domenica 30 giugno 2019

Frollini con marmellata di cipolle


Frollini con marmellata di cipolle

Camogli è un ameno borgo sulla costa ligure, noto per aver dato i natali ai migliori marinai che abbiano mai solcato i mari navigati dalla Repubblica Marinara di Genova. Erano talmente bravi che avevano diritto, per contratto, al mugugno, dunque potevano criticare i loro superiori e l’operato di chi governava l’imbarcazione. Gli altri non godevano di tale facoltà in quanto non avevano esperienza sufficiente né la necessaria preparazione per capire cosa fosse opportuno fare in una determinata situazione.
Questa ricetta è ispirata ai potatori esperti.

Marmellata di cipolle, possibilmente fatta in casa
180 gr di burro
200 gr. di zucchero
400 gr di farina, ½ tipo 00 e ½ tipo 2
2 uova
Zucchero a velo per la guarnizione finale

Impastare burro, zucchero, farina, uova, mettere l’impasto a riposare nel frigo, stendere la sfoglia, creare con uno stampino (che può essere anche un bicchiere) due tipi di dischetti del medesimo diametro, i primi debbono poi essere bucati al centro da uno stampo di dimensione più piccola e la parte interna dell’impasto rimpastata e ristesa. Su quelli interi mettere la marmellata di cipolle, non troppa, chiudere con i dischetti bucati, porre sulla griglia protetta dalla carta forno e infornare in forno caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura, se la sfoglia è abbastanza sottile, circa un centimetro, 10’. Far intiepidire e cospargere di zucchero a velo col passino.

sabato 29 giugno 2019

Panpizza con ginepro, salame corallina, curcuma, maraschino e rosmarino


Panpizza con ginepro, salame corallina, curcuma, maraschino e rosmarino

La memoria storica è fondamentale per comprendere l’attualità, l’oggi e il domani, quello che accadrà e ciò che potrebbe succedere nuovamente. Immaginare un’Italia senza radicali è possibile, certamente, ma poco costruttivo, poco divertente e interessante. I radicali, transnazionali e nostrani, hanno saputo leggere e vedere le storture di sistema, comprendere i limiti oltre i quali i politicanti italiani non avrebbero dovuto muoversi, non avrebbero potuto spostare il limite dell’azione politica e giudiziaria. È difficile immaginare un’Italia senza Stanzani, Pannella, Bordin e soprattutto è arduo ipotizzare libertà e giustizia nel Paese più bello e complesso del mondo. Appare quanto mai urgente, urgentissimo, ricreare e ricostituire una forza politica profondamente libertaria, liberale, radicale, repubblicana, garibaldina e mazziniana che possa far progredire l’Italia, indicando la via, protestando, criticando, rimbrottando e, talvolta, tirando le orecchie alla politica italiana. Sarebbe bello se potesse essere una forza di potere dominante ma la libertà e i libertari hanno poca simpatia per i poteri dominanti, per gli inciuci e le sottomissioni, preferiscono, di gran lunga, l’amore, l’armonia e la felicità, la possibilità di litigare e far pace, di ragionare e pensare. I libertari sono un po’ come quei marinai di Camogli, tanto abili da avere il diritto al mugugno, inviolabile sulle imbarcazioni, spesso salve grazie proprio alle critiche di chi conosce bene il mare e sa interpretare il vento.
Questa ricetta è ispirata alla libertà.

Bacche di ginepro, abbastanza, facendo attenzione agli aghetti
Salame corallina, abbastanza ma non troppo, tagliato a cubetti
Curcuma in polvere o, avendola, fresca, sbucciata e tritata, non troppa ma abbastanza
Maraschino, abbastanza
Rosmarino, non troppo
Burro, q.b.
Zucchero, poco
Sale, pochissimo
Uova, un paio
Latte, abbastanza
Farina 2
Per la pasta lievitata:
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua

Impastare le farine con il lievito di birra e l’acqua fino ad ottenere un impasto non troppo sodo, anzi piuttosto molliccio, coprire e far lievitare fino a che non fa le bollicine, almeno una notte e un giorno o un paio di giorni. Unire gli altri ingredienti, aggiustando di farina e di latte, dunque coprire, far lievitare almeno una notte, mettere in teglia e infornare in forno caldo a circa 190°C per il tempo necessario alla cottura.

venerdì 28 giugno 2019

Panpizza con olive nere, provola affumicata, birra e salvia


Panpizza con olive nere, provola affumicata, birra e salvia

Una voce autorevole, sarcastica, capace di comprendere e capire, di spiegare con le parole, i silenzi, le pause e i colpetti di tosse, un amico che tutte le mattine raccontava l’Italia, rinfrescava la memoria, agiva la storia.
Questa ricetta è ispirata ad un grande esperto di processi, politica, Italia: Massimo Bordin.

Olive nere denocciolate, abbondanti
Provola affumicata grattugiata julienne, abbastanza
Birra
Salvia, abbastanza, lavata e spezzettata a mano
Burro, q.b.
Uova
Farina 2
Per la pasta lievitata:
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua

Impastare le farine con il lievito di birra e l’acqua fino ad ottenere un impasto non troppo sodo, anzi piuttosto molliccio, coprire e far lievitare fino a che non fa le bollicine, almeno una notte e un giorno o un paio di giorni. In un recipiente unire gli ingredienti, aggiustare di farina e di birra, coprire e far lievitare per almeno una notte. Mettere in teglia e infornare in forno caldo a circa 190°C.


giovedì 27 giugno 2019

Panpizza al pesto


Panpizza al pesto

Le infrastrutture sono, o dovrebbero essere, considerate elementi fondamentali per la sicurezza interna del Paese ma da alcuni anni, caratterizzati fortunatamente da una relativa pace, tale concetto sembra essere sfuggito dalle menti, sicuramente eccelse anche se le persone normali potrebbero avere qualche difficoltà a scorgere tali vette di eccellenza, di politici e politicanti italiani.
Questa ricetta è ispirata alle tecnologie cinesi, francesi, statunitensi, arabe nelle infrastrutture italiane.


