Da un po' di tempo circolano su internet dei video-corsi gratuiti che promettono di far guadagnare senza sforzo, sfruttando furbescamente le potenzialità delle nuove tecnologie. Il trend si è spostato dal 'non ti vogliono far sapere che' al 'puoi farcela e sono qui a svelarti segreti d'oro in cambio di niente'. Un proverbio statunitense avverte: non esiste la birra gratis. Quello che fa riflettere è però il messaggio che sembra essere vincente e che ricorda tantissimo gli anni Ottanta del secolo scorso: se non ce la fai, se qualcuno ti sta vessando, se fatichi a far quadrare i conti, se sacrifichi il tuo tempo al lavoro e non sei ricchissimo, liberissimo, dedito alla famiglia, proprietario di macchine costose, vestito con abiti griffati la colpa è la tua, che non credi abbastanza nelle tue potenzialità. Il messaggio è molto subdolo ma soprattutto è politicamente devastante. Chi chiede il rispetto dei diritti non è una persona incapace o non vincente, è una persona che ha il coraggio, la forza e la possibilità di lottare per sé e per il progresso sociale, è una persona e/o un gruppo di persone che ritiene fondamentale la garanzia di diritti, tutele e soprattutto che ha fiducia nella società in cui vive pertanto crede nella rivoluzionaria forza della non-indifferenza, della solidarietà sociale e dunque concreta il motivo primario delle società umane, la bellezza dello stare insieme.
Questa ricetta è ispirata alla bellezza dello stare insieme.
Roveja
Olio EVO
Pasta cortissima tipo cannolicchi, ditalini
Sale
Rosmarino
Alloro
Timo
Salvia
Aglio
Cipolla
Vino bianco
Acqua
Zenzero fresco
Far scaldare l'olio con il mazzetto aromatico e lo zenzero fresco, aggiungere la roveja, salare, sfumare col vino bianco, aggiungere l'acqua necessaria a cuocere anche la pasta, far arrivare quasi a cottura, aggiungere la pasta, aggiustare di sale, servire tal quale oppure scolare e saltare in padella con olio, aglio e rosmarino.
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