lunedì 7 maggio 2018

Minestrina maggiolina


Minestrina maggiolina

La gastronomia molecolare è stata spesso al centro di polemiche più o meno condivisibili ma le vicende che si intrecciano con la ‘rivoluzione tecnologica cuciniera’ sono particolarmente divertenti. Uno tra gli chef più noti è lo spagnolo Ferran Adrià, maestro di Massimo Bottura, e in Italia c’è un duo di ricercatori e sperimentatori la cui storia è piuttosto curiosa, quella di Ettore Bocchia e Davide Cassi.
Questa ricetta è ispirata alla cucina e agli innovatori di tutte le epoche.

Asparagi selvatici
Fave fresche
Carciofetti
Menta
Nepitella
Patate novelle
Cardi
Fiori di acacia per guarnire
Olio extravergine di oliva
Pecorino abbastanza fresco
Acqua
Sale integrale iodato
Limoni per pulire i carciofi

Sbucciare e spellare le fave; sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a dadini; pulire i carciofetti, tagliarli a spicchi piccoli; pulire e lavare i cardi, tagliarli a pezzetti, lavare e pulire gli asparagi, spezzarli a pezzetti. Porre tutto in pentola, aggiungere acqua, le erbe aromatiche lavate e il sale. Far cuocere abbastanza a lungo ma non troppo, quasi a fine cottura aggiungere una parte degli asparagi. Servire con un filo d’olio, pecorino a dadotti, fiori di acacia ben lavati, crostoni di pane o fette tostate integrali Gentilini a pezzetti oppure con pane di segale tostato.

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