Pesto senz’aglio, abbastanza ma non troppo
Grana padano, abbastanza
Burro, q.b.
Farina 2
Per la pasta lievitata:
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua

Impastare le farine con il lievito di birra e l’acqua fino ad ottenere un impasto non troppo sodo, anzi piuttosto molliccio, coprire e far lievitare fino a che non fa le bollicine, almeno una notte e un giorno o un paio di giorni. In un recipiente impastare la pasta lievitata con gli altri ingredienti, coprire, far lievitare per almeno una notte o più, mettere in teglia e infornare in forno caldo a circa 190°C per il tempo necessario alla cottura.

mercoledì 26 giugno 2019

Panpizza con salame corallina, Grana padano e limoncello di Nonno Pietro


Panpizza con salame corallina, Grana padano e limoncello di Nonno Pietro

Viaggiare è un modo per studiare, apprendere e conoscere, è piuttosto stancante ma è anche molto importante per incamerare una serie di informazioni che, ad uno sguardo più abituato e avvezzo, risultano normali in quanto frutto di evoluzione progressiva.
Questa ricetta è ispirata ai tanti cambiamenti della lingua italiana.

Salame corallina, q.b.
Farina 2, q.b.
Uova, un paio
Grana padano, abbastanza
Limoncello di Nonno Pietro, poco
Burro, q.b.
Birra, q. b.
Noce moscata, abbastanza
Pepe bianco, non troppo
Zucchero semolato, poco
Sale iodato, poco
Fiocchi di scorza di limone non trattato
Per la pasta lievitata:
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua

Impastare le farine con il lievito di birra e l’acqua fino ad ottenere un impasto non troppo sodo, anzi piuttosto molliccio, coprire e far lievitare fino a che non fa le bollicine, almeno una notte e un giorno o un paio di giorni. Tagliare il salame a pezzettini, grattugiare il formaggio, porre tutti gli ingredienti in un recipiente, aggiustare di farina e di birra, coprire e far lievitare almeno una notte, possibilmente di più. Mettere in teglia e infornare in forno caldo a circa 190°C per il tempo necessario alla cottura.


martedì 25 giugno 2019

Panpizza con wurstel di pollo, birra e patate al forno


Panpizza con wurstel di pollo, birra e patate al forno

L’Italia è un Paese meraviglioso, frase che ripete chiunque ne abbia compreso, anche per caso, l’incredibile bellezza ma da anni è superata dalla Francia per numero di turisti che riesce ad attrarre sul suo territorio. Notre Dame, la cattedrale simbolo di Parigi recentemente entrata nelle cronache dell’ultima ora per il rogo che ne ha distrutto (fortunatamente soltanto) il tetto e poco più è visitata ogni anno da un numero di persone pari a circa il doppio di quelle che vanno a vedere la Basilica di San Pietro, tanto per rimanere in tema di chiese, o del Colosseo. Ora, che l’Anfiteatro Flavio possa non essere irresistibile per un cristiano potrebbe anche essere comprensibile ma che non lo sia la Santa Sede e il più importante luogo di culto cattolico nel mondo è davvero difficile da capire, tanto più che Parigi è una città piovosa, freddina, tutto sommato non particolarmente interessante da un punto di vista monumentale mentre Roma è un museo a cielo aperto, uno scrigno inesauribile di tesori, un po’ come la pentola magica della tradizione anglosassone, non finisce mai di produrre cibo per la mente, il cuore, gli occhi e anche il palato. In Francia il turismo, così come la cultura, il cinema e la tecnologia, è considerato un’industria, un settore importantissimo per l’economia nazionale e non qualcosa da lasciare alla buona volontà e all’aleatorietà del caso.
Questa ricetta è ispirata al turismo sostenibile.

Patate
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Timo
Burro
Uova
Wurstel di pollo
Birra
Farina 2
Per la pasta lievitata:
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua

Impastare le farine con il lievito di birra e l’acqua fino ad ottenere un impasto non troppo sodo, anzi piuttosto molliccio, coprire e far lievitare fino a che non fa le bollicine, almeno una notte e un giorno o un paio di giorni. Sbucciare le patate, lavarle, tagliarle a pezzi, cuocerle in forno con olio, sale, timo, farle intiepidire. Lessare i wurstel, farli intiepidire, dunque tagliarli a pezzettini. Porre un po’ di pasta lievitata insieme agli altri ingredienti, aggiungere farina 2 e birra fino ad ottenere un impasto morbido e sodo, coprire e far lievitare almeno una notte, possibilmente di più. Mettere in teglia, infornare in forno caldo a circa 190°C per il tempo necessario alla cottura.

lunedì 24 giugno 2019

Pastiera napoletana senza zucchero nella ricotta


Pastiera napoletana senza zucchero nella ricotta

Nel mezzo del cammin di nostra vita leggere la Commedia di Dante Alighieri è un ottimo esercizio mentale mentre iniziare a sentirla raccontare durante la primissima infanzia può stimolare l’apprendimento della lingua italiana e soprattutto della sua musicalità.
Questa ricetta è ispirata all’abitudine di leggere grandi classici della letteratura quale fiabe della buonanotte a neonati e divezzi.

