sabato 29 giugno 2019

Panpizza con ginepro, salame corallina, curcuma, maraschino e rosmarino


Panpizza con ginepro, salame corallina, curcuma, maraschino e rosmarino

La memoria storica è fondamentale per comprendere l’attualità, l’oggi e il domani, quello che accadrà e ciò che potrebbe succedere nuovamente. Immaginare un’Italia senza radicali è possibile, certamente, ma poco costruttivo, poco divertente e interessante. I radicali, transnazionali e nostrani, hanno saputo leggere e vedere le storture di sistema, comprendere i limiti oltre i quali i politicanti italiani non avrebbero dovuto muoversi, non avrebbero potuto spostare il limite dell’azione politica e giudiziaria. È difficile immaginare un’Italia senza Stanzani, Pannella, Bordin e soprattutto è arduo ipotizzare libertà e giustizia nel Paese più bello e complesso del mondo. Appare quanto mai urgente, urgentissimo, ricreare e ricostituire una forza politica profondamente libertaria, liberale, radicale, repubblicana, garibaldina e mazziniana che possa far progredire l’Italia, indicando la via, protestando, criticando, rimbrottando e, talvolta, tirando le orecchie alla politica italiana. Sarebbe bello se potesse essere una forza di potere dominante ma la libertà e i libertari hanno poca simpatia per i poteri dominanti, per gli inciuci e le sottomissioni, preferiscono, di gran lunga, l’amore, l’armonia e la felicità, la possibilità di litigare e far pace, di ragionare e pensare. I libertari sono un po’ come quei marinai di Camogli, tanto abili da avere il diritto al mugugno, inviolabile sulle imbarcazioni, spesso salve grazie proprio alle critiche di chi conosce bene il mare e sa interpretare il vento.
Questa ricetta è ispirata alla libertà.

Bacche di ginepro, abbastanza, facendo attenzione agli aghetti
Salame corallina, abbastanza ma non troppo, tagliato a cubetti
Curcuma in polvere o, avendola, fresca, sbucciata e tritata, non troppa ma abbastanza
Maraschino, abbastanza
Rosmarino, non troppo
Burro, q.b.
Zucchero, poco
Sale, pochissimo
Uova, un paio
Latte, abbastanza
Farina 2
Per la pasta lievitata:
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua

Impastare le farine con il lievito di birra e l’acqua fino ad ottenere un impasto non troppo sodo, anzi piuttosto molliccio, coprire e far lievitare fino a che non fa le bollicine, almeno una notte e un giorno o un paio di giorni. Unire gli altri ingredienti, aggiustando di farina e di latte, dunque coprire, far lievitare almeno una notte, mettere in teglia e infornare in forno caldo a circa 190°C per il tempo necessario alla cottura.

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