene, dunque cospargere la parte superiore con i semini e infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C per il tempo necessario alla cottura.

sabato 30 dicembre 2017

Caprino ‘mbriachello arancello

Caprino ‘mbriachello arancello

La produzione di birra è stata sin dalle origini, antichissime, abbinata all’universo femminile e soprattutto a quello sacerdotale femminile. Soltanto in tempi relativamente recenti gli uomini hanno iniziato a produrre tale bevanda e in anni recentissimi, con lo sviluppo di birrifici artigianali, le donne hanno ripreso ad occuparsene.

Questa ricetta è ispirata all’esercizio delle differenze.

Caprino freschissimo
Fiocchi di scorza di arancia
Arancia candita artigianale
Petali di mandorle salate preparate dal pasticciere di fiducia
Arancello artigianale di Nonno Pietro


Lavorare un paio di noci di caprino e una o due gocce di arancello con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 3 o 4 cm di diametro, adagiarli su un dischetto di scorza d’arancia, nella parte superiore guarnire con fiocchi di scorza di melangolo così da ottenere uno strato di arancia candita in unico pezzo, uno di caprino, uno di fiocchi di scorza. Ai lati del dischetto guarnire con le mandorle salate in petali. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire. 

venerdì 29 dicembre 2017

Infornata mista con topinambur

Infornata mista con topinambur

La storia del giardinaggio ha radici antichissime ed è molto interessante. Come quasi tutti i mestieri e le arti, ha uno sviluppo discontinuo, talvolta osteggiato, spesso osannato e portato alla dignità di nobile conoscenza riservata soltanto a poche persone. In realtà attraverso lo studio di giardini, piante e fiori, soprattutto se abbinato allo studio della musica, della danza, dell’arte si potrebbero apprendere con una certa facilità anche la matematica, la geometria, la chimica, oltre ovviamente alla biologia e alle altre scienze che afferiscono alla conoscenza della Natura.

Questa ricetta è ispirata alla bellezza dell’apprendimento.

Topinambur
Patate
Cardi
Olio extravergine di oliva
Sale integrale o aglio, se ben tollerato
Mentuccia romana


Sbucciare le patate e il topinambur, sciacquarle tagliare a tocchetti. Pulire i cardi, tagliarli a tocchetti. Porre tutte le verdure in una teglia oliata, condire con sale o con l’aglio tagliato a fettine sottili, le foglie di mentuccia, salare, girare bene, infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C fino a cottura.

giovedì 28 dicembre 2017

Topinambur con semi di girasole e mentuccia

Topinambur con semi di girasole e mentuccia


Nel non facilissimo passaggio tra la caduta dell’Impero romano e il basso Medioevo si sono sviluppate forme di produzione musicale e letteraria fondate su una società dalle regole molto rigide ma in continua e costante evoluzione. La storia e le società medievali, oltre a testimoniare una gran quantità di differenze, sono espressione di una notevole vivacità sperimentale che, seppur raramente, ha coinvolto in modo piuttosto diretto le donne.

Questa ricetta è ispirata alla creatività. 

Topinambur
Semi di girasole
Mentuccia
Aglio se ben tollerato
Olio extravergine di oliva
Sale integrale


Sbucciare il topinambur, tagliarlo a dadini. Scaldare l’olio in padella con aglio se ben tollerato oppure soltanto con la mentuccia, versarvi il topinambur, salare e far cuocere a fuoco medio.  

mercoledì 27 dicembre 2017

Topinambur al forno con noci pecan

Topinambur al forno con noci pecan

La frontiera è un mito fondativo dell’immaginario americano nel suo complesso. Dalla letteratura alla danza passando per la musica e la pittura americane sono pervase dal rapporto con tale elemento. Scenari immensi, volontà di conoscenza e di scoperta, superamento di qualcosa che sembrava inarrivabile permeano la cultura del Nuovo continente. La declinazione di tale mito è però decisamente indicativa del tipo di società che si è sviluppata in un determinato Paese. L’esempio più lampante è quello tra Stati Uniti d’America, in cui il rapporto con la natura o con l’altro è quasi sempre di sfida, e Canada, dove la frontiera è vista quale possibilità di libertà.

Questa ricetta è ispirata all’importanza della libertà nella creazione dell’immaginario collettivo.

Topinambur
Noci pecan
Olio extravergine di oliva
Sale integrale


Sbucciare il topinambur, tagliarlo a fette sottili, adagiare le fette in una teglia precedentemente oliata, salare e condire con un filo d'olio, granella di noci pecan e mezzo gheriglio ai quattro lati e al centro della teglia. Infornare in forno ben caldo a 200°C o 220°C per il tempo necessario alla cottura. 

martedì 26 dicembre 2017

Caprino ‘mbriachello nocello

Caprino ‘mbriachello nocello


Il Risorgimento è stato un’epoca storica alquanto movimentata, esplosiva a livello effettivo e ideale, nella quale hanno avuto una notevole importanza le società segrete. Mazzini e Garibaldi creavano e ricostituivano tali associazioni, la Giovine Europa essendo forse la più nota, ma il loro agire si inseriva all’interno di un sistema più ampio, che includeva anche sette solamente femminili. La più significativa e conosciuta tra queste è stata l’organizzazione delle giardiniere.