Per la pasta:
300 grammi di farina
140 grammi di burro
152 grammi di zucchero
3 tuorli

Per il ripieno:
300 grammi di latte intero
560 grammi di grano cotto
20 grammi di burro
400 grammi di ricotta freschissima di pecora Ecofattorie Sabine
Scorze di limone non trattato
Scorze d’arancia candite
Scorze di cedro candite
Canditi di cedro e di arancia già tagliati
35 o 40 ml di acqua di fiori d'arancio
Cannella in polvere
2 uova + 2 tuorli

1 tuorlo per spennellare

Impastare su un piano di lavoro freddo lo zucchero, la farina e il burro, poi aggiungere i tuorli, fare un panetto quadrato e mettere in frigo per almeno un'ora ma possibilmente di più. A parte preparare il ripieno. Tagliare grossolanamente le scorze d’arancia lasciandone da parte alcune striscioline per guarnire. Far lessare il grano precotto nel latte con la scorza di limone e il burro fino ad ottenere una crema, lasciarla freddare, sbattere le uova con l'acqua di fiori d'arancio, aggiungere la ricotta, girare con una frusta a mano, aggiungere la crema di grano, le scorze candite, un pizzico di cannella, i canditi piccoli. Stendere la sfoglia lasciando da parte le fettucce per la guarnizione, mettere la carta forno sulla teglia a bordo non basso, almeno 5 o 6 centimetri, posizionarvi la sfoglia, riempirla con il ripieno, posizionare le strisce, spennellare, mettere in forno non troppo caldo a circa 160°C per il tempo necessario alla cottura, quindi togliere la torta dalla tortiera facendo attenzione a non romperla e metterla su una gratella, far intiepidire leggermente. C’è chi aggiunge, oltre all’acqua di fiori d’arancia, anche quella di millefiori.

domenica 23 giugno 2019

Panpizza con mostarda mantovana


Panpizza con mostarda mantovana

Le festività religiose all’interno del calendario civico di un Paese diventano, di tutta evidenza, festività nazionali e dunque che riguardano tutta la popolazione. Le scuole e le aule di tribunale chiudono per ferie e così tutti i pubblici uffici, i musei e le altre istituzioni. Così come, in poche parole, le religioni innestano i propri riti su preesistenti ritualità di altre religioni, così lo Stato celebra la propria laicità inglobando al proprio interno le festività di religioni particolarmente sentite nel territorio nazionale.
Questa ricetta è ispirata alla differenza tra obbligatorietà per lo Stato e stato di non obbligo per i cittadini.

Mostarda mantovana con frutta intera
Farina 2
Farina 00
Lievito di birra
Uova
Latte
Poco zucchero
Limoncello di Nonno Pietro
Burro

Impastare la mostarda mantovana con le farine, il latte, il limoncello, poco zucchero, pochissimo burro, il lievito di birra. Far lievitare per circa tre giorni, impastando e aggiungendo farina 2 quando necessario. Aggiungere le uova, impastare di nuovo e far lievitare per circa una notte e un giorno, in una teglia imburrata o con cartaforno porre il panpizza, far lievitare per circa tre ore, infornare in forno caldo a circa 160°C o 170°C per il tempo necessario alla cottura. Servire con dolci e/o salati.


sabato 22 giugno 2019

Cous cous con piselli e stracchino


Cous cous con piselli e stracchino

La gentilezza e l’amore dovrebbero andare a braccetto, pensare l’amore senza dolcezza, rispetto e premura per l’altra persona è un po’ come immaginare di far crescere una pianta tropicale nel deserto. Non è impossibile, soprattutto con un ben congegnato sistema di irrigazione, ma è alquanto improbabile che possa crescere rigogliosa.
Questa ricetta è ispirata ai tanti gesti di gentilezza che sono prerequisito di un rapporto d’amore.

Stracchino
Cipolla
Piselli
Acqua
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Cous cous
Curcuma
Zenzero fresco

In una pentola versare i piselli surgelati, la cipolla, un filo di olio e sale, accendere la fiamma e cuocere a fuoco medio per un paio di minuti, aggiungere acqua abbondante ma non troppa, far cuocere. A parte far rinvenire il cous cous precotto in pochissima acqua bollente insaporita con pezzettini di radice di zenzero fresca sbucciata e curcuma, lasciarlo riposare dunque sgranarlo, unirlo ai piselli e allo stracchino

venerdì 21 giugno 2019

Insalata con feta e cipolla e mix di semini mediterraneo


Insalata con feta e cipolla e mix di semini mediterraneo

Il solstizio d’estate quest’anno cadrà il 21 giugno alle 17:54 ora italiana con un ritardo di poco meno di sei ore rispetto all’anno scorso. Le variazioni di orario, circa sei ore ogni anno, vengono poi ‘riallineate’ nel calendario introdotto durante il pontificato di Gregorio XIII il 4 ottobre 1452 con la bolla papale Inter gravissimas promulgata a Villa Mondragone di Monte Porzio Catone, in provincia di Roma. Ugo Boncompagni istituì una commissione, presieduta dal gesuita tedesco Cristoforo Clavio e composta da scienziati del tempo, tra cui il medico calabrese Luigi Lilio, il matematico e astronomo siciliano Giuseppe Scala, il matematico perugino Ignazio Danti per riformare il calendario giuliano in base alle teorie e alle osservazioni di Copernico.
Questa ricetta è ispirata alla scienza quale strumento degli ecclesiastici.

