martedì 24 dicembre 2013

Fettuccine con salsiccia

Le salsicce, quanto mi sono mancate quando ero vegetariana! Trovarne di veramente buone non è semplice, chiunque pensa di saperle preparare ma spesso sono troppo speziate, troppo grasse, troppo salate. Quando si trova la norcineria che le confeziona proprio come ci piacciono è una goduria del palato e dei sensi. Si possono cucinare in moltissimi modi, anche come condimento per primi gustosi e saporiti.

Fettuccine artigianali o confezionate (o pasta)
Una salsiccia media a persona circa
Vino rosso tipo Chianti
Alloro fresco
Funghi porcini secchi
Acqua
Latte
Burro


Spellare una salsiccia a testa, farla a dadini senza sbriciolarla, mettere in padella vulcanica fredda, far rosolare a fuoco medio, aggiungere un dito di vino rosso e due foglie di alloro fresco, far asciugare, togliere le foglie di alloro. Nel frattempo porre a bagno pochi porcini secchi (due o tre per due persone) in una ciotola con circa tre dita di acqua, quindi, dopo aver tolto le foglie di alloro, continuare a cuocere le salsicce con i funghi e l'acqua di ammollo, far evaporare completamente, aggiungere due dita di latte, far restringere ma non completamente. Contestualmente bollire la pasta in abbondante acqua salata, scolare e far mantecare aggiungendo una noce di burro. 

venerdì 22 novembre 2013

Pasta con crema di castagne e salmone

Non esiste autunno senza castagne, non nel mio immaginario almeno. Le ho sempre mangiate arrosto ma ho scoperto che sono un'ottimo ingrediente per preparazioni più complesse e sono perfettamente abbinabili al pesce.

Salmone affumicato
Pasta corta (pennette, fusilli o altro)
Latte
Acqua
Olio extra vergine di oliva
Castagne
Pepe
Sale
Whisky scozzese tipo Oban

Lessare le castagne in acqua bollente con l'alloro per almeno 40', scolarle e tenere un panno o un panno-carta per tenerle calde e sbucciarle anche della pellicina. Mentre si cuoce la pasta, far scaldare il salmone affumicato fatto a pezzettini nell'olio, aggiungendo dell'acqua bollente e qualche goccia di whisky. Far evaporare, aggiungere le castagne sbriciolate e del latte, far insaporire, poi frullare tutto nel mixer. Scolare la pasta lasciando da parte una ciotola di acqua di cottura e amalgamare con la cremina. Servire con una spolverata di pepe nero.


martedì 19 novembre 2013

Zuppa di farro e castagne

Le castagne sono, insieme agli alberi rossi, gialli e marroni, il simbolo dell'autunno. Con i primi freddi si accende il camino, si mangia una bruschetta con l'olio nuovo e si arrostiscono le caldarroste. Ma questo meraviglioso ingrediente può essere utilizzato anche come base per molti piatti gustosi.

Castagne
Acqua
Olio extra vergine di oliva
Aglio (1 spicchio)
Timo e timo citronella
Alloro
Farro
Latte
Pepe

Lessare le castagne in acqua bollente con l'alloro per almeno 40', scolarle e tenere un panno o un panno-carta per tenerle calde e sbucciarle anche della pellicina. Far imbiondire l'aglio nell'olio insieme all'alloro, al timo citronella e al timo, togliere l'aglio, aggiungere il farro sciacquato, salare, aggiungere le castagne, acqua (circa un litro e mezzo), far cuocere a fuoco vivo per almeno 30', quando l'acqua si è asciugata, aggiungere il latte, far bollire e far restringere. Servire con un filo di olio a crudo e del formaggio tipo emmenthal o fontina valdostana.


martedì 22 ottobre 2013

Pizza ripiena con mele, cannella, zenzero candito


Le prime avvisaglie d'autunno, i primi camini accesi e la luce del sole che cambia quasi impercettibilmente, sembra voler dar maggiore risalto a quei colori che rendono tanto unica la stagione dell'anno che prelude all'inverno. Ecco che in cucina si ricomincia ad accendere il forno più frequentemente, ad aver voglia di tisane e cioccolate calde da accompagnare con un biscottino o uno sfizio salata, e che ricompaiono i sapori del Nord, che si possono anche inserire in un piatto tipicamente centro-meridionale. La mela e la cannella incontrano la pizza, unendosi con lo zenzero candito e le mandorle dolci siciliane a creare un ripieno gustoso e decisamente particolare.

