lunedì 24 giugno 2019

Pastiera napoletana senza zucchero nella ricotta


Pastiera napoletana senza zucchero nella ricotta

Nel mezzo del cammin di nostra vita leggere la Commedia di Dante Alighieri è un ottimo esercizio mentale mentre iniziare a sentirla raccontare durante la primissima infanzia può stimolare l’apprendimento della lingua italiana e soprattutto della sua musicalità.
Questa ricetta è ispirata all’abitudine di leggere grandi classici della letteratura quale fiabe della buonanotte a neonati e divezzi.

Per la pasta:
300 grammi di farina
140 grammi di burro
152 grammi di zucchero
3 tuorli

Per il ripieno:
300 grammi di latte intero
560 grammi di grano cotto
20 grammi di burro
400 grammi di ricotta freschissima di pecora Ecofattorie Sabine
Scorze di limone non trattato
Scorze d’arancia candite
Scorze di cedro candite
Canditi di cedro e di arancia già tagliati
35 o 40 ml di acqua di fiori d'arancio
Cannella in polvere
2 uova + 2 tuorli

1 tuorlo per spennellare

Impastare su un piano di lavoro freddo lo zucchero, la farina e il burro, poi aggiungere i tuorli, fare un panetto quadrato e mettere in frigo per almeno un'ora ma possibilmente di più. A parte preparare il ripieno. Tagliare grossolanamente le scorze d’arancia lasciandone da parte alcune striscioline per guarnire. Far lessare il grano precotto nel latte con la scorza di limone e il burro fino ad ottenere una crema, lasciarla freddare, sbattere le uova con l'acqua di fiori d'arancio, aggiungere la ricotta, girare con una frusta a mano, aggiungere la crema di grano, le scorze candite, un pizzico di cannella, i canditi piccoli. Stendere la sfoglia lasciando da parte le fettucce per la guarnizione, mettere la carta forno sulla teglia a bordo non basso, almeno 5 o 6 centimetri, posizionarvi la sfoglia, riempirla con il ripieno, posizionare le strisce, spennellare, mettere in forno non troppo caldo a circa 160°C per il tempo necessario alla cottura, quindi togliere la torta dalla tortiera facendo attenzione a non romperla e metterla su una gratella, far intiepidire leggermente. C’è chi aggiunge, oltre all’acqua di fiori d’arancia, anche quella di millefiori.

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