domenica 31 marzo 2019

Spadellata di verdure con semini di girasole


Spadellata di verdure con semini di girasole

Le ricerche sulle tecnologie più innovative spesso si arenano per mancanza di conoscenza delle tecnologie precedenti. Pensare che uno smartphone di ultimissima generazione possa essere sviluppato soltanto in base alle più recenti novità è un errore madornale. Le novità, infatti, sono nuove rispetto a qualcosa che già esiste e che si è sviluppato nel corso del tempo e della storia, affinando modalità produttive in base al principio della funzionalità degli utensili atti a comunicare.
Questa ricetta è ispirata alle tradizioni quali elementi fondamentali per comprendere e governare l’innovazione.

Rape rosse crude o, se non disponibili, già cotte
Verza riccia
Radicchio
Curry
Curcuma
Cipolla bionda piatta
Sale iodato
Acqua
Semi di girasole
Miglio

Bacche di ginepro

Pelare le rape e tagliarle a dadini, oppure, se già cotte, sciacquarle e tagliarle a dadotti. Lavare il radicchio e la verza, tagliarle a pezzettini, mettere in padella antiaderente con un filo di acqua, la cipolla tagliata a fettine, qualche bacca di ginepro, il curry, la curcuma, i semi di girasole, salare e far cuocere a fuoco vivace. Dopo un pochino aggiungere il miglio e pochissima acqua, girare bene, coprire, cuocere a fuoco basso.

sabato 30 marzo 2019

Infornata di verdure con patate


Infornata di verdure con patate

L’ora legale, un meccanismo inventato recentemente per ridurre l’utilizzo di energia elettrica anche quest’anno entrerà in vigore pochi giorni dopo l’equinozio di primavera, nell’ultimo weekend di marzo. Le lancette dell’orologio si sposteranno di un’ora avanti e quindi la sveglia suonerà un’ora prima, difficile abituarsi la prima settimana ma poi i bioritmi tornano alla normalità.
Questa ricetta è ispirata alle convenzioni temporali.

Cavolo nero
Patate
Verza riccia
Bieta
Spinaci
Salvia
Timo
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Vino rosso della Cantina Colline del Chianti
Acqua
Semi di finocchio

Mondare il cavolo nero, sbucciare le patate, lavare bene le verdure, tagliarle a pezzetti piccoli metterli in una teglia oliata, condire con olio, sale, mazzetto aromatico e pochissimo vino in pochissima acqua, mescolare bene, coprire e infornare in forno ben caldo a 170°C circa per il tempo necessario alla cottura, girando di quando in quando.

venerdì 29 marzo 2019

Infornata di verdure con cipolla e olive nere


Infornata di verdure con cipolla e olive nere

La creatività è importante nella vita delle persone ma non sempre le opere artistiche sono comprensibili a chiunque e soprattutto non sempre sono tollerate ed apprezzate nel giusto modo. Lanciare secchiate di vernice contro qualche superficie, sebbene possa creare sensazioni emozionanti, potrebbe non essere gradito, ad esempio, da chi utilizza tale superficie.
Questa ricetta è ispirata all’action painting.

Olive nere
Cipolla ramata
Cipolla piatta bionda
Cavolo nero
Bieta
Verza riccia
Spinaci
Aglio
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Timo
Rosmarino
Vino bianco Colline del Chianti

Mondare e lavare bene le verdure, tagliarle a pezzetti, metterle in una teglia oliata, condire con sale, olio, mazzetto aromatico e olive nere denocciolate, poco vino, girare bene, coprire e infornare in forno già caldo a circa 170°C per il tempo necessario alla cottura, girare di quando in quando.


giovedì 28 marzo 2019

Contorno gustoso con curcuma


Contorno gustoso con curcuma

L’inverno, dopo aver assestato qualche colpo di coda, lascerà finalmente il passo alla bella stagione, ai picnic fuori porta, alle passeggiate tra i parchi naturali, al mare, al lago, in montagna ed è bene ricordare che vi sono molte semplici regole da rispettare quando ci si reca in aree protette. Una delle primissime regole è quella di lasciare il luogo in condizioni decenti, avendo l’accortezza di portar via la spazzatura e di non lasciare escrementi o altro in giro, di non spaventare gli animali e di non schiamazzare o imprecare in modo scortese e irrispettoso di sé stessi e degli altri.
Questa ricetta è ispirata alla buona creanza.

Cavolo nero
Cipolla ramata
Bieta
Spinaci
Sale iodato
Curcuma
Bacche di ginepro
Acqua, pochissima

Lavare bene le verdure, tagliarle a pezzettini piccoli, metterli in una padella antiaderente in pietra Bialetti con un filo di acqua, curcuma, cipolla, bacche di ginepro e sale. Far cuocere a fuoco medio.

mercoledì 27 marzo 2019

Minestrone con miglio


Minestrone con miglio

La pessima idea di smantellare le province nei capoluoghi più popolosi senza che vi fosse prima una qualche concretezza di riorganizzazione di una forma amministrativa che copriva, di tutta evidenza, ampie aree territoriali con problematiche spesso molto differenti tra una zona e l’altra, è foriera, in moltissimi casi di veri e propri disastri, vere e proprie tragedie. Pensare, ad esempio, che se c’è un vento forte ma non eccessivo si può rischiare la vita a girare a piedi o in automobile è a dir poco paradossale in una nazione che viene annoverata tra le più produttive, ricche ed industrializzate del mondo. Temere la pioggia se si è in metropolitana o in una qualunque strada, ad esempio, romana, è a dir poco grottesco.
Questa ricetta è ispirata alle province, tanto vituperate e, a quanto pare, tanto necessarie.

