Panpizza con
ginepro, salame corallina, curcuma, maraschino e rosmarino
La memoria
storica è fondamentale per comprendere l’attualità, l’oggi e il domani, quello
che accadrà e ciò che potrebbe succedere nuovamente. Immaginare un’Italia senza
radicali è possibile, certamente, ma poco costruttivo, poco divertente e
interessante. I radicali, transnazionali e nostrani, hanno saputo leggere e vedere
le storture di sistema, comprendere i limiti oltre i quali i politicanti
italiani non avrebbero dovuto muoversi, non avrebbero potuto spostare il limite
dell’azione politica e giudiziaria. È difficile immaginare un’Italia senza
Stanzani, Pannella, Bordin e soprattutto è arduo ipotizzare libertà e giustizia
nel Paese più bello e complesso del mondo. Appare quanto mai urgente,
urgentissimo, ricreare e ricostituire una forza politica profondamente
libertaria, liberale, radicale, repubblicana, garibaldina e mazziniana che possa
far progredire l’Italia, indicando la via, protestando, criticando,
rimbrottando e, talvolta, tirando le orecchie alla politica italiana. Sarebbe bello
se potesse essere una forza di potere dominante ma la libertà e i libertari
hanno poca simpatia per i poteri dominanti, per gli inciuci e le sottomissioni,
preferiscono, di gran lunga, l’amore, l’armonia e la felicità, la possibilità
di litigare e far pace, di ragionare e pensare. I libertari sono un po’ come
quei marinai di Camogli, tanto abili da avere il diritto al mugugno, inviolabile
sulle imbarcazioni, spesso salve grazie proprio alle critiche di chi conosce
bene il mare e sa interpretare il vento.
Questa ricetta è
ispirata alla libertà.
Bacche di
ginepro, abbastanza, facendo attenzione agli aghetti
Salame corallina,
abbastanza ma non troppo, tagliato a cubetti
Curcuma in
polvere o, avendola, fresca, sbucciata e tritata, non troppa ma abbastanza
Maraschino,
abbastanza
Rosmarino, non
troppo
Burro, q.b.
Zucchero, poco
Sale, pochissimo
Uova, un paio
Latte,
abbastanza
Farina 2
Per la pasta
lievitata:
Farina 00
Farina 2
Lievito di birra
Acqua
Impastare le
farine con il lievito di birra e l’acqua fino ad ottenere un impasto non troppo
sodo, anzi piuttosto molliccio, coprire e far lievitare fino a che non fa le
bollicine, almeno una notte e un giorno o un paio di giorni. Unire gli altri
ingredienti, aggiustando di farina e di latte, dunque coprire, far lievitare
almeno una notte, mettere in teglia e infornare in forno caldo a circa 190°C
per il tempo necessario alla cottura.
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