Mele
Zenzero candito
Mandorle siciliane dolci
Cannella in polvere
Impasto base per la pizza (farina, acqua, lievito) da preparare qualche ora prima

Preparare l'impasto per la pizza con farina, acqua e lievito di birra, far lievitare per una notte o comunque per qualche ora avvolgendo il recipiente con un canovaccio e una coperta di lana. Sbucciare le mele e tagliarle a dadotti. Preparare dei dischi di pasta per pizza, riempirli con uno strato di circa 2 cm di mele, distribuire uniformemente lo zenzero candito a cubetti e le mandorle, spolverare abbondantemente con la cannella ed eventualmente con una presa di zucchero, coprirlo con un altro disco di pasta per pizza, chiudendoli con le mani ai bordi. Effettuare dei buchi sulla parte superiore. Infornare in forno già caldo a 190° per circa 15'.

lunedì 21 ottobre 2013

Pizza ripiena con funghi prataioli, feta, sale e pepe


Accade a volte che quando si inizia a preparare un piatto venga l'ispirazione per prepararne altri con la medesima base. In quei casi bisogna lasciar volare libera l'immaginazione e correre felice la fantasia: questa è una delle poche vere regole della cucina italiana. Inventare, creare, innovare, con semplici ingredienti, con quello che c'è in casa o in dispensa i piatti base o le preparazioni più complesse, quasi tutto nasce dalla capacità di 'intrugliare', a volte mischiando anche sapori dai vari Paesi del Mediterraneo.

Funghi prataioli (champignon)
Feta
Sale
Olio extra vergine sabino nomentano
Pepe
Impasto base per la pizza (farina, acqua, lievito) da preparare qualche ora prima

Preparare l'impasto per la pizza con farina, acqua e lievito di birra, far lievitare per una notte o comunque per qualche ora avvolgendo il recipiente con un canovaccio e una coperta di lana. Lavare accuratamente i funghi e tagliarli grossolanamente, salarli pochissimo, quasi per niente, sbriciolare la feta e unire gli ingredienti, aggiungere un filo d'olio e una macinata di pepe. Preparare dei dischi di pasta per pizza, riempirli con uno strato di circa 2 cm di ripieno, coprirlo con un altro disco di pasta per pizza, chiudendoli con le mani ai bordi. Effettuare dei buchi sulla parte superiore. Infornare in forno già caldo a 190° per circa 15'.

domenica 20 ottobre 2013

Pizza ripiena con funghi prataioli, provola affumicata e ricotta fresca


Una merenda da organizzare, un aperitivo o un dopocena insolito, un pranzo o una cena informale, un incontro tra amici dove ognuno porta qualcosa... questi alcuni dei momenti in cui la pizza ripiena diventa una vera e propria salvezza. Questo piatto è però un pasto completo che può essere servito in una incredibile varietà di modi e di situazioni, dalla scampagnata al ricevimento di gala.

Funghi prataioli (champignon)
Provola affumicata
Ricotta fresca
Sale
Olio extra vergine sabino nomentano
Pepe
Impasto base per la pizza (farina, acqua, lievito) da preparare qualche ora prima

Preparare l'impasto per la pizza con farina, acqua e lievito di birra, far lievitare per una notte o comunque per qualche ora avvolgendo il recipiente con un canovaccio e una coperta di lana. Lavare accuratamente i funghi e tagliarli grossolanamente, salarli, tagliare la provola, versare la ricotta e unire gli ingredienti, aggiungere un filo d'olio e una macinata di pepe. Preparare dei dischi di pasta per pizza, riempirli con uno strato di circa 2 cm di ripieno, coprirlo con un altro disco di pasta per pizza, chiudendoli con le mani ai bordi. Effettuare dei buchi sulla parte superiore. Infornare in forno già caldo a 190° per circa 15'.

sabato 19 ottobre 2013

Pizza ripiena con stracchino e cicoria di campo aglio, olio e peperoncino


La pizza ripiena è uno squisito pasto completo che può essere mangiato in qualunque occasione, per un pranzo rustico, per una gita fuori porta ma anche per un raffinato pranzo a base di piatti tipici e prodotti a Km 0. La pizza ripiena con la cicoria aglio, olio e peperoncino è una delizia ma può risultare un po' amara soprattutto al palato dei più piccoli, meno abituati al sapore forte di questa verdura di campo, per cui è possibile unire questo ingrediente con lo stracchino, che si amalgama esaltando il sapore della cicoria attenuandone l'amaro.

