Arrosto di vitella
con rosso del Chianti
Ogni stagione, qualunque
ricorrenza, in Italia ha il proprio piatto tipico, con ricette che talvolta
differiscono di pochi, essenziali, particolari e altre in modo sostanziale.
Anche la Quaresima, che per i cattolici dovrebbe essere un periodo di digiuno,
ha i suoi dolcetti. Il maritozzo con l’uvetta è quello forse più noto a Roma,
anche se a Genova c’è una vera e propria battaglia tra due pasticcerie storiche
sull’originalità e la perfezione nell’esecuzione dei cosiddetti ‘quaresimali’,
mentre più a Sud si preparano dolcetti simili a tozzetti o cantucci. Molte ricette
si perdono nella notte dei tempi ma spesso arrivano dal Medioevo e da momenti storici
in cui si sono verificati collegamenti per lo più pacifici tra le varie sponde
del Mediterraneo e con Paesi lontani da cui provenivano spezie ormai di uso
comune.
Questa ricetta è
ispirata ai dialoghi tra culture e cucine che caratterizzano la storia dell’alimentazione
umana.
Arrosto di
vitella acquistato dal macellaio di fiducia
Olio
extravergine di oliva
Aglio
Cipolla
Carote
Patate
Timo
Semi di
finocchio
Zenzero fresco
Curcuma fresca
Acqua
Far scaldare poco
olio in una pentola, aggiungere l’arrosto, farlo rosolare bene, dunque sfumare
con acqua e vino, aggiungere gli odori e gli ortaggi sbucciati e lavati, far
cuocere a lungo. Far freddare, affettare, rimettere nel sughetto di cottura.
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