domenica 11 settembre 2016

Insalata fresca di zucchine, friggitelli, cipollina e gomasio


Il Manifesto di Ventotene è stato uno tra i più importanti scritti dell'era moderna, un testo basilare per la comprensione di un'idea di fratellanza e unità tra gli Stati che sembrava essere la più logica e ragionevole forma di organizzazione civica per costruire la pace tra le popolazioni, tra i cittaini che cominciavano nuovamente ad essere considerati tali e non degli elementi partecipi del paesaggio. L'Europa Unita, e prima la Giovine Europa, le varie Internazionali e la forza dirompente delle idee di libertà, talmente rivoluzionarie e ovviamente giuste da essere considerate utopistiche e irrealizzabili, prima ancora che i Paesi diventassero Nazioni, poi, ipotizzare un concetto di cittadinanza che travalicava i confini nazionali sembrava a dir poco fantasioso. Qualche decennio passò, molti cambiamenti sociali ed economici si realizzarono e a poco a poco si riuscì anche ad avere organizzazioni sovranazionali che fondavano l'idea di cittadinanza sul principio della libera scelta e della pacifica cooperazione tra i popoli, tra le persone, ognuna con diritti propri da rispettare e considerare inviolabili a prescindere dal censo, dagli orientamenti politici, dall'età e dal genere. Un nuovo ordinamento mondiale che metteva al centro di tutto le persone, l'ambiente, la natura e soprattutto la pace. Una rivoluzione in giacca e cravatta, fatta di codici e codicilli, di relazioni diplomatiche, di trattati internazionali e di serissime organizzazioni sovranazionali, un'utopia realizzata e in costante fase di realizzazione perché la pace, sebbene sia la più ovvia aspirazione degli esseri umani è anche la più semplice e complessa forma di organizzazione pratica della vita quotidiana.
Papa Francesco, uno tra i Capi di Stato più all'avanguardia di questi primi decenni del XXI secolo, ha puntato il dito, i fari dell'enorme meccanismo mediatico che il Vaticano riesce a mobilitare, su quello che ha definito il 'Nuovo Umanesimo', le nuove forme di cooperazione tra persone, popoli, cittadini, Stati e organizzazioni per la promozione di diritti fondamentali delle persone e dell'ambiente. D'altronde che questo Pontefice fosse un po' particolare lo aveva già detto un prete da strada, Don Andrea Gallo, che sembrava conoscere a fondo le dottrine che predicava e si ostinava a cercare di convertire gli ecclesiastici alla religione cattolica. “Questa volta – commentò subito dopo la fumata bianca nel Conclave – lo Spirito Santo ha fatto un giro anche nella Cappella Sistina”. Sarebbe stata considerata una blasfemia se non fosse stata pronunciata da uno tra i più cristiani preti della storia del Cattolicesimo. “Sarebbe bello se si volesse chiamare – aggiunse il vecchio prete genovese senza neanche una parrocchia tutta sua che non fosse l'amore assoluto della gente – Francesco” e così fu.
La bellezza della dottrina del Nuovo Umanesimo non è distante da quella delle nuove forme di libertà espresse da taluni Presidenti e Primi Ministri che davvero possono dirsi degni di questo appellativo, persone che guidano il cambiamento verso nuove forme di libertà e di convivenza pacifica, quale il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, paladino di idee femministe, libertarie e liberali, portabandiera di una nuova spiritualità, di un nuovo e innovativo modo di intendere la gestione dello Stato e il concetto di cittadinanza che non può essere più qualcosa che riguarda soltanto confini geografici perché siamo nel ventunesimo secolo. C'è una parola inglese che racchiude in sé una grande verità e una enorme possibilità di ricostituzione del concetto stesso di cittadinanza 'like-minded States', Stati che la pensano in modo simile. A parte il fatto che immaginare uno Stato pensante non è cosa facilissima ma è vero che vi sono talune 'vicinanze' di pensiero e di azione che accomunano talune Nazioni al di là da confini geografici. Tra Roma e la Capitale dell'Arabia Saudita c'è una distanza chilometrica di poco più di 3.000 chilometri, c'è un mare che ci unisce da millenni eppure la differenza culturale è immensa, molto più di quella che ci separa da Gerusalemme, da Sarajevo, da Toronto, da Mexico City e finanche dalla Capitale della Nuova Zelanda, un Paese che è letteralmente agli antipodi rispetto all'Italia. E chissà che queste unioni di Stati possano essere la nuova forma di organizzazione intergovernativa per il raggiungimento della pace e l'implementazione dello sviluppo sostenibile.
Questa ricetta, semplicissima, è ispirata alle idee che sembrano irrealizzabili e che poi, quasi in punta di piedi diventano realtà.




Foglie di cipollina fresca
Gomasio biologico
Zucchine freschissime
Olio extravergine di oliva
Limone
Friggitelli freschissimi





Lavare e tagliare a listerelle le foglie di cipollina e i friggitelli, dunque fare una julienne di zucchine, porre le verdure in una terrina e condire con olio, limone e Gomasio.  

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