Cicoria, preferibilmente di campo
Olio extra vergine di oliva sabino nomentano
Sale
Peperoncino
Aglio
Impasto base per la pizza (farina, acqua, lievito) da preparare qualche ora prima
Stracchino

Preparare l'impasto per la pizza con farina, acqua e lievito di birra, far lievitare per una notte o comunque per qualche ora avvolgendo il recipiente con un canovaccio e una coperta di lana. Lavare accuratamente, bollire e scolare perfettamente la cicoria. Far imbiondire l'aglio (un paio di spicchi per oltre un kilo di verdura) nell'olio con il peperoncino e far insaporire la cicoria per una decina di minuti a fuoco vivo, toglierla dal fuoco e aggiungere circa 250 gr. di stracchino. Preparare dei dischi di pasta per pizza, riempirli con uno strato di circa 2 cm di cicoria e stracchino, coprirlo con un altro disco di pasta per pizza, chiudendoli con le mani ai bordi. Effettuare dei buchi sulla parte superiore. Infornare in forno già caldo a 190° per circa 15'.

venerdì 18 ottobre 2013

Pizza ripiena con cicoria di campo aglio, olio e peperoncino


La pizza è uno dei piatti più tipici del BelPaese, nella cucina italiana è un po' come la pasta, consente un'infinità di combinazioni possibili. Oltre a quella al piatto c'è la ripiena, perfetta anche per un pranzo rustico ma non banale. Un sapore indimenticabile è la pizza bianca calda, ,un po' 'erta', spessa, ripiena di verdure di campo variamente ripassate, per cui non ho resistito all'idea di preparare una bella pizza ripiena quando ho avuto tra le mani una quantità notevole di cicoria di campo, perfino lavata e lessata.

Cicoria, preferibilmente di campo
Olio extra vergine di oliva sabino nomentano
Sale
Peperoncino
Aglio
Impasto base per la pizza (farina, acqua, lievito) da preparare qualche ora prima

Preparare l'impasto per la pizza con farina, acqua e lievito di birra, far lievitare per una notte o comunque per qualche ora avvolgendo il recipiente con un canovaccio e una coperta di lana. Lavare accuratamente, bollire e scolare perfettamente la cicoria. Far imbiondire l'aglio (un paio di spicchi per oltre un kilo di verdura) nell'olio con il peperoncino e far insaporire la cicoria per una decina di minuti a fuoco vivo. Preparare dei dischi di pasta per pizza, riempirli con uno strato di circa 2 cm di cicoria e coprirlo con un altro disco di pasta per pizza, chiudendoli con le mani ai bordi. Effettuare dei buchi sulla parte superiore. Infornare in forno già caldo a 190° per circa 15'.

giovedì 17 ottobre 2013

Scrippelle con zucca, mortadella, erbe provinciali e cannella


Quando si coltiva il proprio orticello accade spesso di trovarsi in pochi giorni a cucinare chili e chili di un ingrediente, ottobre è decisamente il mese delle zucche. Con il loro colore arancione sembrano voler suggerire al soleggiato autunno laziale i colori che indosseranno gli alberi nelle settimane che precedono l'inverno, quasi a voler ricordare le sgargianti luminescenze estive, certamente sono un ingrediente molto versatile che può stimolare la fantasia culinaria in migliaia di differenti preparazioni, dolci o salati, tanto che, volendo, si potrebbe organizzare un pasto intero, dagli antipasti al dopocena, tutto a base di zucca. Questa ricetta unisce tradizioni del Nord e del Centro Italia, nelle crespelle i sapori delle erbe provinciali incontrano la zucca e la mortadella creando sapori insoliti e sorprendenti.

Zucca
Zucchero di canna
Cannella
Uova
Farina
Latte
Acqua
Olio per la padella
Mortadella
Erbe provinciali
Sale al rosmarino
Vino rosso
Panna fresca
Chiodi di garofano

Sbucciare, tagliare a pezzi grossi, lessare la zucca in acqua bollente con una stecca di cannella, due chiodi di garofano, un paio di cucchiai di zucchero di canna, una presa di sale al rosmarino, foglie di menta e timo. Scolare la zucca, passarla nel mixer insieme alla mortadella e alle erbe provinciali fresche (timo, timo citronella, menta, salvia). Preparare le crespelle con farina, uova, latte, acqua, cuocerle in padella leggermente unta di olio, riempire le crespelle con il composto, metterle in teglia e cospargere con panna e latte.

mercoledì 16 ottobre 2013

Zucca in Chianti e aceto aromatico


Leggendo qua e là ho trovato una ricetta di zucca marinata che mi ha incuriosita per l'insolito accostamento con la mozzarella di bufala, avendo a disposizione parecchia zucca da cucinare l'ho rielaborata a mio gusto. Quella originale prevedeva aceto e vino bianchi, aglio e prezzemolo, la mia rivisitazione invece vino e aceto aromatico rosso, il timo e il timo citronella freschi, il risultato è sorprendente.

Zucca
Aceto aromatico rosso
Vino rosso
Timo fresco
Timo citronella fresco
Olio extra vergine sabino nomentano
Rosmarino

Tagliare la zucca a fette di circa un centimetro di spessore, togliere i semi e sbucciarla, lessarla in acqua, vino e aceto aromatico, un rametto di rosmarino con proporzione circa di un bicchiere di vino, uno di aceto e uno e ½ di acqua, fin quando risulta morbida e soda. Scolare bene, porre in un recipiente e far marinare con olio e timo per almeno qualche ora.

martedì 15 ottobre 2013

Pizza ripiena con melanzane, peperoni e origano


Ci sono alcuni ingredienti che sembrano voler suggerire o ricordare la magia dell'estate con i loro colori sgargianti e i loro profumi intensi, il sapore deciso e delicato nello stesso tempo. Melanzane, peperoni e origano possono sicuramente essere annoverati tra questi, elementi che sembrano quasi definire l'identità mediterranea delle spiagge meravigliose, del sole e del mare e che infatti sono spesso alla base di piatti tipici siciliani.