Questa ricetta è ispirata al coraggio. 

Caprino freschissimo
Noci rosse
Nocino artigianale di Nonno Pietro

Lavorare due o tre noci di caprino e una o due gocce di nocino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, guarnire con mezzo o un quarto di gheriglio di noce rossa. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire

lunedì 25 dicembre 2017

Aspic vegano con cardi e topinambur

Aspic vegano con cardi e topinambur

Il 25 dicembre è una data particolare, essendo a ridosso del solstizio d’inverno è stata spessissimo abbinata a celebrazioni rituali in religioni affatto differenti tra loro e sviluppatesi in vari luoghi del Pianeta Terra ma quasi sempre alla natalità, alla nascita.

Questa ricetta, che può essere elaborata in modo piuttosto decorativo, è ispirata alla bellezza dello stare insieme. 

Agar agar
Cardi
Topinambur
Sale
Chiodi di garofano
Acqua
Anice stellato


Pulire il topinambur e i cardi, cuocerli al vapore. Preparare la gelatina con l’agar agar, l’acqua e l’anice stellato, mescolare con le verdure cotte, porre in un recipiente con la forma desiderata mettendo l’anice stellato in modo decorativo. Porre in frigo per il tempo necessario ad addensarsi. 

domenica 24 dicembre 2017

Caprino ‘mbriachello melangolino

Caprino ‘mbriachello melangolino

I Paesi Bassi e Israele, due nazioni con un’estensione territoriale alquanto ridotta, hanno una agricoltura particolarmente fiorente. Non avendo, evidentemente, la possibilità di espandersi in ampi spazi, hanno aguzzato l’ingegno e si sono arrangiati con quel poco, e spesso pochissimo, che avevano a disposizione.

Questa ricetta è ispirata al variegato paesaggio italiano. 

Caprino fresco
Fiocchi di scorza di melangolo
Granella di nocciole
Melangolino artigianale di Nonno Pietro


Lavorare due o tre noci di caprino e una o due gocce di melangolino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di fiocchi di scorza di melangolo, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di fiocchi di scorza, uno di caprino, uno di fiocchi di scorza. Ai lati del dischetto guarnire con la granella. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire. 

sabato 23 dicembre 2017

Caprino ‘mbriachello limoncello

Caprino ‘mbriachello limoncello


L’astronomia è una delle scienze più antiche dell’umanità. Alzare lo sguardo per guardare le stelle, osservare il cambiamento delle stagioni, il passaggio di comete o cercare di comprendere le motivazioni di una eclissi solare o lunare, notare le differenze climatiche è una delle prime forme di curiosità scientifica che mette in relazione le società, anche nella loro forma embrionale, e la Natura nella sua maestosa immensità.

Questa ricetta è ispirata alle primarie forme di conoscenza. 

Caprino fresco
Fiocchi di scorza di limone
Granella di pistacchio di Bronte
Limoncello artigianale di Nonno Pietro


Lavorare due o tre noci di caprino e una o due gocce di limoncello con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di fiocchi di scorza di limone, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di fiocchi di scorza, uno di caprino, uno di fiocchi di scorza. Ai lati del dischetto guarnire con la granella. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire. 

venerdì 22 dicembre 2017

Caprino al bergamotto

Caprino al bergamotto

Il Risorgimento italiano ha posto le basi per lo sviluppo, tra l’altro, della danza libera tardo-ottocentesca e primo-novecentesca. Mentre le città italiane erano luoghi di battaglie e rappresaglie in cui donne e uomini erano uniti da sincera fratellanza si faceva sempre più strada l’esigenza di libertà anche nei sentimenti e nella fisicità, espressa magistralmente dalla danza. Il gran ballo romantico certamente fa pensare più all’amor di patria che alla libertà nell’amore ma è proprio in quei movimenti, nella codificazione sempre più precisa tale da consentire una riproducibilità che esprimeva lo spirito del tempo, che si possono ravvisare le prime forme di ribellione attraverso la danza.
Questa ricetta è ispirata a Loïe Fuller e Isadora Duncan.

Caprino fresco
Fiocchi di scorza di bergamotto
Semi di girasole


Lavorare due o tre noci di caprino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di fiocchi di scorza di bergamotto, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di fiocchi di scorza, uno di caprino, uno di fiocchi di scorza. Ai lati del dischetto adagiare i semi di girasole. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire. 

giovedì 21 dicembre 2017

Caprino pirettino

Caprino pirettino

Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia, recita il proverbio ma non sempre i detti popolari sono fondati su verità scientifiche. Il dì più breve, nell’emisfero boreale è il 21 dicembre, solstizio d’inverno.

Questa ricetta è ispirata all’importanza del controllo delle fonti. 

