giovedì 6 febbraio 2020

Frittata di patate e rosmarino


Frittata di patate e rosmarino

Da qualche anno sono in voga i rave parties di musica classica, un modo per esprimere il malcontento generazionale, lo spirito di rivolta e rivoluzione che dovrebbe, un po’ naturalmente, animare giovani e giovanissimi. Se il sistema sociale cosiddetto ‘mainstream’ cerca di imporre modelli culturali fondati sull’indifferenza, la maleducazione, la violenza e, fondamentalmente, l’assenza di contenuti, idee, pensieri, capacità di ragionamento e di critica, prima di tutto sociale, i rivoluzionari di oggi rispondono a suon di sinfonie, andando a rispolverare partiture che tengono ben attivi i neuroni celebrali e spesso inneggiano al progresso sociale, alla conoscenza, alla libertà. Di fronte, insomma, al tentativo più che evidente di abbassare il livello intellettuale, culturale, civile per creare alienazione e sfruttamento i giovani, o almeno alcuni di loro, i veri rivoluzionari, si oppongono con Rossini, Wagner, Strauss, Bach, Beethoven, Bellini, bacchette alzate contro la banalità del male e il male della banalità e delle banalizzazioni.
Questa ricetta è ispirata al potere rivoluzionario della musica cosiddetta classica.

Patate
Rosmarino
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Uova

Sbucciare le patate, sciacquarle, affettarle sottilissimamente, far scaldare l’olio in una padella antiaderente, versarvi le patate e gli aghi di rosmarino tritati finissimamente col coltello o con la mezzaluna, farle dorare, dunque versare le uova sbattute e salate così da coprirle bene ma a sfioro, la frittata dev’essere non più alta di uno o due centimetri, girarla col piatto, proseguire la cottura eventualmente coprendo la padella.

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