Zuppa di farro
con cavolo nero e pancetta
La fratellanza
universale è un concetto che ha iniziato ad avere un senso concreto con la
Rivoluzione francese del 1789 e con quella americana di qualche anno
precedente. Per la prima volta nella storia europea il popolo, unito, è riuscito
a coalizzarsi su un territorio molto vasto, nazionale e non soltanto locale
come accaduto nelle tante rivoluzioni medievali italiane, e ad ottenere una
prima forma di rovesciamento del potere, attuando di fatto una laicizzazione
dello Stato impensabile, nella sua attuazione pratica su un territorio di
quelle dimensioni, fino a quel momento. Se Gubbio, Firenze, Urbino, Siena, San
Marino, etc. hanno costituito le prime forme di governo partecipativo su cui si
è costruito, in seguito e passo dopo passo, il sistema repubblicano italiano,
la Francia unita ha saputo scrollarsi di dosso i pregiudizi che esaltavano l’intoccabile
divinità di alcune famiglie di nobili, autorizzate mediante sigillo divino. L’eguaglianza
è un corollario indispensabile dell’idea di fratellanza, non quella che non
prevede differenze tra gli individui nelle loro inclinazioni.
Questa ricetta è
ispirata a Mazzini.
Pancetta affumicata
a dadini
Farro
Cavolo nero
Cipolla
Aglio
Sale integrale
Acqua
Sedano
Carota
Patate, poche
Olio
extravergine di oliva da aggiungere a crudo
Vino rosso,
pochissimo
Proporzioni su
400 gr. di farro: 1 carota media, 1 spicchio d’aglio, 2 fettine di cipolla
sottili, 4 foglie di cavolo nero, una vaschetta di pancetta a cubetti preconfezionata,
1 o 2 patate medie, acqua, circa ½ litro.
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