Caprino fresco
Fiocchi di scorza di cedro piretto non trattato e molto ben lavato e asciugato
Noci del Brasile


Lavorare due o tre noci di caprino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di fiocchi di scorza di cedro piretto, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di fiocchi di scorza, uno di caprino, uno di fiocchi di scorza. Affettare i gherigli di noci del Brasile in modo tale da ottenere alcuni petali. Ai lati del dischetto adagiare i petali di noci del Brasile. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire. 


mercoledì 20 dicembre 2017

Caprino nocciolino

Caprino nocciolino

Se vuoi la pace prepara la guerra, solevano dire gli antichi romani ma, seguendo tale massima, una tra le più potenti e importanti civiltà del mondo antico ha lasciato la porta aperta ai barbari invasori e ha visto il suo declino. Mazzini afferma che nella rilettura a lui contemporanea la caduta dell’impero romano potrebbe essere riconducibile alla mancata comprensione del messaggio di Spartaco e, soprattutto, Gesù. Se l’antica Roma era improntata su una relativa mobilità sociale non riuscì ad elaborare e comprendere la necessità effettiva, reale, della popolazione che prevedeva una evoluzione progressiva verso l’abolizione della schiavitù e la costruzione, la preparazione della pace piuttosto che della guerra.

Questa ricetta è ispirata allo sviluppo progressivo della pace e delle libertà.

Caprino fresco
Granella di nocciole
Granella di fave di cacao
Cacao amaro in polvere


Lavorare due o tre noci di caprino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di granella di nocciole, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di granella, uno di caprino, uno di granella. Ai lati del dischetto adagiare la granella di fave di cacao. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire e spolverare lievemente con polvere di cacao. 

martedì 19 dicembre 2017

Caprino cipollino

Caprino cipollino

A volte dall’industria arrivano buone notizie anche per l’ambiente e presumibilmente questa dovrebbe essere la nuova tendenza dell’economia internazionale. Recentemente è stata diffusa la nota stampa in cui si faceva menzione di un accordo tra una società statunitense che possiede binari ferroviari e una giovanissima società italiana che ha fatto ricerca per cinque anni su alternative ecologiche, mediante il riutilizzo di pneumatici usati, alle traversine per reti ferroviarie.

Questa ricetta è ispirata alla ricerca quale motore di sviluppo sostenibile. 

Caprino fresco
Erba cipollina freschissima
Pomodorini 

Tagliare i pomodorini a metà o in quattro o in sei in base alla grandezza dell’ortaggio, un datterino comune dovrebbe essere tagliato in sei. Lavorare due o tre noci di caprino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di erba cipollina ben lavata, scolata, asciugata, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di erba cipollina, uno di caprino, uno di erba cipollina. Ai lati del dischetto adagiare i pomodori. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire. 

lunedì 18 dicembre 2017

Antipasto sfizioso

Antipasto sfizioso

Le festività si rincorrono in questi giorni dell’anno e nelle cucine fervono i preparativi per cene, cenoni, pranzi tradizionali, particolari, familiari, con gli amici.
Il clima sembra perfetto per salutare l’inverno con una bruschettata davanti al caminetto.

Questa ricetta è ispirata alle atmosfere festive.

Pane tipo sfilatino, ciriola o baguette
Cavolfiore
Curry mild
Crema di pomodorini secchi (o pomodorini secchi tritati nel mixer fino a creare una cremina, aggiungendo eventualmente capperi e olive)
Olive nere, rosse e verdi
Olio extravergine di oliva
Lampascioni sottolio Azienda agrituristica Le farnie
Caprino fresco
Mandarini o mandaranci
Pasta sfoglia
Miele chiaro delicato
Carote


Tagliare il pane a fette. Pulire, lavare e lessare il cavolfiore, tritarlo nel mixer aggiungendo olio e curry mild. Sbucciare le carote, tagliarle per il lato lungo a fiammifero grosso. Tagliare la pasta sfoglia in quadratini di circa 6 o 7 centimetri di lato, porvi dentro una noce di caprino fresco, richiudere a saccottino sigillando con un rametto di timo, infornare su carta forno o in teglia oliata in forno ben caldo a 180°C o 200°C fino a cottura, ossia fino a che i saccottini saranno ben gonfi e leggermente dorati. Contestualmente bruscare il pane e preparare le tartine con la crema di cavolfiori, la crema di pomodorini. Quando i saccottini sono pressoché cotti bruscare anche il pane da condire con l’olio. Precedentemente preparare il piatto da portata o i piatti singoli che risulteranno dunque composti da una manciatina di olive miste con ciotolina per gettare i noccioli a parte, 4 lampascioni, qualche segmento di carota, in base alla grandezza del pane una o due bruschettine con crema di cavolfiori, altrettante con crema di pomodorini secchi e con l’olio a crudo, una ciotolina con miele da aggiungere al fagottino, in base alla forma scelta, un mandarino sbucciato e parzialmente aperto al centro oppure spicchi adagiati sul lato del piatto, un saccottino.

domenica 17 dicembre 2017

Minestrone dicembrino

Minestrone dicembrino

La gentilezza quale forma di solidarietà sociale, di armoniosa cooperazione tra le persone in un rapporto equilibrato fondato sul rispetto reciproco e sulla comprensione profonda di sé stessi e degli altri è una delle possibili basi per creare sviluppo sostenibile.

Questa ricetta è ispirata all’importanza della gentilezza. 