Verza riccia
Porri
Bieta
Spinaci
Cavolo nero
Patate
Fagioli borlotti
MIglio
Acqua
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Salvia
Timo
Rosmarino

Far rinvenire i fagloli in acqua, scolarli, metterli in pentola insieme alle patate sbucciate, lavate e tagliate, agli ortaggi ben lavati e tagliati e al mazzetto aromatico. Coprire con l’acqua, salare, far cuocere, pressochè a fine cottura aggiungere miglio. Aggiungere olio a crudo nei piatti e, a piacere, scaglie di parmigiano e/o pecorino.

martedì 26 marzo 2019

Minestrone con calendula e verza riccia


Minestrone con calendula e verza riccia

La musica ha la straordinaria capacità di unire le persone oltre il tempo, le condizioni politiche, economiche, sociali, i confini mentali o geopolitici. Questa idea è alla base dell’azione di molti direttori d’orchestra, musicisti, compositori che utilizzano il loro prestigio personale per creare momenti di pace e di libertà.
Questa ricetta è ispirata ai tanti progetti di cooperazione attraverso la musica.

Verza riccia
Porri
Bieta
Spinaci
Calendula
Cavolo nero
Patate
Fagioli borlotti
Gherigli di noce
Acqua
Sale iodato
Broccolo
Olio extravergine di oliva
Salvia
Timo
Rosmarino

Far rinvenire i fagloli in acqua, scolarli, metterli in pentola insieme alle patate sbucciate, lavate e tagliate, agli ortaggi ben lavati e tagliati, ai gherigli di noce e al mazzetto aromatico. Coprire con l’acqua, salare, far cuocere, pressochè a fine cottura aggiungere qualche fiorellino di calendula. Aggiungere olio a crudo nei piatti e, a piacere, scaglie di parmigiano e/o pecorino.

lunedì 25 marzo 2019

Pizza con crauti e prosciutto cotto su base rossa


Pizza con crauti e prosciutto cotto su base rossa

L’Italia è un Paese che, seppur sembri dormiente, è in eterno fermento culturale, artistico, intellettuale.
Questa ricetta è ispirata ai fermenti culturali italiani.

Passata di pomodoro de Cecco
Prosciutto cotto
Crauti fermentati in casa con la ricetta su sito dell'Associazione Kefir
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Farina tipo 2
Farina 00
Acqua
Lievito di birra
Parmigiano reggiano della Latteria sociale Beduzzo inferiore

Impastare le farine con l’acqua e il lievito, far lievitare per almeno una notte, preferibilmente per più tempo. Stendere la sfoglia, condire con un sottile velo di passata di pomodoro condita con sale e olio, aggiungere crauti in abbondanza, qualche pezzetto di prosciutto cotto, olio e petali di parmigiano.

domenica 24 marzo 2019

Pizza bianca con fiori di calendula selvatica


Pizza bianca con fiori di calendula selvatica

Leggere i grandi classici della letteratura italiana ed internazionale è sempre un’ottima idea. Alcuni testi si studiano, spesso malissimo, a scuola e talvolta rimane qualche suggestione, qualche impressione nella memoria. Il più delle volte i capolavori letterari richiamano i lettori in alcuni momenti della vita in cui le parole scritte tant’anni prima risuonano e significano tutta la loro bellezza che ha oltrepassato indenne, o quasi, secoli e talvolta millenni.
Questa ricetta è ispirata alla lettura quale esercizio mentale e spirituale.

Acqua
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Fiori di calendula freschissimi
Olio extravergine di oliva
Mozzarella

Impastare le farine con il lievito di birra sciolto in acqua, far lievitare una notte e un giorno, più o meno in base al gusto. Stendere la pizza e porla in una teglia antiaderente oliata oppure coperta di carta forno, condirla con mozzarella e fiori di calendula ben lavati. Infornare in forno molto caldo per il tempo necessario alla cottura.

sabato 23 marzo 2019

Contorno salutare e gustoso con cavolo nero e bieta di campo


Contorno salutare e gustoso con cavolo nero e bieta di campo

La lotta alle mafie si è decisamente evoluta nel corso degli anni e oggi il mondo può fregiarsi di molte organizzazioni che sono dedite proprio all’eradicazione, o almeno alla mitigazione degli effetti, di tali forme criminali organizzate. Le mafie, però, non sono certamente un’invenzione recente, e spesso hanno costituito il sostrato naturale della nobiltà. A tal proposito basterebbe rileggere un testo fondamentale nella letturatura moderna: I promessi sposi di Alessandro Manzoni. L’innominato, il Nibbio, don Rodrigo. Attilio e il conte zio non son certamente stinchi di santo e ricordano, nell’agire, nei modi e nella descrizione, molto da vicino gli atti d’accusa di grandi magistrati antimafia contemporanei. I sedicenti ‘nordici’, ‘settentrionali’, prima di fregiarsi impropriamente dell’appellativo di onesti lavoratori farebbero bene a leggere il capolavoro della letteratura patria, e nord-italiana, così da evitare, per lo meno, di dimostrare, una volta in più, l’infimo livello culturale che esprimono.
Questa ricetta è ispirata alle basi del mestiere.

Bieta di campo
Cavolo nero
Olio extravergine di oliva
Olive nere
Aglio
Peperoncino se ben tollerato
Sale iodato
Acqua

Mondare e lavare le verdure, tagliarle a pezzettini abbastanza piccoli, in una padella antiaderente in pietra Bialetti far scaldare un filo d’acqua soltanto a coprire vagamente il fondo, aggiungervi le verdure, l’aglio a pezzetti, il peperoncino e le olive nere disossate, far cuocere a fuoco medio basso, coprendo con il coperchio e girando di frequente. A fine cottura aggiungere olio a crudo.

venerdì 22 marzo 2019

Fagioli bianchi piccoli con carne


Fagioli bianchi piccoli con carne

L’Italia è il Bel Paese, la nazione dove sono nate praticamente tutte le forme e gli stili dell’arte cosiddetta occidentale. Ora, pensare che apprendere la storia dell’arte, della musica, della danza sia una necessità parrebbe più che ovvio a chiunque abbia camminato anche soltanto una volta in una città, in un borgo, in un paesello, tra un paesaggio italiano. A chi, dunque, conosca anche soltanto superficialmente, il territorio, la storia, la cultura italiana.
Questa ricetta è ispirata all’importanza del senso del bello quale elemento di sviluppo sostenibile.

