giovedì 30 giugno 2011

Torta di yogurt vegetariana e ipocalorica

La golosità ama rispettare le stagioni e il gusto per dolci e dolciumi varia in base al clima e alle temperature. Una fetta di strudel caldo con una tisana di mele e cannella è squisita per i primi freddi autunnali ma in piena estate non ci stuzzica quanto una coppa di gelato artigianale. Ma non di solo gelato si vive, a volte si ha voglia anche di una bella torta fresca, rinfrescante e non troppo calorica. Ecco allora che vengono in aiuto le ricette della tradizione contemporanea anglosassone che pare abbiano però origini tutte mediterranee, non si sa se romane o greche, con una variazione del cheesecake in versione ipocalorica, la torta di yogurt vegetariana. In quasi tutte le ricette che ho consultato vengono utilizzati degli alimenti di origine animale, quali la colla di pesce, ma con un po' di inventiva e qualche modifica si ottiene un'ottima torta fresca con un ridotto contenuto calorico, decisamente gustosa nelle calde giornate estive. La torta non richiede cottura ma del tempo di preparazione piuttosto lungo per cui si consiglia di prepararla la mattina per la sera o un giorno prima.

Yogurt magro semplice o alla frutta del gusto preferito
Panna da montare oppure panna light spray
Circa due etti di biscotti misti tra grancereale o simili e oro saiwa o simili
Frutta fresca a piacere
Burro, circa un etto
Miele, un cucchiaio
Guarnizioni per dolci a piacere in base al tipo di frutta


Triturare i biscotti fino ad ottenere una granella grossolana, far sciogliere il burro non completamente , unirlo al miele e versare nella granella fino ad ottenere un composto omogeneo da disporre sul fondo di una tortiera con il bordo apribile, è consigliabile foderarla con un foglio di carta forno. Pressare bene, coprire con un foglio di carta pellicola, coprire con un oggetto pesante e mettere in frigo per almeno due ore. Montare la panna con lo yogurt facendo attenzione a non farla impazzire o, se si utilizza la panna light spray unirla allo yogurt fino ad ottenere un composto fermo e soffice. Si può variare il gusto, naturale da insaporire con polvere di cannella o cacao o anche con fragole, pesche, lamponi, ciliege o altra frutta fresca, oppure dello yogurt magro alla frutta da abbinare a pezzettoni di frutta fresca. Lasciar riposare qualche ora in frigo prima di disporlo sulla base preparata in precedenza e lasciar riposare in frigo per almeno due ore.

Non adatto a vegani o intolleranti al lattosio.
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martedì 28 giugno 2011

Friggitelli con bacche di ginepro selvatico e mentuccia romana


I peperoni, soprattutto quelli verdi, hanno pochissime calorie e sono ricchi in vitamine e sali minerali. Risultano decisamente un po' pesanti da digerire ma la cucina mediterranea ha escogitato una varietà di modi per renderli più digeribili, utilizzando un mix di conoscenze e pratiche erboristiche tradizionali che affondano le radici nella conoscenza popolare e nelle antiche scienze. Ecco la ricetta base per i friggitelli in padella con bacche di ginepro selvatico e mentuccia romana, gustosi, non ipercalorici e adatti anche agli stomaci più delicati.

Friggitelli
Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Vino bianco da cucina
Bacche di ginepro selvatico
Mentuccia romana
Cipolla piccola
Sale


Lavare e asciugare i friggitelli, eliminare i semi e l'attaccatura del gambo, tagliarli a rondelline. Sminuzzare una sottile fettina di cipolla piccola, meglio se fresca. In una padella scaldare l'olio con il trito di cipolla e alcune bacche di ginepro, aggiungere i friggitelli e la mentuccia, salare, far saltare per qualche minuto a fuoco vivo, quando si sono ammorbiditi aggiungere del vino bianco e lasciar evaporare l'alcool, abbassare il fuoco e finire di cuocere. Ottimi come condimento per la pasta, come verdura per il cous-cous, per insaporire la quinoa o il miglio o come contorno.

