L'Italia,
oltre ad essere un Paese ricco di diversità, è anche un luogo dove
esistono infiniti modi perfetti per creare quelli che ad uno sguardo
superficiale potrebbero sembrare orpelli o dettagli. Il tombolo,
antica arte di intrecciare fili forse nata con l'esigenza di
rammendare e non sprecare, non buttare inutilmente preziosa
biancheria, che si è sviluppato in forma artistica e di sofisticato
artigianato, è una delle tante espressioni di differenze e diversità
che caratterizzano la produzione artigianale di qualità italiana,
spesso fatta di dettagli complicatissimi con la pretesa di essere
semplici decori.
Questa
ricetta fresca, genuina e all'apparenza facilissima è ispirata alla
capacità tutta italiana di complicare la semplicità in modo
talmente complesso da renderla semplice, all'apparenza e
superficialmente.
Maccheroni a
centonara o centinara o cento (impastare acqua e farina, dunque fare
piccoli budellini di circa 0,8 cm di diametro e lunghezza variabile
anche fino a 30cm)
Melanzane
dell'orto
Primosale
Collemaggio
Acqua
Sale
Cipolla
fresca
Aglio rosso
di Sulmona dal Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Olio
extravergine di oliva
Basilico
fresco
Peperoncino
fresco se piace
Impastare i
maccheroni a centonara se non si ha una suocera gentile che li
prepara a mano uno per uno, mettere in una padella olio, aglio
tagliato sottile, poca cipolla fresca tritata finemente, sale,
pomodori dell'orto lavati e tagliati a tocchetti, far cuocere poco. A
parte friggere in olio extravergine di oliva le melanzane
precedentemente lavate, tagliate in fette di circa 1cm di spessore,
messe sotto sale per qualche ora e dunque asciugate. Farle scolare su
carta pane o carta assorbente, farle freddare un po' quindi tagliarle
con le forbici in pezzetti irregolari di circa 2cm per 4cm,
aggiungerle al sugo insieme al basilico fresco, cuocere qualche
minuto mentre si lessano i centonara nell'abbondante acqua salata.
Sbriciolare il primosale e condire i maccheroncini scolati con il
sugo.
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