Melanzane
Peperoni
Peperoncino
Cipolla (pochissima)
Origano
Sale
Olio extra vergine sabino nomentano
Impasto base per la pizza (farina, acqua, lievito) da preparare qualche ora prima

Preparare l'impasto per la pizza con farina, acqua e lievito di birra, far lievitare per una notte o comunque per qualche ora avvolgendo il recipiente con un canovaccio e una coperta di lana. Lavare accuratamente i peperoni e tagliarli a listarelle, scaldare l'olio con un po' di cipolla tritata finemente e del peperoncino, aggiungere i peperoni, farli cuocere a fuoco vivo. A parte far cuocere le melanzane lavate e tagliate a pezzi grossolani in padella con abbondante olio caldo. Unire gli ingredienti. Preparare dei dischi di pasta per pizza, riempirli con uno strato di circa 2 cm di ripieno, ricoprire con origano siciliano e con un altro disco di pasta per pizza, chiudendoli con le mani ai bordi. Effettuare dei buchi sulla parte superiore. Infornare in forno già caldo a 190° per circa 15'.

domenica 13 ottobre 2013

Pizza ripiena con salmone e patate


Patate e rosmarino o patate e mozzarella sono uno dei grandi classici nei gusti delle pizze, soprattutto di quelle 'al taglio' e non potevano mancare tra le ricette della pizza ripiena, anche se con un insolito abbinamento, adatto a tutte le stagioni, ma forse più alle giornate un po' più freddine.

Patate
Salmone affumicato
Latte
Sale
Olio extra vergine sabino nomentano
Pepe
Impasto base per la pizza (farina, acqua, lievito) da preparare qualche ora prima

Preparare l'impasto per la pizza con farina, acqua e lievito di birra, far lievitare per una notte o comunque per qualche ora avvolgendo il recipiente con un canovaccio e una coperta di lana. Lessare le patate intere, scolarle e pelarle, sbriciolarle grossolanamente, condirle con olio, sale, pepe e latte per ottenere un impasto omogeneo, aggiungere il salmone affumicato a pezzettini. Preparare dei dischi di pasta per pizza, riempirli con uno strato di circa 2 cm di ripieno, coprirlo con un altro disco di pasta per pizza, chiudendoli con le mani ai bordi. Effettuare dei buchi sulla parte superiore. Infornare in forno già caldo a 190° per circa 15'.

sabato 12 ottobre 2013

Risotto con cachi e whisky scozzese


Vivere in provincia è una benedizione ma quando matura la frutta sugli alberi può diventare una vera fatica stare appresso alle quantità di prodotti freschi da conservare e cuocere in qualche maniera. Quando ci si ritrova la dispensa piena di un ingrediente fresco, squisito e in grande abbondanza ci si può disperare o trovare delle ricette nuove, lanciandosi anche in esperimenti con combinazioni insolite che all'apparenza potrebbero sembrare illogiche.

Cachi maturi
Riso parboiled
Olio extra vergine di oliva sabino nomentano
Sale
Cipolla
Cardamomo in semi
Cannella in stecche
Erbe provinciali (menta e timo) fresche
Whisky scozzese torbato (es. Oban)
Acqua

Sbucciare i cachi e mettere la polpa in un recipiente, a parte lessare in abbondante acqua aromatizzata con cannella e cardamomo il riso senza farlo arrivare a cottura (se il tempo è 14', lessarlo per 8'), scolarlo. In una padella capiente far soffriggere la cipolla (pochissima) nell'olio e acqua con il timo e la menta fresche, aggiungere il riso e contestualmente la polpa di cachi, salare, fare attenzione a che non si appiccichi al fondo girando sempre, quando arriva a bollore spruzzare con una piccola quantità di whisky, far evaporare l'alcool mentre finisce di cuocere.

venerdì 11 ottobre 2013

Vellutata di zucca, patate e zenzero aromatizzato al timo citronella


La zucca è spesso sinonimo di inizio autunno, intagliata è l'elemento immancabile della ormai anche italiana festa di Halloween ed è un piatto tradizionale nel Nord e nel Sud della Penisola. Dolce o salata ha un sapore spiccato che può risultare molto buono o sgradito a molti. La vellutata è uno di quei piatti che mettono d'accordo un po' chiunque, sia chi ama questo ingrediente, sia chi preferisce farne a meno.

