sabato 30 aprile 2022
Insalata carciofi, pomodorini, riccotta, semi di Chia
venerdì 29 aprile 2022
Uova strapazzate
Uova strapazzate
Molti anni fa,
nelle scuole si tenevano corsi di economia domestica per fanciulle,
presupponendo che il loro ruolo sociale sarebbe stato quello di angelo del
focolare domestico. I tempi in molte parti del mondo democratico e libertario
sono cambiati in meglio e ora è più che normale vedere un uomo con la parannanzi
a spadellar piatti più o meno prelibati. L’economia domestica, però, rimane un
mistero per molte persone, a prescindere dalla questioni di genere e non
sarebbe sbagliato associare ai corsi istituzionalmente considerati importanti
anche quelli della gestione della quotidinità. Il cibo ha tempi, modi,
stagionalità e insegnare sin dalla prima infanzia a comprendere questo semplice
concetto è un’ottima pratica pedagogica intuita e messa in pratica oltre un
secolo fa da Giuseppina Pizzigoni.
Questa ricetta è
ispirata alla pedagogia Pizzigoni.
Uova
Olio extravergine
di oliva
Sale,
facoltativo
Far scaldare una
padella con pochissimo olio, neanche a coprire il fondo. Aggiungere le uova
quando l’olio è caldissimo, versarle, salarle (facoltativo) e strapazzarle in
padella oppure strapazzarle precedentemente in un contenitore perfettamente
pulito, salarle (facoltativo), versarle e continuare a strapazzarle in padella.
Con adeguate padelle antiaderenti si può anche evitare l’olio di cottura.
giovedì 28 aprile 2022
Insalata di fagioli bianchi, noci, mandorle, tofu affumicato e semi di Chia
Insalata di
fagioli bianchi, noci, mandorle, tofu affumicato e semi di Chia
L’antropocene è
un’era geologica fittizia, che sta ad indicare la contemporaneità, cieè i
cambiamenti terrestri e climatici avvenuti per azione umana. Chi usa questo
termine spesso vuole specificare che vi è la possibilità di modificare azioni
umane che vanno a discapito della salute dell’Umanità intera e di alcune forme
di vita, tra cui molte vegetali e animali, dunque la necessità di intraprendere
delle azioni concrete per lo sviluppo di un’economia sostenibile ecologicamente
e socialmente. Perché la sostenibilità debba essere sociale oltre che ecologica
è questione di evidenza lampante: le guerre inquinano, la sopraffazione impone
modelli non più accettabili, non più economicamente convenienti. L’economia
mondiale, insomma, sembrerebbe essere arrivata alla conclusione che non è con la
mancanza di libertà che essa può ben prosperare, bensì con il suo esatto opposto
e sembrano ormai caduti i tabù della carenza di risorse di cibo, acqua ed energia.
La caduta dell’(si spera)ultimo zar potrebbe essere il primo passo verso la
realizzazione concreta di quell’utopia mazziniana di un’Umanità liberata,
libera, in pace e prosperità.
Questa ricetta è
ispirata alle libertà.
Fagioli bianchi o
meglio zolfini
Noci
Mandorle
Semi di Chia
Tofu affumicato
al legno di ciliegio
Olio extravergine
di oliva o di semi di girasole
Gomasio
Salvia
Timo
Rosmarino
Acqua
Mettere in
ammollo i fagioli, sciacquarli, lessarli in acqua con salvia, timo, rosmarino,
servirli asciutti in insalata con noci, mandorle, semi di Chia, gomasio, un
filo d’olio a crudo e qualche fogliolina di timo e salvia appena colt*, insaporire
con tofu affumicato.
mercoledì 27 aprile 2022
Zuppetta di farro e lenticchie vegan
Zuppetta di
farro e lenticchie vegan
Raccontare cose difficili
in modo semplice è spesso complicato, ad alcune persone riesce meglio, per
altre è quasi impossibilie ma altrettanto complesso è raccontare cose semplici
in modo difficile. Un bacio, ad esempio, è il contatto tra le labbra di una
persona e le labbra o le guance di un’altra, cioè una cosa semplicissima che
chiunque sa comprendere immediatamente. Eppure, quante parole e note sono state,
vengono e verranno scritte per evocarne la semplicità? Innumerevoli, in ogni luogo
e in qualunque tempo. La complessità ha una sua funzione, divulgare non vuol
dire sempre semplificare ma talvolta riuscire a far intuire l’infinito.
Questa ricetta è
ispirata all’affabulazione quale strumento di conoscenza e alla potenza di un bacio.
