giovedì 28 gennaio 2016

Pinzimonio con olio extravergine di oliva di sasso tiburtino o olio extravergine Sabina D.O.P.



L'olio extravergine di oliva è l'ingrediente più basilare ed importante della cucina italiana e mediterranea. Gli studi scientifici su questo grasso completamente vegetale mettono in luce sempre nuovi benefici per la salute, ovviamente se abbinate a diete equilibrate. In Italia la produzione di olio extravergine di oliva è da secoli una questione culturale e quando si preparano anche i piatti più semplici, quelli più tipici della nostra tradizione culinaria, non si pensa quasi a quanto importante sia l'oro verde delle nostre terre. Gli esperti sanno riconoscere un olio da un altro con grande facilità, chi si diletta in cucina ha spesso sviluppato un gusto peculiare per un olio o per un altro. In alcune regioni del Sud, quali la Calabria, lasciano che le olive cadano su teli predisposti a raccogliere i frutti maturi, in altre regioni geograficamente o culturalmente definite, quali la Sabina, si usa raccoglierle in fretta e macinarle subito, affinché le olive non rimangano nelle cassette per più di due o tre giorni, in regioni del Nord, quali la Liguria, la raccolta è resa ancor più complessa dalle particolari posizioni dei terreni che richiedono addirittura appositi vagoni a cremagliera per trasportare a valle le olive. C'è la spremitura a freddo e quella a caldo e i sostenitori dell'una e dell'altra tecnologia di estrazione del nettare più prezioso hanno molteplici motivazioni da addurre, c'è ci preferisce la pietra nel molino e chi l'acciaio e ognuno ha le sue ragioni, tutte, o quasi, storicamente, scientificamente e culturalmente motivate. Vero è che alcuni extravergine si combinano meglio con alcuni pani e con alcuni piatti, quindi è più probabile che un sugo semplice con pomodori di Pachino risulti più saporito se abbinato ad un olio della costa orientale della Sicilia, che il pesto genovese sia più gustoso con un olio ligure e che la bruschetta romanesca sia perfetta con gli oli prodotti nelle immediate vicinanze della Città Eterna utilizzando un pane prodotto con farina dalla provincia di Roma. Questa tra le tantissime ricette di pinzimonio è quella tramandata da generazioni nella famiglia di mia madre e l'olio perfetto è quello della Sabina oppure quello di sasso dai Preappennini tiburtini.

Sedano coste
Finocchi
Carote
Sale
Pepe nero e bianco macinati insieme
Olio extravergine di oliva di sasso dai Pre-appennini tiburtini o Sabina D.O.P.

Lavare le coste di sedano, togliere gli eventuali fili troppo spessi, tagliarlo a listerelle di circa 10cm per 2cm per lo spessore che ha, lavare bene i finocchi e tagliarli a spicchi sottili, sbucciare e lavare bene le carote, tagliarle a fiammiferi erti e lunghi. Preparare un'emulsione con sale, pepe e olio extravergine, metterla in ciotoline e intingere le cruditées nel pinzimonio.

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