Pizza con stracchino
e infornata di verdure di Nonni Lucilla e Pietro
Ogni anno il due
giugno si pone la medesima questione: la parata per la Festa della Repubblica
dovrebbe coinvolgere anche la società civile e si dovrebbero limitare le
esibizioni militaresche? Veder volteggiare le frecce tricolori è un bello
spettacolo, troppo inquinante è vero ma pur sempre una tradizione, le fanfare
di corsa e i battaglioni in mostra con le uniformi da cerimonia è interessante
ma l’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana recita che l’Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa e l’articolo 1 del testo fondamentale
per l’ordinamento dello Stato sancisce che l’Italia è una Repubblica
democratica fondata sul lavoro. Certamente la carriera militare è un lavoro ma
non sono le forze armate, per fortuna e soprattutto grazie a secoli di
battaglie libertarie, a costituire e costruire e creare e mandare avanti la
Repubblica, bensì le tante botteghe che fanno fatica a tenere alzate le serrande,
gli artigiani vessati da tasse insostenibili, le piccole e medie imprese che
tanto penano per andare avanti, le grandi aziende ormai importantissime realtà
internazionali e tutte quelle persone che quotidianamente si alzano e contribuiscono,
ciascuno a suo modo, al funzionamento dell’Italia senza imbracciar fucili.
Questa ricetta è
ispirata alla Repubblica italiana, nella sua meravigliosa e talvolta complicata
complessità.
Infornata di
verdure di Nonni Lucilla e Pietro
Farina 2
Farina 00
Lievito di birra
Acqua tiepida
Olio extravergine
di oliva per la teglia
Stracchino
Impastare le
farine con il lievito e l’acqua, coprire e far lievitare a lungo, stendere la
pizza in teglia oliata, condire abbondantemente con l’infornata di verdure e lo
stracchino spezzettato con le mani e ben distribuito, infornare in forno ben
caldo a circa 220°C per il tempo necessario alla cottura.
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