venerdì 31 agosto 2018

Insalata con melopero


Insalata con melopero

L’astronomia è una delle più antiche scienze umane. Da sempre l’essere umano ha rivolto gli occhi al cielo e cercato di capire le motivazioni e il funzionamento della Terra e del cosmo. Dall’alba al tramonto, dall’alternarsi delle stagioni alle eclissi, l’osservazione della natura ha sempre nutrito la curiosità degli scienziati di tutte le epoche.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della laicità nelle scienze.

Melopero
Canestrato teatino
Lattuga
Semi di girasole
Olio extravergine di oliva
Sale iodato

Sbucciare il melopero, tagliarlo a spicchietti, lavare l’insalata, spezzettarla e tagliare il formaggio a dadini. Porre in un’insalatiera, condire con sale e olio,

giovedì 30 agosto 2018

Polpettine omogeneizzate di manzo e vitella bolliti senza uovo o latte


Polpettine omogeneizzate di manzo e vitella bolliti senza uovo o latte

I punti di contatto e di attrito tra Karl Marx e Giuseppe Mazzini sono molti di più di quanto si pensi comunemente. Ambedue hanno partecipato alle Internazionali, riscuotendo molti favori, le loro idee sono state diffuse in modo clandestino e hanno animato discussioni, circoli e sette segrete, muovendo alla rivolta intere popolazioni, aggregando denari e persone, ispirando rivoluzioni e governi.
I due pensatori hanno inoltre manifestato, più o meno nello stesso periodo, un disagio profondo nei confronti della società che si stava venendo a creare con la rivoluzione industriale. Leggevano nel progresso tecnologico possibilità di sviluppo ma anche enormi lacune e difficoltà da risolvere che avrebbero, altrimenti, portato ad un impoverimento e, fondamentalmente, ad un’involuzione anziché ad un’evoluzione di quelle conquiste di libertà che avevano avuto un acme nella Rivoluzione Francese del 1789.
Se per Marx, però, la presa della Bastiglia e la sollevazione parigina furono il segnale per l’inizio di un lungo e proficuo periodo rivoluzionario, per Mazzini il medesimo evento storico rappresentava il culmine di un’epoca ormai conchiusa, dalle cui ceneri vitali sarebbe germogliata, e stava di fatto nascendo, una nuova epoca con necessità, esigenze ed istanze nuove dell’Umanità intera.
Partendo da due punti vicini ma anche alquanto differenti, i due elaborarono analisi del momento presente e proposero alcune soluzioni, animati dal medesimo bisogno di giustezza sociale.
Marx fotografò ciò che osservava, il mondo diviso in classi sociali, e auspicava la presa di coscienza di quello che oggi si chiamerebbe potere contrattuale degli appartenenti alle classi più povere di denari ma più ricche di capacità e di forze. Immaginava la dignità di proletari e di un proletariato unito, escludendo, di fatto, i più poveri di mezzi, di forze e di capacità, ovvero il sottoproletariato urbano e il contado. Il piccolo bottegaio e l’artigiano erano anche loro, in qualche modo, esclusi dalla possibilità di riscatto delle genti del mondo.
Mazzini invece era un uomo all’apparenza molto più vagheggiante, più visionario e idealista ma in realtà aveva una concretezza d’azione che gli aveva fatto immediatamente comprendere che qualunque analisi basata su classi sociali sarebbe stata riduttiva, inesatta e fondamentalmente avrebbe riproposto i medesimi schemi mentali e analitici imposti per millenni da clero e aristocrazia, o comunque dalle classi dominanti. Il genovese non soltanto non escludeva i contadini, i piccoli borghesi, i bottegai e gli artigiani, e finanche i grandi industriali, peraltro a ragione visti e considerati gli esperimenti sociali di altissimo rilievo quali quelli di Owen, ma ne affermava la forza rivoluzionaria, ne comprendeva il bisogno di vivere in una società più giusta in cui la dignità non fosse un concetto astratto bensì una pratica diffusa, un’ovvietà quasi, all’interno di una società libera. Non parlava di unione del proletariato bensì di unione di tutte le persone che compongono, individualmente, la Patria e l’Umanità nella sua interezza.
La produzione industriale certamente poneva alcuni interrogativi, tra cui cosa è universalmente utilizzato da chiunque in modo tanto generico da poter essere prodotto in grandi fabbriche, oppure quali problemi accomunano i lavoratori e i nuclei sociali che vanno a comporre il più ampio e composito quadro della società nel suo complesso.
La rivoluzione industriale, però, è fatta da persone ed è, a ben guardare, uno strumento ulteriore che, se utilizzato in modo assennato, può portare grandissimi benefici all’umanità intera.
Il battello a vapore, ad esempio, consentì una maggiore sicurezza per chi lavorava sulle imbarcazioni e una velocità molto maggiore, potenzialmente, nel trasporto delle merci ma i dazi doganali ne limitavano la velocità al punto che era più conveniente trasportare la mercanzia su carretti trainati da muli.
È più che evidente che l’apertura delle dogane avrebbe, come è accaduto molti decenni dopo con l’Unione europea, comportato una rivoluzione pacifica di portata immensa.
Mazzini comprese, in modo un po’ sbilenco, che la vera rivoluzione era già in atto e che le società avrebbero semplicemente dovuto adeguarsi per fornire quelle condizioni necessarie al progresso sociale, senza stravolgimenti violenti, altrimenti il rischio sarebbe stata, come è puntualmente avvenuto, la deriva totalitaria.
Marx capì i meccanismi produttivi della produzione industriale su vasta scala ma, forse, non ebbe abbastanza fiducia nelle capacità di resilienza delle libertà e delle società.
Questa ricetta è ispirata al rapporto controverso tra Marx e Mazzini, che tra loro ben si conoscevano e, se il tedesco chiamava il genovese ‘prete visionario’, l’italiano liquidò i tomi scritti dall’economista con poche, lapidarie e tristemente profetiche parole.