Carne acquistata dal macellaio di fiducia
Vino bianco del Chianti
Cipolla
Aglio
Pomodori pelati
Fagioli bianchi piccoli acquistati dal nocciaro di fiducia
Sale iodato
Carote acquistate dall’ortolano
Acqua
Timo fresco
Rosmarino fresco
Salvia fresca
Olio extravergine di oliva

Far rinvenire i fagioli in acqua. Marinare la carne, non eccessivamente, nel vino con cipolla, aglio e carote. Scolare la carne, triturarla nel mixer insieme alle verdure, buttare il liquindo della marinatura. Cuocere la carne in una pentola antiaderente Bialetti, aggiungere il mazzetto aromatico, quindi il sale dopo che il liquido naturale è evaporato, i pomodori spezzettati con la forchetta, il liquido del pomodoro, acqua, e i fagioli scolati. Far cuocere tutto insieme a fuoco medio, tendente al basso. Aggiungere olio extravergine di oliva a crudo.

giovedì 21 marzo 2019

Crocchette di patate con burro d’alpeggio e filetti alici del Mar Cantabrico


Crocchette di patate con burro d’alpeggio e filetti alici del Mar Cantabrico

Orti e giardini, talvolta foreste in miniatura sui tetti degli edifici, in special modo nelle aree più industrializzate ed abitate, è una delle soluzioni per ridurre drasticamente l’inquinamento e ricreare le condizioni adatte alla vita umana. Le vaste aree industrializzate, oltre a poter essere potenzialmente alimentate da energia verde, utilizzando i micropannelli solari e i vetri solari, ecc., potrebbero fornire una base per piante, arbusti più o meno durevoli, orti e tutto quanto è necessario ad un ecosistema ecologico.
Questa ricetta è ispirata ai giardini sui tetti.

Patate
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Filetti di alici del Mar Cantabrico
Burro d’alpeggio della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Pangrattato

Lessare le patate con tutta la buccia, lasciarle intiepidire, sbucciarle, passarle col passapatate, condirle con sale e olio. Formare piccoli cilindri con le mani, porre al centro le alici spezzettate con la forchetta e un pezzetto di burro, richiudere, passare nel pangrattato, porre in una teglia oliata, aggiungere qualche fiocchetto di burro, infornare in forno già caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura.

mercoledì 20 marzo 2019

Margherita con fiori di calendula selvatica


Margherita con fiori di calendula selvatica

L’equinozio di primavera, il 20 marzo 2019 giorno in cui la notte e il giorno avranno la medesima durata, segnerà l’inizio delle stagioni calde e la fine di quelle fredde ma attenzione a quel che recitano i proverbi prima di iniziare il cambio di armadi. Se la bella stagione è sempre uno stimolo per effettuare le famigerate pulizie di primavera, appunto, è anche bene ricordare che spesso a marzo nevica e che talvolta raffreddori e malanni invernali sono proprio dietro l’angolo. Senza spaventarsi è bene vestirsi sempre ‘a cipolla’, ovverosia con vari strati, e mangiare il più possibile frutta, verdure ed ‘erbacce’ edibili che sono spesso ricchissime di quelle vitamine e di quei nutrienti necessari ad affrontare le difficoltà stagionali. Molte persone, in questi momenti di passaggio, si proteggono con polline, pappa reale, miele e vari prodotti degli insetti giallo neri tanto importanti per l’ecosistema planetario.
Questa ricetta è ispirata all’equinozio di primavera.

Acqua
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Fiori di calendula freschissimi
Passata di pomodoro
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Mozzarella

Impastare le farine con il lievito di birra sciolto in acqua, far lievitare una notte e un giorno, più o meno in base al gusto. Stendere la pizza e porla in una teglia antiaderente oliata oppure coperta di carta forno, condirla con passata di pomodoro - precedentemente insaporita con sale e olio - mozzarella e fiori di calendula ben lavati. Infornare in forno molto caldo per il tempo necessario alla cottura.

martedì 19 marzo 2019

Crocchette di patate, cavolo nero, bieta e fagioli viterbesi


Crocchette di patate, cavolo nero, bieta e fagioli viterbesi

Il Medioevo è stato considerato per molti anni un periodo buio e statico della storia, vagamente studiato sui libri e poco amato dalla cultura di massa, da qualche tempo è stato, però, ampiamente rivalutato. Se ciò è bene per moltissimi aspetti, non si devono certamente dimenticare i motivi, le ragioni che l’hanno fatto considerare un’epoca atroce, di regressione sociale, culturale e morale. Vi sono infatti, in quei secoli, i germi delle società contemporanee, quegli elementi che, mazzinianamente parlando, hanno portato l’Umanità a progredire e anche quelle distorsioni che, in questa sorta di Età di mezzo in cui le rivoluzioni elettroniche e tencologiche si susseguono con frequenza stromboliana, tendono ad essere sottovalutate, talvolta non arginate in tempo.
Questa ricetta è ispirata a Jean-Jaques Rousseau e alle distorsioni che del suo pensiero, della sua opera e del suo nome vengono perpetrate da un gruppuscolo di forcaioli.

