Quando
accade di avere della polpa di cinghiale selvatico lo si può
cucinare a spezzatino oppure utilizzare per condire le fettuccine,
possibilmente fatte in casa. Taluni preferiscono il ragù col
pomodoro che smorza un po' il sapore 'di selvatico', altri vogliono
esaltarne le particolarità nella versione 'in bianco' anche se
il colore non fa pensare propriamente al bianco, visto che il vino
utilizzato in cottura è spesso rosso.
Polpa
di cinghiale
Latte
Spezie
(alloro, rosmarino, ginepro, timo, salvia, etc.)
Sale
Vino
Acqua
Aglio
Olio
extra vergine di oliva
Pepe
Fettuccine o pappardelle
Mettere
a bagno il cinghiale nel latte con parte delle spezie per circa 12
ore. Scolarlo e sciacquarlo sotto l'acqua corrente. Tritare la parte
per il ragù nel mixer o, meglio, nel tritacarne. In una
padella grande con il bordo alto far scaldare l'olio con il ginepro,
l'alloro, il timo, il rosmarino, aggiungere il trito di carne, far
rosolare, quando cambia colore aggiungere le altre spezie, il sale,
l'aglio a piccolissimi pezzettini e il vino, far evaporare l'alcool,
aggiungere il doppio di acqua rispetto alla quantità di vino e
far cuocere, assaggiare e aggiustare con acqua o vino il sapore. A
cottura ultimata spolverizzare con pepe nero o rosa appena macinato. Condire le fettuccine, possibilmente fatte a mano, aggiungendo eventualmente un fiocco di burro.