Zucca
Broccoli
Verza
Patate
Carote
Lattuga
Rughetta
Radicchio
Noci
Cicoria
Bieta
Salvia
Menta
Timo
Bacche di ginepro
Sale integrale o aromatizzato al rosmarino
Cipolla, sedano e porri se tollerati bene
Finocchi
Fagioli
Ceci
Acqua


Far rinvenire i fagioli e i ceci, sciacquarli. Sbucciare la zucca, le carote e le patate, pulirle e tagliarle a dadotti. Lavare le verdure e i finocchi, tagliarli a listerelle. Sbucciare le noci e mettere tutto in pentola, coprire con acqua, salare e far cuocere il tempo necessario ad amalgamare bene i sapori. Servire con un filo di olio a crudo, crostini di pane o pasta. A piacere aggiungere formaggi. 

sabato 16 dicembre 2017

Pizza rustica con verdure al forno

Pizza rustica con verdure al forno

Con la diffusione di supermercati, ipermercati, centri commerciali e online shopping si è posta la questione degli orari di lavoro 24*7*365, ovverosia ventiquattrore, sette giorni la settimana, trecentosessantacinque giorni l’anno non contando i bisestili organizzati in turni di ore variabili nel part-time di 2, 3, 4 e per il tempo pieno da 6 ad un massimo di 9 ore e pause ogni 55’ di 5’ con, per il tempo pieno, di 1 ora e una retribuzione che dovrebbe essere sufficiente a garantire un tenore di vita dignitoso. Non tutti i lavori, però, hanno orari così nettamente definibili e strutturabili su turnazioni riorganizzabili alla bisogna. Vi è infatti una serie di mestieri, molti tra i quali creati dalle più recenti rivoluzioni tecnologico-industrial-produttivo-comunicative, in cui il tempo lavorativo e la retribuzione non possono essere conteggiate in modo così netto, né strutturate ad orari più o meno fissi.
Ciò è particolarmente evidente nel cosiddetto ‘q.b.’, quanto basta, delle ricette della cucina quotidiana e popolare.

Questa ricetta, rielaborazione di una ideata da una cara amica, è ispirata alle necessità di verità.

Carote
Radicchio
Zucca
Sale integrale o porri
Menta fresca
Semi di finocchio
Pasta sfoglia
Provola affumicata o formaggio di capra fresco
Olio extravergine di oliva


Sbucciare le carote, sciacquarle, tagliarle a rondelle oppure a dadini. Lavare il radicchio, tagliarlo a listerelle. Sbucciare la zucca e tagliarla a dadotti. Mettere le verdure e gli aromi in una teglia leggermente oliata, salare oppure aggiungere porri puliti e tagliati a listerelle sottilissime, mescolare bene e infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C fino a cottura. Stendere la pasta sfoglia, farcirla con l’infornata di verdure e il formaggio a dadini o grattugiato julienne, infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C. 

venerdì 15 dicembre 2017

Minestrina vegana con zucca, noci di Sorrento e tofu, ricetta di Papà Claudio

Minestrina vegana con zucca, noci di Sorrento e tofu, ricetta di Papà Claudio

Comporre musica è un’attività alquanto piacevole, per chi ne è capace, e al contempo molto impegnativa. Per riuscirvi è necessario conoscere vari strumenti e comprendere le delicatissime armonie che sottendono alla combinazione di suoni e vibrazioni. Spesso è necessario anche conoscere o immaginare il suono prodotto da un determinato strumento suonato da un particolare musicista. La musica cosiddetta classica ha risolto il dilemma dell’interpretazione con strumenti e tecniche ben differenti rispetto a quelle in uso quando sono state composte, quella contemporanea, grazie alle nuove tecnologie, ha un livello di riproducibilità apparentemente maggiore. L’apparenza, recita il proverbio, inganna e dunque anche oggi, per ottenere il risultato necessario ad esprimere la pienezza compositiva, è necessario strutturare le composizioni in base al progetto originale.

Questa ricetta, creata da Papà Claudio per Mamma Valentina, è ispirata alle variazioni intepretative.

Zucca
Noci di Sorrento
Tofu
Olio extravergine di oliva
Sale integrale
Ditalini rigati La Molisana
Acqua


Sbucciare la zucca, pulirla, e tagliarla a dadotti, metterla in pentola, aggiungere l’acqua, porre la pentola sul fuoco, aggiungere le noci sgusciate e spezzettate, far cuocere. Quando la zucca è abbastanza cotta aggiungere la pasta e continuare a cuocere, quasi a fine cottura aggiungere il tofu sciacquato e tagliato a dadini. Servire con un filo di olio a crudo. 

giovedì 14 dicembre 2017

Cremina di verdure delicata, baby ricette

Cremina di verdure delicata, baby ricette

Coltivare le piante è uno tra i mestieri più antichi nella storia dell’umanità. L’agricoltura è alla base dell’organizzazione sociale stanziale, la conoscenza di erbe e medicamentose è stata la prima forma di medicina conosciuta, alberi ad alto fusto e filari hanno spesso avuto la funzione di delimitare i confini, fiori e arbusti hanno spesso ornato abitazioni e spazi pubblici. Il giardinaggio come lo conosciamo oggi è però una scoperta relativamente recente se comparata alla tradizione agricola. La conoscenza ad essi collegata è un’onda di movimento costante che si dipana da una parte all’altra di mari, oceani e continenti. Non si può immaginare un moderno parco pubblico europeo, ad esempio, senza prendere in considerazione le influenze asiatiche e americane nella loro complessità.

Questa ricetta, adatta anche durante lo svezzamento dei bimbi, è ispirata agli intrecci del sapere nei giardini.