Zucca
Sale
Patate
Olio extravergine di oliva Sabino nomentano
Latte
Timo citronella
Zenzero
Scalogno o cipolla
Panna fresca (facoltativa)
Grana padano o parmigiano reggiano grattugiati

Tagliare la zucca a spicchi seguendo la forma naturale, togliere i semi con un cucchiaio, infornare in forno già caldo ad alta temperatura per circa un'ora o comunque fin quando si infila la forchetta semplicemente. A parte lessare delle patate sbucciate in proporzione variabile in base al sapore che si vuole dare alla vellutata. Togliere la zucca dal forno e sbucciarla, passarla nel mixer insieme alle patate, aggiungendo sale. In una pentola far soffriggere in acqua e olio un paio di fettine di cipolla o scalogno e un pezzettino di zenzero ridotti in trito. Aggiungere il composto e latte in abbondanza, volendo anche la panna (per 8 persone circa due litri di latte e una confezione di panna fresca), e il timo citronella possibilmente fresco ma anche quello secco va benissimo, se è di orto o di balcone. Far bollire e servire con crostini di pane e formaggi grattugiati, quali l'emmental e il grana. Per un tocco diverso, guarnire con mandorle intere.

giovedì 10 ottobre 2013

Pan di zucca


La zucca può essere utilizzata anche come base per preparazioni al forno, quali torte, pizze e pani, fornendo squisite possibilità intepretative che spaziano dal dolce al salato, dall'aperitivo al dopocena.

Zucca
Lievito di birra
Farina
Latte
Olio extra vergine sabino nomentano
Erbe provinciali

Tagliare la zucca in fette seguendo la sua forma naturale, togliere i semi con un cucchiaio, infornare a temperatura molto alta per circa un'ora o fin quando la forchetta non entri senza sforzo nella polpa, facendo attenzione quando si apre lo sportello del forno al vapore che fuoriesce. Sbucciare la zucca e passare la polpa nel mixer insieme al latte (la proporzione è circa 500 gr. di zucca cotta, 200 gr. di latte, 800 gr. di farina), impastare con la farina che prende fino ad ottenere un impasto denso come quello del pane e un po' meno di quello della pizza. Sciogliere i panetti di lievito di birra nell'acqua tiepida (circa 3) e continuare ad impastare, far lievitare per qualche ora, possibilmente una notte, impastare di nuovo e infornare in forno a 180° per circa 35'.

sabato 14 settembre 2013

Pesche sciroppate all'aroma di lavanda


Pesche sciroppate all'aroma di lavanda

L'estate porta i suoi frutti, a volte con prepotente abbondanza e capita così che una vicina gentile ci regali una cassetta di pesche appena raccolte ma con qualche difettuccio, non si possono vendere e mangiarle tutte non si può. Soltanto a guardarle fan venire l'acquolina in bocca è bene non farle sprecare, magari conservandole in dispensa con lo sciroppo che racchiude in sé i profumi provenzali della lavanda per ottenere un connubio armonioso, delicato e floreale.

Pesche fresche (circa 2 kili), una cassetta scarsa
Zucchero
Acqua
1 fiore di lavanda
Barattoli
Limone

Sbucciare le pesche, tagliarle in pezzetti e immergerle in un'insalatiera con acqua abbondante e il succo di mezzo limone per non farle ossidare. A parte preparare lo sciroppo con la proporzione di 1000 gr. di acqua e 400 gr. di zucchero, e un fiore di lavanda. Riempire i barattoli ben lavati con le pesche, aggiungere lo sciroppo, chiudere e far bollire i barattoli per 30'. Tenere in dispensa per non più di 6/7 mesi.

mercoledì 14 agosto 2013

Farro con peperoni e scamorza affumicata


Durante l'estate i cereali sono un'ottima soluzione per piatti unici e molto gustosi, unire i sapori tipici della stagione con i prodotti dell'orto crea delle combinazioni a volte estrose e adatte per qualunque pasto. Una gita fuori porta, una cena con gli amici, un pranzo informale, possono essere servite come primo, secondo, contorno o antipasto.


Farro
Olio extra vergine di oliva di casa
Pomodori dell'orto
Origano
Olive nere secche
Cipolla
Peperoncino
Peperoni
Sale
Scamorza affumicata


Bollire il farro in abbondante acqua salata, scolare e freddare sotto l'acqua corrente. Preparare un soffrittino con olio, acqua, pochissima cipolla e un peperoncino, aggiungere i peperoni tagliati a listerelle, sale, l'origano, girare e cuocere a fuoco medio. Quando sono quasi cotti, aggiungere le olive nere e i pomodori tagliati a pezzettini. Nel frattempo tagliare a dadini un quarto di o mezza scamorza affumicata e aggiungerla al farro in un'insalatiera piuttosto capiente. Aggiungere i peperoni, mescolare bene e servire freddo o tiepido.

