mercoledì 30 settembre 2020

Focaccia ramarina con maraschino


Focaccia ramarina con maraschino

Il rispetto tra le persone è molto importante, fondamentale.
Questa ricetta è ispirata alle basi della convivenza.

Farina non troppo raffinata, almeno 0
Lievito di birra
Rosmarino fresco
Olio extravergine di oliva
Latte
Sale, non molto
Zucchero, un pizzico
Acqua
Maraschino

Impastare per una decina di minuti la farina, il rosmarino tritato finemente con la mezzaluna o il coltello, il lievito di birra, l’olio, il maraschino, poco sale, un pizzico di zucchero e l’acqua così da ottenere un impasto morbido, sodo e abbastanza umido. Coprire, far lievitare una notte e ½ giornata. Impastare nuovamente, se necessario aggiungendo un po’ di farina, poca, far lievitare ½ giornata e una notte, impastare di nuovo, aggiungere il latte e, se necessario, poca farina, far lievitare qualche ora, almeno quattro, disporre l’impasto in una (o più) teglie oliate, spennellare la superficie con olio, coprire, far lievitare per almeno cinque ore, infornare in forno caldo a circa 210°C per il tempo necessario alla cottura, circa 20’ o ½ ora con forno elettrico ventilato (quindi quasi il doppio con forno a gas).

martedì 29 settembre 2020

Azuki con tofu, gomasio e shoyu



Azuki con tofu, gomasio e shoyu

L’iconografia delle arti e dei mestieri è spesso ancorata ad ideologie che ormai spesso rappresentano un brutto ricordo ma Mazzini ha individuato nell’operosità artigiana umana la via maestra verso la progressione dell’Umanità intera.
Questa ricetta è ispirata a Giuseppe Mazzini.

Fagioli azuki rossi
Acqua
Gomasio integrale
Shoyu
Tofu
Olio extravergine di oliva
Curcuma in polvere

Far rinvenire i fagioli in acqua, scolarli, dunque lessarli in abbondante acqua e scolarli. In una padellina antiaderente far insaporire il tofu sciacquato con il gomasio, la curcuma in polvere e lo shoyu, unirlo ai fagioli conditi con olio, shoyu e gomasio, girare bene.

lunedì 28 settembre 2020

Basmati con riso con olive nere


Basmati con riso con olive nere

Molti mestieri e arti hanno radici antichissime, risalgono ai primordi dell’umanità e si sono sviluppati in modo del tutto peculiare in base alla cultura espressa da un determinato popolo, che è spesso abbastanza facilmente geolocalizzabile. Non esistono, però, delle certificazioni in grado di garantire l’originalità e la specificità delle lavorazioni tradizionali, come invece accade per cibo e bevande.
Questa ricetta è ispirata alla possibilità di creare un DOP per i prodotti artigianali.

Olive nere
Riso basmati
Passata di pomodoro o, possibilmente, pomodori freschi
Sale integrale
Un pizzico di zucchero
Aglio
Acqua

Lessare il riso in abbondante acqua, salata o meno in base al gusto, condirlo con il sugo preparato nel seguente modo: denocciolare le olive nere, sciacquarle, metterle in padella insieme ai pomodori lavati e tagliati a pezzetti oppure alla passata allungata con un po’ di acqua, non troppa, l’aglio, il sale e un pizzico di zucchero, far cuocere a fuoco medio non per troppo tempo, ripassare il riso in padella. 

domenica 27 settembre 2020

Salsicce in padella leggermente affumicate


Salsicce in padella leggermente affumicate

Riavvia Italia è un progetto lanciato da alcuni intellettuali italiani, tra cui il grande saggio tecnologico Carlo Infante, per mettere in movimento idee e pensieri così da far ripartire l’economia e la società italiana dopo l’emergenza COVID-19 che tante tragedie personali ha creato ed enormi problemi economici ha generato.
Questa ricetta è ispirata alla piattaforma Riavvia Italia.

Legna da ardere
Salsicce acquistate dal macellaio di fiducia

Bucherellare le salsicce, disporle in una padella antiaderente in pietra Bialetti, far cuocere a fuoco bassissimo, coperte, per circa 45’, girandole di quando in quando e, se necessario, bucherellandole di nuovo. Nel frattempo, accendere la legna nel barbeque, creando una carbonella di legna, finire di cuocere le salsicce sul barbeque.

sabato 26 settembre 2020

Panino bruschettato col salame, ricetta di Papà Claudio

Le vacanze possono essere un modo per viaggiare o per rilassarsi. Dopo l'emergenza COVID-19 potrebbero essere anche un modo per far partire nuovi progetti o per aiutare l'economia locale.
Questa ricetta, di Papà Claudio, è ispirata all'importanza del turismo locale.

Pane
Olio extravergine di oliva
Aglio
Salame affettato

Affettare il pane, bruscarlo, condirlo con olio e aglio, farcirlo con salame.

venerdì 25 settembre 2020

Panpizza con funghi e pomodori

 

Panpizza con funghi e pomodori

 

Conoscere i propri limiti è importante per riuscire a lavorare su sé stessi e superarli. Vi sono e vi sono state, per fortuna, persone che non prendono e non hanno mai preso troppo seriamente la questione del limite quale elemento limitante. Gli acrobati, del corpo, del pensiero, della tecnologia, delle parole, della ricerca e dell’amore sono quelle persone che riescono ad innescare, un po’ come i lieviti per il pane, progressi sociali, politici, scientifici, artistici impensabili e impensati fino a quel momento.

Questa ricetta è ispirata a Sophie Germain e al bellissimo libro Rien n'arrête Sophie.

 

Farina 0

Farina 2

Farina 1

Lievito di birra

Olio extravergine di oliva

Pomodori ciliegini o piccadilly

Acqua

Funghi champignon

Salvia

Sale

 

Impastare energicamente acqua, farina 0 e lievito di birra fino ad ottenere una pastella densa e lenta, far lievitare una notte. Impastare farina 1 e 2, un po’ di impasto lievitato, acqua. Far lievitare per un giorno e una notte, mettere in teglia, farcire con pomodori lavati e tagliati, funghi puliti e tagliati, sale, salvia, olio, chiudere l’impasto, eventualmente cuocere in forno caldo al massimo della temperatura per 10’ o 15’, abbassare il fuoco a circa 200°C e continuare a cuocere.

