Spaghetti alla
chitarra abruzzesi con pangrattato, aglio fresco, foglie di cipollina e
rosmarino
Giulio
Andreotti, nella sua iconica lucidità, nella sua capacità di agire politicamente
con la medesima spregiudicatezza del principe machiavelliano, affermò in più occasioni
che non si offendeva perché aveva un gran senso dell’ironia. Caratteristica che
gli ha garantito di rimanere al potere per moltissimi anni: non ha mai abusato
del suo notevolissimo potere politico personale per ritorsioni contro chi lo
aveva criticato su muri e striscioni. In Italia, d’altronde, cercare di contrastare
con la violenza e l’abuso di potere, il bullismo istituzionalizzato il diritto
al mugugno, allo sfottò, alla pernacchia, alla critica anche goliardica è pressoché
impossibile. Recentemente un ministro italiano ha costretto agenti della DIGOS,
ossia un organismo preposto ad indagare su questioni dirimenti per lo Stato
italiano, a rimuovere lenzuola scritte a mano ed esposte a finestre e balconi
coprendo di ridicolo non soltanto sé stesso, cosa che è del tutto irrilevante, ma
anche, e questo è gravissimo, l’istituzione che rappresenta e che è stato
nominato a comandare, perché evidentemente non di gestione si può parlare né tantomeno
di governo, viste e considerate tali azioni degne di una dittatura sudamericana
e certamente non di un Paese civile in cui il diritto ad esprimere le proprie
opinioni è garantito dalla Costituzione e da una notevole quantità di trattati
internazionali ratificati dall’Italia. L’intimidazione istituzionale attuata
con abusi d’ufficio e tra l’altro con notevole imbarazzo per i corpi militari,
uno striscione non autorizzato può al massimo portare ad una multa, una
sanzione amministrativa comminata dalla polizia municipale e certamente non da agenti
della Polizia di Stato della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni
Speciali. Oltre ad essere un atto intimidatorio, infatti, impiegare personale
specializzato in operazioni delicatissime per imprigionare liberi cittadini che
hanno esposto lenzuola dal balcone di casa propria è un atto che si potrebbe configurarsi
come potenzialmente criminale da parte di chi ha impartito tale ordine, andando
a forzare notevolmente le procedure amministrative previste in casi similari.
Questa ricetta è
ispirata agli strumenti legali di contrasto al bullismo istituzionale.
Spaghetti alla
chitarra abruzzesi, quindi sottili e non erti come quelli romani
Acqua
Sale iodato
Pangrattato
Aglio fresco
Olio
extravergine di oliva
Foglie
di cipollina fresca
Rosmarino
In
una padella antiaderente in pietra Bialetti far scaldare l’olio abbondante ma
non troppo con aglio a fettine, rosmarino e foglie di cipollina lavate e
tagliate ad anellini, far diventare traslucido l’aglio senza farlo imbiondire,
aggiungere il pangrattato e girare per un paio di minuti, non di più. Nel frattempo,
lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla lasciando da parte l’acqua
di cottura, saltarla nella padella con il condimento, aggiungere un po’ di
acqua di cottura se necessario.
Nessun commento:
Posta un commento