Carote
Zucca
Patate
Finocchi
Olio extravergine di oliva
Sale integrale
Acqua


Sbucciare le verdure, lavarle, tagliarle a pezzi grossolani, mettere in pentola con acqua, lessarle. Passarle col passaverdure, condire con olio e sale. Adatto anche ai piccolissimi. 

mercoledì 13 dicembre 2017

Scrippelle in brodo di carne, ricetta di Nonna Enza rielaborata

Scrippelle in brodo di carne, ricetta di Nonna Enza rielaborata

La famiglia è uno tra gli elementi costitutivi delle società, il nucleo intorno al quale si sono create, storicamente, le civiltà. La sensazione di intimità, di calore, di abbraccio e di pienezza che si prova quando familiari e amici sono riuniti per un evento piacevole, quale ad esempio l’unione tra due persone, la nascita di un bebè o i riti di passaggio dall’età infantile a quella adolescenziale e poi adulta, qualunque siano le convinzioni personali e le abitudini sono necessari, più che piacevoli, momenti nella vita di una persona, di una famiglia, di una comunità, della società intera nel suo complesso.
Le persone credenti scelgono di celebrare determinati riti nei modi e nelle modalità dettate dalla religione in cui ripongono la loro fede, mentre atei, agnostici e non praticanti preferiscono celebrare tali momenti in modi differenti, ferma restando la convivialità e il piacere di stare insieme alle persone amate.
Questa ricetta, rielaborazione di una preparazione tradizionale tramandata da Nonna Enza, è ispirata alla libertà di associazione e di culto sancita dalla Costituzione italiana e da qualunque trattato internazionale per il rispetto dei diritti fondamentali.

Carne di manzo acquistata dal macellaio di fiducia
Carote
Finocchi
Uova
Farina
Acqua
Sale integrale siciliano
Semi di finocchio
Semi di anice
Zucca
Acqua
Birra
Kummel carvi
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore


Tagliare la carne, sigillarla in padella, dunque aggiungere carote, finocchi e zucca sbucciate, lavate e tagliate a pezzi abbastanza grossolani. Sfumare con la birra, quindi aggiungere gli aromi e il sale, dunque aggiungere acqua e far sobbollire a lungo. Nel frattempo preparare le scrippelle senza latte mescolando farina, uova e acqua fino ad ottenere un composto lento ma non troppo, cuocerle nella padella anti-aderente una ad una. Mettere del parmigiano grattugiato nelle scrippelle, arrotolarle e metterle nel piatto, dunque versarvi sopra il brodo di carne e quindi spolverare con parmigiano. 

martedì 12 dicembre 2017

Caprino al bergamotto

Caprino al bergamotto

Caprino fresco
Fiocchi di scorza di bergamotto
Semi di girasole


Lavorare due o tre noci di caprino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di fiocchi di scorza di bergamotto, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di fiocchi di scorza, uno di caprino, uno di fiocchi di scorza. Ai lati del dischetto adagiare i semi di girasole. Porre in frigo su carta forno per un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire. 

Vellutata detossinante

Vellutata detossinante

Un weekend rilassante alle terme, passeggiare tra gli alberi vestiti coi colori dell’autunno, qualche giorno in una capitale europea, una gita o un viaggetto rinfrancante o semplicemente un bel libro letto intorno al caminetto, una castagnata con gli amici, un seminario di discipline olistiche, una schitarrata in compagnia, una bella mangiata in famiglia con le prime lucine natalizie mettono generalmente di buon umore, stimolano la produzione di endorfine che decisamente aiutano a stare meglio ma prima delle vacanze invernali e di inoltrarsi in bagordi gastronomici festivi è bene fare una scorta di vitamine e depurare un po’ il corpo.
Questa ricetta è ispirata ai tanti momenti di cui è composto l’equilibrio.

Finocchi
Carote
Acqua
Semi di finocchio
Semi di anice
Anice stellato, facoltativo
Zenzero, facoltativo
Curcuma, facoltativa
Sale integrale, facoltativo
Olio extravergine di oliva


Sbucciare le carote, lavarle e tagliarle a pezzi. Pulire e lavare i finocchi, tagliarli a pezzi, porre tutto nella pentola, coprire con acqua, insaporire con gli aromi e salare. Far bollire fino a cottura, quindi passare col passaverdure fino ad ottenere una cremina, condire con un filo di olio a crudo. 

lunedì 11 dicembre 2017

Zuppa di legumi e cereali, ricetta di Nonna Lucilla

Zuppa di legumi e cereali, ricetta di Nonna Lucilla

Molte tecniche di meditazione utilizzano la voce quale elemento primario per la cosiddetta guarigione interiore e il riequilibrio psico-fisico. Tra le più conosciute vi sono gli armonici, utilizzati anche per lenire e risolvere questioni collegate all’apparato osteo-articolare, e il canto carnatico, consigliato anche in taluni reparti di Ostetricia per alleviare i dolori del travaglio.

Questa ricetta, creata da Nonna Lucilla, è ispirata alla sanissima abitudine di fare alcuni esercizi vocali la sera prima di andare a dormire, magari dopo aver gustato una buona zuppa calda. 