Manzo in pezzo unico acquistato dal macellaio di fiducia
Vitella in pezzo unico acquistata dal macellaio di fiducia
Acqua
Sale iodato
Semi di finocchio acquistati dal mercante di fiducia
Aglio
Salvia fresca
Rosmarino fresco
Foglie di cipolla fresca dell’orto
Mollica di pane casareccio
Bevanda di avena light
Pangrattato casereccio
Olio extravergine di oliva per la teglia

Far bollire l’acqua, sufficiente a coprire bene la carne, con gli odori, salare, quando bolle versare la carne, se possibile, prima il manzo, poi, dopo circa un’ora la vitella, riportare a bollore, coprire col coperchio e far cuocere a lungo. Far intiepidire. Privare la carne di grasso e nervi, omogeneizzarla aggiungendo il brodo, così da ottenere un composto abbastanza morbido ma non liquido. Nel frattempo, far ammorbidire la mollica di pane della bevanda di avena ben calda, quindi strizzarlo e spappolarlo bene nell’impasto omogeneizzato. Addensare col pangrattato ma non troppo, fare palline di circa cinquanta grammi l’una e panare col pangrattato. Lasciare in frigorifero per un paio d’ore almeno. Oliare la teglia, porre le polpette all’interno, condire con un filo d’olio, infornare in forno ben caldo a circa 180àC o 200°C per il tempo necessario alla cottura.

mercoledì 29 agosto 2018

Polpettine omogeneizzate con bollito di vitella


Polpettine omogeneizzate con bollito di vitella

Da alcuni anni si è innescata una polemica sulla opportunità di copiosi finanziamenti pubblici a grandi kermesse internazionali che si svolgono generalmente nelle grandi città per una durata molto limitata, una settimana o poco più. I prestigiosi festival che ottengono fondi pubblici a pioggia con controlli poco più che irrisori sarebbero anche importanti per le città e per il sistema cultura se esistesse in Italia un ‘sistema cultura’, come in Francia e in altri Paesi. Purtroppo, a fronte di un moltiplicarsi di tali festival vi è un costante impoverimento delle province e delle regioni che dovrebbero trarre beneficio da questi eventi che, per lo più, non si spostano dai capoluoghi di provincia e poco o niente riportano nei territori di riferimento, né visibilità, né promozione turistica, né aumento di attività produttive per l’agroalimentare, il turismo e l’artigianato.
Questa ricetta è ispirata al sistema cultura.


Vitella in pezzo intero acquistata dal macellaio di fiducia
Salvia
Semi di finocchio
Rosmarino
Timo
Cipolla
Erba cipollina
Acqua
Sale iodato
Pangrattato
Pane
Bevanda di avena light

Far bollire l’acqua con la cipolla, i semi di finocchio, salvia, rosmarino, timo, quando arriva a bollore, versare la carne in pezzo intero, salare, far cuocere il tempo necessario, quindi tagliarla e finire di cuocerla. Omogeneizzare la carne utilizzando il brodo se necessario nell’omogeneizzatore. Far ammorbidire la mollica di pane nella bevanda di avena light scaldata, strizzarla e unirla all’omogeneizzato, addensando con il pangrattato. Quindi panare nel pangrattato, far addensare in frigo per un’oretta, dunque friggerle oppure porre in una teglia oliata o con carta forno e infornare in forno caldo a 180°C o 200°C per il tempo necessario.

martedì 28 agosto 2018

Insalata di pomodori e cipollone con canestrato teatino


Insalata di pomodori e cipollone con canestrato teatino

La cipolla è un alimento ricchissimo di proprietà nutraceutiche e da qualche tempo è stata rivalutata appieno tra gli ingredienti importanti nella dieta mediterranea e in tutte quelle alimentazioni che pongono un’attenzione particolare al benessere generale.
Questa ricetta è ispirata alla locuzione pane e cipolla, utilizzata, fino a qualche tempo fa per indicare povertà e che oggi è invece sinonimo di una gran varietà di cultivar.

Canestrato teatino
Pomodori dell’orto tondi o cuore di bue
Cipollone rosso
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Prezzemolo
Basilico
Riso integrale

Lessare il riso integrale, scolarlo, farlo intiepidire, lavare i pomodori, scottarli in padella con il cipollone tagliato a fettine sottilissime, il basilico, il prezzemolo, l’olio e il sale, condire il riso con i pomodori e il formaggio a pezzettini abbastanza piccoli.

sabato 25 agosto 2018

Hamburgerini di vitella


Hamburgerini di vitella

La semplicità non banale è spesso alla base dell’eleganza e delle più sofisticate creazioni artigianali. Saper mettere in risalto la bellezza di una creazione artigianale, lussuosa, un paesaggio è talvolta questione di semplicissimi dettagli che fanno la differenza.
Questa ricetta è ispirata al saper fare.

Vitella macinata finemente acquistata dal macellaio di fiducia
Menta fresca
Timo fresco
Aglio
Sale iodato
Cipollina fresca
Zucchine dell’orto

Tritare finemente la cipollina, l’aglio e le erbe aromatiche, le zucchine, aggiungerle all’impasto della carne, salare  cuocere sulla piastra.

venerdì 24 agosto 2018

Spaghetti con ragù bianco di vitella e zucchine dell’orto


Spaghetti con ragù bianco di vitella e zucchine dell’orto

Il turismo è un importantissimo motore economico dell’Italia e il turismo responsabile è uno tra i tanti modi per far sviluppare e crescere i territori valorizzandone professioni tradizionali e prodotti locali.
Questa ricetta è ispirata al rispetto degli ecosistemi culturali, turistici, agroalimentari e artigianali.