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lunedì 27 giugno 2011

Tortino di zucchine e patate con erbe provinciali

Le zucchine sono un must della stagione calda, a dadini, a rondelle, al forno, sott'olio, ripiene. Chiunque abbia mai avuto un orto sa che una dozzina di piante di zucchine possono riempire i piatti di un'intera stagione e la versatilità dell'ortaggio si lascia declinare in tanti modi quanti la fantasia riesce ad elaborarne. E di fantasia in cucina in estate ne serve parecchia. Ma che fare quando qualche zucchina è sfuggita per qualche giorno all'occhio dell'ortolano, o nostro, e si è ingrandita un po' troppo? Farle sott'aceto è un'ottima soluzione, quando ce n'è più d'una anche perché il procedimento, che si spiegherà più avanti, è un po' lungo. Certo in padella davvero non si possono cuocere, rimangono durette all'esterno, mollicce all'interno e sono anche poco saporite, però al forno sono squisite. Non da sole bensì in abbinamento con le patate novelle grandi che in questo periodo si trovano facilmente e insaporite con un trito di erbe provinciali.

Zucchine romanesche grandi, una o due
Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Patate novelle grandi
Erbe provinciali fresche
Sale

Lavare e asciugare le o la zucchina, pelare lavare e asciugare le patate. Con un coltello da cucina tagliare finemente (più o meno lo spessore delle patatine fritte) la zucchina grande lasciando da parte l'anima, ovvero la parte con i semi un po' spugnosa. Tagliare le patate sottili, dello stesso spessore delle zucchine. Pulire le erbe provinciali aromatiche, santoreggia, menta, mentuccia, timo, evitando la salvia, il rosmarino, il basilico e il prezzemolo. Preparare un primo strato di zucchine, salare e aggiungere erbe aromatiche, poi uno strato di patate, salare e aggiungere erbe aromatiche, fino ad ottenere circa quattro o cinque strati. All'ultimo strato aggiungere olio, infornare in forno già caldo a circa 220° per circa un'ora.

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domenica 26 giugno 2011

Friggitelli ripieni


L'estate italiana è tanto bella quanto calda. Indubbiamente i piatti freschi della cucina mediterranea aiutano a sopportare la calura nutrendosi con gusto. Le variazioni sul tema dei tanti prodotti di stagione sono davvero molte, anche se c'è da dire che chiunque abbia coltivato un orticello sa benissimo che ad un certo punto ci si ritrova la cucina inondata di due o tre ortaggi in maniera predominante da conservare e cucinare con fantasia. Se mangiare zucchine o pomodori tutti i giorni può risultare stancante c'è da dire che la creatività culinaria italiana sa creare una varietà quasi infinita di pietanze con pochi ingredienti freschi e genuini. Cominciamo con i friggitelli, i piccoli peperoni che si trovano in abbondanza nei negozi e negli orti proprio in questo periodo dell'anno e con una ricetta tutta vegetariana adatta anche a chi non ne vuol sapere di mangiare soia, tofu e seitan.

Pomodori maturi ortolani
Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Friggitelli
Menta fresca
Santoreggia fresca
Sale
Fiocchi di scorza di limone o di cedro per guarnire


Lavare e asciugare i friggitelli, tagliare una fetta superiore e svuotare l'interno dai semini lasciando l'attaccatura del gambo intera. A parte tagliare in piccoli dadini i pomodori, condire. Tritare le fette superiori dei friggitelli insieme a foglioline di menta piperita e santoreggia freschi, unire ai pomodori mescolando bene per creare un composto. Oliare una teglia e disporre i friggitelli svuotati dai semini riempiti con il composto e infornare per circa un ora in forno già caldo a 220° e servire tiepido con la guarnizione di cime di menta piperita e fiocchi di scorza di limone grattugiato.