Gnocchi ricetta di Bisnonna Augusta

L'emergenza COVID-19 ha, tra le tantissime tragedie che hanno colpito l'Italia, la Spagna e tutto il mondo, mostrato che è possibile vivere in un mondo meno inquinato.
Questa ricetta è ispirata alla duplicità della parola crisi, che in cinese vuol dire anche opportunità

Patate
Farina q.b., almeno tipo 1 comunque non 00, leggermente strutturata
Acqua
Sale integrale
Per il condimento:
Muscolo acquistato dal macellaio di fiducia
Cipolla
Pomodori pelati
Acqua
Sale integrale
Basilico
Burro
Parmigiano o grana
Pecorino Romano (circa la metà rispetto al parmigiano)
Olio extravergine di oliva
Sedano
Poco peperoncino

Preparare il sugo nel seguente modo: far scaldare l'olio, aggiungere il muscolo, far rosolare e sigillare la carne, aggiungere i pomodori pelati schiacciati con la forchetta, acqua, cipolla, sedano, poco peperoncino. Far cuocere a lungo, qualche ora, quindi aggiungere il basilico.
Preparare gli gnocchi all'ultimo momento nel seguente modo: lessare le patate con tutta la buccia, sciacquata, scolarle, pelarle subito e nel frattempo far bollire l'acqua per la cottura degli gnocchi, passare la patate caldissime nel passapatate, unire le patate schiacciate alla farinas spianatoia, molto velocemente impastare e fare i budellini, tagliare gli gnocchi col coltello, dadotti di circa 1 cm, fare il buco al centro nel modo tradizionale, metterli a cuocere nell'acqua bollente un po' per volta mentre si preparano, scolarli appena vengono a galla con un colino, metterli nella terrina, condire abbondantemente con sugo, un fiocco di burro, formaggio grattugiato. Continuare a preparare, lessare, condire, quindi servire ben caldi. È importante che le patate non si freddino mai, quindi è bene che questa ricetta venga realizzata da persone esperte che sappiano gestire le patate pressoché bollenti con la farina velocemente e senza ustionarsi.

giovedì 24 settembre 2020

Cous cous con radicchio e robiolino


Cous cous con radicchio e robiolino

L’importanza del lavoro intellettuale si manifesta anche, sembra strano ma è così, nel comparto, considerato essenziale, del cibo. Senza ricerca, immaginazione, creatività, la stragrande maggioranza dei grandi negozi di alimentari potrebbe anche chiudere. Non vi sarebbe, infatti, che da acquistare e stipare alcuni ingredienti di base, tra cui cereali, legumi, carne, uova e verdura, di stagione, tutto il resto, dalla stragrande maggioranza dei surgelati alla maggior parte di prodotti freschi, tutti gli alimenti precotti, biscotti, merendine, bevande, succhi, patatine, snack, pane in cassetta, fette biscottate, nutella e simili, tonno in scatola o in vetro, cereali, dadi, pastine, prodotti biologici, la maggioranza di alimenti conservati, etc. non sarebbe sugli scaffali, anzi non esisterebbe proprio la grande distribuzione, non esisterebbero i grandi stabilimenti produttivi, senza il lavoro intellettuale, ma soltanto qualche scambio tra realtà vicine e basta, con conseguenti rischi altissimi per la salute e per eventuali carestie. La dieta variegata e complessa cui siamo abituati ormai da molti decenni sarebbe impossibile anche soltanto da immaginare.
Questa ricetta è ispirata all’importanza del lavoro intellettuale.

Radicchio
Cous cous
Acqua
Sale integrale
Cipolla
Olio extravergine di oliva
Robiolino

Cuocere il cous cous precotto in pochissima acqua come da ricetta tradizionale. Nel frattempo, lavare il radicchio, tagliarlo, in padella scaldare l'olio, aggiungere radicchio, cipolla, salare a far cuocere a fuoco vivace per pochi minuti, aggiungere il cous cous sgranato e girare bene, mettere in un’insalatiera quindi aggiungere il robiolino e girare bene.

mercoledì 23 settembre 2020

Cous cous con radicchio e stracchino


Cous cous con radicchio e stracchino

Che relazione potrebbe sussistere tra agricoltura e cultura? Anche se apparentemente, e proverbialmente, nessuno, l’agricoltura è una delle espressioni della cultura. Senza Steiner non esisterebbe l’agricoltura biondinamica, ad esempio, che rappresenta, attualmente, una parte considerevole dell’economia agricola, per lo meno italiana. Senza riflessioni critiche non vi sarebbe l’agricoltura biologica, con tutto il comparto economico che esprime. Senza la perseveranza e la creatività di agricoltori curiosi, non vi sarebbe tanta varietà nella produzione agroalimentare italiana e mondiale.
Questa ricetta è ispirata alla correlazione tra cultura e agricoltura.

Radicchio
Cous cous
Acqua
Sale integrale
Cipolla
Olio extravergine di oliva
Stracchino

Cuocere il cous cous precotto in pochissima acqua come da ricetta tradizionale. Nel frattempo, lavare il radicchio, tagliarlo, in padella scaldare l'olio, aggiungere radicchio, cipolla, salare a far cuocere a fuoco vivace per pochi minuti, aggiungere il cous cous sgranato e girare bene, mettere in un’insalatiera quindi aggiungere lo stracchino e girare bene.

martedì 22 settembre 2020

Cous cous con radicchio e gorgonzola dolce


Cous cous con radicchio e gorgonzola dolce

Il lavoro creativo è spesso bistrattato. Vi sono molte professioni, cosiddette di concetto, per le quali è impossibile immaginare lo sviluppo e lo svolgimento di altre professioni, all’apparenza più concrete. Senza un progetto di un architetto o di un ingegnere è difficile immaginare un cantiere di grandi o medie dimensioni, senza il canto di una stella della lirica non è immaginabile il lavoro del falegname o del fabbro che creano gli scenari mobili, senza le parole di chi sa immaginare nuove idee e progetti, il tecnico del telefono non esisterebbe proprio.
Questa ricetta è ispirata all’importanza, nell’economia globale, dei lavoratori ‘di concetto’, di coloro che usano ‘la penna’ e la creatività.

Radicchio
Cous cous
Acqua
Sale integrale
Cipolla
Olio extravergine di oliva
Gorgonzola dolce

Cuocere il cous cous precotto in pochissima acqua come da ricetta tradizionale. Nel frattempo, lavare il radicchio, tagliarlo, in padella scaldare l'olio, aggiungere radicchio, cipolla, salare a far cuocere a fuoco vivace per pochi minuti, aggiungere il gorgonzola, farlo sciogliere un po’ e quindi il cous cous sgranato e girare bene.

lunedì 21 settembre 2020

Cous cous con radicchio

Non si può pensare di chiudere l'economia italiana, senza cultura, turismo, artigianato, etc. non girano denari e questo può essere un problema di notevole entità.
Questa ricetta è ispirata all'importanza dell'Italia a livello planetario.