Cipollina fresca
Feta
Olive nere al forno
Olive verdi piccoline
Insalatina al taglio
Olio extravergine di oliva
Cetrioli
Ravanelli
Capperi molto ben dissalati oppure sottaceto
Primizia di zucchine romanesche
Mix di semini mediterraneo

Lavare bene le zucchinette, i ravanelli, l’insalata. Affettarle, tagliarli, spezzarla, porre in un’insalatiera, insieme ai cetrioli sbucciati e tagliati, ai capperi ben sciacquati, alle olive possibilmente denocciolate a mano, alla feta sbriciolata a mano e alla cipollina affettata sottilmente. Condire il tutto con olio e semini.

giovedì 20 giugno 2019

Panpizza con mix di semini mediterranei


Panpizza con mix di semini mediterranei

La determinazione individuale è talvolta correlata alle condizioni sociali e ambientali, alle possibilità di agire in armonia e senza doversi continuamente preoccupare di questioni che non dovrebbero, normalmente, costituire motivo di preoccupazione. Attraversare la strada sulle strisce pedonali, ad esempio, dovrebbe essere quanto di più ovvio e naturale in un contesto urbano civile ma in Italia pare che anche tale semplicissima azione possa avere una serie di complicazioni e di relativi accorgimenti da prendere. In primis non è dato sapere, se si sta camminando in un bel viale alberato, se la manutenzione sia stata effettuata in modo adeguato per cui quella che dovrebbe essere una remotissima probabilità diventa un fattore di rischio da calcolare abitualmente, cioè, che potrebbe cadere un albero sulla strada in caso di vento; poi bisogna fare attenzione ai probabili dissesti nel manto stradale e dunque a buche e voragini ed evitare di caderci dentro; indi è necessario cercar di capire se chi guida le automobili, gli autobus, i tir etc. abbia intenzione di fermarsi davanti al segnale di strisce pedonali oppure no e se tale segnaletica orizzontale sia posta in un modo tale da risultare comprensibile e visibile anche a chi, in buona fede, avrebbe intenzione di rispettare le regole della strada e non cercare di trasformare i pedoni in figure bidimensionali da associare al disegno zebrato sull’asfalto. Chi guida, inoltre, deve riuscire ad interpretare i troppo spesso contrastanti messaggi della segnaletica orizzontale e verticale. Capita sovente, infatti, che coesistano due segnali verticali, ad esempio senso unico e senso vietato posto all’inizio di una via, oppure che siano stati cambiati i sensi di marcia in una strada e che ciò sia stato segnalato soltanto con un segnale verticale, spesso coperto da fronde di alberi potati, eventualmente, in modo a dir poco assurdo, lasciando una bella linea tratteggiata sulla carreggiata che sovente induce anche i navigatori satellitari all’errore.
Questa ricetta è ispirata alla normalità quale concetto astratto nel BelPaese.

Farina 2
Farina 00
Lievito di birra
Acqua
Semini mediterranei
Olio extravergine di oliva

Impastare le farine con acqua e lievito, far lievitare per circa tre giorni, aggiungendo farina 2 quando necessario, stendere in una teglia non troppo grande una focaccia di circa due centimetri di spessore, guarnirla con semini mediterranei e infornare in forno caldo a circa 190°C per il tempo necessario alla cottura.

mercoledì 19 giugno 2019

Minestrina di miso versione di Papà Claudio



Minestrina di miso versione di Papà Claudio

Svolgere regolare attività fisica, quale ad esempio una passeggiatina nei dintorni, cercare di camminare anziché prendere la macchina per brevissimi tragitti, praticare ginnastica dolce, quale stretching e/o posturale, mangiare in modo genuino cercando di evitare il più possibile dolciumi industriali, insaccati e preferendo cotture salutari è un modo per stare bene. Così come le automobili hanno necessità di continue revisioni e manutenzioni, altrettanto accade per gli esseri umani.
Questa ricetta, creata da Papà Claudio, è ispirata alle cattive abitudini.

Cipolla
Acqua
Sale iodato
Carote
Patate
Tempestine
Miso
Semini di finocchio

Sbucciare, lavare, tagliare le verdure, farle cuocere in acqua insieme ai semini di finocchio, al sale. Aggiungere dunque le tempestine e, a fine cottura, il miso.

martedì 18 giugno 2019

Zuppa rossa di cipolle di Cannara con origano siciliano


Zuppa rossa di cipolle di Cannara con origano siciliano

Le isole sono sicuramente una delle mete estive preferite per chi ama il mare e le attività acquatiche ma le due maggiori, Sardegna e Sicilia, offrono anche delle ottime opzioni per chi preferisce scarpinare sui sentieri del trekking, magari all’inizio dell’estate, a fine primavera o inizio autunno, quando il clima è fresco e il sole tutto sommato sopportabile.
Questa ricetta è ispirata ai tanti percorsi di trekking isolani.

6 cipolle di Cannara
2 spicchi di aglio
Acqua
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Un pizzico di zucchero
Passata di pomodoro
Origano siciliano

Sbucciare e tagliare le cipolle, fare un soffritto leggero in acqua e olio di aglio, aggiungere le cipolle, salare, far cuocere, dunque aggiungere un po’ d’acqua, passata di pomodori, origano, un pizzico di sale. Servire tal quale oppure tritata nel mixer.


lunedì 17 giugno 2019

Insalata depurativa di aglio e cipolla


Insalata depurativa di aglio e cipolla

La prova costume è, spesso, un modo per misurare più che la circonferenza di gambe e pancia, un modo per capire il proprio livello di autostima. Vi sono vari approcci al primo incontro con lo specchio in mise da mare e/o piscina. Uno è quello di chi ha frequentato con profitto palestre, lezioni di fitness, nuoto, ha corso e/o camminato e ha seguito pedissequamente diete e indicazioni di nutrizionisti, estetiste e, generalmente, è di compiacimento per la propria forma fisica. Vi è poi chi non ha svolto tali attività per vari motivi e, oscurando le superfici riflettenti, indossa ciò che riesce e si tuffa in spiaggia o in piscina per cercare di ritrovare quella forma fisica indubbiamente arrotondata durante i mesi freddi. Vi è chi pensa alla quantità di calorie che potrà ingurgitare durante l’estate tra gelati, grigliate, paste al forno e altre ghiottonerie e infine chi preferisce riporre i costumi e dedicarsi all’imbottigliamento di pomodori e altre squisitezze estive.
Questa ricetta, depurativa, è ispirata alle prove costume.