Zucchine dell’orto
Sale
Olio extravergine di oliva
Macinato finissimo di vitella acquistato dal macellaio di fiducia
Menta fresca
Aglio
Acqua
Birra se ben tollerata
Spaghetti
Sale iodato

Cuocere in padella il macinato con l’aglio, l’olio e la menta, aggiungere il sale e l’acqua, se ben tollerata, sfumare con la birra. Nel frattempo lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli e saltarli in padella, se necessario aggiungendo un po’ di acqua di cottura.

giovedì 23 agosto 2018

Fusilli con melanzane, pomodori e stracchino, ricetta di Papà Claudio


Fusilli con melanzane, pomodori e stracchino, ricetta di Papà Claudio

L’opera lirica è una tra le più importanti importanti forme d’arte esportate dall’Italia in tutto il mondo. Espressione altissima di quell’opera d’arte totale che tanto impensieriva Wagner e Verdi, ha raggiunto le sue massime vette durante il Risorgimento.
Questa ricetta è ispirata ai tanti festival della lirica che animano le città italiane con tanta fatica e buona volontà da parte degli organizzatori.

Fusilli
Melanzane
Olio extravergine di oliva
Aglio
Sale iodato
Acqua
Pomodori

Lavare e affettare le melanzane, salarle, grigliarle farle insaporire per qualche giorno con olio e aglio. Tagliuzzarle con le forbici, ripassarle in padella con il pomodoro lavato e tagliato a pezzettini. Nel frattempo lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla, condirla con il sugo di melanzane e lo stracchino emulsionato con un po’ di acqua di cottura della pasta, non troppa altrimenti si ammolla. Mescolare bene.

mercoledì 22 agosto 2018

Insalatona con riso integrale e pesche tabacchiera



Insalatona con riso integrale e pesche tabacchiera

La ratio delle leggi nei Paesi democratici dovrebbe essere quella di tutelare i più deboli contro i soprusi di coloro che sono più forti o che agiscono con arroganza ma è molto difficile mantenere l’equilibrio tra protezione degli interessi generali e quelli particolari senza incappare in qualche nodo che mette a repentaglio l’essenza stessa della democrazia. Per tale motivo è particolarmente importante che la classe politica sappia agire consapevolmente e in buona fede. La resistenza della cittadinanza, altrimenti, diviene vitale all’esistenza stessa della democrazia e alla tutela di quei diritti tanto faticosamente conquistati nel tempo.
Questa ricetta è ispirata ai partigiani italiani.

Riso integrale
Acqua
Sale iodato
Primosale
Pesche tabacchiera
Fette integrali Gentilini
Lattuga
Soia già lessata
Aceto balsamico di Modena
Semi misti
Olio extravergine di oliva

Lessare il riso, scolarlo se necessario, lavare la lattuga, spezzettarla con le mani così che sia facile inforchettarla, sbucciare le pesche, tagliarle a pezzetti, sciacquare la soia dalla naturale gelatina, spezzettare le fette Gentilini a mo’ di crostino, condire con sale, olio e, se piace, qualche goccia di aceto balsamico.

martedì 21 agosto 2018

Baby polpettine di vitella


Baby polpettine di vitella

Cherchez la femme è una frase coniata in forma scritta da Alexandre Dumas (padre) nel romanzo I Moicani di Parigi, pubblicato nel 1854, in pieno Risorgimento italiano, in cui le donne svolsero ruoli importantissimi, sulle barricate o nei salotti. Proprio una donna, soprannominata dal suo pupillo Uragano Jane, rese possibili le battaglie irredentiste e fattibili le utopie espresse da Giuseppe Mazzini. Grazie alla sua infaticabile capacità di creare intorno all’ideologo della Giovine Italia e della Giovine Europa una rete di contatti e finanziatori ella, donna ricca e coraggiosa, riuscì a trovare i mezzi e gli appoggi politici necessari all’Unità d’Italia. Combattè e fu infermiera, tra l’altro nella Campagna dell’Agro romano culminata con la battaglia di Mentana, raccolse fondi, venne arrestata, sposò un italiano mazziniano e Garibaldino con rito civile e Giosuè Carducci la descrisse così: « La democrazia conta un solo scrittore sociale: ed è un inglese, ed è una donna; la signora Jessy Mario, che non manca mai dove ci sia da patire o da osare per una nobile causa. »
Questa ricetta è ispirata a Jessie Jane Meriton White, Uragano Jane Mario.

Vitella acquistata dal macellaio di fiducia
Melanzane
Olio extravergine di oliva
Aglio
Pomodoro
Pane
Bevanda di avena light
Pangrattato
Origano siciliano

Affettare le melanzane, salarle e grigliarle. Lasciarle insaporire qualche giorno in olio e aglio. Cuocere la vitella sulla piastra. Sbucciare il pomodoro. Omogeneizzare il tutto nell’omogeinizzatore, cuocere pochissimo in una padella aggiungendo un pizzico di sale, olio e origano siciliano. Far ammorbidire la mollica di pane nella bevanda di avena tiepida, amalgamare bene con la forchetta. Se il composto è troppo morbido aggiungere pangrattato, fare delle palline e passarle nel pangrattato, mettere in frigo per una notte. Porre le polpettine in una teglia oliata e infornare in forno ben caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura.

lunedì 20 agosto 2018

Polpette alla sanfasò


Polpette alla sanfasò

Molte ricette della cucina italiana sono un po’ alla sanfasò, o sinfasò che dir si voglia, nascono cioè dal riuso creativo degli ingredienti utilizzati in cucina. Molte gustosissime zuppe di legumi e cereali, ad esempio, sono il risultato di ciò che rimaneva in dispensa alla fine dell’inverno e il principio è sempre quello del ‘si fa con ciò che si ha’. Il concetto è spessissimo applicato alla vita quotidiana e purtroppo anche alla politica che, andando ad accozzare maggioranze, si trova spesso in situazioni paradossali e piuttosto pericolose di malgoverno.
Questa ricetta è ispirata alle maggioranze improbabili.