Cavolo nero
Aglio rosso di Sulmona
Cipolla ramata
Bieta selvatica di campo
Fagioli viterbesi
Olio extravergine di oliva
Patate
Sale iodato
Olio extravergine di oliva aromatizzato al rosmarino
Pangrattato

Far rinvenire i fagioli in acqua, dunque lessarli. Mondare e lavare bene le verdure, lessarle al dente, scolarle. Lessare le patate con tutta la buccia, scolarle, sbucciarle e passarle nel passapatate, condirle con sale e olio. Triturare le verdure, l’aglio, la cipolla e i fagioli nel mixer condendo con sale e olio aromatizzato al rosmarino, unire il composto alle patate frante, farne palline da ripassare nel pangrattato, dunque porre in una pentola oliata e cuocere in forno a circa 180°C per il tempo necessario oppure friggere.

lunedì 18 marzo 2019

Minestrone con cavolo nero, bieta di campo e fagioli viterbesi


Minestrone con cavolo nero, bieta di campo e fagioli viterbesi

Da qualche tempo si sta affermando nell’alimentazione sana e salutista il consumo di fiori edibili i quali hanno notevoli proprietà benefiche ma è importante conoscerli bene e utilizzarli nel giusto modo, senza esagerare e soprattutto con cognizione di causa. Se, ad esempio, delle splendide e profumatissime rose potrebbero far venire voglia di metterne qualche petalo in un’insalata è bene, il più delle volte, ricordare che esse necessitano di molte attenzioni e sono altrettanto spesso irrorate di sostanze ottime per loro ma velenose per gli esseri umani. Taluni negozi specializzati in cibi naturali, biologici e salutisti propongono delle insalate già pronte con fiori edibili oppure mix di tali piante già selezionate da coltivazioni controllate.
Questa ricetta è ispirata al meraviglioso mondo di fiori e verdure.

Cavolo nero acquistato dall’ortolano
Bieta di campo acquistata dall’ortolano
Fagioli viterbesi
Acqua
Aglio rosso di Sulmona
Cipolla ramata
Farro
Timo
Rosmarino
Sale iodato
Gherigli di noci

Far rinvenire i fagioli in acqua fredda o appena tiepida per qualche ora, mondare e lavare bene bieta e cavolo nero, tagliarli e metterli in pentola insieme ai fagioli rinvenuti, scolati e sciacquati, cipolla, aglio, timo, rosmarino e gherigli di noci, coprire con acqua abbodante ma non troppa, salare e far cuocere, quasi a fine cottura aggiungere il farro. Servire con olio extravergine di oliva e/o petali di parmigiano reggiano e fiorellini di calendula.

domenica 17 marzo 2019

Pizzoccheri con broccolo e parmigiano


Pizzoccheri con broccolo e parmigiano

Da qualche anno viene prodotto nei Paesi Bassi un telefono portatile, uno smartphone, che si fregia dell’essere un prodotto eticamente sostenibile e pertanto si chiama fairphone. È prodotto utilizzando soltanto materie prime derivanti da miniere e luoghi di produzione in cui vengono rispettati i diritti delle persone e dell’ambiente, da società che non foraggiano guerre e conflitti, è costruito per durare e con parti che possono essere facilmente aggiustate nel caso di qualche eventuale malfunzionamento. Un ‘elettrodomestico’ di una volta, fatto per durare, ma con tecnologia all’avanguardia e rispetto globale per la dignità del lavoro e attenzione alla cosiddetta sostenibilità ambientale e sociale. Un utente che ha a cuore tali questioni fondtamentali per un utilizzo consapevole della tecnologia, per una vita attiva e ‘connessa’ senza compromessi eticamente insostenibili non può che desiderare tale prodotto, che, però, ha un costo poco sostenibile per moltissime persone e soprattutto per quelle fasce di lavoratori che lo producono. Questa situazione paradossale si è verificata, purtroppo, quasi un secolo fa, a seguito di una rivoluzione industriale che non era stata seguita da adeguate politiche sociali se non quando ormai era tardi. Sebbene, infatti, il mercato di tecnologie portatili sia in crescita esponenziale e al momento non faccia presagire alcuna possibilità di crisi è abbastanza evidente che un prodotto quale è il fairphone dovrebbe essere la normalità anziché un gingillo per una nicchia risicatissima di persone. Oltre al prezzo, che si potrebbe definire di fascia medio-alta, c’è poi un’immediata barriera comunicativa: la foto com cui viene pubblicizzato sul sito, annoverabile tra i tanti errori comunicativi di esperti, o presunti tali, pubblicitari. Il telefono è infatti adagiato su delle tavole da edilizia create con materiali di recupero, adagiate su un prato verde, accanto a recipienti di plastica trasparente con, tra gli altri, capsuline di caffè o pannetta in plastica e metallo, appunto. Quanto di meno indicato per una persona che voglia acquistare qualcosa che non produca rifiuti, inquini il meno possibile e sia un chiaro ed evidente segno, simbolo sociale, di rispetto per sé stessi, gli altri, l’ambiente.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della comunicazione non verbale.

Pizzoccheri
Broccolo acquistato dall’ortolano
Acqua
Sale iodato
Olio extravergine di oliva aromatizzato all’aglio e peperoncino
Parmigiano Reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore

Tagliare il broccolo, lasciarlo in ammollo in acqua fredda, lavarlo, far bollire acqua a sufficienza per cuocervi l’ortaggio e i pizzoccheri. Scolare e sciacquare il broccolo, lessarlo nell’acqua bollente salata, quando è quasi cotto, aggiungere i pizzoccheri, far cuocere, se necessario aggiustare di sale, quindi scolare, condire con olio aromatizzato all’aglio e al peperoncino, se ben tollerato altrimenti soltanto con l’olio, e formaggio grattugiato.

sabato 16 marzo 2019

Basmati con crema di cime di broccolo e prosciutto


Basmati con crema di cime di broccolo e prosciutto

L’affetto, talvolta, si manifesta con piccoli gesti, una telefonata, un messaggio, un fiore, una carezza o una parola gentile.
Questa ricetta è ispirata agli atti di gentilezza inaspettati.