Zuppa secca di legumi e cereali biologica
Timo
Rosmarino
Salvia
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Acqua
Semi di finocchio


Far rinvenire in acqua, scolare, sciacquare la zuppa. Scaldare leggermente l’acqua, dunque aggiungere la zuppa scolata e sciacquata, il sale e le erbe aromatiche, far addensare. Servire con un filo di olio a crudo. 

domenica 10 dicembre 2017

Zuppa di legumi e cereali speziata, ricetta di Nonna Lucilla

Zuppa di legumi e cereali speziata, ricetta di Nonna Lucilla

A Bagno a Ripoli, a pochi chilometri da Firenze, ha sede la Ermanno Scervino, maison di moda fondata da Ermanno Daelli e Toni Scervino nel 2000 che ha deciso di tenere nella provincia toscana tutte le fasi ideative, creative e produttive delle varie linee fashion. L’azienda è considerata una tra le maggiori realtà internazionali di moda ed è caratterizzata da quello che si potrebbe definire artigianato industriale di altissima qualità. Qualunque dettaglio è studiato e pensato nei minimi particolare e con la cura che contraddistingue le ‘cose belle’ create nella provincia italiana.

Questa ricetta, creata da Nonna Lucilla, è ispirata alle eccellenze italiane. 

Zuppa secca di legumi e cereali biologica
Timo
Rosmarino
Salvia
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Acqua
Scalogno
Zenzero
Curry
Semi di finocchio


Far rinvenire in acqua, scolare, sciacquare la zuppa. Fare un soffritto leggerissimo di scalogno, zenzero, curry, timo, acqua e olio. Aggiungere l’acqua, dunque la zuppa scolata e sciacquata, far cuocere a fuoco medio basso quindi aggiungere il rosmarino, la salvia e i semi di finocchio a metà cottura, salare, far addensare. Servire con un filo di olio a crudo. 

sabato 9 dicembre 2017

Crostini con Delicapra e tartufo

Crostini con Delicapra e tartufo

L’immaginario collettivo si apprende anche dalla prima e primissima infanzia e taluni affermano che la capacità di percezione inizi dalle prime settimane di vita intrauterina. Cantare e parlare già in gravidanza contribuirebbe allo sviluppo del bebè. La lingua madre è fondamentale per l’organizzazione futura della conoscenza e delle modalità di apprendimento e la narrazione è basilare per la strutturazione dell’immaginario.
La società contemporanea è molto diversa rispetto a quella in cui sono state scritte ed elaborate molte fiabe considerate ‘classici’ della letteratura per l’infanzia ed è importante ripensare la narrazione anche in relazione alle rivoluzioni tecnologiche che hanno radicalmente modificato il modo di vivere e di essere società attiva.
Questa ricetta è ispirata alle favole contemporanee.

Tartufo fresco
Delicapra
Pane


Tagliare e scaldare il pane, spalmare uno strato abbastanza sottile ma non troppo di Delicapra, grattugiare un paio di fette di tartufo da adagiare sulla superficie del crostino.

venerdì 8 dicembre 2017

Minestrina dicembrina

Minestrina dicembrina

Da qualche tempo si è diffusa l’abitudine di proteggere i siti storici e i luoghi in cui si sono svolte importanti battaglie creando parchi tematici. Di primo acchito non sembrano molto diversi da un parco pubblico con vialetti, punti gioco per i piccolini, aree dedicate agli amici a quattro zampe, panchine e chioschetti, aiuole, indicazioni e recinzioni decorative, talvolta orti urbani didattici e percorsi sensoriali. Tali parchi hanno totem e tabelloni informativi non soltanto su flora e fauna ma anche sugli eventi storici, i personaggi, le descrizioni d’epoca. Spesso sono collegati a musei esistenti sul territorio e sono predisposti per attività con le scolaresche.
Questa ricetta è ispirata al sito di una importante battaglia del Risorgimento italiano.

Carote
Verza viola
Patate
Zucca
Timo citronella
Menta
Kummel carvi
Ditalini rigati La Molisana
Acqua
Sale integrale
Bacche di ginepro
Olio extravergine di oliva
Finocchi
Semi di finocchio


Sbucciare, lavare e tagliare le patate, la zucca e le carote, metterle in pentola, pulire e tagliare la verza e i finocchi, metterli in pentola, aggiungere acqua, sale, aggiungere gli aromi (kummel carvi, semi di finocchio, bacche di ginepro, timo citronella, menta), far cuocere a fuoco medio, a cottura ultimata aggiungere la pasta, farla cuocere. 

giovedì 7 dicembre 2017

Infornata di verdure con o senza sale, ricetta di Nonna Lucilla

Infornata di verdure con o senza sale, ricetta di Nonna Lucilla

Le tecnologie della comunicazione evolvono molto rapidamente e con esse i linguaggi intrinsecamente connessi ed espressi dalle e tramite le medesime. La rivoluzione economico-culturale-tecnologico-produttiva in atto da qualche anno ha posto anche importanti questioni riguardanti la narrazione e la creazione di immaginari fantastici che includano l’innovazione e l’organizzazione della conoscenza.
Questa ricetta, creata da Nonna Lucilla, è ispirata ad una fiaba.