Cinghiale con olive nere


Ci sono dei luoghi in Italia dove il rapporto con la Natura è più diretto, più immediato, luoghi in cui è possibile gustare sapori selvaggi, a cui spesso i nostri palati non sono più abituati. Nel Centro Italia si possono assaporare spesso in aree non troppo urbanizzate, posti in cui andare a caccia non è visto come uno sport da assassini ma può essere considerato una necessità per difendere gli animali domestici e i raccolti da altri animali che si tende a rappresentare dannosi o pericolosi. Uno di questi è certamente il cinghiale, selvaggio e simpatico anche se incontrarlo può non essere un'esperienza bucolica per l'essere umano. Trovare carne di cinghiale selvatico è impresa non facile, a volte si trova quello di allevamento ma non è carne che si compra usualmente in macelleria o che si trova al supermercato. Una signora molto gentile mi ha fornito sia la carne che la ricetta, che ho subito provato e riporto qui.

Carne di cinghiale
Sale
Olio extra vergine di oliva di casa
Pepe in grani 4 stagioni
Peperoncino
Salvia
Rosmarino
Timo
Timo citronella
Alloro
Ginepro buono
Passata di pomodori fatta in casa o sugo pronto fatto in casa con i pomodori dell'orto
Olive nere secche
Latte
Vino
Acqua
Aglio
Eventualmente concentrato di pomodoro

Mettere a bagno il cinghiale per una notte in acqua e latte. Scolare, fare a pezzettini e sciacquare sotto l'acqua corrente. Mettere in padella con bordo alto fredda senza niente, fargli fare la sua acqua e o scolare l'acqua o farla assorbire, a piacimento. Quindi aggiungere olio, sale (non tanto), ginepro, alloro, rosmarino, salvia, timo, timo maggiorana, peperoncino, pepe in grani, aglio a fettine sottilissime e coprire a metà con l'acqua, aggiungere acqua fin quando non diventa morbido quasi come un normale spezzatino, quindi aggiungere il vino rosso, non molto, quando è evaporato aggiungere o la salsa di pomodoro e, se piace, un pizzico di concentrato di pomodoro sciolto in poca acqua, oppure il sugo liquido pronto fatto in casa con i pomodori freschi, possibilmente dell'orto e le olive nere. Far continuare a cuocere qualche minuto e servire caldo accompagnato da pane fresco e un buon bicchiere di vino rosso.

martedì 6 agosto 2013

Mollica condita



La mollica condita è una ricetta siciliana, un preparato di base con cui si possono cucinare molte ricette, anche una gustosissima pasta.


Pane raffermo molto duro
Olio extra vergine di oliva di casa
Grana o parmigiano grattato
Aglio
Prezzemolo o altre erbe aromatiche, quali la menta fresca e il timo

Tritare il pane grossolanamente nel robot da cucina, deve essere un pangrattato con grana piuttosto grezza. Condirlo con un goccio d'olio, le erbe aromatiche tritate a pezzoni, un paio di manciate di formaggio grattato e aglio a pezzettini piccolissimi. Lasciare in frigo per almeno un paio di giorni.

lunedì 5 agosto 2013

Pomodori in padella



Quando si coltiva l'orto è facile trovarsi la cucina piena di un unico ingrediente per qualche tempo. I pomodori sono certamente uno di questi ingredienti. A me personalmente piacciono molto per cui li mangerei anche tutto l'anno senza difficoltà, comunque una delle ricette per un contorno diverso dal tipico pomodoro e basilico fresco è quello dei pomodori in padella. Questa è la ricetta che mi è stata tramandata da mia Mamma, cui l'ha raccontata mia Nonna.

Pomodori ben maturi dell'orto
Olio extra vergine di oliva di casa
Sale
Aglio
Peperoncino
Origano siciliano
Pangrattato o mollica condita

Tagliare i pomodori in fette alte circa 1,5 cm. Coprire il fondo della padella con l'olio e scaldare l'aglio senza farlo imbiondire. Aggiungere le fette di pomodoro con l'olio appena tiepido, salare e aggiungere l'origano. Cuocere a fuoco vivo per circa 5', fino a quando i pomodori si saranno ammorbiditi. A fine cottura aggiungere del pangrattato o, se si ha a disposizione, la mollica condita.

domenica 4 agosto 2013

Patate in padella


Le patate sono uno di quegli alimenti che piacciono pressoché a chiunque in qualunque stagione, quelle in padella sono davvero squisite e abbastanza facili da preparare.

Patate
Sale
Olio extra vergine di oliva di casa
Origano siciliano oppure rosmarino fresco
Pepe

Sbucciare le patate e tagliarle a dadini salarle in un canavaccio. Scaldare abbondante olio in una padella abbastanza alta. Versare le patate nell'olio ben caldo, aggiungere origano o rosmarino, far ben rosolare e girare frequentemente.

