giovedì 4 febbraio 2016

Struffoli di Mamma Lucilla


Giovedì grasso, tempo di maschere, coriandoli e stelle filanti ma soprattutto di dolci carnevaleschi. Ultimi strappi alla regola prima della morigeratezza quaresimale, i quaranta giorni in cui i cattolici tradizionalmente dovrebbero astenersi da eccessi alimentari prima delle abbuffate di Pasqua e Pasquetta. Il Carnevale ha in realtà origini ben più antiche rispetto alla nascita di Gesù ma una delle funzioni delle religioni è quella di scandire il tempo sociale, spesso mescolando ritualità precedenti la fondazione della religione medesima. Così come i riti pubblici dialogano tra loro nel tempo e nello spazio, così le ritualità private, spesso custodite nelle cucine, si incontrano e si abbracciano in un circolo virtuoso nella creazione di squisitezze da leccarsi i baffi e le dita. Il carnevale italiano ha ormai 'istituzionalizzato' in tutte le regioni le frappe, chiamate in modo differente in base alla latitudine, e le castagnole, nelle differenti versioni locali, nonché un dolce originario della Campania, parrebbe proprio di Napoli, che viene declinato in tantissimi modi, gli struffoli. Questa è la ricetta che Mamma Lucilla tramanda dalle mani della Prozia Paola, antenata vissuta a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

Uova
Farina
Miele
Olio per friggere
Palline di zucchero colorate

Impastare uova e farina come per la pasta all'uovo ma piuttosto soda, non 'tosta' ma assolutamente non morbida, fare i budellini piccoli e tagliarne pezzettini piccolissimi di circa 0,5 cm, friggerli in molto olio, scolarli, ripassarli in abbondante miele, guarnire con palline di zucchero colorato.

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