Cipolla
Aglio
Aceto balsamico di Modena

Sbucciare e affettare cipolla e aglio sottilmente, condire con aceto balsamico, far marinare una mezz’oretta e, a piacere, aggiungere feta greca o crostini di pane o farcirvi le scrippelle/crepes.

domenica 16 giugno 2019

Insalatina di mais e cipolle


Insalatina di mais e cipolle

I mali stagionali, talvolta, possono essere contrastati o comunque alleviati, da antichi rimedi naturali quali latte e miele, pappa reale, polline, aglio e le meravigliose cipolle dalle infinite proprietà disintossicanti.
Questa ricetta è ispirata ai raffreddori e agli effetti collaterali attenuabili con i pomi terrigni.

Mais
Cipolle
Aceto balsamico di Modena

Sciacquare il mais precotto in uno scolapasta, sbucciare e affettare la cipolla, porre tutto in una terrina e condire con aceto balsamico.

sabato 15 giugno 2019

Minestrina di miso all’italiana


Minestrina di miso all’italiana

Roma è una città meravigliosa, forse la più bella del mondo o comunque, certamente, una tra le più belle in assoluto. Proprio per questo motivo dovrebbe essere gestita in modo responsabile e civile e non deturpata da amministratori nolenti e per lo più incapaci.
Questa ricetta è ispirata al cinquecentenario della morte di Leonardo e all’allunaggio.

Sorprese all’uovo
Miso
Acqua
Cipolla
Curcuma
Zenzero
Sale iodato
Semini di finocchio
Salvia

Sbucciare la cipolla e lo zenzero, tagliarli a pezzi e metterli in pentola insieme ai semi di finocchio, curcuma, acqua, salvia e sale. Far bollire, dunque aggiungere la pastina e, a fine cottura, il miso.

venerdì 14 giugno 2019

Panpizza con zenzero, pomodorini, cipolla e origano



Panpizza con zenzero, pomodorini, cipolla e origano

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la musica classica aiuta le piante a svilupparsi in modo armonioso, le mucche a produrre più latte e gli esseri umani a concentrarsi sullo studio e/o nel lavoro.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della musica nella vita umana.

Aglio
Cipolla
Zenzero fresco
Pomodorini
Origano
Farina 2
Farina 00
Lievito di birra
Acqua

Impastare tutti gli ingredienti, far lievitare a lungo, mettere in teglia, infornare e cuocere in forno ben caldo a circa 200°C.

giovedì 13 giugno 2019

Miso soup Italian style con sorprese all’uovo


Miso soup Italian style con sorprese all’uovo

Il Risorgimento italiano è stata una delle pagine più intense di fervore politico sul suolo italiano che, c’è da dire, è sempre stato attraversato da forti passioni civiche. Le idee di Mazzini e Garibaldi, la diplomazia di Cavour furono esempi fulgidi che dimostrarono come, anche in Italia, sia possibile avere politici di altissimo livello impegnati a governare.
Questa ricetta è ispirata alla distanza siderale che separa i politicanti odierni dai padri e le madri della Patria.

Miso
Acqua
Cipolla
Sale iodato
Pastina sorprese all’uovo

Pulire la cipolla, tagliarla a pezzettini, metterla in pentola con acqua e poco sale, far bollire, dunque cuocervi la pastina, aggiungere il miso a fine cottura.

mercoledì 12 giugno 2019

Panpizza con mostarda mantovana, marmellata di cipolle e limoncello di Nonno Pietro


Panpizza con mostarda mantovana, marmellata di cipolle e limoncello di Nonno Pietro

La Città di Roma Metropolitana riceve aiuti finanziari dalle casse dello Stato italiano. Il che in sé sarebbe anche comprensibile in quanto deve gestire alcune emergenze intrinseche nell’essere capitale e nell’avere al suo interno un altro stato sovrano ma la città è gestita in modo talmente sciatto da aver dimenticato completamente, con l’eccezione onorevole delle Scuderi del Quirinale e dell’Accademia lincea, che il 2019 ricorre il cinquecentenario della morte di quel genio che riluce a tutt’oggi in qualunque angolo del pianeta e che dà il nome all’aeroporto più importante della principale città italiana.
Questa ricetta è ispirata all’importanza delle ricorrenze civili a livello internazionale.

Mostarda mantovana
Farina 00
Farina 2
Olio extravergine di oliva aromatizzato naturalmente con semini di anice verde
Lievito di birra
Limoncello di Nonno Pietro
Latte d’alpeggio senza lattosio
Acqua tiepida
Marmellata di cipolle

Impastare gli ingredienti, far lievitare a lungo, circa tre giorni, impastare di nuovo aggiungendo qualche cucchiaio di marmellata di cipolle e, se necessario, farina tipo 2. Coprire e far lievitare per circa una notte e un giorno, porre in teglia, far lievitare per un paio d’ore e infornare in forno ben caldo a circa 200°C per il tempo necessario alla cottura.

martedì 11 giugno 2019

Pizza a lunghissima lievitazione con tonno e melanzane grigliate


Pizza a lunghissima lievitazione con tonno e melanzane grigliate

Talvolta accorgersi dell’importanza di chi ci ama che ci è sempre accanto è più difficile di quanto si possa pensare. Più spesso ci si rende conto della fortuna di poter contare sull’affetto di amici e familiari.
Questa ricetta è ispirata alle tante persone che vivono lontane dai propri affetti più cari.