Radicchio
Cous cous
Acqua
Sale integrale
Cipolla
Olio extravergine di oliva

Cuocere il cous cous precotto in pochissima acqua come da ricetta tradizionale. Nel frattempo, lavare il radicchio, tagliarlo, in padella scaldare l'olio, aggiungere radicchio, cipolla, salare a far cuocere a fuoco vivace per pochi minuti, aggiungere il cous cous sgranato, girare bene.

domenica 20 settembre 2020

Gnocchetti con sugo di agnello con timo e rosmarino


Gnocchetti con sugo di agnello con timo e rosmarino

Il XX settembre 1870 il capitano Segre sparò contro le mura che circondavano Roma, tra Porta Pia e Porta Salaria, aprendo una breccia che consentì alle truppe regolari, non alle giubbe rosse, dismesse dopo la battaglia di Mentana, di entrare a Roma.
Questa ricetta è ispirata al Risorgimento.

Gnocchetti
Acqua
Sale integrale
Pomodori
Olio extravergine di oliva
Timo
Rosmarino
Cipolla
Aglio
Carota
Vino bianco

Far scaldare l’olio, aggiungere la carne, farla sigillare bene, quindi sfumare con il vino, pochissimo, aggiungere i pomodori, lavati e tagliati se freschi, se pelati tagliuzzati, se polpa tal quale, acqua, timo, rosmarino, cipolla, aglio, coprire e far cuocere a fuoco basso per un paio d’ore, aggiungere sale, continuare a cuocere per tre o quattro ore, anche fino a sette. Lessare gli gnocchetti, scolarli, condirli col sugo.  

sabato 19 settembre 2020

Gnocchetti con ricotta siciliana, scorza d’arancia, olio e gomasio


Gnocchetti con ricotta siciliana, scorza d’arancia, olio e gomasio

Naomi Klein è una intellettuale che può fornire un modo diverso di leggere il presente e capire ciò che accade.
Questa ricetta è ispirata alle cassandre che possono avvertire di pericoli presenti e futuri.

Gnocchetti
Acqua
Sale integrale
Ricotta siciliana
Scorza d’arancia non trattata grattugiata
Olio extravergine di oliva
Gomasio

Lessare gli gnocchetti, scolarli lasciando da parte l’acqua di cottura, condire con ricotta, gomasio, scorza d’arancia, olio.

venerdì 18 settembre 2020

Spadellata di cavolo, radicchio, spinaci e cipolla


Spadellata di cavolo, radicchio, spinaci e cipolla

Nelle situazioni di emergenza è particolarmente importante riuscire a mantenere saldi i principi democratici, così da poter affrontare e rappresentare le esigenze del maggior numero di persone possibile. Quando si confonde una parvenza di dialogo con l’imposizione dall’alto di misure irrazionali e poco efficaci a risolvere la questione si rischia di creare una gran confusione.
Questa ricetta è ispirata ai buoni a nulla e ai capaci di tutto.

Cavolo verde
Radicchio
Cipolla
Aglio
Spinaci freschi
Olio extravergine di oliva
Sale integrale
Timo
Rosmarino
Carote
Curcuma
Zenzero

Lavare bene le verdure, tagliarle, far scaldare l’olio in una padella grande, versarvi le verdure, girare bene, salare poco, coprire e cuocere a fuoco mediamente vivace giusto il tempo di far ammorbidire le patate, così che mantengano una certa croccantezza.

giovedì 17 settembre 2020

Bruschetta con pomodori e misto di erbe di provincia


Bruschetta con pomodori e misto di erbe di provincia

Pensare di chiedere ad una persona di lavorare gratuitamente è ovviamente assurdo.
Questa ricetta è ispirata a tutte le richieste di ‘scusa, mi potresti scrivere giusto due frasi?’, ‘scusa mi potresti disegnare giusto due fiorellini?, etc.

Pane
Olio extravergine di oliva
Pomodori freschi
Timo
Menta
Rosmarino
Aglio
Sale integrale

Lavare e tagliare in pomodori in pezzi piccoli, condire con un trito di aglio, rosmarino, timo, menta,olio e sale, far insaporire per una mezzoretta poi affettare il pane, tostarlo, condirlo coi pomodori conditi.  

mercoledì 16 settembre 2020

Fettuccine con sugo di agnello


Fettuccine con sugo di agnello

Quando è necessario stare in casa per vari motivi può essere importante utilizzare quel tempo anche per la cosiddetta formazione continua a distanza, quindi online. Sarebbe opportuno che lo Stato, soprattutto in momenti di crisi generalizzata che impone misure molto restrittive, incentivasse la produzione di contenuti fruibili online per la formazione continua a distanza.
Questa ricetta è ispirata alle nuove frontiere dell’educazione e della formazione.

Agnello acquistato dal macellaio di fiducia
Aglio
Cipolla
Pomodori freschi o pelati
Sale integrale
Olio extravergine di oliva
Uova
Farina tipo 1
Semola (proporzione: circa 10 /15 gr. di semola per 100 gr di farina)
Un pizzico di zucchero
Acqua
Timo
Rosmarino
Burro

Far scaldare l’olio, quindi mettere la carne in padella, far rosolare bene, aggiungere dunque aglio, cipolla, timo, rosmarino e i pomodori lavati e tagliati oppure i pelati privati del picciolo e frantumati con la forchetta con tutto il sughetto nel baratto, acqua, sale, un pizzico di zucchero, far cuocere per almeno 6 ore coperto e a fuoco basso. Nel frattempo, preparare le fettuccine impastando acqua e farina, passandole nell’impastatrice (penultimo buco) o sentendole a mano, lessarle e condirle col sugo, a piacere aggiugere anche un pezzetto di burro ed eventualmente pecorino grattugiato.


martedì 15 settembre 2020

Pizza asociale anti-raffreddore

 

Pizza asociale anti-raffreddore

 

Una pizza gustosa, saporita, adatta per coadiuvare nella prevenzione dei mali di stagione. Forse non potrà bloccare il COVID-19 ma dopo averla mangiata mantenere il distanziamento sociale sarà più semplice.

Questa ricetta è ispirata alla saggezza popolare.

 

Farina 0

Farina 2

Farina integrale

Lievito di birra

Olio extravergine di oliva

Cipolla

Aglio

Passata di pomodoro

Sale

Salvia

Timo

Acqua

 

Impastare energicamente acqua, farina 0 e lievito di birra fino ad ottenere una pastella densa e lenta, far lievitare una notte. Impastare farina 2, semola, farina integrale, olio, un po’ di impasto lievitato. Far lievitare per un giorno e una notte, stendere in teglia oliata, aggiungere la passata condita con sale, olio e timo, poi ricoprire con cipolla affettata sottilmente, timo, salvia, olio, sale. Infornare in forno caldo al massimo della temperatura fino a cottura ultimata.

