Il
baccalà ha una lunga storia ed è stato un punto di
collegamento tra il Nord Europa e l'Italia nei secoli passati. Fu
'scoperto' da un veneziano qualche decennio prima della 'scoperta'
dell'America da parte di Cristoforo Colombo e, ovviamente, anche la
sua è una storia di navigatori e mercanti, curioso che sia
anche una storia di santi. Dopo che Messer Piero Querini, nobile
veneziano, lo ebbe portato in Laguna si dovette attendere il Concilio
di Trento conclusosi nel 1563 affinché lo stoccafisso entrasse
nel mercato italiano. Le ricette che si trovano sono spesso quelle
della cosiddetta cucina povera visto che il baccalà ebbe da
subito larga diffusione tra i ceti meno abbienti. Per mantenere
questa tradizione ho provato a cucinarlo con ciò che c'era in
casa e nell'orto, con risultati sorprendenti.
Baccalà
dissalato
Olio
extra vergine di oliva
Pochissimo
sale
Aglio
Origano
Patate
Zucchine
romanesche
Pangrattato
o mollica condita
Togliere
la pelle al baccalà dissalato, sciacquare sotto l'acqua
corrente, tagliare a fettine sottili con il robot zucchine e patate
in parti uguali in quantità sufficiente per coprire il fondo e
ricoprire abbondantemente il baccalà. Cospargere il fondo di
una teglia con olio, aggiungere le zucchine e le patate mischiate,
origano e pochissimo sale, stendere il baccalà sul letto di
patate e zucchine, ricoprirlo con uno strato di zucchine e patate,
salare leggermente, aggiungere origano, un filo d'olio, aglio
tagliato a fettine sottilissime, pangrattato o mollica condita.
Infornare per 45' circa in forno già caldo a 180°-200°.
Link: http://www.lacusineta.it/ilbaccala.html
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