Melanzane
Sale iodato
Aglio
Olio extravergine di oliva
Tonno in olio Angelo Parodi o simile
Farina tipo 2
Farina 00
Lievito di birra
Acqua
Cipolla
Passata di pomodoro

Lavare le melanzane, salarle, grigliarle, farle ammorbidire in olio e aglio. Impastare le farine con l’acqua e il lievito, coprire e lasciar lievitare per circa tre giorni, quando fa le bollicine ed è abbastanza morbido, aggiungere altra farina tipo 2, far lievitare altri due giorni circa, stendere l’impasto in teglia oliata. Tagliare le cipolle, sminuzzare il tonno scolato dall’olio in eccesso, tagliuzzare le melanzane, mescolare gli ingredienti del condimento. Stendere la pizza in una teglia oliata o con cartaforno, versare una base rossa composta da poca passata allentata con acqua e condita con sale e olio, aggiungere il condimento e infornare in forno molto ben caldo a circa 220°C per il tempo necessario alla cottura.


lunedì 10 giugno 2019

Pizza a lunghissima lievitazione con broccoletti, peperone di Altino, aglio e peperoncino


Pizza a lunghissima lievitazione con broccoletti, peperone di Altino, aglio e peperoncino

Gironzolare per l’Italia è un ottimo modo per studiare storia, geografia, storia dell’arte, musica, danza, letteratura, filosofia, scienza e per conoscere arti, mestieri e specialità gastronomiche.
Questa ricetta è ispirata ai viaggi quale modo per apprendere divertendosi.

Broccoletti
Sale iodato
Olio extravergine di oliva aromatizzato con aglio e peperoncino
Peperone dolce di Altino secco
Farina tipo 2
Farina 00
Lievito di birra
Acqua
Passata di pomodoro
Sale iodato
Olio extravergine di oliva

Impastare le farine con l’acqua e il lievito, coprire e lasciar lievitare per circa tre giorni, quando fa le bollicine ed è abbastanza morbido, aggiungere altra farina tipo 2, far lievitare altri due giorni circa, stendere l’impasto in teglia oliata, condire con una leggera base rossa con un po’ di passata ammorbidita con l’acqua e condita con sale e olio. Nel frattempo, pulire i broccoletti, lavarli, lessarli, scolarli, tagliuzzarli, condirli con poco sale, olio aromatizzato con aglio e peperoncino, peperone di Altino secco tagliato a pezzetti, adagiarli sulla base rossa così da creare uno strato ben spesso di condimento. Infornare in forno molto caldo a circa 220°C per il tempo necessario alla cottura.

domenica 9 giugno 2019

Pizza a lunghissima lievitazione con melanzane grigliate e mozzarella


Pizza a lunghissima lievitazione con melanzane grigliate e mozzarella

Il femminismo maschile è molto importante nelle relazioni interpersonali e per creare società armoniose in cui sia facile e gradevole vivere insieme agli altri senza inutili nervosismi facilmente evitabili semplicemente rispettando qualche semplice accorgimento.
Questa ricetta è ispirata all’educazione.

Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua
Melanzane
Aglio
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Aglio
Mozzarella
Basilico

Lavare le melanzane, tagliarle in fette di circa un centimetro e mezzo, salarle, grigliarle, ammorbidirle in aglio e olio, riponendole in frigo, per qualche giorno coperte. Impastare le farine con l’acqua e il lievito, coprire e lasciar lievitare per circa tre giorni, quando fa le bollicine ed è abbastanza morbido, aggiungere altra farina tipo 2, far lievitare altri due giorni circa, stendere l’impasto in teglia oliata.

sabato 8 giugno 2019

Passato di verdure con broccoletti e zenzero


Passato di verdure con broccoletti e zenzero

A volte nei tribunali cammina la Giustizia, dovrebbe accadere sempre ma siamo esseri umani e le leggi sono scritte ed interpretate da esseri umani che sbagliano, hanno le loro convinzioni, si svegliano di umori contrastanti, sono stanchi o cercano di far carriera, cercano di capire, di ricucire quegli strappi al vivere civile che implicano la presenza di avvocati, giudici e atti giudiziari. Poi accade che chi indossa una divisa senta il peso della responsabilità dell’essere Stato democratico e non dell’esser stato colpevole.
Questa ricetta è ispirata ad un carabiniere che ha detto no all’ingiustizia.

Broccoletti
Zenzero radice
Curcuma in polvere
Bieta selvatica
Acqua
Carote
Cipolla
Sale iodato

Lavare bene le verdure e tagliarle, sbucciare un pezzettino di zenzero, affettarlo grossolanamente, porre tutto in una pentola, coprire con acqua, far bollire. Far intiepidire, passare col passaverdure o nel mixer da cucina, far bollire nuovamente, servire con minestrina, riso, crostoni di pane, couscous o un filo di olio a crudo e formaggio a scaglie.

venerdì 7 giugno 2019

Pizza a lunghissima lievitazione con tonno e cipolla


Pizza a lunghissima lievitazione con tonno e cipolla

Lo sport, oltre ad essere un modo per stare in forma, può costituire un importante momento di aggregazione ed inclusione sociale, oltre che un modo per vivere città e territori in modo più umano, a ritmo di respiro.
Questa ricetta è ispirata allo sport quale veicolo di felicità.

