mercoledì 15 gennaio 2020

Petto di tacchino con timo, ginepro e mele


Petto di tacchino con timo, ginepro e mele

L’Italia è un paese meraviglioso, creato da una straordinaria coesistenza di diversità, o meglio, una vera e propria fucina di peculiarità. Ogni regione, comune, paesino, rione, quartiere, famiglia sa costruire il proprio multiverso di particolarità, sfumature che creano innovazione, custodiscono la tradizione e stimolano la creatività e l’industriosità.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della tutela dell’arte e dell’artigianato europei.

Petto di tacchino acquistato dal macellaio di fiducia
Mele
Bacche di ginepro
Timo citronella
Pochissima acqua
Sale iodato
Aglio
Foglioline di cipollina fresca

Tagliare il tacchino a listerelle, sbucciare le mele e tagliarle a pezzi irregolari, in una padella antiaderente in pietra Bialetti, preparare un ‘soffritto’ con un trito di aglio in pochissima acqua bollente, neanche a coprire il fondo della padella, far evaporare quasi completamente l’acqua, aggiungere il tacchino tagliato a listerelle, far evaporare il liquido naturale, aggiungere ginepro, timo, mele, sfumare con la birra, continuare a cuocere a fuoco vivace, aggiungendo, quando necessario, mele ed eventualmente birra. Far evaporare il liquido ma non eccessivamente così che il tacchino non rimanga mai secco ma mantenga una gustosa morbidezza.

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