Pizza ripiena
con topinambur, ricotta e zafferano
Da qualche tempo
sugli strumenti elettronici di connessione sociale e sui mezzi di comunicazione
di massa si stanno dando ritrovo personaggi alquanto bizzarri che pretendono di
ergersi ad inquisitori delle festività evocando quali tradizionali e quindi, a
loro pensare, idonee a forgiare cittadini su valori forti ed importanti,
festività spesso e volentieri piuttosto recenti. Costoro non sembrano
preoccuparsi dei ‘doveri dell’uomo’ (e ovviamente della donna), tra cui l’onestà,
la volontà di progresso, lo stare insieme nella creazione di libertà e
innovazione sociale, di solidarietà umana e interplanetaria, di benessere ma
dell’importanza della negazione di molte festività tradizionali, soprattutto italiane,
perché hanno, di fatto, aggiornato i costumi.
Questa ricetta è
ispirata alle tante tradizioni italiane le cui radici si possono rintracciare nelle
abitudini delle popolazioni preromane e, soprattutto, nella libertà di
festeggiare, anche se atei, un onomastico.
Farina tipo 2
ecor
Farina di grano
duro Senatore Cappelli
Lievito di birra
Acqua
Olio
extravergine di oliva
Sale iodato
Ricotta
Zafferano,
stimmi
Topinambur
Impastare le
farine con un pizzico di olio, acqua tiepida, lievito di birra, mettere a
lievitare. Sbucciare i topinambur o lavare bene la buccia se particolarmente
sottile, tagliarli a fettine piuttosto sottili e/o a dadini piuttosto piccoli,
unire alla ricotta, ad uno o due stimmi di zafferano sbollentati in pochissima
acqua da aggiungere al composto, neanche un dito, sale, olio. Stendere una
sfoglia sottile abbastanza grande da poterla ripiegare agilmente su sé stessa,
riempire con il ripieno, chiudere, spennellare con olio, infornare in forno ben
caldo a circa 220°C per il tempo necessario alla cottura.
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