Farina tipo 2
Farina tipo 00
Lievito di birra
Tonno Angelo Parodi o altro di qualità equivalente
Cipolla
Passata di pomodoro fatta in casa o De Cecco o equivalente
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Origano
Acqua

Impastare le farine con l’acqua e il lievito, coprire e lasciar lievitare per circa tre giorni, quando fa le bollicine ed è abbastanza morbido, aggiungere altra farina tipo 2, far lievitare altri due giorni circa, stendere l’impasto in teglia oliata. Coprire leggermente con un sottile strato di passata di pomodoro condita con sale, olio, origano e ammorbidita con un po’ d’acqua, aggiungere il tonno un po’ sbriciolato con la forchetta e la cipolla tagliata a pezzettini sottili, aggiungere, avendolo, poco olio delle melanzane grigliate e insaporite in aglio e olio. Infornare in forno molto ben caldo, circa 220°C, per il tempo necessario alla cottura.

giovedì 6 giugno 2019

Baccalà in padella con capperini e ciliegini


Baccalà in padella con capperini e ciliegini

La retorica nell’antichità veniva studiata a scuola e, in alcune realtà educative soprattutto di stampo anglosassone, si sta rivalutando notevolmente. L’arte di saper parlare e comunicare ad uditori differenti è un mestiere che richiede notevoli abilità e una buona dose di faccia tosta. Discutere di questioni complessissime o molto semplici riuscendo a convincere della giustezza delle proprie opinioni, soprattutto quando sono oggettivamente condivisibili e libertarie, è un buon viatico per fare carriera, in politica e/o nella vita.
Questa ricetta è ispirata a Cicerone.

Olio extravergine di oliva
Baccalà dissalato
Capperini
Pomodori ciliegini
Olio extravergine di oliva aromatizzato a timo e rosmarino
Cipollina fresca
Origano
Acqua

Lavare i pomodorini, tagliarli e metterli in padella con sale, olio, pochissima acqua, cipollina fresca, capperini dissalati, e baccalà dissalato e ben sciacquato. Coprire e cuocere a fuoco vivace ma non troppo.

mercoledì 5 giugno 2019

Spadellata con melanzane, ciliegini, peperoni e rosmarino


Spadellata con melanzane, ciliegini, peperoni e rosmarino

La famiglia tradizionale, recentemente tornata in auge sui media per coprire il disastroso andamento economico dell’Italia con le polemiche necessariamente scatenate dall’espressione di ‘pensieri’ che sarebbero parsi retrogradi nell’Anno Mille, è certamente la base della società ma bisognerebbe intendersi sui concetti di tradizione e di famiglia. L’Italia è un Paese fortemente innovatore e conservatore al contempo e la famiglia tradizionale, non tradizionalista beninteso, è anche quella che recupera alcuni valori sani della tradizione, dagli alimenti utilizzati in cucina alle scampagnate domenicali, riadattandoli alle libertà e alle esigenze contemporanee.
Questa ricetta è ispirata all’innovazione nella tradizione e alla progressione delle libertà.

Melanzane
Peperoni
Pomodorini ciliegini
Sale iodato
Rosmarino
Cipollina fresca
Olio extravergine di oliva aromatizzato a timo e rosmarino
Acqua

In una padella antiaderente in pietra Bialetti fare un lieve soffritto in acqua e olio con la cipollina e il rosmarino, aggiungere le melanzane lavate e tagliate a tocchetti, i ciliegini lavati e tagliati a metà o in quarti, i peperoni lavati e tagliati a listerelle, salare e far cuocere a fuoco abbastanza basso, servire da solo oppure come condimento di pasta fredda, riso o altro cereale.

martedì 4 giugno 2019

Broccolo gratinato con amaranto, noci e anacardi



Broccolo gratinato con amaranto, noci e anacardi

Il Medioevo è stato un lunghissimo periodo storico per molti secoli considerato buio in cui si sono di fatto sviluppate le civiltà moderne. Fu un evo composito e molto variegato, caratterizzato dalle differenze e dalla molteplicità di visioni, governi, dal recupero e talvolta dalla reinvenzione delle tecniche artigianali perdute dopo la caduta dell’Impero romano, le cui cause sono individuate da Mazzini nella non comprensione da parte di quella società della necessità dell’Umanità intera di evolvere verso l’abolizione della schiavitù. Tirando per la giacchetta il pensiero di Mazzini si potrebbe ipotizzare che se Roma avesse capito e compreso le istanze innovatrici di Spartaco e Gesù probabilmente la lingua più diffusa al mondo sarebbe un’evoluzione romana del latino, non la sua deriva sassone e molte innovazioni tecnologiche moderne, in particolare in campo medico e scientifico, sarebbero occorse qualche secolo prima di quanto accaduto. I politici, però, non hanno mai brillato, in nessuna epoca, per capacità di ascolto e comprensione delle reali istanze della popolazione, tranne in alcuni rari e fulgidi casi. Attualmente, a ben guardare, le società contemporanee sembrerebbero vivere un secondo medio evo, un’era di mezzo tra l’epoca moderna conclusasi forse con la diffusione commerciale di internet e con il crollo del muro di Berlino, e un futuro di cui non si riescono ad immaginare, probabilmente, neanche le linee o i movimenti.
Questa ricetta è ispirata agli evi di mezzo, sperando che quello che stiamo vivendo sarà più breve di quello iniziato con la dissoluzione dell’impero romano.