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mercoledì 22 giugno 2011

Fusilli ortolani

L'estate è la stagione più adatta per la preparazione di sughi freschi, delicatezze con prodotti freschissimi dell'orto e piatti decisamente leggeri dal punto di vista calorico, soprattutto non esagerando con le quantità. Le paste con sughetti e intingoli ortolani della tradizione italiana sono una vera e propria risorsa per chiunque intraprenda una dieta vegetariana senza voler rinunciare ai piaceri della buona tavola.

Fusilli (possibimente De Cecco o altre trafilate al bronzo)
Zucchine romanesche appena raccolte
Pomodori cuori di bue freschissimi dell'orto
Fiori di zucchina raccolti al mattino presto
Basilico fresco
Olio extra vergine di oliva DOP sabino nomentano
Sale

Far scaldare un po' d'olio, aggiungere le zucchine tagliate a triangolo, salare lievemente e far cuocere a fuoco medio il tempo di ammorbidirle, aggiungere il pomodoro tagliato a dadini e salato e far cuocere per pochi minuti, aggiungere il basilico e i fiori di zucchina spezzettati grossolanamente. Nel frattempo a parte far cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolare, saltare, guarnire con fiori di basilico.

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lunedì 20 giugno 2011

Prataioli ripieni con seitan

Il seitan è un alimento straordinariamente simile alla carne per consistenza e duttilità, ha finanche un suo sapore che certamente non può essere paragonabile a quello di muscoli, salsicce o filetti, e un indice di sazietà abbastanza buono. Chi intraprende la scelta vegetariana prima o poi impara a conoscerlo in tutte le sue varianti. Ideale sostituto della carne macinata nei ripieni delle verdure al forno, ottimo anche se cotto semplicemente alla piastra con un filo di olio extra vergine di oliva DOP aromatizzato e un contorno di insalata ortolana. Per placare il senso di fame che comunque si tende ad avere specialmente con la dieta vegetariana ipocalorica ho provato questa ricetta con i prataioli.

Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Funghi prataioli interi
Seitan 'alla piastra'
Sale
Erbette provinciali (salvia, santoreggia, timo)

Pulire e asciugare i prataioli, togliere il gambo e triturarlo insieme alle erbe provinciali, un filo di olio, sale e seitan, mettere il composto nelle teste di fungo adagiate in una teglia oliata, infornare in forno già caldo a 220° per circa 20 minuti.
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sabato 18 giugno 2011

Ribollita ortolana piccante

La grande varietà della cucina italiana deriva in parte dal principio per il quale buttare il cibo, a meno che non sia andato a male, è peccato. Il cibo per eccellenza che non deve mai essere gettato è il pane, che nella liturgia cattolica rappresenta addirittura il corpo di Cristo o una delle prove provate della sua divinità con il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Uno dei tanti modi gustosissimi di riutilizzare il pane raffermo è la ribollita, vero e proprio must della cucina toscana. Scartabellando un ricettario di quando ancora non ero vegetariana ho riscoperto questa rielaborazione della ribollita in versione ortolana dove gli elementi del gazpacho si uniscono alla tradizionalità toscana a creare una perfetta sinergia di sapori, da gustare fredda di frigo per rinfrescarsi in una calda giornata estiva oppure calda per riprendere la giusta temperatura dopo i primi freddi bagni nei mari cristallini o dopo rilassanti passeggiate in montagna. Perfetta per chi ama i sapori piccanti, decisamente sconsigliabile per chi sente odor di peperoncino anche nel sugo al basilico.

