martedì 22 febbraio 2011

Bistecchine di soia piccantine con champignon e panna di mandorle

Uno degli elementi che si impara a conoscere con la dieta vegetariana è la soia in tutte le sue varianti, tra cui le 'bistecchine', dall'aspetto poco invitante di spugne di polistirolo rinseccolite e dal sapore anche meno invitante di segatura di sughero, i produttori di soia non me ne abbiano a male. Il dato positivo è che si può coprire il tipico sapore, che può risultare sgradevole a molti, sì da renderle un'appetitosa alternativa alla carne. 

Sughetti, intingoli, spezie e prelibatezze varie possono trasformare anche le più 'segaturose'  bistecchine di soia in un ottimo piatto che finanche i carnivori più accaniti e convinti potrebbero apprezzare.

Ora, attenzione però con sughetti e intingoli: quando si inizia la dieta vegetariana si impara anche a fare il conto delle calorie nei vari alimenti e condimenti. Abbinare alla dieta vegetariana una sana e costante attività ginnica è certamente un buon metodo per smaltire i chili di troppo ma fare attenzione è una buona pratica. 
Lasagne, melanzane parmigiane, zuppe di cereali e legumi, risotti e timballi sono dei piatti straordinariamente gustosi e bilanciati, certamente non si possono definire ipocalorici, per cui almeno per l'alimentazione di tutti i giorni è buona norma cucinare con pochi grassi e soprattutto cercare di preparare cibi ipocalorici. La fettina ai ferri con insalatina fresca o carotine scondite, il filetto di pesce al forno o grigliato contornato da arance condite, l'insalatona con il tonno che risolvevano tanti pranzi e cene, soprattutto quando l'ago della bilancia saliva un po' troppo oltre il consentito, sono un dolce ricordo piuttosto complesso da rimpiazzare.

Per ottenere il medesimo apporto di proteine, sali minerali e vitamine di uno di questi piatti è fondamentale combinare molti nutritivi, e cercare di evitare di cucinare alimenti con una quantità di calorie da far invidia ad un dolce al cioccolato con panna montata e glassa burrosa. 


Una volta provata la ricetta delle bistecchine alla pizzaiola si comincia con qualcosa di diverso, tanto per variare. Ad esempio le bistecchine con vino bianco, panna e funghi. Un momento, c'è qualcosa che non quadra.... la panna, il vino e il soffritto aggiungono alle già non ipocaloriche bistecchine una quantità di calorie che potrebbero far innervosire la bilancia che guarda con un sorrisino beffardo la distanza tra il nostro peso forma e il nostro peso reale dopo aver assaporato questo piatto, possibilmente annaffiandolo con un buon bicchiere di vino o una bevanda gassata per gli astemi, e accompagnandolo con un  risotto al tartufo e una buona fetta di torta per completare il pasto.


Tanto vale passare direttamente all'attacco della torta al cioccolato con la panna e la glassa burrosa....


Oppure eliminare qualche caloria.

Evitiamo il soffritto con burro e olio e facciamo scaldare leggermente dell'olio extra vergine di oliva con un pizzico di peperoncino, sostituiamo la panna da cucina con la panna di mandorle reperibile nei negozi biologici, saltiamo il risotto e per la torta, se proprio non se ne può fare a meno, cerchiamo di tenerla in caldo fino all'ora di merenda e nel frattempo mangiamo una bella fetta di melone bianco, in qualunque frutteria anche in pieno inverno, con un po' di limone appena colto spremuto sopra e qualche fogliolina di menta fresca. Inutile dire di limitare il più possibile alcolici e bevande gassate, preferendo tisane calde o fredde, infusi di thè e acqua minerale naturale. 

Bistecchine di soia da reidratare
Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Panna di mandorle da cucina
Vino bianco (Falanghina)
Sale
Funghi prataioli 
Peperoncino 
Fiocchi di scorza di arance amare
Granella di mandorle, nocciole e noci
Acqua di cottura delle verdure o brodo vegetale per reidratare le bistecchine
Reidratare le bistecchine in un ampio recipiente con acqua di cottura delle verdure, brodo vegetale o acqua calda con spezie e sale per il tempo necessario, da una a tre ore,  l'importante è che la consistenza sia quella di una spugnetta bagnata e non 'duretta', facile da tagliare.  Sulle confezioni è spesso indicato un tempo di circa 20' di cottura in acqua bollente, lo sconsiglio vivamente, rimangono scotte all'esterno o secchette all'interno. Strizzare e tagliare a cubetti di circa 3 cm, far scaldare leggermente l'olio con i fiocchi di scorza di arancia e del peperoncino  in base al gusto facendo attenzione a ricordare che la soia prende molto il piccante, Saltare velocemente in padella, aggiungere il vino, circa un bicchiere, far svaporare, aggiungere i funghi precedentemente mondati, tagliati a fettine e salati e abbassare la fiamma. Far cuocere a fuoco lento per il tempo di cottura dei prataioli, aggiungere la panna di mandorle allungata con la stessa quantità di acqua quando c'è ancora del sughetto degli champignon in pentola, girare, spolverare con fiocchi di scorza di melangolo  e granella di mandorle, nocciole e noci, guarnire con fiori di salvia e nuvolette di marmellata di arance amare.

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