giovedì 22 settembre 2016

Pollo ruspante con friggitelli, patate e peperoni


L'agricoltura biologica è ormai diventata un importante settore del comparto agroalimentare, ovunque nei supermercati e nei negozi di alimentari è possibile trovare prodotti 'biologici' o che contengono ingredienti da coltivazioni biologiche certificate. Esistono negozietti specializzati in alimenti vegani, vegetariani e biologici e addirittura i prodotti alimentari di talune marche sono vendute nelle erboristerie, nelle parafarmacie se non proprio nelle farmacie. Andando a leggere l'etichetta si scopre che spesso anche i marchi che infondono maggior fiducia nel consumatore consapevole si scopre però molto spesso che anche i legumi provengono da coltivazioni non europee, andando a leggere meglio si trovano molti prodotti cinesi e sudamericani e addirittura può accadere di trovare prodotti biologici, vegani, vegetariani a base di soia proveniente dalla Svizzera con criteri aderenti alla carta di Basilea creata con il WWF. Ora, certamente l'Italia ha tanti difetti e tantissimi problemi irrisolti però è vero che è il Paese con la maggiore biodiversità che, per quanto poi riguarda i legumi sbaraglia letteralmente qualunque altra nazione per varietà, qualità e 'purezza', tra l'altro generalmente certificata dai rigidi controlli del MIPAAF. In ogni regione italiana vi sono decine di qualità di legumi, cosa impensabile in qualunque altra nazione in cui le cultivar si contano comodamente con le dita di una mano, il che vuol dire che ogni terreno, ogni clima, ogni territorio ha i propri legumi tipici selezionati nei secoli dagli agricoltori che hanno dovuto e saputo rispettare le caratteristiche peculiari della zona di produzione senza bisogno di utilizzare sostanze chimiche dannose per la terra, per gli animali e per l'uomo. Molte di queste coltivazioni non vantano il bollino 'biologico' perché, semplicemente, non hanno necessità di pre-trattare i terreni: le coltivazioni sono quelle che ormai vengono pressoché spontaneamente, quelle che hanno trovato il loro habitat ideale e quindi non hanno necessità di trattamenti particolari ma spesso non sono idonee ad ottenere la certificazione che tanta fiducia incute nel consumatore informato.
Questa ricetta è preparata con un ruspante pollo toscano e gli ortaggi dell'orticello che non ha mai avuto altri trattamenti del riposo, concime naturale e acqua del pozzo giudicata pressoché potabile, non include prodotti biologici, anche perché gli ingredienti non supererebbero mai i criteri per tale certificazione.


Friggitelli
Patate
Peperoni
Olio extravergine di oliva
Pollo ruspante
Sale
Birra chiara
Timo
Ginepro


In una teglia antiaderente porre il pollo tagliato in quattro, senza testa e zampe, i peperoni lavati, mondati di semi e picciolo e tagliati a fette grossolane, le patate sbucciate lavate e tagliate a pezzi grossolani, il sale e l'olio in abbondanza ma non troppo, il timo, le bacche di ginepro, più avanti aggiungere i friggitelli se li si vuol mangiare come contorno oppure metterli insieme al pollo per dare più sapore e un filino di birra.



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