Pane raffermo
Zucchine romanesche appena raccolte
Pomodori cuori di bue freschissimi dell'orto
Melanzane
Peperoni
Basilico e rosmarino freschi
Erbe aromatiche
Cipolla
Peperoncino
Cetrioli dell'orto
Acqua
Patate
Olio extra vergine di oliva DOP
Sale aromatizzato al rosmarino

Far scaldare un po' d'olio con un pezzettino di cipolla tagliato sottile e peperoncino piccante, aggiungere le zucchine tagliate a dadini, un pezzetto di peperone tagliato a listerelle sottili, un pezzo di melanzana tagliata a dadini, salare con il sale aromatizzato al rosmarino e far cuocere a fuoco medio il tempo di ammorbidirle, aggiungere il pomodoro tagliato a dadini e le erbe aromatiche, far cuocere per qualche minuto, aggiungere l'acqua e una piccola patata tagliata a dadini piccoli e far cuocere a fuoco medio per una o due ore. Nel frattempo spezzettare il pane raffermo, da aggiungere quando la minestra sarà cotta, far ammorbidire per una ventina di minuti fino a creare un composto omogeneo, guarnire con fiori di basilico e cimette di rosmarino.

Politically correct per tutte le religioni e gli orientamenti alimentari.
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venerdì 17 giugno 2011

Timballo di riso e zucchine 'Lucyl style'

Il riso è un alimento ricchissimo di elementi nutitivi, vera risorsa per le diete vegetariane, viene utilizzato nelle cucine di tutto il mondo con una varietà pressoché infinita di ricette. Base per risotti, insalate, timballi, ripieni gustosi di ortaggi prelibati è ottimale nelle diete vegetariane per la sua duttilità, anche se per mantenere una buona linea non bisogna mai esagerare con condimenti e porzioni. Per un primo piatto primaverile lo si può utilizzare in squisite insalate accompagnato da legumi per esaltarne l'apporto proteico e se non si vuole rinunciare al gusto del risotto si può preparare un timballo da infornare e servire tiepido insieme al seitan alla piastra e una fresca insalata con frutta di stagione. L'origine della ricetta è presumibilmente da far risalire ad uno dei tanti modi per riciclare il risotto del giorno prima, ovvero per fare un po' di sana economia domestica, principio alla base della creatività italiana in cucina. L'elemento fondamentale è il risotto tradizionale, possibilmente con verdure dell'orto o comunque di stagione e Km0, da preparare con brodo vegetale, olio extra vergine di oliva DOP e alimenti freschissimi. Un buon suggerimento è aggiungere qualche spezia che ben si combini con dei formaggi e insaporisca il tofu, quali ad esempio la curcuma, lo zenzero e il curry non piccante, senza coprire il sapore della verdura di stagione. Le variazioni sono pressochè infinite e non c'è che da sbizzarrire la fantasia per inventare nuove ricette.

Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Riso parboiled o integrale
Pangrattato
Mix di formaggi a pasta dura e molle, caciotta di pecora del Fucino, trentingrana, mozzarella, etc,
Curcuma
Sale
Tofu (facoltativo)
Erbe provinciali
Curry non piccante
Zenzero
Cipolla
Zucchine dell'orto
Brodo vegetale
Uovo 1 (facoltativo)
Semini vari per la guarnizione

Preparare un risotto tradizionale facendo imbiondire la cipolla con lo zenzero e le erbe provinciali, far brillare il riso con le spezie e far cuocere aggiungendo del brodo vegetale. A parte preparare il mix di formaggi da mescolare al risotto quando è cotto insieme ad un uovo. Mettere in teglia oliata, ricoprire il composto di pan grattato e grana padano grattuggiato, volendo aggiungere dei semini per guarnire e infornare in forno già caldo a circa 220°. Far cuocere per circa 20 minuti e servire tiepido, ottimo anche freddo di frigorifero.

Non adatto per i vegani
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sabato 11 giugno 2011

Torta salata con rucola, noci e ginepro

Una buona abitudine di origine anglosassone è l'appuntamento consueto all'ora del tè nei giorni festivi o prefestivi, una sorta di merenda festosa. Per queste occasioni è ottimale creare degli abbinamenti tra dolcetti e snack salati, ideali, ad esempio, i paninetti al latte con gli affettati o le cremine di tonno. Alimenti tabù per la dieta vegetariana, che però presenta valide alternative, forse un po' più laboriose ma altrettanto gustose.
Una di queste sfiziosità è la torta salata con rucola, noci e ginepro da abbinare ad un ciambellone con frutta.

Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Farina 400 gr
Uova 1
Latte 1 etto
Vino rosso 1 etto
Sale
Erbe provinciali
Ginepro
Noci
Rucola
Lievito in polvere e in cubetti
Curcuma
Semini di anice
Pan grattato e burro per la teglia
Semini di sesamo e di papavero per guarnizione

Tritare la rucola, le noci, le erbe provinciali, il ginepro e aggiungere agli altri ingredienti, impastare il tutto e lasciar lievitare in luogo caldo oppure utilizzare l'impastatrice meccanica. Mettere il composto nella teglia imburrata, spolverizzare con semini di papavero e di sesamo alla superficie e infornare in forno già caldo a 200° fino a cottura, per non meno di 30'. Guarnire con fiori di trifoglio e servire in tavola.

Non adatto per i vegani
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venerdì 10 giugno 2011

Sabina, esplorando sapori antichi, maccheroni centonara

La Sabina, a pochi chilometri dalla capitale, è un luogo che ha saputo, nonostante le oggettive difficoltà, resistere ad un'urbanizzazione selvaggia e al diventare periferia, preservando ambienti, panorami e tradizioni eno-gastronomiche di un territorio che si estende su un'ampia area a Nord Est di Roma. Nota nella storia per aver partorito la prima generazione di romani, può essere considerata la terra madre della civiltà romana. Dell'antico popolo dei Sabini si sa ben poco, anche perché si sono integrati e mescolati con le gens della Roma precristiana. Molte tra le cittadine costruite prima che l'urbe fosse condita, però, hanno saputo nei millenni mantenere consuetudini e abitudini che si ritrovano anche nelle peculiarità del cibo e delle ricette. A pochi chilometri dall'antica Nomentum, nel cuore di Mentana, fulcro nodale per la creazione dell'Italia unita, è possibile trovare ottimi prodotti locali, tra cui la ciammella a cancellu e i maccheroni alla centonara.


Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Maccheroni alla centonara 
Pomodori freschissimi
Basilico
Cipolla
Olive sabine nomentane snocciolate
Peperoncino
Sale
Caciotta a dadini

Lavare accuratamente i pomodori, preparare un succo denso con basilico, sale e olio da aggiungere prima di portare in tavola. Far imbiondire un trito di cipolla, erbe provinciali e peperoncino in olio extra vergine di oliva, cuocere a fuoco vivace e aggiungere le olive denocciolate, Lessare i maccheroni alla centonara in abbondante acqua salata e ripassare in padella con la caciotta. Guarnire con fiori di basilico e olive sabine nomentane.

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domenica 5 giugno 2011

Tortino di uova, patate ed erbe provinciali

Le frittate e i timballi a base di uova sono decisamente una buona opzione per mantenere un giusto equilibrio nutrizionale. Una tra le ricette più gustose è la frittata con le patate, ma bisogna stare attenti alle calorie e i fritti non sono certamente la migliore delle scelte possibili. Ispirandomi a ricette spagnole e sudamericane ho elaborato una ricetta da cuocere in forno o con la padella forno, quelle con il coperchio, per intenderci.


Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Farina
Uova 1 a persona più uno
Patate
Latte
Sale
Erbe provinciali
Semini di sesamo e di papavero

Preparare  un composto con farina, uova e latte piuttosto simile a quello per le crespelle, quindi denso e liquido. Triturare le erbe aromatiche provinciali. Sminuzzare le patate con la grattugia per le carote julienne, strizzarle e salarle, Farle saltare sul fornello (in padella o nella teglia) con il trito di erbette aromatiche provinciali e un filo d'olio extra vergine  per qualche minuto, aggiungere il composto con le uova e infornare  in forno già  caldo a 200° fino a cottura, oppure nella padella forno con fiamma medio bassa, nel caso non si cuocesse bene, ripassare in forno a microonde. Guarnire con semini di sesamo e di papavero.

Non adatto per i vegani

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