Bruscolini prova 1

 

Bruscolini prova 1

 

Che i terrestri siano gli unici esseri viventi nell’universo, affermava Margherita Hack, è improbabile e infatti di quando in quando gli scienziati scoprono tracce di atività biologica o di acqua in questo o quel pianeta. C’è chi malignamente afferma che se vi fossero forme di vita intelligente extraterrestre oltre agli astronauti eviterebbero accuratamente contatti con i terrestri.

Questa ricetta è ispirata all’idea stessa di vita.

 

Semi di zucca freschi

Sale

 

Pulire i semi di zucca dai filamenti e dalla polpa in eccesso, sciacquarli in uno scolapasta, asciugarli un po’ con un canovaccio pulito, disporli su una rete per essiccare, salare abbondamentemente e girare bene, lasciar riposare per una notte così che scolino bene il liquido in eccesso. Riasciugarli col canavaccio, salarli nuovamente e rimetterli sul setaccio, farli asciugare un gionro e una notte, asciugarli col canavaccio e tostarli in una padellona di acciaio, rame o alluminio, non rivestita comunque, a fuoco vivace, girando in continuazione con le palette fino a che non saranno croccanti.

Pan di noci con miele di lavanda

 

Pan di noci con miele di lavanda

 

Che le diete dimagranti e disintossicanti siano un supplizio per il palato è parzialmente vero. È possibile infatti gustare, magari in piccole porzioni, manicaretti salutari e molto sfiziosi.

Questa ricetta è ispirata alle coccole culinarie durante le diete.

 

Farina 0

Farina 2

Farina integrale

Lievito di birra

Olio extravergine di oliva

Gherigli di noce

Acqua

Miele di lavanda

 

Impastare energicamente acqua, farina 0 e lievito di birra fino ad ottenere una pastella densa e lenta, far lievitare una notte. Impastare farina 2, semola, farina integrale, i gherigli di noce, un po’ di impasto lievitato. Far lievitare per un giorno e una notte, mettere in teglia oliata, far lievitare per circa due o tre ore, cuocere in forno caldo al massimo della temperatura per 10’ o 15’, abbassare il fuoco a circa 200°C e continuare a cuocere. Far intiepidire leggermente, affettarlo, servirlo con miele di lavanda.

Pan di noci

 

Pan di noci

 

Talvolta degli eventi scioccanti, quali la nascita di un bebé, possono causare un aumento esponenziale della creatività, della comprensione delle umane e naturali cose che animano l’universo ma non sempre è così.

Questa ricetta è ispirata alla bellezza del vivere.

 

Farina 0

Farina 2

Farina integrale

Lievito di birra

Olio extravergine di oliva

Gherigli di noce

Acqua

 

Impastare energicamente acqua, farina 0 e lievito di birra fino ad ottenere una pastella densa e lenta, far lievitare una notte. Impastare farina 2, semola, farina integrale, i gherigli di noce, un po’ di impasto lievitato. Far lievitare per un giorno e una notte, mettere in teglia oliata, far lievitare per circa due o tre ore, cuocere in forno caldo al massimo della temperatura per 10’ o 15’, abbassare il fuoco a circa 200°C e continuare a cuocere.

Spadellata di zucca e zenzero

 

Spadellata di zucca e zenzero

 

Le bugie hanno le gambe lunghe è una splendida commedia di Eduardo de Filippo in cui le bugie, più che essere credute o smascherate, diventano parte del vivere sociale, di quella costruzione continua di maschere pirandelliane in cui le persone amano accoccolarsi per condurre un’esistenza tranquilla, senza troppe complicazioni.

Questa ricetta è ispirata al meraviglioso rapporto intellettuale tra Eduardo e Pirandello.

 

Zucca sbucciata e tagliata a dadotti

Zenzero fresco

Aglio

Cipolla

Olio extravergine di oliva

Sale

Acqua

 

Fare un soffritto leggero in acqua e olio di zenzero, aglio, cipolla, versare la zucca, salare, cuocere a fuoco medio coperto e, a fine cottura, alzare la fiamma, scoprire e far cuocere qualche altro minuto.

Zucca con olive nere e pomodori secchi

 

Zucca con olive nere e pomodori secchi

 

L’organizzazione della quotidianità può avere dei risvolti un po’ grotteschi a volte, ma non sempre tutti i mali vengono per nuocere.

Questa ricetta è ispirata alla creatività.

 

Zucca sbucciata e tagliata a dadotti

Aglio

Cipolla

Poodori secchi non sottolio

Sale

Olio extravergine di oliva

Olive nere al forno, denocciolate

Timo

Salvia

Acqua

 

Fare un trito di aglio, cipolla, pomodori secchi, olive nere, preparare un soffritto leggero in acqua e olio, aggiungere la zucca e gli aromi, far cuocere in padella antiaderente in pietra Bialetti, coperta, a fuoco medio, a fine cottura, maggiore la freschezza, minore il tempo, far togliere il coperchio, alzare la fiamma e far cuocere qualche altro minuto.

Pan di zucca

 

Pan di zucca

 

Incontrare amici e conoscenti è sempre un buon modo per recuperare il buon umore.

Questa ricetta è ispirata alle visite estemporanee.

 

Farina 0

Farina 2

Farina integrale

Lievito di birra

Olio extravergine di oliva

Zucca, appena colta se possibile

Acqua

 

Impastare energicamente acqua, farina 0 e lievito di birra fino ad ottenere una pastella densa e lenta, far lievitare una notte. Tagliare la zucca a fette, cuocerla in forno a circa 180°C con tutta la buccia ma senza semi e filamenti per circa 40’, farla freddare. Impastare farina 2, semola, farina integrale, la polpa della zucca sbriciolata con le mani, un po’ di impasto lievitato. Far lievitare per un giorno e e una notte, mettere in teglia oliata, far lievitare per circa due o tre ore, cuocere in forno caldo al massimo della temperatura per 10’ o 15’, abbassare il fuoco a circa 200°C e continuare a cuocere.

Cosciotto di agnello al forno con la birra


Cosciotto di agnello al forno con la birra

Una bella scampagnata all’aria aperta è certamente un modo per stare bene e riprendere le energie necessarie ad affrontare le tante piccole e grandi difficoltà della vita quotidiana ma non è sempre possibile, per tanti e svariati motivi, in questi casi si possono, però immaginare forme diverse di stare insieme e di riprendere l’allegria e il buonumore.
Questa ricetta è ispirata alle scampagnate immaginarie.