Cime di broccolo acquistate dall’ortolano
Prosciutto crudo
Riso basmati
Olio extravergine di oliva
Parmigiano Reggiano Latteria Sociale Beduzzo inferiore
Acqua
Sale iodato
Aglio rosso di Sulmona

NB In base alle preferenze dietetiche il prosciutto, spezzettato, si può o far diventare crocante in padella antiaderente, senza olio a temperatura bassissima, metterlo da parte e dunque cuocere il riso nella medesima padella per farlo insaporire aggiungendo i pezzetti croccanti di prosciutto a fine cottura oppure cuocerlo insieme agli altri ingredienti.
Pulire le cime di broccolo, lavarle, lessarle, scolarle, frullarle nel mixer con sale, aglio e olio, aggiungere acqua, poco alla volta, e cuocervi il riso, lentamente, servire con petali di parmigiano.


venerdì 15 marzo 2019

Minestrone con azuki e spinaci


Minestrone con azuki e spinaci

La musica è sempre stata un forte aggregatore sociale e, in alcuni periodi storici, è stata di volta in volta proibita o censurata oppure, come sta accadendo ora, depauperata da qualunque forma che possa anche soltanto per sbaglio ricondurla alla cultura e diffusa in modo planetario così da farla divenire un sottofondo più o meno sgradevole, elemento disgregante anziché di unione.
Questa ricetta è ispirata ai falò estivi e alle canzoni cantate con una chitarra senza paura di esaurire le batterie o di non avere connessione internet.

Azuki rossi
Lenticchie
Spinaci acquistati dall’ortolano
Gemme di cavolo acquistate dall’ortolano
Broccoletti acquistati dall’ortolano
Semi di girasole
Sale iodato
Patate
Carote
Timo
Salvia
Semi di finocchio
Acqua
Cipolla
Lattuga

Sbucciare le patate, pulire bene gli ortaggi, lavarli, tagliarli, metterli in pentola insieme ai legumi, aggiungere acqua, in abbondanza, salare e far cuocere il tempo necessario. Condire con olio ed eventualmente formaggio.

giovedì 14 marzo 2019

Pizzoccheri con gemme di cavolo e gorgonzola


Pizzoccheri con gemme di cavolo e gorgonzola

L’osservazione astronomica è sempre stata un’importante attività umana che ha preso molteplici forme, dal misticismo magico alla politica faraonica, dall’occultismo ecclesiastico alla moderna astronomia.
Questa ricetta è ispirata al cannocchiale galileiano.

Pizzoccheri
Gemme di cavolo acquistate dall’ortolano
Patate
Acqua
Sale iodato
Timo
Salvia
Semi di finocchio
Gorgonzola

Pulire e lavare le gemme di cavolo, affettarle, sbucciare le patate, tagliarle a dadini, metterle in pentola insieme agli aromi. Coprire abbondantemente con acqua, salare, far bollire, quindi, quando le verdure sono pressochè cotte, aggiungere i pizzoccheri, scolare e condire con una cremina di gorgonzola ottenuta sciogliendo lentissimamente il formaggio nell’acqua di cottura.

mercoledì 13 marzo 2019

Polpette di spinaci e gorgonzola

Polpette di spinaci e gorgonzola

I giardini all'italiana sono vere e proprie opere dell'ingegno in cui le conoscenze scientifiche si coniugano con un misticismo simbolico e col senso del bello e dell'armonia che caratterizza il Belpaese.
Questa ricetta è ispirata alle evoluzioni progressive del giardinaggio.

Spinaci acquistati dall'ortolano
Gorgonzola
Tofu
Olio extravergine d'oliva
Sale iodato
Patate
Pangrattato

Lavare accuratamente gli spinaci, cuocerli in padella coprendoli con un coperchio, scolarli bene. Nel frattempo, lessare le patate con tutta la buccia, scolarle, triturare tutto nel mixer con olio, sale, tofu, gorgonzola, mettere tutto in una terrina,aggiungere pangrattato se necessario, formare delle palline con le mani, passarle nel pangrattato,disporle un una teglia oliata e infornare in forno caldo a circa 180*C per il tempo necessario alla cottura.

martedì 12 marzo 2019

Pizza rossa con timo


Pizza rossa con timo

La giornata internazionale della donna, festeggiata in molti Paesi l’otto marzo, è una ricorrenza civile che è diventata in molti casi una valvola di sfogo sociale. Se molte preferiscono battagliare e ricordare tutto ciò che ancora c’è da fare per raggiungere uno stato di non discriminazione di genere, altre scelgono, più o meno consapevolmente, di festeggiare e di lasciare, per un giorno o una sera, sulle spalle degli uomini le incombenze che solitamente si accollano. Si può dissentire, anche fortemente, ma il femminismo non può prescidere da tale realtà. Non si può immaginare un femminismo che non tenga in conto che molte donne arrivano stremate la sera perché, dopo aver lavorato ed essersi occupate della famiglia più o meno coadiuvate dai loro compagni di vita e dalle società in cui vivono, magari decidono di impastare pizze o biscotti perché anche mangiare è un atto politico, o, nel pomeriggio o all’alba, di zappettare l’orto. Con tutta la stanchezza del caso, poi, possono occuparsi di sé, anzi debbono, perché anche la cura di sé e il benessere è un atto politico, e poi magari cercare di vivere la propria sessualità con serenità e gioia perché anche la felicità e il godimento sono atti rivoluzionari e allora, tra tutte queste rivoluzioni una giornata senza pensieri, forse ha anch’essa una sua valenza rivoluzionaria da non sottovalutare.
Questa ricetta è ispirata alle donne.

Acqua
Farina tipo 2
Farina tipo 00
Olio extravergine di oliva
Lievito di birra
Sale iodato
Timo
Passata di pomodoro De Cecco

Impastare le farine con il lievito sciolto in acqua tiepida. Far lievitare un paio di notti circa. Condire la passata, a piacere allungandola un po’ con l’acqua, con sale, olio e timo. Stendere la sfoglia di pizza sulla teglia oliata, condirla col pomodoro, infornare in forno molto ben caldo per il tempo necessario alla cottura.


lunedì 11 marzo 2019

Pizza ripiena con stracchino e broccoletti



Pizza ripiena con stracchino e broccoletti

L’opera lirica dovrebbe, per lo meno in Italia, essere materia di studio sin dalle elementari o comunque figurare sui libri di testo. Abituare i bambini sin da piccolissimi all’ascolto della musica che è alla base della cultura europea e, nello specifico, italiana dovrebbe essere un’ovvietà e invece l’opera lirica è spesso esclusa persino dalle università italiane e dalle facoltà di lettere e, peggio, di spettacolo e comunicazione.
Questa ricetta è ispirata all’apprendimento dell’arte del bello e delle basi culturali.