Farro
Lenticchie
Vino bianco
Acqua
Cipolla
Aglio
Salvia
Timo
Rosmarino
Ginepro bacche
Olio extravergine
di oliva
Alloro
Fare un
soffritto leggero in acqua e olio di cipolla, aglio, salvia, timo, rosmarino,
alloro, ginepro, aggiungere il farro e le lenticchie, girare bene quindi
sfumare con un po’ di vino bianco, aggiungere acqua il tanto che basta ad
ottenere una densità asciutta, coprire, abbassare il fuoco, far cuocere a fuoco
lento. Servire tal quale oppure con qualche goccia di shoyu.
martedì 26 aprile 2022
Insalata di ciliegini e tofu affumicato al legno di ciliegio
Insalata di ciliegini
e tofu affumicato al legno di ciliegio
Il siliquastro sottolinea
la straordinaria varietà di verde nelle giornate di aprile, il sole caldo che
danza con le temporalesche nubi fa venire voglia di gite fuoriporta, di immersioni
nella natura, di ecologiche soluzioni del vivere e di cominciare a togliere strati
di vestiti, con il risultato, spesso e volentieri, di pittoresche liti con la
bilancia. Ad aprile non ti scoprire ma inizia a pensare che lo farai presto,
prestissimo e i chili di troppo sono sempre lì, in agguato, perfidi come e
peggio dei ciuffetti di erba che ricresce ai bordi del prato appena tosato.
Questa ricetta, delicata e saporita, nutriente
e gustosa, è ispirata alle diete e al desiderio di contenere le calorie per svestirsi
senza paure.
Pomodori
ciliegini
Olio
extravergine di oliva
Pochissimo sale
Gomasio
Tofu affumicato al
legno di ciliegio
Kcal per porzione:
circa 60 Kcal
Buon apporto di
vitamine e proteine.
Lavare i
pomodori, tagliarli, condirli con pochissimo sale, olio, e gomasio, insaporire
con tofu affumicato al legno di ciliegio, servire come pasto completo.
venerdì 15 aprile 2022
Panpizza maraschino, rape rosse e formaggio
Panpizza maraschino,
rape rosse e formaggio
Dedicarsi del
tempo per stare bene, sentirsi in forma e recuperare forza e forma fisica è sempre
una buona idea.
Questa ricetta è
ispirata ai piccoli momenti hygge.
Mix di tre
farine, integrali e semola in proporzione adeguata all’impasto
Lievitino
(farina integrale, lievito di birra, acqua)
Maraschino
Acqua
Formaggio fatto
in casa, con alloro e pepe nero, grattugiato julienne
Burro e olio
Un paio di
cucchiai di zucchero
Rape rosse confezionate
grattugiate julienne
Pepe bianco
Salvia secca
Preparare il
lievitino mescolando acqua, farina, lievito di birra, far lievitare per qualche
ora, unirne una parte al mix di farine e aggiungere acqua quanta ne richiede
l’impasto affinché rimanga molto morbido sebben strutturato. Lasciar lievitare
una notte, aggiungere maraschino, rape e formaggio grattugiato, pepe bianco,
salvia secca, burro e olio, farina e impastare fino ad ottenere un impasto
morbido e strutturato, leggermente più sodo del primo, far lievitare un giorno.
Impastare di nuovo, se necessario aggiungere farina e/o acqua così da ottenere
un impasto morbido ma più sodo del secondo impasto. Lasciar lievitare una notte
direttamente in teglia, leggermente oliata o con carta forno, infornare la
mattina in forno molto per caldo per il tempo necessario alla cottura,
solitamente circa 45’.
Panpizza mediterraneo
Panpizza mediterraneo
Asia, Africa, Europa
geograficamente condividono alcuni confini che politicamente risultano spesso
problematici.
Questa ricetta è
ispirata alle idee di Mazzini sul progresso dell’Umanità.
Mix di tre
farine, integrali e semola in proporzione adeguata all’impasto
Lievitino
(farina integrale, lievito di birra, acqua)
Olio di
pomodorini sottolio
Cipolla
Timo
Olive nere
Acqua
(Pomodori
secchi)
Preparare il lievitino mescolando acqua, farina, lievito di birra, far lievitare per qualche ora, unirne una parte al mix di farine e aggiungere foglie di alloro, bacche di ginepro, acqua quanta ne richiede l’impasto affinché rimanga molto morbido sebben strutturato. Lasciar lievitare una notte e un giorno. Impastare di nuovo, se necessario aggiungere farina e/o acqua così da ottenere un impasto morbido ma più sodo del primo impasto. Lasciar lievitare una notte direttamente in teglia, leggermente oliata o con carta forno, infornare la mattina in forno molto per caldo per il tempo necessario alla cottura, solitamente circa 45’.