Cosciotto di agnello acquistato dal macellaio di fiducia
Timo
Birra
Rosmarino
Aglio
Olio extravergine di oliva
Sale integrale
Patate

Mettere a mollo il cosciotto di agnello nella birra per un paio d’ore, dunque porlo in una teglia di pyrex con tutto il liquido di ammollo, l’aglio, il timo e il rosmarino nei tagli della carne, salare, aggiungere le patate sbucciate, tagliate in spicchi piuttosto grossi e salate, infornare in forno caldo a circa 170°C o 180°C per il tempo necessario alla cottura, un’oretta abbondante di solito.


lunedì 14 settembre 2020

Pollo ruspante con capperi


Pollo ruspante con capperi

Sarebbe molto importante, nei momenti più critici che attraversano le società, per evitare gli effetti devastanti delle teorie economiche friedmaniane, come ampiamente spiegato da Naomi Klein, cercare di monitorare tutto ciò che potrebbe cosituire una violazione delle leggi costituzionali e che potrebbe costituire un elemento di rischio per le democrazie, un po’ come il radicale centro di monitoraggio sul pluralismo radiotelevisivo.
Questa ricetta è ispirata alla forza e alle fragilità delle democrazie.

Pollo ruspante acquistato dal macellaio di fiducia e già eviscerato e tagliato a pezzi
Capperi
Birra
Timo
Aglio
Cipolla
Rosmarino
Sale integrale
Fiori di calendula freschi

Mettere a bagno il pollo nella birra, lasciarlo riposare per un paio d’ore. Scaldare l’olio in padella, aggiungere il pollo scolato, lasciando da parte il liquido di ammollo, farlo sigillare, quando la carne avrà finito di tirar fuori l’acqua naturale, aggiungere capperi ben sciacquati, rosmarino, aglio, cipolla, calendula, timo, un po’ di liquido di ammollo, girare bene e continuare a cuocere a fuoco abbastanza alto, salare, aggiungere liquido se necessario durante la cottura.

domenica 13 settembre 2020

Spezzatino di vitella con patate, calendula, timo, rosmarino, aromatizzato al limoncello di Nonno Pietro


Spezzatino di vitella con patate, calendula, timo, rosmarino, aromatizzato al limoncello di Nonno Pietro

La gentilezza sta diventando la nuova forma di ribellione sociale che, come spesso accade con le ribellioni sociali, sta iniziando ad imporsi come moda.
Questa ricetta è ispirata ad atti di gentilezza a casaccio.

Spezzatino di vitella acquistato dal macellaio di fiducia
Aglio
Timo
Cipolla
Olio extravergine di oliva
Acqua
Limoncello di Nonno Pietro
Birra o vino bianco
Sale integrale
Calendula, fiori freschi

Far scaldare l’olio in una pentola antiaderente o in acciaio, versarvi lo spezzatino, farlo sigillare, aggiungere aglio, cipolla, timo quando la carne comincia a tirare fuori il proprio sughetto naturale, sfumare con poca birra o vino bianco, abbassare la fiamma, quindi aggiungere acqua (1 bicchierino da liquore di limoncello in 1 litro d’acqua, all’incirca) aromatizzata al limoncello durante la lunga cottura (circa tre ore), a metà cottura aggiungere la calendula, salare, una mezzoretta prima della fine della cottura aggiungere un po’ più di liquido, le patate sbucciate e tagliate a pezzi grossolani aggiustare di sale e finire di cuocere.


sabato 12 settembre 2020

Spezzatino di vitella con patate e carciofi aromatizzato al limoncello di Nonno Pietro


Spezzatino di vitella con patate e carciofi aromatizzato al limoncello di Nonno Pietro

Cambiare le proprie abitudini per un breve periodo può avere delle conseguenze inaspettate e molto positive. Si può scoprire, ad esempio, che si possono evitare atteggiamenti dannosi per l’ambiente.
Questa ricetta è ispirata alle politiche per l’ambiente, che potrebbero effettivamente essere messe in pratica.

Spezzatino di vitella acquistato dal macellaio di fiducia
Aglio
Timo
Cipolla
Olio extravergine di oliva
Patate
Carciofi
Limoni per pulire i carciofi
Acqua
Limoncello di Nonno Pietro
Birra o vino bianco
Sale integrale
Calendula, fiori freschi

Far scaldare l’olio in una pentola antiaderente o in acciaio, versarvi lo spezzatino, farlo sigillare, aggiungere aglio, cipolla, timo quando la carne comincia a tirare fuori il proprio sughetto naturale, sfumare con poca birra o vino bianco, abbassare la fiamma, quindi aggiungere acqua (1 bicchierino da liquore di limoncello in 1 litro d’acqua, all’incirca) aromatizzata al limoncello durante la lunga cottura (circa tre ore), a metà cottura aggiungere la calendula, salare, una mezzoretta prima della fine della cottura aggiungere un po’ più di liquido, le patate sbucciate e tagliate a pezzi grossolani e i carciofi ben puliti così che non si sentano parti durette dopo la cottura, e tagliati a spicchi, aggiustare di sale e finire di cuocere.

venerdì 11 settembre 2020

Pizza patate e rosmarino impastata con lievitino


Pizza patate e rosmarino impastata con lievitino

L’Italia e l’Europa non debbono assolutamente derogare su sicurezze familiari, sociali, libertarie, economiche faticosamente conquistate.
Questa ricetta è ispirata ai furbetti del quartierino, a livello locale, globale e glocale.

Farina tipo 2
Lievito di birra, se secco anche un pizzico di zucchero
Acqua tiepida
Patate
Rosmarino
Olio extravergine di oliva
Sale integrale

Fare il lievitino impastando poca farina, neanche un etto, con acqua e lievito così da creare un composto denso ma non sodo, una specie di pastella soda. Farlo lievitare per un paio d’ore o più, in base alle esigenze. Impastare il lievitino con la farina e l’acqua, mettere in un recipiente, coprire in modo che possa passare un po’ d’aria, coprire con la coperta, far lievitare circa 24 ore, impastare di nuovo, aggiungendo farina ed eventualmente un po’ di olio, giusto sulle mani per impastare meglio, rimettere nel contenitore, coprire, avvolgere nella coperta e far lievitare altre 8 o 12 o 24 ore, in base al gusto. In una teglia antiaderente oliata, o su carta forno direttamente sulla leccarda, stendere la pizza abbastanza sottile, condire con patate affettate sottilissime, sale, olio, rosmarino, infornare in forno ben caldo a circa 220°C, la temperatura è inversamente proporzionale allo spessore dell’impasto, maggiore lo spessore minore la temperatura, cuocere per il tempo necessario.


giovedì 10 settembre 2020

Pizza rossa con aglio, cipolla, timo e patate. Impastata col lievitino.


