Panpizza alloro
e ginepro
La Crimea, bella
penisola con affaccio sul Mar Nero, è una regione particolarmente interessante
dal punto di vista storico, oltre che artistico e culturale. È contesa da quasi
tre millenni tra popolazioni del Nord e del Sud, dell’Asia e dell’Europa. Persiani,
Greci e perfino la Repubblica di Genova la reclamarono, Bizantini, Longobardi, Tatari,
Cazari, Ottomani, Russi, Turchi, Ucraini la reclamarono. A Jalta o Yalta vennero
decisi da Churchill, Roosevelt e Stalin i destini del mondo dopo la Seconda guerra
mondiale. Lì sono state perseguitate varie comunità, tra cui quelle Tatare,
Italiane, Ebraiche e ancor oggi prosegue il tentativo di eliminazione delle differenze,
in un luogo che è un generatore di differenze.
Questa ricetta è
ispirata al motto europeo. Unità nella diversità.
Mix di tre
farine, integrali e semola in proporzione adeguata all’impasto
Lievitino
(farina integrale, lievito di birra, acqua)
Foglie di alloro
tenere ma mature appena raccolte
Ginepro sabino del
Monte Tancia
Acqua
Preparare il
lievitino mescolando acqua, farina, lievito di birra, far lievitare per qualche
ora, unirne una parte al mix di farine e aggiungere foglie di alloro, bacche di
ginepro, acqua quanta ne richiede l’impasto affinché rimanga molto morbido sebben
strutturato. Lasciar lievitare una notte e un giorno. Impastare di nuovo, se
necessario aggiungere farina e/o acqua così da ottenere un impasto morbido ma
più sodo del primo impasto. Lasciar lievitare una notte direttamente in teglia,
leggermente oliata o con carta forno, infornare la mattina in forno molto per
caldo per il tempo necessario alla cottura, solitamente circa 45’.
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