Il recente tentativo di far riaffiorare dal fango e dall'oblio i motivi di unione delle cristianità nel mondo è un passo di portata storica la cui importanza si potrà forse comprendere tra qualche secolo, al momento sono possibili soltanto delle ipotesi, calcoli delle probabilità che non potranno essere verificati da chi li computa. E già questo elemento è di importanza capitale: passi, atti e ragionamenti su un futuro remoto che si compiono con la stessa fiducia con cui una ghianda germoglia, sperando di generare una quercia solida e stabile come dovrebbe essere la pace.
Questa ricetta è ispirata al Concilio di Nicea.
Una tazza di vino bianco leggero
Una tazza di olio evo
Una tazza di zucchero bianco + zucchero per la decorazione
Farina
Anice (pimpinella anisum)
Cannella in polvere
Impastare vino, olio, zucchero, anice, cannella in polvere aggiungere la farina necessaria ad ottenere un impasto circa della densità della pasta frolla, compatto ed elastico, fare budellini del diametro di circa 1cm, tagliare e fare ciambelle, chiudere esercitando una leggera pressione col dito, inzuccherare e disporre su teglia coperta da carta forno, cuocere a circa 170°C per il tempo necessario alla cottura, solitamente una ventina di minuti.
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