Pizza rossa con aglio, cipolla, timo e patate. Impastata col lievitino.

Le libertà fondamentali sono un’abitudine che si considera presto come qualcosa di ovvio eppure, soprattutto nei momenti di emergenza, è necessario evitare il panico e ricordare, individualmente e collettivamente, che la democrazia, la libertà, è fatta di tanti piccoli dettagli, di tante cose all’apparenza poco importanti, di infinite sfumature.
Questa ricetta è ispirata alla necessità di monitorare costantemente, e continuamente lavorare per il rispetto delle libertà fondamentali e dei principi basilari su cui si fondano le democrazie anche, e soprattutto, durante le emergenze.

Farina tipo 2
Lievito di birra, se secco anche un pizzico di zucchero
Acqua tiepida
Sugo (pomodori, sale integrale, origano, aglio, cipolla)
Aglio
Cipolla
Patate
Timo
Olio extravergine di oliva
Sale integrale

Fare il lievitino impastando poca farina, neanche un etto, con acqua e lievito così da creare un composto denso ma non sodo, una specie di pastella soda. Farlo lievitare per un paio d’ore o più, in base alle esigenze. Impastare il lievitino con la farina e l’acqua, mettere in un recipiente, coprire in modo che possa passare un po’ d’aria, coprire con la coperta, far lievitare circa 24 ore, impastare di nuovo, aggiungendo farina ed eventualmente un po’ di olio, giusto sulle mani per impastare meglio, rimettere nel contenitore, coprire, avvolgere nella coperta e far lievitare altre 8 o 12 o 24 ore, in base al gusto. In una teglia antiaderente oliata, o su carta forno direttamente sulla leccarda, stendere la pizza abbastanza sottile, condire con sugo, cipolle, patate, aglio affetttati sottilissimi, condire con sale, olio, timo, infornare in forno ben caldo a circa 220°C, la temperatura è inversamente proporzionale allo spessore dell’impasto, maggiore lo spessore minore la temperatura, cuocere per il tempo necessario.

mercoledì 9 settembre 2020

Ciambelline alla birra e nocino di Nonno Pietro


Ciambelline alla birra e nocino di Nonno Pietro

All’epoca di Charles Dickens le condizioni dell’aria di Londra erano a dir poco pericolose per la salute umana. Le fabbriche producevano inquinamento a livelli che, oggidì, sarebbero impensabili perfino nelle aree più sfruttate e maltrattate del Pianeta. L’evoluzione tecnologica e una maggiore consapevolezza sociale hanno permesso di sviluppare tecnologie industriali meno inquinanti, di produrre in modo meno distruttivo per l’ambiente. L’essere umano, però, abbina ad una grande intelligenza anche una stupidità di fondo che si esprime spesso in un sentimento di onnipotenza, pertanto si è continuato ad inquinare, nonostante tutto. Ora, dopo l’epidemia mortifera del coronavirus ci si è accorti che l’inquinamento è un nemico che si può combattere. Dopo neanche una settimana di stop alle moderne attività umane, industriali, di spostamenti, etc. l’inquinamento atmosferico si è ridotto notevolissimamente al punto che nella laguna veneziana l’acqua è tornata limpida e si è ridotto il moto ondoso. Se ciò è possibile in pochissimi giorni, forse è il caso di capire che si possono cambiare alcune abitudini, che il telelavoro non è un’utopia tanto irrealizzabile, che è possibile agire concretamente per sconfiggere il nemico numero uno dell’umanità intera: l’inquinamento e che sarà poi molto difficile ripristinare un giusto equilibrio bio-climatico.
Questa ricetta è ispirata alle effettive possibilità di ricreare le condizioni armoniose per la vita sulla Terra per l’intera umanità.

1 bicchierino da liquore di nocino di Nonno Pietro
1 bicchiere di birra chiara, circa 100 gr.
1 bicchiere di olio extravergine di oliva, circa 100 gr.
1 bicchiere di zucchero semolato, circa 100 gr
Farina tipo 1 q.b., circa 600 gr.
Semini di anice, un paio di cucchiai da cucina
Zucchero per la parte superiore

Impastare, possibilmente facendo la ‘fontanella’ di farina con gli ingredienti liquidi al centro, tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto della giusta consistenza, sodo e abbastanza malleabile, con una buona elasticità. Fare i budellini di circa mezzo centimetro di diametro, segmentarlo e chiudere con le dita fino a creare delle ciambelline. Passare la parte superiore delle ciambelline nello zucchero, adagiarle sulla carta forno direttamente sulla griglia del forno con la parte zuccherata in alto, infornare in forno caldo a circa 180°C, far cuocere il tempo necessario, eventualmente girando le ciambelline.

martedì 8 settembre 2020

Pizza rossa con timo e rosmarino. Impasto con lievitino.


Pizza rossa con timo e rosmarino. Impasto con lievitino.

L’8 settembre del 1943 venne emanato il famoso Proclama Badoglio, che sancì la fine del Fascismo de jure ma non de facto, e diede inizio alla guerra civile in Italia dopo un ventennio di dittatura, qualche anno di guerre, deportazioni, torture di Stato. Viene ricordato in Italia per l’importanza storica e viene considerato come la prima grande vittoria della lunga, e spesso sotterranea, battaglia per la liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista, anzi fascio-nazista. Questa guerra, combattuta all’interno della Seconda guerra mondiale da un popolo affamato, disorientato, spaventato, portò finalmente alla liberazione ma il prezzo fu altissimo, sia in termini di vite umane, sia di conquiste libertarie ottenute e raggiunte durante il Risorgimento.
Questa ricetta è ispirata al concordato e agli sciagurati patti lateranensi.