Acqua
Farina tipo 2
Farina tipo 00
Olio extravergine di oliva
Stracchino
Broccoletti acquistati dall’ortolano
Lievito di birra

Impastare le farine con il lievito sciolto in acqua tiepida. Far lievitare un paio di notti circa. Pulire i broccoletti, lessarli e scolarli, condirli con sale e olio. Stendere una sfoglia di pizza su una teglia oliata. Farcirla coi broccoletti e lo stracchino, richiudere con un’altra sfoglia di pizza, infornare in forno molto ben caldo per il tempo necessario alla cottura.

domenica 10 marzo 2019

Involtini di vitella con carote e verza viola


Involtini di vitella con carote e verza viola

Ogni epoca ha i suoi giardini, i miti e le riscoperte di tempi passsati. Per qualche motivo che non dovrebbe risultare troppo oscuro, questa contermporanea pare stia riscoprendo il Medioevo, sia nei suoi aspetti più vivaci ed interessanti, dal buon governo agli innumerevoli intrecci culturali, sia, purtroppo, in quelli più retrivi, cosa, quest’ultima, che risulta particolarmente evidente leggendo le dichiarazioni di taluni politicanti.
Questa ricetta è ispirata agli elementi più interessanti ed innovativi del Medioevo.

Fettine di vitella
Farina
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Carote acquistate dall’ortolano
Verza viola acquistata dall’ortolano
Stuzzicadenti
Burro della Latteria sociale di Beduzzo inferiore

Tagliare le fettine in pezzi più piccoli, cercando di eliminare eventuali nervetti e pezzettini di grasso, infarinarle, farcirle con pezzettini di carota e di verza ben lavati, chiudere con gli stuzzicadenti, porre in una teglia oliata, infornare in forno caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura.

sabato 9 marzo 2019

Pizzoccheri con verza verde e viola, semi di finocchio e stracchino


Pizzoccheri con verza verde e viola, semi di finocchio e stracchino

Sentir parlare di migranti, emigrati, rifugiati, migranti economici in Italia dovrebbe far ridere le persone dotate di un minimo di memoria storica o familiare e di coscienza civica. A Roma, la capitale, è talmente difficile scovare un oriundo, senza mescolanze con altre regioni o nazioni, che si dice sia possibile definirsi effettivamente romani soltanto con le famigerate sette generazioni. Su una popolazione di milioni di persone forse, e non è detto, se ne possono contare una manciatina. A ben guardare poi, Roma in quanto tale non ha popolazioni oriunde, in quanto è storicamente formata da rappresentanti di altri popoli, di quelle che oggi si definirebbero altre nazioni. In molte regioni italiane vi sono aree in cui i dialetti non somigliano neanche lontamente all’italiano bensì ad altre lingue, tra cui l’albanese, l’arabo, il francese, l’austriaco, le lingue slave, tanto per citarne alcune. Dante Alighieri, Cristoforo Colombo, Leonardo da Vinci oggi sarebbero definiti ‘migranti’, economici o richiedenti asilo. In quasi tutti i Paesi del mondo vi è, tipicamente, un emporio cinese e un ristorante italiano, essendo le diaspore italiana e cinese notevolissime. Robert De Niro, Leonardo di Caprio, Rocky, Madonna sono italiani, migranti o figli o nipoti di migranti. Ora, è evidente che non tutti i migranti sono Einstein o Mazzini, il quale era anche un terrorista sovversivo con condanne a morte in vari Paesi, ma forse, prima di ridicolizzare l’Italia e i tantissimi italiani all’estero sarebbe il caso di ricordare le parole di Massimo Troisi a proposito di taluni politicanti lombardi.
Questa ricetta è ispirata all’Umanità nella sua interezza.

Pizzoccheri
Verza verde acquistata dall’ortolano
Verza viola acquistata dall’ortolano
Olio extravergine di oliva
Semi di finocchio
Acqua
Stracchino
Cipolla bionda
Sale iodato

Affettare e lavare il cavolo verza, sbucciare la cipolla, tritarla, porre in pentola con i semi di finocchio, aggiungere acqua in abbondanza ma non troppa, salare. Quando le verze sono quasi cotte aggiungere i pizzoccheri, far cuocere, scolare, condire con stracchino e olio.

venerdì 8 marzo 2019

Riso basmati con prosciutto e cime di broccolo


Riso basmati con prosciutto e cime di broccolo

Recarsi in una struttura pubblica è talvolta edificante, altre sconfortante. In alcuni casi si nota con piacere la buona volontà di chi vi lavora all’interno nonostante la cronica mancanza di elementi basilari, quali le traversine e le lenzuola nei pronto soccorso, le protezioni auricolari per i termometri nei reparti pediatrici, le posate nelle mense ospedaliere, penne, colori, quaderni, libri e carta igienica nelle scuole e così via.
Questa ricetta è ispirata alle onde rosa.

Cime di broccolo acquistate dall’ortolano
Prosciutto crudo nostrano, non dolce
Riso basmati
Curry
Curcuma
Acqua
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Aglio rosso di Sulmona

Lavare bene le cime di broccolo, lessarle abbastanza al dente, scolarle, condirle con sale e olio, lasciare da parte alcune infiorescenze e triturare il restante nel mixer insieme al prosciutto. Porre il composto in una teglia antiaderente rivestita in pietra Bialetti con un po’ di acqua, ammorbidire bene il composto, insaporire con aglio, curry e curcuma, dunque cuocervi il riso aggiungendo poca acqua quando necessario.

giovedì 7 marzo 2019

Panino con prosciutto, broccoletti, parmigiano


Panino con prosciutto, broccoletti, parmigiano

“Chi lascia pane e cappa non può sapere dove incappa” recita un proverbio popolare ed effettivamente è sempre bene portare con sé, quando si intraprende un viaggio, qualcosa da sgranocchiare in caso di emergenza. Talvolta, soprattutto quando i mezzi pubblici non funzionano come dovrebbero e le metropoli non sono ben attrezzate, è bene munirsi di cibo, un saporito panino o altri snack preparati in casa, anche quando si va in città quali Roma o Milano.
Questa ricetta è ispirata agli scioperi mensili.