Zuppetta con lenticchie rosse decorticate avanzate dalla sera precedente
Macinato di manzo e vitella acquistato dal macellaio di fiducia
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Pane
Bevanda di avena o latte
Pangrattato
Salvia
Rosmarino
Cipolla rossa
Aglio rosso di Sulmona

Sbucciare aglio e cipolla, tritarli insieme al mazzetto aromatico, far ammorbidire il pane nel latte o nella bevanda di avena, strizzarlo. Porre tutto in un’insalatiera e impastare, panare con il pangrattato, cuocere in forno ben caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura.

Sedani rigati con melanzane, stracchino e pomodoro, ricetta di Papà Claudio


Sedani rigati con melanzane, stracchino e pomodoro, ricetta di Papà Claudio

Seguire le proprie inclinazioni, coltivare i propri talenti è importante per stare bene con sé stessi e con gli altri, ma è deleterio imporre a chicchessia di eccellere in qualcosa che non è nelle proprie inclinazioni personali.
Questa ricetta è ispirata all’estro.

Melanzane
Olio extravergine di oliva
Aglio
Sale iodato
Pomodori
Sedani rigati
Acqua

Affettare le melanzane, salarle e grigliarle. Lasciarle insaporire qualche giorno in olio e aglio. Tagliuzzarle, porle in una padella, aggiungere i pomodori lavati e tagliati, far cuocere a fuoco vivace per qualche minuto così da ottenere un sughetto fresco. Nel frattempo, lessare la pasta e scolarla, lasciando da parte dell’acqua di cottura. Poco prima di scolare la pasta versare lo stracchino nel sughetto e farlo sciogliere un po’, aggiungere la pasta, girare ed eventualmente aggiungere un po’ di acqua di cottura.

domenica 19 agosto 2018

Frittata di zucchine saporita, ricetta di Papà Claudio


Frittata di zucchine saporita, ricetta di Papà Claudio

Il senso di maternità e di paternità è un sentimento fortissimo che non tutte le persone, né tutti i genitori, provano. Colpevolizzare chi non ha tale istinto o non lo ha sviluppato per qualche ignoto motivo è sbagliato almeno quanto stigmatizzare chi nutre, nei confronti della prole, un amore tanto profondo e sincero da risultare indescrivibile.
Questa ricetta di Papà Claudio è ispirata alla genitorialità consapevole.

Uova biologiche
Zucchine romanesche dell’orto appena raccolte
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Cipolla
Aglio
Erba cipollina
Timo fresco
Menta fresca

Tagliare finemente la cipolla, farla soffriggere poco in olio ben caldo, far imbiondire l’aglio, aggiungere le zucchine lavate e tagliate a rondelle, le erbe aromatiche, il sale, far cuocere, dunque aggiungere le uova sbattute. Girare un paio di volte la frittata.

sabato 18 agosto 2018

Pizza con pomodoro, mozzarella e rosmarino


Pizza con pomodoro, mozzarella e rosmarino

Mens sana in corpore sano è una locuzione latina che indica la necessità di svolgere un’adeguata attività fisica per mantenere un pensiero equilibrato. L’imperatore Adriano, nella villa muliebre che fece ampliare fino alle dimensioni e allo splendore di cui oggi restano imponenti rovine nei pressi di Tivoli, era un convinto assertore di tale massima e aveva fatto costruire una tettoia adiacente alle mura perimetrali per poter camminare il necessario a mantenersi in forma e in pace con sé stessi e con gli altri.
Questa ricetta è ispirata alle passeggiatine mattutine.

Rosmarino fresco
Pomodori freschi
Mozzarella
Farina bianca
Lievito di birra
Acqua
Farina 2
Olio extravergine di oliva
Sale iodato

Impastare un paio di cucchiate di farina bianca con poco lievito di birra sciolto in acqua fino ad ottenere una pastella densa ma non soda. Lasciar lievitare per qualche ora, dopodichè impastare con la farina 2 e altra acqua, far lievitare una notte. Stendere la sfoglia con le mani ben lavate e unte di olio, condire con pomodori ben lavati e tagliati a pezzetti, rosmarino fresco, sale, olio, mozzarella tagliata a pezzetti, infornare in forno molto ben caldo per il tempo necessario alla cottura.

venerdì 17 agosto 2018

Insalata estiva


Insalata estiva

Sognare, immaginare, elaborare utopie, tendere verso l’impossibile è alla base del progresso umano e della libertà. Imparare a conoscere i propri limiti e cercare di superare quelle che sono le costrizioni fisiche, mentali, sociali, ideologiche è fondamentale per far sì che vi sia il progresso. Il problema sorge nel momento in cui tale tensione ideale si traduce in regressione sociale e mentale, come è accaduto in molti Paesi del Medio Oriente e del cosiddetto Occidente.
Questa ricetta è ispirata all’utopia europea.

