venerdì 18 aprile 2014

Fettuccine o pappardelle con ragù bianco di cinghiale

Quando accade di avere della polpa di cinghiale selvatico lo si può cucinare a spezzatino oppure utilizzare per condire le fettuccine, possibilmente fatte in casa. Taluni preferiscono il ragù col pomodoro che smorza un po' il sapore 'di selvatico', altri vogliono esaltarne le particolarità nella versione 'in bianco' anche se il colore non fa pensare propriamente al bianco, visto che il vino utilizzato in cottura è spesso rosso.

Polpa di cinghiale
Latte
Spezie (alloro, rosmarino, ginepro, timo, salvia, etc.)
Sale
Vino
Acqua
Aglio
Olio extra vergine di oliva
Pepe
Fettuccine o pappardelle


Mettere a bagno il cinghiale nel latte con parte delle spezie per circa 12 ore. Scolarlo e sciacquarlo sotto l'acqua corrente. Tritare la parte per il ragù nel mixer o, meglio, nel tritacarne. In una padella grande con il bordo alto far scaldare l'olio con il ginepro, l'alloro, il timo, il rosmarino, aggiungere il trito di carne, far rosolare, quando cambia colore aggiungere le altre spezie, il sale, l'aglio a piccolissimi pezzettini e il vino, far evaporare l'alcool, aggiungere il doppio di acqua rispetto alla quantità di vino e far cuocere, assaggiare e aggiustare con acqua o vino il sapore. A cottura ultimata spolverizzare con pepe nero o rosa appena macinato. Condire le fettuccine, possibilmente fatte a mano, aggiungendo eventualmente un fiocco di burro.  

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