Insalata fresca di farro


Con il caldo estivo l'insalata di farro è un ottimo piatto da consumare al mare, durante una giornata da trascorrere in mezzo alla natura o per un pic-nic all'aperto.

Pomodori dell'orto ben maturi
Olio extra vergine di oliva di casa
Sale
Origano
Cacio stagionato (quello di montagna vaccino va benissimo o anche un pecorino)
Farro
Tonno sott'olio

Lessare il farro in abbondante acqua salata, scolare e freddare sotto l'acqua corrente. A parte tagliare i pomodori a dadini, condire con sale, olio e origano, aggiungere una scatoletta di tonno scolato dall'olio di confezionamento e le scaglie di formaggio. Unire gli ingredienti e mettere in un recipiente termico.

sabato 3 agosto 2013

Pasta col limone


Se si dispone di limoni freschi di un albero in giardino, nell'orto, in terrazzo o comunque non trattati e colti da pochissimo si può preparare una ricetta veloce e gustosissima.

Limoni freschissimi e non trattati
Pasta, possibilmente spaghetti
Olio extra vergine di oliva di casa
Mollica condita o pangrattato
Sale
Grana o parmigiano grattugiato

In una insalatiera di vetro o di coccio grattuggiare la buccia di limone con la grattugia per le julienne o con l'apposito pelalimoni, aggiungere abbondante olio, meno di mezzo limone spremuto, il formaggio grattato, circa due cucchiai pieni per 3 etti di pasta, e un cucchiaio raso di pangrattato o di mollica condita, mescolare fino a creare una cremina morbida. A parte bollire la pasta in abbondante acqua salata e lasciare da parte dell'acqua di cottura. Versare la pasta nell'insalatiera e mescolare bene, se risulta troppo secco aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura. E servire con fiocchi di limone.

sabato 13 luglio 2013

Zucchine Nizza con ricotta e menta fresca


L'estate è la stagione degli orticelli, tra pomodori, zucchine, fagiolini e cetrioli, ci si ritrova sempre con la cucina piena di qualche ingrediente da cucinare con un pizzico di fantasia. Le zucchine Nizza, appena raccolte, sono ottime al forno ripiene e le possibilità di inventare ripieni gustosi sono davvero molte.

Zucchine Nizza (1 o 2 a persona) raccolte la mattina stessa
Ricotta fresca (per 4 zucchine circa 300 gr.)
Menta fresca appena raccolta
Olio extra vergine d'oliva DOP q.b.
Sale q.b.
Pangrattato, qualche cucchiaio per addensare leggermente ma non troppo il composto

Lavare le zucchine e tagliare la parte superiore che servirà da coperchio, con un cucchiaio, svuotare l'interno facendo attenzione a non rompere le pareti. Far scaldare il forno a 180°. Nel robot da cucina, sminuzzare l'interno delle zucchine insieme alla ricotta fresca e ben scolata, alla menta fresca, al sale e all'olio. Aggiungere del pangrattato per addensare leggermente ma non troppo il composto che deve mantenersi morbido. Poggiare le zucchine in una teglia oliata e riempire con il composto. Infornare per un tempo necessario ad ammorbidire le pareti delle zucchine, che dipende dalla grandezza della zucchina stessa, solitamente non meno di 35'-40'.


Dolcetto con Chianti senese



In cucina gli imprevisti sono sempre uno spunto per inventare qualche nuova ricetta, a volte si è certi di avere tutti gli ingredienti e poi ci si deve inventare delle soluzioni alternative, a volte riescono altre no. A me è capitato di aver versato zucchero e farina e, prendendo la bottiglia del latte, accorgermi di non averne a sufficienza. Come ovviare? Col vino? Perché no? Ed ecco una nuova ricetta per un dolce adatto anche a chi non ama o non tollera il latte.

250 grammi di farina
130 grammi di zucchero
1 bicchiere raso (circa 100 gr.) di Chianti DOC
1 bicchiere raso (circa 100 gr.) di olio extra vergine di oliva
2 uova
2 bustine di lievito
carta da forno o burro e farina per la teglia

Versare gli ingredienti in un recipiente, montare con lo sbattitore elettrico e le fruste per montare la panna, nel frattempo far riscaldare il forno a 180°, quando il composto è ben amalgamato, aggiungere due bustine di lievito e continuare a girare. Mettere nella teglia imburrata e infarinata oppure coperta con la carta forno e infornare per 35'. Volendo si può variare aggiungendo uvetta o anice.

Dolcetto con ananas e cioccolato fondente


L'ananas è un alimento gustoso e fresco che ha anche la benefica proprietà di bruciare i grassi. Un dolce con questo frutto tropicale evoca freschezza e ci fa sentire un po' meno in colpa se indulgiamo in una fettina in più di torta durante la merenda.