Zucchine freschissime piccoline
Peperoni
Pomodori
Cetrioli
Menta fresca
Feta
Cipollina fresca
Olio extravergine di oliva
Sale iodato

Lavare le verdure, affettare finemente le zucchine a rondelle e i peperoni a listarelle, la cipollina fresca, tagliare i pomodori a pezzetti e i cetrioli a dadini, sbriciolare la feta, porre tutto in un’insalatiera, condire con olio, sale e menta fresca.

giovedì 16 agosto 2018

Bruschettina cacio e pepe


Bruschettina cacio e pepe

Leggere fa bene alla mente e al corpo, rilassa, stimola la fantasia e l’intelligenza e non è mai troppo tardi per abituarsi al piacere della lettura.
Questa ricetta è ispirata alle letture estive.

Pane
Pecorino stagionato
Pepe nero

Affettare il pane, bruscarlo, condirlo con fette sottili di pecorino, scaldare leggermente così da far ammorbidire il cacio, spolverare con pepe nero, servire calda.

mercoledì 15 agosto 2018

Bruschettina con pasta di olive e mandorle tostate


Bruschettina con pasta di olive e mandorle tostate

A Ferragosto è tradizione antichissima trascorrere la giornata oziando seza far niente oppure pasteggiando in compagnia di amici e parenti. Il nome della festività si fa risalire all’era augustea, che istituì le Feriae Augusti che si innestavano su una serie di similari giorni dedicati al riposo dopo le stagioni più intense di lavoro nei campi e in campagna. Modernamente si celebrano il 15 agosto nelle regioni italiofone con cocomerate, grigliate, lauti pasti e spesso spettacoli nelle località turistiche. Nel giorno di Ferragosto è anche ambientata l’opera lirica I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e uno tra i film di culto del cinema italiano, Il sorpasso di Dino Risi.
Questa ricetta è ispirata al Ferragosto quale momento per stare insieme, mangiare e divertirsi.

Pane
Pasra di olive nere
Pasta di olive verdi
Mandorle

Sbollentarenle mandorle, spellarle, tagliarle a fettine oppure a fiammifero, tostarle. Affettare il pane, tagliare le fette in pezzi più piccoli, condire con pasta d’olive e mandorle tostate.

martedì 14 agosto 2018

Spadellata di boulgour integrale con friggitelli


Spadellata di boulgour integrale con friggitelli

La notte tra il 14 e il 15 agosto è tradizione festeggiare all’aria aperta, se non piove, nei luoghi di villeggiatura la vigilia ferragostana. Al mare si organizzano i tradizionali falò sulla spiaggia e un po’ in tutta Italia si possono trovare manifestazioni popolari in cui le religioni e le ritualità intrecciano tradizioni secolari e talvolta millenarie.
Questa ricetta è ispirata ai festeggiamenti paesani.

Boulgur integrale
Firggitelli
Pomodori
Olio extravergine di oliva
Olive nere e verdi
Sale iodato
Menta fresca
Acqua
Erba cipollina

Cuocere il boulgur come da ricetta. Nel frattempo, lavare i pomodori e i friggitelli, tagliarli rispettivamente a dadini e a listerelle, far scaldare l’olio con l’erba cipollina, le olive denocciolate e la menta, aggiungere i friggitelli, dunque i pomodori, far cuocere poco a fuoco medio alto e infine aggiungere il boulgur sgranato facendolo saltare in padella.


lunedì 13 agosto 2018

Minestrina estiva


Minestrina estiva

Alcune amicizie sono sempiterne, non finiscono a causa di una discussione, di una lontananza o di altri più o meno futili motivi e hanno una loro peculiarissima modalità di espressione. Ognuna diversa e meravigliosa.
Questa ricetta è ispirata ad una persona speciale. 

Fagioli borlotti freschi
Lattuga
Carote
Patate novelle
Acqua
Sale iodato
Cipollina
Semi di finocchio

Sbucciare patate e carote, lavarle e tagliarle a dadini, lavare la lattuga, spezzettarla, sgranare i fagioli, sciacquarli, pulire la cipollina, tagliarla finemente. Porre le verdure in una pentola, aggiungere acqua, sale, semi di finocchio, far cuocere a fuoco basso, lasciar intiepidire, servire con crostini di pane e olio a crudo.

domenica 12 agosto 2018

Insalata con albicocche, susine e pecorino


Insalata con albicocche, susine e pecorino

Taluni affermano che gli Stati Uniti sono tutto ciò che è tra New York e Los Angeles. Per quanto concerne l’Italia si potrebbe dire che è tutto ciò che non è Roma e Milano, un Paese fatto di piccoli centri, luoghi incantevoli, panorami mozzafiato, botteghe e tipicità locali, piatti e culture, panni stesi, baretti, piazze con sedie all’aperto e vociare. Un insieme più o meno composito in una straordinaria varietà di differenze e peculiarità, il più delle volte a misura d’uomo.
Questa ricetta è ispirata all’italianità.  

Albicocche fresche
Susine
Cacio pecorino non troppo stagionato
Semi di girasole e di zucca

Lavare bene le albicocche e le susine, denocciolarle e tagliarle a pezzetti, tagliare il pecorino a dadini, porre in un’insalatiera, aggiungere i semi, girare bene.

sabato 11 agosto 2018

Insalata di riso delicatissima


Insalata di riso delicatissima

L’11 agosto di 160 anni fa, un gruppo composto dall’alpinista irlandese Charles Barrington e dalle guide Christian Almer e Peter Bohren scalò per la prima volta l’Eiger nelle Alpi Bernesi. La scalata, fino a quel giorno del 1858, sembrava impossibile e i tre impiegarono tre giorni per raggiungere la cima, poco meno di centocinquant’anni dopo quella eroica impresa, il 13 febbraio del 2008, un alpinista riuscì a conquistare la vetta in 2 ore e 47 minuti, migliorando i record precedenti. La progressione e la tensione verso il miglioramento sono gli elementi fondanti delle società umane.
Se attualmente sembra impossibile che fiumi, mari, terre e aria tornino ad essere non inquinati, nel futuro potrebbe essere tanto normale da sembrare ovvio.
Questa ricetta è ispirata alla possibilità di miglioramento delle società e delle tecnologie.