Pane sciapo
Prosciutto crudo
Broccoletti lessati (acqua, broccoletti)
Parmigiano reggiano della Latteria sociale Beduzzo inferiore

Affettare il pane, farcirlo con prosciutto, broccoletti puliti, lavati e lessati, e qualche petalo di parmigiano.

mercoledì 6 marzo 2019

Pizza con cime di broccolo e mozzarella su base rossa


Pizza con cime di broccolo e mozzarella su base rossa

Sebbene sia possibile ipotizzare nuove alleanze internazionali e nuove organizzazioni sovranazionali fondate sul principio del ‘like minded’, ovvero di quei Paesi che si fondano su idee e principi condivisi seppur siano talvolta lontani geograficamente, immaginare di smantellare le esistenti per andare incontro all’ignoto sembra più che controproducente, poco fruttuoso. L’Unione europea è un sogno divenuto realtà che ha garantito anni di pace relativa a fronte di secoli e millenni di guerre. L’UE ha certamente bisogno di un ammodernamento ma non di essere snaturata, anzi, al contrario dovrebbe, proprio in questo momento storico venir rafforzata andando a ribadire i concetti che sono alla base della creazione di tale organizzazione internazionale.
Questa ricetta è ispirata a Nicola Sturgeon e alla lotta che la Scozia sta combattendo per la democrazia e per il sogno europeo.

Passata di pomodoro De Cecco
Cime di broccolo
Mozzarella
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Farina tipo 2
Farina 00
Acqua
Lievito di birra

Impastare le farine con l’acqua e il lievito, far lievitare per almeno una notte, preferibilmente per più tempo. Pulire bene le cime di broccolo, togliendo il filo da foglie e gambucci, lavarle, lessarle in acqua, scolarle, condirle con sale e olio. Stendere una sfoglia di pizza, metterla in teglia, condire con una base di pomodoro condito, poco, quindi le cime di broccolo lessate e condite, e la mozzarella. Infornare in forno molto ben caldo.

martedì 5 marzo 2019

Pizza ripiena con broccoletti e prosciutto


Pizza ripiena con broccoletti e prosciutto

Le gite domenicali sono una bellissima tradizione che permette di conoscere il proprio territorio e trascorrere del tempo in famiiglia e/o con amici e/o per fare nuove amicizie, nonché per stimolare il turismo verde e culturale quale risorsa anche economica di paesi e paesini che spesso rimangono un po’ al di fuori dai grandi circuiti.
Questa ricetta è ispirata al turismo sostenibile.

Prosciutto crudo
Broccoletti
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Farina tipo 2
Farina 00
Acqua
Lievito di birra

Impastare le farine con l’acqua e il lievito, far lievitare per almeno una notte, preferibilmente per più tempo. Pulire bene i broccoletti togliendo il filo da foglie e gambucci, lavarli, lessarli in acqua, scolarli, condirli con sale, olio e pezzettini di prosciutto. Stendere una sfoglia di pizza, metterla in teglia, condire con i broccoletti e il prosciutto, coprire con un’altra sfoglia di pizza, infornare in forno molto ben caldo per il tempo necessario alla cottura.

lunedì 4 marzo 2019

Pizzoccheri con parmigiano e broccolo viola


Pizzoccheri con parmigiano e broccolo viola

Il campanilismo, spesso alla base della cultura italiana ed europea, talvolta cela, dietro a colorate facciate libertarie, un sostrato di razzismo difficile da estirpare. Non è inusuale, infatti, sentire giustificazioni a gravi mancanze o problematiche dell’amministrazione di un paese che implicano la presenza sul territorio di qualche vicino storicamente rivale. Ampliando un po’ la visuale non è così diverso da chi afferma che il Paese o il continente ha problemi perché arrivano migranti dai Paesi limitrofi, dal Messico, dall’Africa, dal Canada, dall’Oriente in tutte le sue declinazioni e talvolta dall’Occidente, dalla Scozia, dall’Irlanda.
Questa ricetta è ispirata a Theresa May.

Broccolo viola acquistato dall’ortolano
Acqua
Sale iodato
Burro della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Pizzoccheri
Aglio rosso di Sulmona

Pulire il broccolo, tagliarlo e metterlo a mollo nell’acqua fredda, nel frattempo far bollire l’acqua, sciacquare l’ortaggio, metterlo in pentola e aggiungere i pizzoccheri e uno spicchio d’aglio sbucciato. Scolare e condire con parmigiano e burro.

domenica 3 marzo 2019

Insalata di farro e avena con fiori di calendula e di Parmigiano reggiano


Insalata di farro e avena con fiori di calendula e di Parmigiano reggiano

Il complesso meccanismo della diplomazia internazionale è un sistema in continua evoluzione che deve aggiustare le proprie azioni in base agli equibri geopolitici senza lasciare che le momentanee rivoluzioni, devoluzioni e/o evoluzioni politiche possano in qualche modo intaccarne i principi ispiratori, sebbene sia necessario, talvotla, anche aggiornarli. L’esempio più evidente è il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, costituito in un momento storico molto difficile e che ha plasmato la propria struttura politico-amministrativa in modo da songiurare qualunque rischio di una guerra mondiale devastante come o più della II. Grazie alla presenza dell’ONU, in effetti, si è consumata la cosiddetta Guerra Fredda ma il pericolo della distruzione dell’intero Pianeta per bellicosità degli abitanti più ingegnosi è stato, oggettivamente, allontanato. Ora però tale istituzione avrebbe bisogno di una revisione, di un aggiornamento. La Francia e il Regno Unito sono due tra i cinque membri permanenti di tale organizzazione e questo è un anacronismo in quanto le due nazioni europee vengono considerate entità distinte, separate da quell’organizzazione sovranazionale, l’Unione Europea, che ha garantito la pace e la stabilità negli ultimi decenni.
Questa ricetta è ispirata all’UE nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Fiori di calendula
Parmigiano reggiano Latteria Sociale Beduzzo inferiore
Olio extravergine di oliva
Cipollina fresca
Farro
Avena
Fagioli cannellini
Acqua
Sale iodato
Curry
Semi di finocchio
Curcuma
Timo fresco

