Bieta coste gratinata con caprino semistagionato, ricetta
di Nonna Lucilla rielaborata
Firenze è una
città meravigliosa, di una bellezza ammaliatrice e accogliente. Attenta alle
nuove mode, con una naturale e storica vocazione internazionale ha sviluppato
un’interessante industria del turismo ‘responsabile’ e attento ad una serie di
bisogni imposti da stili di vita contemporanei e la tendenza a creare città kid’s
friendly ha iniziato a farsi strada. I fasciatoi nei bagni stanno cominciando a
diventare una normale dotazione nei luoghi pubblici e nei musei, strade e
marciapiedi sono percorribili con facilità, ma molto c’è ancora da fare per assicurare
il minimo delle dotazioni necessarie affinché Firenze, e molte altre città
italiane, si adegui agli standard nord-europei.
Questa ricetta, rielaborazione
di una tradizionale di Nonna Lucilla, è ispirata al femminismo intersezionale.
Bieta coste
Olio
extravergine di oliva
Sale integrale
Formaggio di
capra semistagionato
Noci
Acqua
Pangrattato
finissimo fatto in casa da Nonni Giancarlo e Enza
Pangrattato grossolano
Lavare la bieta
a coste, lessarla al dente, scolarla. Asciugare le foglie con un canavaccio
molto pulito o con la carta assorbente, passarle nel pangrattato finissimo
mescolato a poco sale, disporle nella teglia oliata, coprendo pangrattato grossolano
e granella di noci, un filo d’olio. Infornare in forno ben caldo a 180°C o
200°C per il tempo necessario, quasi a fine gratinatura aggiungere il caprino semistagionato
grattugiato julienne quindi proseguire la cottura.
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