venerdì 24 aprile 2020

Insalata di patate con hummus


Insalata di patate con hummus

Gandhi era mazziniano, giustamente, ovviamente. La scelta tra i grandi pensatori libertari dell’epoca era, per semplificare molto, tra Mazzini e Marx. L’italiano parlava di persone, di individualità, di umanità e libertà, di doveri dell’uomo e della donna prima ancora che di diritti. Il tedesco parlava di classi sociali, non riuscendo mai a scrollarsi di dosso il regime antico che presupponeva il classismo, la distinzione delle persone in base al censo. Il primo si rivolgeva a uomini, donne, giovani e anziani, parlava dell’evoluzione e della rivoluzione, esprimeva fiducia negli individui e nell’umanità intera, il secondo rovesciava i dittatori, al posto del capitalista voleva mettere il proletario, ma proprio questa distinzione soltanto sulla base della condizione di una società pre-esistente, l’incapacità di immaginare la libertà a prescidere dai condizionamenti sociali del presente costituiva un limite invalicabile per chi, come Gandhi, viveva come un sottoproletario (categoria, che ovviamente prescinde dalle persone, da Marx quasi schifata), proveniva da una benestante famiglia baniani e reclamava la libertà per il popolo indiano, tutto il popolo, senza distinizione di razza, censo, religione, sesso, e per tutti i popoli oppressi.
Questa ricetta è ispirata alla libertà e all’umanità.

Patate
Aceto di vino bianco
Hummus
Olio extravergine di oliva
Gomasio e/o sale

Lavare le patate e metterle in pentola con l’acqua a coprirle di almeno un dito, far bollire, scolarle, farle intiepidire, sbucciarle, condirle con olio, sale e/o gomasio, aceto, hummus.

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