Far rinvenire i fagioli cannellini in acqua e lessarli con aglio, salvia, sale. Lessare l’avena e il farro separatamente, in acqua bollente salata. Far intiepidire il tutto. In una padella in pietra Bialetti far scaldare pochissima acqua, neanche a coprire il fondo, aggiungere farro, avena, cipollina, fagioli, curry, semi di finocchio, curcuma, timo, aggiustare di sale e girare. Dunque impiattare e servire con fiorellini di calendula, foglie di cipollina fresca e parmigiano tagliato sottilmente a creare petali di fiori.

sabato 2 marzo 2019

Pizzoccheri al telefono


Pizzoccheri al telefono

“La guerra è qualcosa che pensi non esista fino a che non ti scoppia una granata nel giardino”, ha affermato in un’intervista Anur Hadziomerspahic, famoso pubblicitartista sarajevese scampato agli eccidi scappando a Milano che lo accolse all’Accademia di Brera. La frase potrebbe sembrare assurda eppure, alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi e anni, non si può non pensare che il fascismo è qualcosa che pensi non esista fino a che non viene proclamato. Da molti lustri si sta assistendo alla de-democraticizzazione della Repubblica italiana e alla riduzione sistematica e sistemica delle libertà civili, politiche, culturali. Come spesso accade nei periodi di confusa transizione o di contraccolpo a qualche rivoluzione culturale, sociale, politica, tecnologica la classe politica risponde creando vuoti istituzionali, ma in politica i vuoti si riempiono sempre e la storia insegna che è molto pericoloso.
Questa ricetta è ispirata ai bestemmiatori da tastiera, gli ignavi del III millennio.  

Pizzoccheri della Valtellina
Passata di pomodoro De Cecco
Rosmarino fresco
Aglio rosso di Sulmona
Acqua
Mozzarella
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Sale iodato

Preparare un sugo leggero con la passata allungata con l’acqua, il sale, il rosmarino e l’aglio. Nel frattempo lessare i pizzoccheri in abbondante acqua salata bollente. Disporre in una terrina abbastanza larga un po’ di sugo con parte della mozzarella sbriciolata e del parmigiano grattugiato, fare un altro strato di pizzoccheri, dunque di condimento, lasciar riposare per un paio di minuti, impiattare.

venerdì 1 marzo 2019

Pizza rossa marinara con cipollina fresca


Pizza rossa marinara con cipollina fresca

Braccia rubate all’agricoltura è un modo di dire molto diffuso per indicare persone impiegate impropriamente in posti di responsabilità. Spesso riferito ai politici inetti o anche a qualunque impiegato, in particolare dello Stato, oppure ad incensati intellettuali, architetti, ingegneri, sta pian piano perdendo il suo senso originario. Se infatti il bracciante agricolo o il contadino fino a qualche anno fa poteva essere persona assolutamente priva delle più basilari nozioni e conoscenze purché dotato di forza e resistenza fisica, oggidì gli agricoltori sono spesso persone che hanno intrapreso studi molto complessi, conoscono e applicano principi della chimica, della fisica, delle più innovative tecnologie e debbono essere costantemente all’avanguardia nell’apprendimento di nuove tecniche colturali. Chiunque abbia provato a coltivare un orto, attività molto utile per rilassarsi e per mangiar sano, o anche un giardino, sa benissimo che la produzione di cibo non è cosa da affidare a degli incapaci. Paradossalmente, se le famigerate braccia rubate all’agricoltura, non sono più utilizzabili nei campi per i motivi di cui sopra, cosa possono fare costoro? In Italia, e non soltanto, pare che l’occupazione in cui vi è maggiore disponibilità per tali soggetti sia la politica, ovverosia quell’ambito delle relazioni e delle azioni civiche e sociali che abbisognerebbe di quelle menti che ora troviamo spesso impegnate nel cercar di comprendere in che modo concimare i campi senza inquinare i suoli o l’ambiente, il problema è che costoro hanno spesso, se non sempre, una conoscenza molto blanda delle tecniche di azione politica e quindi continuano a coltivare imperterriti i loro orti senza aver possibilità di agire criticamente sulla società in cui vivono, e che nutrono. La questione, come direbbe Giulio Andreotti, politico certamente di altissimo spessore intellettuale e discutibile moralità, è un po’ più complessa di come appare e, al momento, non sembrano esservi soluzioni alla distruzione sistematica di conquiste sociali, culturali, politiche da parte di braccia che non si può più pensare siano rubate all’agricoltura perché, per l’appunto, per coltivare la terra ci vuole ciò di cui sono massimamente carenti: intelligenza, cultura, buon senso.
Questa ricetta è ispirata alle grandi questioni irrisolte della politica italiana ed internazionale.

Farina tipo 2, prevalente
Farina tipo 00
Lievito di birra
Acqua
Olio extra vergine di oliva
Sale iodato
Passata di pomodori
Origano
Cipollina fresca

Unire le due farine e impastarle con acqua e lievito. Far lievitare. Stendere l’impasto in una teglia leggerissimamente oliata, con le mani unte di olio, condire con la passata allungata con l’acqua in base alla consistenza desiderata e condita con sale, olio, origano. Aggiungere fettine sottilissime di cipollina fresca al posto del tradizionale aglio. Cuocere in forno molto ben caldo per il tempo necessario alla cottura.