Farina tipo 2
Lievito di birra, se secco anche un pizzico di zucchero
Acqua tiepida
Sugo (pomodori, sale integrale, origano, aglio, cipolla)
Timo
Olio extravergine di oliva
Rosmarino

Fare il lievitino impastando poca farina, neanche un etto, con acqua e lievito così da creare un composto denso ma non sodo, una specie di pastella soda. Farlo lievitare per un paio d’ore o più, in base alle esigenze. Impastare il lievitino con la farina e l’acqua, mettere in un recipiente, coprire in modo che possa passare un po’ d’aria, coprire con la coperta, far lievitare circa 24 ore, impastare di nuovo, aggiungendo farina ed eventualmente un po’ di olio, giusto sulle mani per impastare meglio, rimettere nel contenitore, coprire, avvolgere nella coperta e far lievitare altre 8 o 12 o 24 ore, in base al gusto. In una teglia antiaderente oliata, o su carta forno direttamente sulla leccarda, stendere la pizza abbastanza sottile, condire con sugo, timo e rosmarino, infornare in forno ben caldo a circa 220°C, la temperatura è inversamente proporzionale allo spessore dell’impasto, maggiore lo spessore minore la temperatura, cuocere per il tempo necessario.



lunedì 7 settembre 2020

Pizza patate e fiori di calendula


Pizza patate e fiori di calendula

Stakatua era un geniale luogo di vacanza inventato dall’eccentrico Pippo, amico di Topolino, in un fumetto Disney pubblicato in Italia qualche anno fa. Il geniale amico aveva trovato il modo di vendere un pacchetto vacanze particolarmente vantaggioso, quello per la meravigliosa destinazione Stakatua, ovvero un pacchetto di foto, video, cartoline da luoghi esotici da mostrare agli amici senza il fastidio di doversi spostare ma rimanendo comodamente in casa. Quel fumetto, a distanza di anni, sembra profetico, soprattutto in piena era tecnologica, un’era in cui è possibile visitare i più grandi musei del mondo in tour virtuali, anche stando comodamente sdraiati su un’amaca in riva al mare
Questa ricetta è ispirata alle evoluzioni della cultura e della divulgazione culturale.

Farina integrale
Acqua tiepida
Lievito di birra
Patate
Olio extravergine di oliva
Fiori di calendula
Sale integrale

Impastare la farina con il lievito e l’acqua, far lievitare per circa 24 ore o di più, in base al gusto. Stendere la pizza, metterla su carta forno sulla leccarda o in una teglia oliata, condire con le patate sbucciate, lavate e tagliate sottilissime, pressochè trasparenti, sale, olio, fiori di calendula. Infornare in forno molto ben caldo a circa 220°C per il tempo necessario alla cottura.


domenica 6 settembre 2020

Segale e ceci


Segale e ceci

Alcuni lustri fa, agli albori dell’internet commerciale, in pochi avrebbero scommesso sui siti dedicati alle casalinghe e sull’internet da casa, quei pochi hanno invece trovato un grandissimo filone di guadagno economico perché hanno saputo comprendere le potenzialità di interconnessione e di intrattenimento del nuovo mezzo di comunicazione. Inizialmente internet venne visto come qualcosa che poteva ridurre spese e costi di lavori che richiedevano l’invio di lettere, con tanto di buste, fogli, francobolli, tempo per incollare le buste, per scrivere gli indirizzi, per uscire e fisicamente inviare messaggi e ‘mail’, posta. Inizialmente in pochi erano ‘connessi’, le connessioni costavano e bisognava avere un qualche ritorno economico per installare il modem, che produceva un caratteristico suono con tanto di rumore di composizione, attendere che fosse possibile prendere la linea, un po’ come i centralini di una volta, staccare il telefono nel frattempo perché i dati e la voce non erano ancora disgiunti e quindi o ci si collegava ad Internet o si parlava al telefono, a meno di avere una costosa linea dedicata. Oppure c’erano gli internet cafè, luoghi in cui c’erano uno o più computer collegati alla Rete, utilizzati da più persone, spesso con tastiere e modem piuttosto luridi e protetti da improbabili separè, in qualche angolo senza finestre, per garantire una cosa di cui soltanto in pochi parlavano, ossia la privacy, che tale è rimasta, ossia una parola straniera mal pronunciata in un Paese in cui la lingua madre è spesso il dialetto. In quelle condizioni quasi nessuno avrebbe pensato, e chi l’ha fatto è stato molto lungimirante, che internet sarebbe stato in primis uno strumento di socialità virtuale, un utensile utile in cucina e nelle piccole grandi cose di ogni giorno.
Questa ricetta è ispirata all’internet delle casalinghe (e dei casalinghi) e al suo grande impatto economico e sociale.

Segale integrale biodinamica
Ceci biodinamici
Acqua
Aglio
Rosmarino
Sale iodato
Olio extravergine di oliva

Far rinvenire i cereali e i legumi. Lessarli separatamente, la segale in acqua e i ceci in acqua, aglio e rosmarino. In un’insalatiera unire la segale e i ceci, condire con sale e olio.

sabato 5 settembre 2020

Spaghetti aglio, olio, timo e pecorino

Spaghetti aglio, olio, timo e pecorino

Nel variegato e luccicante mondo dell’intrattenimento di massa, tra varietà televisivi, festival musicali nazional popolari, vaudeville teatrali e pochade cinematografiche, soubrette e noti presentatori si è intrufolato un gruppo anarcoide, costituito in seno alla visionaria RCA, nella sede distaccata di Via Nomentana 1111 presso un laboratorio di idee, musica e parole che sarebbe poi diventato un gruppo comico-musicale dall’evocativo nome di Pandemonium. Il Pandæmonium, letterariamente, è un luogo inventato dallo scrittore britannico post-shakespeariano John Mill dove demoni e angeli caduti si riorganizzano in qualche modo, ribellandosi come possono al tiranno che li ha relegati all’inferno. Nella parlata comune il pandemonio è anche un gran frastuono, un insieme di suoni inarticolati disturbanti, un gran chiasso. Da questo luogo di sperimentazione e baccano si sviluppò un gruppo musicale che ha fatto del disturbo, del rumore, un’arma di comicità, un modo per gridare ‘il re è nudo’ ma forse senza troppa convinzione, lasciando la frase così, tra una battuta e l’altra, interposta: ‘ma che bell’abito, queste nuove mode di mandare in giro re nudi, che bell’abito che ha il re ma è proprio bello questo vestito’. Questa esperienza surreale viene raccontata in una conversazione, una lunga intervista con sé stesso da Gianni Mauro che, navigando a vista, tra un’arrabbiatura e una risata, ha traghettato il pandemonio attraverso i decenni in cui l’intrattenimento nazional popolare di massa ha cambiato volto e nomi, modalità e linguaggi, continuando a dire, sommessamente, che il re sempre nudo è.
Questa ricetta è ispirata al libro del mentanese salernitano Gianni Mauro Sono un premio no-bel. Faccio schifo sempre d’a matina ‘a sera, edito da Il papavero nel settembre 2019. 