Broccolo
Acqua
Sale iodato
Gomasio
Gherigli di noci
Anacardi non tostati
Bevanda di mandorle e riso
Pangrattato
Burro per la teglia e per il gratin
Amaranto
Foglie di cipollina fresca
Olio extravergine di oliva

Lessare il broccolo in abbondante acqua salata dopo averlo tagliato, messo a bagno, scolato e sciacquato, scolarlo, lasciarlo intiepidire. Porlo in una terrina con le noci e gli anacardi tritati grossolanamente col pestello, sale, gomasio, olio, foglie di cipollina fresca lavate e tagliate, abbondante bevanda di riso e mandorle, amaranto, girare bene e porre in una teglia imburrata e cosparsa di pangrattato. Coprire col pangrattato e con qualche fiocchetto di burro. Infornare in forno caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura.

lunedì 3 giugno 2019

Panpizza cuore mediterraneo


Panpizza cuore mediterraneo

Il femminismo ha tanti colori, tante varianti e tanti sapori. Molte femministe oggi profumano di cremine per il cambio pannolino, biscotti appena sfornati e/o pane fatto in casa perché mangiare è importante e la libertà passa anche attraverso il cibo. Molte donne preferiscono trovare lavori part-time oppure optare per il lavoro da ambienti domestici o, pur troppo spesso, rinunciano alla carriera quando decidono di costruire una famiglia. Talvolta per praticità o calcolo economico, il più delle volte perché la maternità è un momento meraviglioso e si cerca, finché è possibile, di trascorrere più tempo che si può insieme alla prole, sperando così di fornire quella struttura emotiva solida, quella affettività forte e certa che soltanto il contatto col corpo materno può fornire. Si allatta fin che si può, si cerca di cibarsi e proporre un’alimentazione sana, genuina, locale, ricca, variegata – che sovente richiede lunghi tempi di preparazione – si cercano ovunque stimoli per poter fornire elementi necessari allo sviluppo armonioso, alla crescita felice. Il punto è che tutte queste scelte, seppur giustissime, mostrano ai bimbi un modello di famiglia in cui l’esterno è associato al padre e le mura domestiche alla madre, riproponendo, di fatto, un modello sociale arcaico, seppur ripensato, rivisto e corretto. Fondamentale, in tal senso, è il rapporto che si riesce ad instaurare con la figura paterna, sia nella gestione pratica delle faccende domestiche, che non è cosa di poco conto, sia nella dimensione ludica ed educativa. Il padre, nel femminismo moderno, svolge un ruolo molto difficile e deve riuscire ad interagire in modo sano e propositivo in quel microcosmo che si crea inevitabilmente tra madre e bebè, un multiverso di sensi, di comunicazione verbale e non verbale, di versetti e di semplicissimi gesti.
Questa ricetta è ispirata alle tante forme del femminismo, alla famiglia moderna e alle mamme e papà che profumano di biscotti e pane appena sfornato.

Mix semini mediterraneo
Pomodorini ciliegini
Farina tipo
Farina tipo
Lievito di birra
Acqua
Olio extravergine di oliva aromatizzato al timo e rosmarino
Cipollina fresca e foglie

Impastare tutti gli ingredienti lasciando da parte un po’ di semini per la guarnizione superficiale, coprire e far lievitare abbastanza a lungo, almeno una notte. Porre in teglia con cartaforno e infornare in forno ben caldo a circa 210°C per il tempo necessario alla cottura.

domenica 2 giugno 2019

Pizza con stracchino e infornata di verdure di Nonni Lucilla e Pietro


Pizza con stracchino e infornata di verdure di Nonni Lucilla e Pietro

Ogni anno il due giugno si pone la medesima questione: la parata per la Festa della Repubblica dovrebbe coinvolgere anche la società civile e si dovrebbero limitare le esibizioni militaresche? Veder volteggiare le frecce tricolori è un bello spettacolo, troppo inquinante è vero ma pur sempre una tradizione, le fanfare di corsa e i battaglioni in mostra con le uniformi da cerimonia è interessante ma l’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana recita che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e l’articolo 1 del testo fondamentale per l’ordinamento dello Stato sancisce che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Certamente la carriera militare è un lavoro ma non sono le forze armate, per fortuna e soprattutto grazie a secoli di battaglie libertarie, a costituire e costruire e creare e mandare avanti la Repubblica, bensì le tante botteghe che fanno fatica a tenere alzate le serrande, gli artigiani vessati da tasse insostenibili, le piccole e medie imprese che tanto penano per andare avanti, le grandi aziende ormai importantissime realtà internazionali e tutte quelle persone che quotidianamente si alzano e contribuiscono, ciascuno a suo modo, al funzionamento dell’Italia senza imbracciar fucili.
Questa ricetta è ispirata alla Repubblica italiana, nella sua meravigliosa e talvolta complicata complessità.

Infornata di verdure di Nonni Lucilla e Pietro
Farina 2
Farina 00
Lievito di birra
Acqua tiepida
Olio extravergine di oliva per la teglia
Stracchino

Impastare le farine con il lievito e l’acqua, coprire e far lievitare a lungo, stendere la pizza in teglia oliata, condire abbondantemente con l’infornata di verdure e lo stracchino spezzettato con le mani e ben distribuito, infornare in forno ben caldo a circa 220°C per il tempo necessario alla cottura.


sabato 1 giugno 2019

Dolce a lievitazione naturale senza zucchero


Dolce a lievitazione naturale senza zucchero

Le scampagnate all’aria aperta in primavera sono un toccasana per riprendere il buonumore e riequilibrarsi, stare con gli amici e/o con i parenti è un modo per gioire della Natura in germoglio, degli alberi su cui cominciano ad intravedersi frutti e delle piantine di cui si iniziano a gustare le primizie. È importante, però, ricordarsi sempre di utilizzare una adeguata protezione solare, possibilmente usando anche un cappello o un ombrellone nelle ore più calde oppure riparandosi tra i resinosi pini marittimi o nei tanti boschi italiani.
Questa ricetta è ispirata alle scorpacciate di ciliegie sugli alberi.

1 Banana matura
150 gr farina 00
150 gr farina 2
1 cubetto lievito di birra
2 uova
100 gr burro
100 gr farina di cocco
100 grammi di latte

Impastare gli ingredienti in un recipiente, coprire, far lievitare a lungo. Imburrare una teglia con un sottilissimo strato di burro e pochissima farina, versarvi dentro l’impasto, far lievitare in teglia per un paio d’ore, quindi infornare in forno caldo per il tempo necessario alla cottura.