Riso parboiled
Pomodori cuore di bue
Basilico
Olio extravergine di oliva
Sale iodato

Lavare i pomodori, tagliarli a pezzetti, metterli in una padella antiaderente, salare, condire con olio, far cuocere velocemente affinché rimangano piuttosto sodi, aggiungere basilico quasi a fine cottura. Nel frattempo, lessare il riso, scolarlo, passarlo sotto l’acqua fredda, dunque condirlo con il sughetto semplicissimo.


venerdì 10 agosto 2018

Paccheri con friggitelli e cipollina fresca


Paccheri con friggitelli e cipollina fresca

I cosiddetti giganti della Rete, aziende conosciute a livello mondiale, da Yahoo! a Google, passando per Amazon, Facebook, Flickr, Instagram, Twitter, da tempo monopolizzano il mercato internazionale di contenuti, informazioni e commercio elettronico ma, essendo aziende relativamente giovani, nate sull’onda della rivoluzione digitale, hanno una relativa solidità strutturale. La loro espansione è talmente veloce che talvolta si fa fatica a ricordare nomi e loghi di quelli che fino a qualche anno prima sembravano insuperabili, Nescape, il primo browser grafico e il motore di ricerca Altavista sono soltanto alcuni tra i più noti. Negli anni ‘990 sarebbe stata ipotizzabile soltanto una crescita esponenziale di tali società, nate spesso in qualche garage e assurte agli onori delle cronache finanziarie internazionali quali colossi indiscussi e indiscutibili. La stessa Microsoft Windows è relativamente giovane sebbene sembri oggi indiscutibilmente solida. Tali società godono di favore e fiducia internazionali al punto che gli utenti, le persone, condividono tramite tali strumenti ricordi personali, scritti, documenti e tutto ciò che afferisce alla vita professionale e personale lasciando poco spazio alla concreta fisicità della materia. Se da una parte è un’ottima notizia, così non si sprecano carta e inchiostro, dall’altra è spaventosa. Basterebbe, infatti, paradossalmente staccare la corrente per alcuni anni per riportare indietro la nostra società, tanto evoluta, a livelli quasi primitivi.
Questa ricetta è ispirata a Fino alla fine del mondo di Wim Wenders.

Paccheri De Cecco
Friggitelli
Pomodori cuore di bue
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Cipollina fresca
Menta fresca
Pomodorini ciliegini

Tritare finemente la cipollina dopo averla mondata, soffriggere leggermente in olio, aggiungere i friggitelli lavati e tagliati a listerelle e i pomodori lavati e tagliati a pezzetti, salare, aggiungere la menta e far cuocere poco. Nel frattempo lessare i paccheri in abbondante acqua bollente salata, scolarli e passarli sotto l’acqua fredda, condire con il sughetto.

giovedì 9 agosto 2018

Insalata rinforzata con prosciutto cotto e senape all’antica


Insalata rinforzata con prosciutto cotto e senape all’antica

La classe media è il motore dello sviluppo e del progresso sociale. Un giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, genialità e normalità è alla base della tanto vituperata borghesia, oggi più americanamente chiamata middle class, che fondamentalmente comprende tutto ciò che è tra gli estremi e che si esprime appieno nell’umanesimo.
Questa ricetta è ispirata al neoumanesimo bergogliano.

Lattuga
Prosciutto cotto in unica fetta di circa un centimetro
Senape all’antica
Olio extravergine di oliva
Sale
Aceto balsamico di Modena
Cipollina fresca

Lavare bene la lattuga, asciugarla, tagliarla a mano, pulire le cipolline fresche, lavarle e tagliarle a fettine sottilissime. Grigliare il prosciutto cotto, tagliarlo a dadini, porre tutto in un’insalatiera, condire con un’emulsione di senape, olio, sale, qualche goccia di aceto balsamico.

mercoledì 8 agosto 2018

Focaccia con farina di castagne, noci e mozzarella


Focaccia con farina di castagne, noci e mozzarella

Il campanilismo è uno tra i tratti distintivi della cultura europea, e forse mondiale, tale per cui si creano stranissimi meccanismi di odio e amore. I ‘vicini di casa’, siano essi gli abitanti di un paese o di un Paese limitrofo, sono sempre i più pestiferi nemici-amici con cui risulta spesso alquanto complicato riuscire a creare delle sinergie.  L’accordo istitutivo della prima forma di Unione europea che prevedeva, inter alia, la pace tra Francia e Germania, includeva anche quella tra Italia e Francia, nonché tra Gran Bretagna e Francia, ovvero tra nazioni che per secoli hanno battagliato tra loro, in modo più o meno educato. Se tra Francia e Italia l’interazione è stata spesso accompagnata da un intreccio di tradizioni e culture, tra i Paesi di tradizione romanza e quelli di tradizione anglosassone ci sono sempre stati notevoli differenze e dissapori che il più delle volte sono stati risolti a suon di sciabolate e baionette, tranne in alcuni, sporadici e storicamente rilevanti, casi. Il più importante per quanto concerne l’Europa moderna è l’incontro tra Carlo Magno e Papa Leone III che sancì una prima forma di unione europea successiva all’Impero Romano in cui le popolazioni della Francia e quelle della Germania si univano sotto l’egida del potere della Chiesa Cattolica Romana. Per qualche strana coincidenza, taluni lo chiamerebbero genius loci, la consacrazione dell’impero e delle successive forme di organizzazione statale fondate sulla sacralità, sancita dal rappresentante in terra del volere divino, vennero strattonate via dalla Rivoluzione Francese e dal Risorgimento Italiano che, proprio nello stesso paesino in cui avvenne l’incontro tra pontefice e futuro imperatore, ebbe una notevole battuta d’arresto con la sconfitta della spedizione garibaldina.
Questa ricetta è ispirata ai corsi e ricorsi storici.