mercoledì 13 aprile 2022
Panpizza alloro e ginepro
Panpizza alloro
e ginepro
La Crimea, bella
penisola con affaccio sul Mar Nero, è una regione particolarmente interessante
dal punto di vista storico, oltre che artistico e culturale. È contesa da quasi
tre millenni tra popolazioni del Nord e del Sud, dell’Asia e dell’Europa. Persiani,
Greci e perfino la Repubblica di Genova la reclamarono, Bizantini, Longobardi, Tatari,
Cazari, Ottomani, Russi, Turchi, Ucraini la reclamarono. A Jalta o Yalta vennero
decisi da Churchill, Roosevelt e Stalin i destini del mondo dopo la Seconda guerra
mondiale. Lì sono state perseguitate varie comunità, tra cui quelle Tatare,
Italiane, Ebraiche e ancor oggi prosegue il tentativo di eliminazione delle differenze,
in un luogo che è un generatore di differenze.
Questa ricetta è
ispirata al motto europeo. Unità nella diversità.
Mix di tre
farine, integrali e semola in proporzione adeguata all’impasto
Lievitino
(farina integrale, lievito di birra, acqua)
Foglie di alloro
tenere ma mature appena raccolte
Ginepro sabino del
Monte Tancia
Acqua
Preparare il
lievitino mescolando acqua, farina, lievito di birra, far lievitare per qualche
ora, unirne una parte al mix di farine e aggiungere foglie di alloro, bacche di
ginepro, acqua quanta ne richiede l’impasto affinché rimanga molto morbido sebben
strutturato. Lasciar lievitare una notte e un giorno. Impastare di nuovo, se
necessario aggiungere farina e/o acqua così da ottenere un impasto morbido ma
più sodo del primo impasto. Lasciar lievitare una notte direttamente in teglia,
leggermente oliata o con carta forno, infornare la mattina in forno molto per
caldo per il tempo necessario alla cottura, solitamente circa 45’.
martedì 12 aprile 2022
Panpizza carciofini e carote
Panpizza
carciofini e carote
La Corte Penale
Internazionale ha iniziato delle indagini pre-preliminari sul capo di stato della
più estesa nazione del mondo sebbene non sia possibile emettere sentenza in
contumacia, pertanto molte persone, escludendo che il presunto imputato ci
andrà di sua volontà, si chiedono chi potrebbe portare a L’Aja il presunto criminale.
La speranza è che sia il popolo stesso, stufo e stanco di tante angherie, con l’aiuto
di molti altri Paesi, a trovare la forza necessaria alla destituzione del dittatore.
Stando alla tradizione cristiana dodici apostoli e un capo carismatico stravolsero
Roma, stando alla storia, poco più di mille volontari* unirono l’Italia e qualche
manipolo di partigian* liberarono l’Europa.
Questa ricetta è
ispirata alla resistenza.
Mix di tre
farine, integrali e semola in proporzione adeguata all’impasto
Lievitino
(farina integrale, lievito di birra, acqua)
Carciofini
sottolio
Carote crude
Acqua
Preparare il
lievitino mescolando acqua, farina, lievito di birra, far lievitare per qualche
ora, unirne una parte al mix di farine e aggiungere carciofini con un po’ del
loro olio, carote crude sbucciate e sminuzzate nel robot da cucina, acqua quanta
ne richiede l’impasto affinché rimanga molto morbido sebben strutturato. Lasciar
lievitare una notte e un giorno. Impastare di nuovo, se necessario aggiungere
farina e/o acqua così da ottenere un impasto morbido ma più sodo del primo impasto.
Lasciar lievitare una notte direttamente in teglia, leggermente oliata o con
carta forno, infornare la mattina in forno molto per caldo per il tempo
necessario alla cottura, solitamente circa 45’.
lunedì 11 aprile 2022
Panpizza rosmarino e uvetta
Panpizza rosmarino
e uvetta
La scuola per
italiani di Londra fu una delle tante idee pioneristiche realizzate in modo rocambolesco
da Giuseppe Mazzini. Si fondava sul principio che l’istruzione è un’arma formidabile,
la cultura la più potente tra le invenzioni umane. Quello che sta accadendo in
queste ore, un piccolo Stato aggredito, invaso, vilipeso e straziato dalla più
estesa nazione del Pianeta, sta dimostrando esattamente il principio che venne
esplicitato dal genovese di nero vestito nella grigia eppur vivacissima capitale
inglese. La tutela di culture differenti, la firma di un trattato, cioè il
segno di penna, le parole che quel trattato esprime, i colori, i suoni e i
sapori delle tante diversità che compongono le società libere ma anche quelle
dittatoriali, spaventano chi non sa usare altro che metodi coercitivi, sparizioni,
detenzioni arbitrarie, aggressioni per sentirsi forte. Papa Francesco disse che
la gentilezza è fortezza e sì, la gentilezza è forza, Michelle Bachelet spiegò
che non c’è bisogno di alzare la voce per comandare, bensì utilizzare un
linguaggio adeguato. I trattati internazionali che prevedono la responsabilità
individuale per i crimini commessi e non quella collettiva fanno paura,
spaventano. Eppure sono soltanto parole. Cosa c’è di tanto scabroso in un’aula
di tribunale? Le parole, la conoscenza e il racconto. Nei tribunali vincono le
parole non la forza brutale, non si piglia a martellate chi è imputat*, l* si difende,
sempre con le parole.