Finocchi
Melanzane
Peperoni
Carote
Radicchio
Pomodori
Sale integrale oppure Porri
Olio extravergine di oliva


Pulire i finocchi, sbucciare le carote, privare i peperoni di picciolo e semi, lavarle, tagliarle a cubetti o a listerelle. Versare tutto in una teglia con olio e sale oppure con olio e porri puliti, lavati e tagliati a listerelle. Infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C fino a cottura.

mercoledì 6 dicembre 2017

Spadellata di verdure e tofu

Spadellata di verdure e tofu

Le nuove tecnologie sono in continua e costante evoluzione. Talvolta sono superflue, altre sono utili e possono aiutare moltissimo nello svolgimento di faccende che richiederebbero enormi sforzi. La diffusione popolare delle lavatrici, ad esempio, ha decisamente cambiato in meglio la vita di moltissime persone, generalmente donne, costrette a lavare i panni nei fiumi, nei ruscelli o nelle fontane. Fino a qualche anno fa una telefonata intercontinentale aveva un costo esorbitante, non c’erano Skype e altri programmi simili e mantenere i contatti a distanza con parenti, amici, colleghi poteva essere questione assai complessa. Al giorno d’oggi queste difficoltà sono superate ma si pongono altre questioni relative alla ‘schermatura’. Studi non troppo recenti avevano conteggiato che tra smartphone, televisioni, computer, bancomat il tempo da svegli trascorso davanti ad uno schermo pro capite era superiore a quello medio dedicato ad attività non ‘schermate’ ovvero senza monitor.
Da qualche lustro si stanno diffondendo tecnologie indossabili, i cosiddetti wearable computers, ma finora non hanno suscitato una particolare attenzione da parte del pubblico sebbene vi siano interessanti tentativi di introdurre nei mercati gli schermi flessibili, morbidi e ultrasottili.
Questa ricetta è ispirata alle innovative forme del comunicare e della creazione di innovativi immaginari collettivi.

Tofu
Salsa di soia
Broccolo siciliano
Carote
Patate
Fagioli verdini
Olio extra vergine di oliva
Noci
Sale integrale o Gomasio o curry
Timo
Menta
Porri, se piacciono


Far rinvenire i fagioli, lessarli farli intiepidire. Mettere ad insaporire il tofu tagliato a dadini nella salsa di soia. Sbucciare e lavare le carote e le patate, cuocerle al vapore. Lavare il broccolo siciliano, lessarlo al dente. Scaldare l’olio in padella insieme ai porri lavati e tagliati finemente, le noci sbucciate e triturate grossolanamente, le erbe aromatiche. Versare nella padella le verdure a pezzetti, salarle o aggiungere il Gomasio o il curry, aggiungere dunque il tofu, far insaporire gli ingredienti fino a creare un composto armonioso. 

martedì 5 dicembre 2017

Pasta con crema di cavolfiore, ricetta di Nonna Lucilla

Pasta con crema di cavolfiore, ricetta di Nonna Lucilla

Le sicurezze economiche sono importanti per far quadrare il bilancio familiare e una società libera e aperta dovrebbe mettere la cittadinanza nelle condizioni di non aver timori eccessivi per la copertura delle spese necessarie al sostentamento. Il che ovviamente non vuol dire che lo Stato debba pagare costose automobili, viaggi esotici, o altri lussi e nemmeno che debba aprire botteghe, negozi e attività varie.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della retribuzione equa e socialmente accettabile.

Cavolfiore, possibilmente già lessato da Nonna Lucilla
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Acqua


Pulire il cavolfiore, lessarlo e scolarlo oppure utilizzare quello lessato in precedenza da Nonna Lucilla. Nel frattempo far bollire l’acqua per la pasta, salarla, scolarla, condirla con la cremina di cavolfiore ottenuta triturandolo nel mixer o col trituratore ad immersione insieme ad olio e sale. 

lunedì 4 dicembre 2017

Bruschettine con pecorino e frutta secca

Bruschettine con pecorino e frutta secca

Il tempo libero è fondamentale per il sano svolgimento delle attività lavorative e altrettanto importante è il rispetto dei diritti civili basilari. La rivoluzione tecnologica in atto da qualche anno sta portando, come è ovvio, molte modificazioni alle tradizionali tecniche produttive, specialmente nella grande industria, andando a creare delle potenzialità e contestualmente talune difficoltà che debbono essere risolte prima di divenire un problema sociale.
Questa ricetta è ispirata alla centralità delle persone nelle società libere.

Pane
Pecorino sabino stagionato due mesi
Albicocche secche
Fichi secchi
Datteri

Tagliare il pane, se è una fetta da filone tagliarlo ulteriormente in tre fette, bruscarlo, porvi sopra il formaggio tagliato a fettine non troppo sottili e mettere su ciascuna fetta le albicocche in pezzetti o qualche pezzetto di fico oppure il dattero denocciolato e tagliato in pezzettini.

domenica 3 dicembre 2017

Gratin vegano di verdure

Gratin vegano di verdure

Quest’anno ad un’estate a dir poco caldissima sembra voler corrispondere un inverno alquanto freddino per la gioia degli amanti degli sport invernali. La neve è già caduta sulle montagne più alte, nelle Alpi e sugli Appennini le cime vanno via via imbiancandosi. Mentre il settore turistico collegato al bianco elemento gioisce, gli agricoltori guardano con preoccupazione ad un eventuale freddo eccessivo. Se le basse temperature possono essere utili a combattere eventuali parassiti, le gelate improvvise certamente non fanno bene alle piante, che vanno coperte e protette per tali eventualità. Se è tempo, dunque, di uscire a godersi la neve fresca è anche il momento di proteggere orti, frutteti, giardini e terrazzi.