Farina 00
Farina Abbondanza
Farina di castagne
Olio extravergine di oliva
Rosmarino
Lievito di birra
Acqua
Mozzarella
Noci

Impastare le farine con l’olio, gli aghetti di rosmarino, il lievito di birra sciolto in acqua. Far lievitare. Stendere una focaccia di circa un centimetro e mezzo, condire con mozzarella e gherigli di noci, infornare in forno ben caldo a 200°C o 220°C.

martedì 7 agosto 2018

Focaccia con farina di castagne


Focaccia con farina di castagne


Lo sciopero oligarchico di Wikipedia ha fatto emergere una questione dirimente, la necessità nella società globalizzata di creare ed istituire metodi effettivamente democratici per garantire la libertà e le libertà individuali.
Questa ricetta è ispirata ai meccanismi di difesa delle democrazie previste dalle Costituzioni nazionali.

Farina 00
Farina Abbondanza
Farina di castagne
Olio extravergine di oliva
Rosmarino
Lievito di birra
Acqua

Impastare le farine con l’olio, gli aghetti di rosmarino, il lievito di birra sciolto in acqua. Far lievitare. Stendere una focaccia di circa un centimetro e mezzo, condire con olio e rosmarino, infornare in forno ben caldo a 200°C o 220°C. 


lunedì 6 agosto 2018

Focaccia con tre farine con mortadella light


Focaccia con tre farine

Le priorità della politica europea ed internazionale sembrano oggidì focalizzate sulla questione migratoria. Per qualche oscura ragione, anziché trovare soluzioni concrete forti della diversità che caratterizza i Paesi dell’Unione, taluni governanti stanno cercando di spostare il problema da una nazione all’altra con affermazioni che sono spesso ai limiti del ridicolo. I Paesi del Sud sono stati accusati di pesare sulle spalle degli altri da parte dell’Austria, che è stata a sua volta redarguita da chi sta più a Nord e così via.
Questa ricetta è ispirata a Pierre Trudeau.

Farina 00
Farina di grano saraceno
Farina Abbondanza
Lievito di birra
Acqua
Olio extravergine di oliva
Mortadella light
Mozzarella
Zucchine
Sale iodato

Impastare le tre farine con il lievito sciolto in acqua tiepida, far lievitare. Stendere una sfoglia di circa 2 cm all’interno di una teglia oliata oppure coperta con carta forno. Condire con zucchine julienne leggermente salate, mozzarella sbriciolata e mortadella light a pezzettini, un filo d’olio. Infornare in forno caldo a 200°C o 220°C per il tempo necessario alla cottura.

domenica 5 agosto 2018

Insalata con borlotti


Insalata con borlotti

“E intanto Marta è andata a iscriver la bambina dalle orsoline” è una delle frasi di una canzone di Vasco Rossi, Ambarabaciccicoccò, pubblicata nel 1978, dunque quarant’anni fa, la cui valenza sociale e storica è ancora, purtroppo, di un’attualità abbacinante.
Questa ricetta è ispirata alla progressione.

Fagioli borlotti
Acqua
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Aceto di vino bianco
Erba cipollina
Semi di finocchio
Timo

Sgranare o far rinvenire in acqua i fagioli, lessarli in abbondante acqua con qualche seme di finocchio e qualche fogliolina di timo e di erba cipollina, farli intiepidire. Condire i fagioli scolati con olio, sale, aceto.

sabato 4 agosto 2018

Antipasto estivo con la frutta


Antipasto estivo con la frutta

Ritrovare le proprie radici è importante per progettare il futuro e sentirsi parte di quella comunità di persone e natura, di quella Umanità di cui scriveva Mazzini. Il progresso, lo sviluppo sociale e familiare sono interconnesse alla cultura di riferimento alle informazioni genetiche di cui siamo costituiti.
Questa ricetta è ispirata all’importanza delle radici e delle chiome.

Pesche gialle sode
Timo fresco
Caprino fresco
Prugne
Mortadella in unica fetta di circa 2 o 3 cm
Susine
Pecorino primosale
Menta fresca
Anguria da intagliare
Pere coscia
Caciofiore Aquilano
Melone retato o francesino
Ciliegine di mozzarella abruzzese
Miele di lavanda

Lavare con il bicarbonato le susine, le prugne e le pere, sciacquarle abbondantemente, spaccarle a metà privandole del nocciolo. Nel frattempo, grigliare la mortadella e dunque tagliarla a dadotti della stessa dimensione del nocciolo delle prugne. Tagliare le pere a spicchi privandole di semi e picciolo, senza dividere gli spicchi, andando dunque a creare una specie di fiore stellato che riprenda il disegno naturale del fiore alla base, al centro porre il caciofiore. Spaccare le susine in due, togliere il nocciolo, unirle ad una fetta di pecorino primosale impreziosito da menta fresca e una goccia di miele. Spaccare le pesche in quattro o in sei, dipende dalla grandezza delle pesche, privarle del nocciolo, riempirle con caprino freschissimo da spalmare mescolato a timo fresco. Intarsiare, con apposito utensile, l’anguria, svuotarla facendo palline della polpa. Fare palline di melone con l’apposito utensile. Porre le palline di melone e di cocomero nell’anguria intarsiata insieme alle ciliegine di mozzarella. Intorno disporre l’altra frutta abbinata a formare un vassoio scenograficamente gradevole allo sguardo.

