La Sabina, a pochi chilometri dalla capitale, è un luogo che ha saputo, nonostante le oggettive difficoltà, resistere ad un'urbanizzazione selvaggia e al diventare periferia, preservando ambienti, panorami e tradizioni eno-gastronomiche di un territorio che si estende su un'ampia area a Nord Est di Roma. Nota nella storia per aver partorito la prima generazione di romani, può essere considerata la terra madre della civiltà romana. Dell'antico popolo dei Sabini si sa ben poco, anche perché si sono integrati e mescolati con le gens della Roma precristiana. Molte tra le cittadine costruite prima che l'urbe fosse condita, però, hanno saputo nei millenni mantenere consuetudini e abitudini che si ritrovano anche nelle peculiarità del cibo e delle ricette. A pochi chilometri dall'antica Nomentum, nel cuore di Mentana, fulcro nodale per la creazione dell'Italia unita, è possibile trovare ottimi prodotti locali, tra cui la ciammella a cancellu e i maccheroni alla centonara.
Olio extra vergine di oliva D.O.P. dell'area sabina nomentana
Maccheroni alla centonara
Pomodori freschissimi
Basilico
Cipolla
Olive sabine nomentane snocciolate
Peperoncino
Sale
Caciotta a dadini
Lavare accuratamente i pomodori, preparare un succo denso con basilico, sale e olio da aggiungere prima di portare in tavola. Far imbiondire un trito di cipolla, erbe provinciali e peperoncino in olio extra vergine di oliva, cuocere a fuoco vivace e aggiungere le olive denocciolate, Lessare i maccheroni alla centonara in abbondante acqua salata e ripassare in padella con la caciotta. Guarnire con fiori di basilico e olive sabine nomentane.
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