Questa ricetta è ispirata alla bellezza dell’alternarsi delle stagioni. 

Cavolfiore
Broccolo verde
Carote
Besciamella di soia o di avena
Pangrattato fatto in casa
Sale integrale
Olio extravergine di oliva
Tofu
Salsa di soia
Germogli di alfalfa detta anche medicavo sativa o erba medica


Mettere a mollo il tofu tagliato a dadini nella salsa di soia. Lavare cavolfiore e broccolo verde, lessarli al dente separatamente in abbondante acqua bollente, pulire le carote, tagliarle e cuocerle al vapore. Mettere le verdure in una terrina, condirle, aggiungere la besciamella di soia o di avena, i germogli e il tofu scolato. Oliare una teglia, versarvi il composto, coprire con pangrattato fatto in casa o gentilmente fornito da Nonni Enza e Giancarlo. Infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C per il tempo necessario a che la gratinatura sia ben dorata e il composto amalgamato a puntino. 

sabato 2 dicembre 2017

Bruschettine viola blu

Bruschettine viola blu

Il primo weekend di dicembre è solitamente il preludio alla frenesia del mese più buio dell’anno, con sagre e mercatini natalizi che si susseguono nelle località a vocazione turistica, preparazione e programmazione di eventuali gite e viaggi, visite a parenti e amici, riorganizzazione di armadi e cassetti, pulizie prefestive, ricerca di ricette gustose da proporre durante cenette, merende, aperitivi o pranzi. L’ultimo mese dell’anno è anche quello in cui l’autunno e l’inverno si incontrano e le temperature si abbassano e i rischi di raffreddori sono dietro l’angolo. Per far fronte ai freddi è possibile cercare di mantenersi in forma e in salute con i cibi stagionali, tra cui verze, cavoli e broccoli, vera e propria fonte di benessere, seppur non sempre di sapore gradito.

Questa ricetta è ispirata alla perfezione della Natura. 

Pane
Verza viola
Kummel carvi
Birra chiara
Sale integrale, poco
Olio extravergine di oliva
Cavolfiore


Mettere a bagno il cavolfiore per una dozzina di minuti, lavarlo, lessarlo in abbondante acqua bollente, scolarlo al dente. Nel frattempo far scaldare l’olio in pentola con kummel carvi, versarvi la verza lavata, tagliata a listerelle, girare bene, salare poco, sfumare con la birra, abbassare la fiamma, coprire e continuare a cuocere, lasciar intiepidire dopo la fine della cottura. Frullare nel mixer la verza e il cavolfiore, in proporzione variabile in base al colore e al sapore desiderato, fino ad ottenere una cremina abbastanza soffice, aggiustare di sale e di olio, scaldare il pane, spalmarvi la cremina e guarnire con una cimetta di cavolfiore. Per ottenere una cremina più soffice, aggiungere maionese. 

venerdì 1 dicembre 2017

Stuzzichini di polenta con melanzane, pomodori, mozzarella e capperi

Stuzzichini di polenta con melanzane, pomodori, mozzarella e capperi

Le cinque giornate di Milano furono un importante momento nel Risorgimento italiano, in cui le donne svolsero un ruolo da protagoniste attive affermandosi quali elementi attivi nella società. La partecipazione femminile alle rivoluzioni, però, non era una novità assoluta, sebbene quanto accadde nell’Ottocento fu decisamente importante per l’affermazione del concetto stesso di parità dei diritti. Un altro elemento aprì invece strade impensate fino a quel momento: la comunicazione ‘di massa’ aerea. Durante i moti irredentisti lombardi, infatti, per avvertire e richiamare la popolazione vennero utilizzate delle tecnologie allora in fase sperimentale, le mongolfiere, e vennero di fatto create le basi per la comunicazione globale, che oltrepassa muri di cinta e di pensiero con la levità di un pallone volante.
Questa ricetta è ispirata alle rivoluzionarie tecnologie risorgimentali.

Polenta già pronta
Melanzane
Pomodorini
Capperi
Olio extravergine di oliva
Origano
Sale integrale
Mozzarella, o altro formaggio a pasta bianca


Preparare la polenta il giorno prima col metodo tradizionale, porla in una terrina così che possa prendere la forma di un panetto, farla intiepidire e dunque mettere in frigo per una notte, oppure utilizzare un panetto di polenta pronta. Lavare le verdure, tagliare le melanzane a listerelle, cuocerle in olio ben caldo ma non bollente, aggiungere il sale e l’origano. Lavare i pomodori, tagliarli a pezzettini, condirli. Tagliare il formaggio a pasta bianca a dadini e la polenta in fette di circa un centimetro di spessore, scaldare l’olio in una padella, porvi le fette di polenta, farle diventare croccanti, dunque condire con uno strato di melanzane, pomodori, mozzarella, capperi e guarnire con una cimetta di origano. Servire come spuntino, antipasto, o primo.