Aglio
Olio extravergine di oliva
Timo fresco
Pecorino sabino stagionato Ecofattorie Sabine, non il romano DOP
Acqua
Sale iodato
Spaghetti integrali biodinamici

In una padellina antiaderente in pietra Bialetti far scaldare dell’olio sufficiente a condire la pasta con aglio a fettine e timo fresco, farlo soffriggere a fuoco medio basso giusto il tempo di far insaporire l’olio senza bruscare l’aglio. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata bollente, scolarla lasciando da parte dell’acqua di cottura, ripassare gli spaghetti in padella con l’olio, aggiungere il pecorino sabino, se necessario un po’ di acqua di cottura, e mangiare ben calda. 

venerdì 4 settembre 2020

Omogeneizzato di cavolfiore e stracchino


Omogeneizzato di cavolfiore e stracchino

I cittadini italiani non hanno molta fiducia nelle istituzioni, un po’ per diffidenza storicamente determinata, un po’ perché i politici italiani hanno dimostrato in varie occasioni di essere assolutamente inadeguati al ruolo ricoperto. Si potrebbe obiettare che i politici vengono eletti democraticamente, il che è abbastanza vero, ma i partiti più strutturati e riconoscibili hanno spesso preferito circondare personaggi mediocri da personaggi senza alcuna qualità e con una moralità prossima allo zero. Negli ultimi vent’anni, poi, si è assistito ad un deterioramento del linguaggio e della comunicazione politica fino al punto che le campagne elettorali sono state combattute a forza di slogan antisistemici, antidemocratici e anti-istituzionali. Più erano le dichiarazioni anarcoidi contro le istituzioni, il Parlamento, i partiti, la Costituzione, l’organizzazione dello Stato più si ottenevano consensi. Ora, non si può pretendere che i cittadini italiani, dopo queste premesse, pensino davvero che lo Stato, e soprattutto i politici che lo governano, stia agendo per il bene della collettività, se così fosse non avrebbero mai, neanche per scherzo, votato partiti che si dichiarano non partiti, politici che vorrebbero pulirsi il deretano con il tricolore e così via.
Questa ricetta è ispirata allo stupore mediatico e istituzionale di fronte alla mancanza di fiducia degli italiani nei confronti delle isituzioni.

Cavolfiore
Acqua
Sale iodato integrale
Olio extravergine di oliva
Brodo di verdure o acqua di cottura del cavolfiore
Stracchino

Tagliare il cavolfiore, lasciarlo a bagno per una mezzora, sciacquarlo, lessarlo, scolarlo, farlo intiepidire. Frullarlo nel mixer con olio, sale, brodo di verdure o acqua di cottura del cavolfiore, aggiungere lo stracchino e servire su tartine o bruschette o come salsa per patatine di mais.

giovedì 3 settembre 2020

Penne con sugo di castrato


Penne con sugo di castrato

Amélie Nothomb è un personaggio letterario prima forse di essere una scrittrice di grande successo. Figlia di una famiglia altolocata, ha vissuto un’infanzia e un’adolescenza tra aeroporti, ambasciate e Paesi diversissimi tra loro, quando ancora Internet non era diffuso a livello commerciale e globale. Le sue produzioni letterarie sono particolari, essenziali, quasi scarnificate, a tratti ridondanti ma le sue parole si leggono con gusto e molto velocemente, lasciando negli occhi e nella mente la voglia di leggere ancora.
Questa ricetta è ispirata a Amélie Nothomb.

Castrato acquistato dal macellaio di fiducia
Aglio
Rosmarino
Timo
Pomodori pelati o freschi
Acqua
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Cipolla
Penne integrali biodinamiche

Affettare l’aglio e la cipolla, fare un soffitto leggero in acqua e olio, aggiungere il castrato, farlo rosolare bene, quindi aggiungere il pomodoro, l’acqua, il timo e il rosmarino, far bollire, abbassare la fiamma e far cuocere coperto per un paio d’ore o più, in base al gusto. Lessare la pasta, scolarla, condirla. Ideale anche con pasta all’uovo oppure fresca acqua e farina.

mercoledì 2 settembre 2020

Crema di broccoli e ceci


Crema di broccoli e ceci

L’indipendenza irlandese e scozzese potrebbe essere la nuova frontiera della libertà europea.
Questa ricetta è ispirata all’Unione europea quale luogo fisico e politico di pace.

Broccolo verde
Acqua
Sale iodato o gomasio
Olio extravergine di oliva
Ceci
Limone non trattato
Aglio
Rosmarino

Far rinvenire i ceci in acqua, lessarli con aglio, sale e rosmarino. Tagliare i broccoli così da avere tante rosette, metterli a bagno per una mezzora, lessarli in abbondante acqua bollente. Far intiepidire. Frullare i ceci e i broccoli nel mixer o nell’omogeneizzatore, con uno spicchio d’aglio fresco, una grattugiata di buccia di limone, olio, sale o gomasio, eventualmente qualche goccia di succo di limone, in base al gusto. Servire con pane carasau, torta al testo, piadine croccanti, patatine di mais o bruschettine.

martedì 1 settembre 2020

Tapas bruschette con crema di cavolfiore vegana


Tapas bruschette con crema di cavolfiore vegana

Storia e geografia nelle scuole italiane vengono, giustamente?, insegnate insieme, come fossero un’unica materia per tre ore a settimana. Sarebbe corretto considerando che la geografia politica, e talvolta anche quella fisica se si considera per ‘geografia fisica’ il paesaggio, è quasi sempre intrisa di storia, per lo meno in Italia, e che si può spesso insegnare la storia con una semplice passeggiata in una delle tantissime città d’arte che caratterizzano il territorio italiano. È anche vero che la geografia non inlcude soltanto i nomi di regioni e città, i confini politici e le differenze create dagli esseri umani. Studiare la geografia vuol dire in primo luogo comprendere il funzionamento della Terra, del pianeta, in relazione a sé stesso e al cosmo. Nella moderna pedagogia non si fanno più distinzioni nette tra le materie d’insegnamento ma la scuola ha un’organizzazione burocratica che impone la suddivisione tra le materie, con insegnanti che debbono insegnare soltanto un argomento, per un tot di ore retribuite. Questa ricetta è ispirata alle tante contraddizioni nella scuola italiana, tra cui l’insegnamento della religione cattolica, catechismo di Stato.

Cavolfiore
Brodo di verdure o bevanda d’avena, miglio o riso
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Pane

Tagliare il cavolfiore così da lasciare intere le rosette, metterlo a bagno in acqua fredda per una mezzora per eliminare eventuali animaletti, sciacquarlo, far bollire abbondante acqua, lessare il cavolifiore, scolarlo, farlo intiepidire, frullarlo nel mixer da cucina aggiungendo sale, olio, qualche mestolo di brodo di verdura. Affettare il pane, tostarlo, condirlo con la crema di cavolfiore.