300 grammi di farina
200 grammi di zucchero
1 bicchiere raso di latte (circa 100 gr.)
1 bicchiere raso di olio extra vergine d'oliva (circa 100 gr.)
2 belle fette di circa 2 centimetri d'ananas maturo ma non troppo
Qualche cubetto di cioccolato fondente
2 uova
2 bustine di lievito
Carta da forno o burro e farina per la teglia (io ho usato quella da plum cake)

Versare gli ingredienti in un recipiente, montare con lo sbattitore elettrico e le fruste per montare la panna, nel frattempo far riscaldare il forno a 180°, tagliare l'ananas a dadini e preparare le scaglie di fondente, quando il composto è ben amalgamato, aggiungere due bustine di lievito e continuare a girare. Mettere nella teglia imburrata e infarinata oppure coperta con la carta forno, aggiungere l'ananas, mescolare in teglia e infornare per 35'.

venerdì 5 luglio 2013

Dolcetto con le mele



A volte può capitare di avere degli amici a pranzo o a cena con un preavviso davvero breve e dopo aver fatto una spesa veloce bisogna fare con gli ingredienti che ci sono. In una di queste occasioni ho provato a cucinare un dolce, non avevo la tortiera in cui sono abituata a preparare il classico ciambellone, sempre gradito, ma soltanto una tortiera per plum cake, niente yogurt e soltanto qualche mela. Per fortuna avevo la farina del molino dove mi rifornisco, del latte, uova e lievito.

Ingredienti:
300 grammi di farina
230 grammi di zucchero
2 bustine di lievito per dolci
2 mele
100 grammi di olio extravergine di oliva dell'area sabina-nomentana
100 grammi di latte intero
2 uova
carta forno o burro e farina per la teglia
cioccolato fondente

Versare gli ingredienti in un recipiente, montare con lo sbattitore elettrico e le fruste per montare la panna, nel frattempo far riscaldare il forno a 180°, tagliare le mele a fettine sottili e preparare le scaglie di fondente, quando il composto è ben amalgamato, aggiungere due bustine di lievito e continuare a girare. Mettere nella teglia imburrata e infarinata oppure coperta con la carta forno e infornare per 35'.

Spaghetti con le vongole veraci surgelate


C'è chi ama il pesce fresco e chi, per comodità o perché vive lontano da mare, laghi o fiumi, preferisce i prodotti ittici surgelati. Non sono una grande intenditrice di pesce fresco e vivo nell'entroterra per cui di norma preferisco rifornirmi presso negozi specializzati dove la catena del freddo non viene interrotta e il pesce è quello congelato direttamente sulle barche. Tra i piatti tipici più semplici e gustosi, gli spaghetti con le vongole surgelate, che richiedono una preparazione differente rispetto a quella con le vongole fresche. Intanto non c'è bisogno di pulirle, basta sciacquarle sotto l'acqua corrente, poi non c'è il liquido in cui vengono lavate e bisogna avere delle accortezze in fase di cottura, tra cui, ad esempio, far attenzione a che le vongole si aprano bene prima di versare il vino, che altrimenti le fredda e impedisce loro di aprirsi con il conseguente risultato di avere un piatto di spaghetti e dei gusci inespugnabili.

Vongole veraci surgelate
Prezzemolo
Aglio (abbondante)
Vino
Peperoncino
Olio extra vergine di oliva
Spaghetti

Far soffriggere l'aglio e il peperoncino, togliere dall'olio caldo l'aglio quando si è imbiondito da tutti i lati, versare le vongole sciacquate sotto l'acqua corrente nella padella di capienza sufficiente, far cuocere a fuoco alto ma non troppo, aggiungere il prezzemolo fresco, coprire e girare finché le vongole non si sono aperte completamente e poi aggiungere il vino, abbondante senza eccedere. Nel frattempo far bollire l'acqua per gli spaghetti. Cuocere a fuoco vivo ma non troppo, scolare gli spaghetti e saltarli in padella. Decorare con una foglia di prezzemolo.

martedì 16 aprile 2013

Il dilemma del cacio


Ho deciso di smettere la dieta vegetariana quando mi sono trovata davanti al dilemma del cacio. Gran parte dei formaggi è infatti prodotta con il caglio animale, ottenuto dalla macellazione alimentare. Purtroppo tutti i prodotti DOP debbono essere lavorati con caglio animale e non prevedono alternative vegetariane, quali il caglio microbico. La scelta che mi si poneva, per mantenere una certa coerenza, era tra tornare ad essere onnivora o proseguire verso un ulteriore livello di vegetarianesimo molto vicino al veganesimo. 

Sono tornata ad essere onnivora, o quasi, nel blog sarà quindi possibile trovare anche ricette non vegetariane che uniscano i sapori della tradizione con suggestioni contemporanee.