Fagottini con cicoria, pomodori e salsicce
Papa Francesco è
un pontefice molto amato che, nella sua elaboratissima semplicità, riesce ad interessare
cattolici e persone alquanto distanti dalla sua religione. Il suo pensiero,
sorprendentemente vicino a quello degli ispiratori del Risorgimento italiano,
gli stessi contro i quali il suo predecessore Pio IX Mastai lanciò la famosa
scomunica aggirata grazie al Capitano Giacomo Segre, italiano credente nella
religione degli antenati di Cristo, affascina liberali e libertari abituati a
ben altri discorsi ed encicliche. Bergoglio parla di amore, di neoumanesimo, di
rimettere al centro dell’agire e del pensare politico l’essere umano nella sua
complessità e unicità, la persona. Suggerisce di essere gentili l’un con l’altro,
di considerare la pratica della gentilezza quale filosofia ispiratrice dell’economia.
A ben guardare sembra di ascoltare una vaga, e piuttosto distorta, eco del pensiero
mazziniano, ovverosia di quell’uomo contro cui Santa Romana Chiesa si scagliò
con la veemenza di Golia colpito irrimediabilmente da Davide. Mazzini era un
uomo solo, disarmato e senza quattrini, senza patria, con un gruppetto
scalcinato di corsari e volontari al seguito di un generale senza esercito e
senza uniforme, un nizzardo astemio che si ostinava ad indossare un poncho
sdrucito, nell’immaginario collettivo simbolo di profonda onestà intellettuale
come quello di Clint Eastwood nei film di Sergio Leone. Mise a ferro e fuoco l’Europa
intera e parte delle Americhe. Rivoluzionò più di chiunque altro il pensiero di
generazioni di libertari, fino ad arrivare sul soglio pontificio, fin dentro le
mura vaticane, estensione ideale di quella palla lanciata contro le mura
aureliane, a pochi passi da Porta Pia, da un ebreo piemontese, nelle frasi di quello
che è forse considerabile il papa più popolare della storia della Chiesa
cattolica. Semplici lettere giustapposte, preziosi e succulenti frutti tra rovi
di parole non ancora inventate per definire quello che sarebbe stato, l’ONU, l’Unione
europea, il World Economic Forum, il liberismo liberale e, per l’appunto, il
neoumanesimo cattolico, espressione di cristianità più che di clericalismo
gesuita.
Questa ricetta è
ispirata alle apparenze e a Marshall McLuhan.
Pomodori
Salsicce
acquistate dal macellaio di fiducia
Cicoria
Olio
extravergine di oliva
Aglio
Peperoncino
Farina tipo 2
Lievito di birra
Acqua
Sale iodato
Sbriciolare la
salsiccia, metterla in una pentola a temperatura ambiente, farla diventare croccante.
A parte lavare la cicoria, lessarla, scolarla e ripassarla in padella con olio,
aglio, peperoncino e pomodori sminuzzati con la forchetta oppure con i pomodori
freschi lavati e tagliati a pezzetti, salare. Impastare acqua, farina, lievito,
far lievitare, creare dischetti di pasta, farcirli con la salsiccia e la
cicoria richiudere e cuocere in forno ben caldo a 200°C o 220°C.