venerdì 3 agosto 2018

Sagne e fagioli


Sagne e fagioli

L’Abruzzo è una regione meravigliosa, ricca di storie da raccontare, posti splendidi da scoprire e da vedere più e più volte, un luogo dove si può vedere il sole sorgere dal mare dalla cima di una montagna innevata o dal sagrato di un’abbazia medievale e trascorrere il pomeriggio comodamente distesi sulla finissima sabbia dorata.
Questa ricetta, tipicamente abruzzese, è ispirata alla semplicità.

Uova
Farina
Fagioli freschi
Acqua
Salvia
Timo
Alloro se ben tollerato
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Semi di finocchio
Pomodori freschi
Rosmarino
Aglio
Cipolla

Preparare le sagne piuttosto erte con acqua e farina oppure con uova e farina, in base al gusto, farle asciugare all’aria. Sgranare i fagioli, sciacquarli, lessarli in acqua con le erbe aromatiche.
Scolare i fagioli tenendo l’acqua di cottura una volta cotti così da farli rimanere sodi. Passare col passavedure una piccola parte di fagioli, e lasciarne una manciata nell’acqua di cottura così che possa disfarsi un po’. Preparare un soffritto leggero con aglio, cipolla, olio, aggiungere i pomodori freschi, lavati e tagliati a pezzetti, quindi i fagioli, la purea, l’acqua in cui sono stati cotti i fagioli necessaria soltanto alla cottura delle sagne, lasciando da parte l’altra, da aggiungere se necessario. Salare. Lessare le sagne.   


giovedì 2 agosto 2018

Antipastino sfizioso con grissini torinesi De Cecco


Antipastino sfizioso con grissini torinesi De Cecco

Molte sono le civiltà e le popolazioni italiche che hanno abitato e costruito la complessa identità italiana- Pressoché qualunque regione ha una lunga storia di alternanze e coesistenze più o meno pacifiche che può essere fatta risalire a secoli prima la fondazione di Roma che, per l’appunto, venne fondata da popolazioni che già avevano strutturato sistemi sociali, politici, culturali, avevano rapporti commerciali e diplomatici con gli altri popoli. In Abruzzo, ad esempio, quello che per i romani era l’origine familiare, la gens, le popolazioni locali, dai Marrucini ai Marsi, dai Peligni ai Frentani, dagli Equi fino ai Vestini avevano, in alcuni casi, una specie di ‘gens totemica’ collegata ad animali più o meno mitologici. Le raffigurazioni sono talvolta simili a quelle che si possono trovare nelle Americhe o in Australia e questo è, ovviamente, molto affascinante.
Questa ricetta è ispirata alle interconnessioni planetarie.

Grissini torinesi De Cecco
Prosciutto crudo
Prosciutto cotto
Caprino
Mascarpone
Timo fresco
Menta fresca
Granella di pistacchi
Semi di sesamo
Granella di nocciole
Ricotta
Granella di mandorle
Tacchino arrosto affettato

Immediatamente prima di servirli in tavola, avvolgere una parte di ogni grissino, alternando i gusti, con: mascarpone e mortadella; ricotta, granella di mandorle e tacchino arrosto; mascarpone, granella di pistacchi e mortadella; ricotta, menta fresca e prosciutto crudo; caprino, semi di sesamo e prosciutto cotto; prosciutto cotto; prosciutto crudo; mortadella; tacchino arrosto; ricotta e granella di pistacchi; ricotta e granella di mandorle; caprino e sesamo; caprino e granella di nocciole; mascarpone e timo; mascarpone e menta. Disporli in modo gradevole allo sguardo.

mercoledì 1 agosto 2018

Insalata di pesche bianche e salame mantovano


Insalata di pesche bianche e salame mantovano

I canoni di bellezza nei secoli sono molto cambiati, una persona alta e magra fino a qualche anno fa era considerata poco gradevole allo sguardo, un uomo glabro poteva essere visto come poco virile, una donna longilinea poco femminile. Nell’iconografia cattolica le madonne sono spesso raffigurate col bambino, talvolta mentre allattano, mentre le nobildonne sono generalmente dipinte senza pargoli. Durante i secoli l’idea stessa di bellezza è mutata e da qualche anno si stanno recuperando le formosità quale elemento di femminilità, seppur sia ancora molto in voga il modello androgino che predilige donne alte e longilinee, con lineamenti geometrici. Nell’ultimo decennio per gli uomini si è tornati ad un modello di bellezza molto simile a quello Ottocentesco o Primonovecentesco, con barbe e baffi, fino a qualche anno fa guardati con sospetto in quanto poco rispondenti all’ideale apollineo di uomo senza peli, e qualche accenno di peluria corporea; statura e muscolatura normolinea stanno rimpiazzando i modelli efebici degli ultimi anni del XX e i primi anni del XXI secolo.
Questa ricetta è ispirata alla bellezza, nelle sue infinite forme.

Pesche bianche durette
Salame mantovano
Mostarda mantovana

Sbucciare le pesche bianche durette, tagliarle a pezzi irregolari e porli in una insalatiera. Tagliare il salame mantovano a fette e poi a pezzetti, metterlo nell’insalatiera, condire con mostarda mantovana.