Questa ricetta è
ispirata alla conoscenza come forma di resistenza.
Mix di tre
farine, integrali e semola in proporzione adeguata all’impasto
Latte 0,1%
Una noce di burro
Rosmarino appena
raccolto
Lievitino
(farina integrale, lievito di birra, acqua)
Uvetta
Preparare il
lievitino mescolando acqua, farina, lievito di birra, far lievitare per qualche
ora, unirne una parte al mix di farine e aggiungere rosmarino, uvetta, burro e latte
quanto ne richiede l’impasto affinché rimanga molto morbido sebben strutturato.
Lasciar lievitare una notte e un giorno. Impastare di nuovo, se necessario
aggiungere farina e/o acqua così da ottenere un impasto morbido ma più sodo del
primo impasto. Lasciar lievitare una notte direttamente in teglia, leggermente
oliata o con carta forno, infornare la mattina in forno molto per caldo per il
tempo necessario alla cottura, solitamente circa 45’.
domenica 10 aprile 2022
Panpizza rosmarino
Panpizza rosmarino
Quando un*
criminale supera i limiti della sopportazione sociale, si innesca l’istinto
brutale del linciaggio, il desiderio tribale della distruzione totemica. In
molti Paesi questa pratica è considerata non soltanto brutale ma immorale e
dannosa al fine ultimo del sistema giudiziario, cioè garantire pace sociale ed
equità delle condizioni di partecipazione alla vita civica per varie ragioni,
la prima essendo che sulla irragionevolezza della violenza deve prevalere la giustizia
dello Stato di diritto. Un concetto che potrebbe sembrare molto moderno e che
invece in Italia è cultura consolidata, per lo meno in alcune regioni. Il 30
novembre 1786, tre anni prima della Rivoluzione Francese, infatti il fratello
di Maria Antonietta, Leopoldo II d’Asburgo-Lorena o Pietro Leopoldo I granduca
di Toscana, abolì la pena di morte, la tortura, le corporazioni e il reato di
lesa maestà. La sua era una famiglia un po’ particolare: le due sorelle, Maria
Antonietta e Maria Carolina, erano rispettivamente regine di Francia e di Napoli,
i genitori Francesco I e Maria Teresa d’Austria. Aveva idee differenti dalle
sue parenti, in particolare da Maria Antonietta, essendo stata Maria Carolina per
un periodo della sua vita abbastanza illuminata, e trovò in Toscana terreno
fertile per mettere in pratica le sue idee libertarie, tra cui una riforma dell’economia.
L’abolizione della pena di morte e della tortura sono stati passi fondamentali
per l’affermazione di una cultura della pace fondata non su un presunto diritto
divino ma sulla possibilità della società stessa di essere giusta. Quando lo
Stato uccide non afferma la propria forza bensì la propria impotenza. Questo è
uno dei principi alla base del diritto penale internazionale per cui qualunque
persona, anche dittatori e dittatrici, hanno diritto ad un giusto processo, che
preveda la difesa dell’imputat* e non soltanto l’accusa. Ai metodi brutali e
arbitrari delle dittature si oppone la cultura del diritto e il ristabilimento
della pace sociale e di quelle condizioni di equità nella partecipazione civica
spazzate via dalle dittature.
Ricetta molto liberamente
ispirata al pan ramerino fiorentino.
Mix di tre
farine, integrali e semola in proporzione adeguata all’impasto
Latte 0,1%
Una noce di burro
Rosmarino appena
raccolto
Lievitino
(farina integrale, lievito di birra, acqua)
Preparare il
lievitino mescolando acqua, farina, lievito di birra, far lievitare per qualche
ora, unirne una parte al mix di farine e aggiungere rosmarino, burro e latte
quanto ne richiede l’impasto affinché rimanga molto morbido sebben strutturato.
Lasciar lievitare una notte e un giorno. Impastare di nuovo, se necessario
aggiungere farina e/o acqua così da ottenere un impasto morbido ma più sodo del
primo impasto. Lasciar lievitare una notte direttamente in teglia, leggermente
oliata o con carta forno, infornare la mattina in forno molto per caldo per il
tempo necessario alla cottura, solitamente circa 45’.