Filetto di manzo con vino rosso e salvia
La storia d’Italia
è espressione di una incredibile diversità, di una molteplicità di differenze
che si sono intrecciate in modi talvolta incredibili. Talvolta un semplice particolare,
quale un dettaglio in un mosaico può rivelare meravigliose connessioni euro-mediterranee
di cui sembrerebbe essersi persa la memoria tra i flutti delle onde. I giardini
botanici toscani, ad esempio, sono un’interessantissima forma di mescolanza di
sapienze tramandate, modificate, rielaborate nel corso di secoli e millenni. La
caratteristica più interessante è la commistione tra hortus conclusus alto
medievale e giardini arabi e el-andalusi, la cui influenza è, per l’appunto,
documentata da un piccolo pezzetto di mosaico che si trova all’interno del
Battistero di Pisa, sotto l’altare.
Questa ricetta è
ispirata al sapere rivoluzionario di giardiniere e giardinieri nella storia mediterranea.
Filetto di manzo
acquistato dal macellaio di fiducia
Vino rosso della
Cantina Sociale del Chianti senese di Colle Val d’Elsa
Salvia fresca
Sale grosso
integrale
Scaldare la
padella con rivestimento in pietra sul cui fondo sia stato sparso un pizzico di
sale grosso, adagiarvi il filetto, girarlo dunque sfumare con vino e aggiungere
salvia, girare ed eventualmente aggiungere altro vino fino al grado di cottura
desiderato.
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