Tortilla de patatas
Il femminismo è una strana parola che sembra evocare streghe,
stregoni e soprattutto paure ataviche eppure racchiude in sé la più semplice
delle ovvietà: non esiste una società libera se le donne non sono libere.
Queste parole sono ripetute negli scritti di chiunque abbia avuto a che fare
con la tematica che, a ben guardare, altro non si dovrebbe chiamare se non ‘teorie
e pratiche di libertà’. Taluni politici in grado di svolgere tale
difficilissimo mestiere affermano con orgoglio di essere femministi, è questo
il caso del Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, altri ‘aprono’ alle
donne, come ad esempio Papa Francesco che ha più volte ribadito l’importanza
delle donne nella storia della religione di cui incarna l’Entità suprema. Fa però
una certa impressione andare a leggere righe di un libro reso più affascinante
dal tempo e ritrovare intatti i pregiudizi e le reticenze che tale parola
incute. “Así, pues, el feminismo encierra como doctrina los principios más puros
de libertad y de justicia y como obra, entraña, una gran utilidad social” [Così, dunque, il femminismo contiene come
dottrina i principi più puri di libertà e giustizia e ne consegue, un’azione di
grande utilità sociale. Traduzione approssimativa e personale.] scriveva
Carmen de Burgos, alias Columbine, nel 1927, ossia poco meno di novant’anni fa
e le cose non sono poi così cambiate. Quando si parla di femminismo c’è sempre
e comunque da fare qualche premessa. Pensare che Columbine per scrivere su un
giornale doveva usare pseudonimi perché donna, nata e cresciuta nel Sud più ‘arabo’
della Spagna, ad Almería, fa venire i brividi, fa pensare all’assurdità di quanto
poco ovvio sia l’ovvio quando si parla di donne e di diritti fondamentali.
Questa ricetta, tipicamente spagnola, è ispirata a Columbine
e a tutte le donne che agiscono e lottano per la libertà di uomini e donne, per
la costruzione di società in cui la parola ‘femminismo’ possa sembrare tanto
inutile e priva di senso quanto la parola ‘mascolinismo’ in quanto
rappresentazione di ciò che è ovvio, naturale, semplice.
Patate
Acqua
Uova
Olio extravergine di oliva
Sale
Lavare le patate e metterle in pentola senza sbucciarle,
coprire abbondantemente ma non troppo con l’acqua fredda e mettere a bollire
coperte fino a cottura. Quindi scolarle e farle intiepidire, sbucciarle,
frangerne una parte e tagliare a fettine spesse meno di un centimetro le altre.
Condirle con sale e olio a piacimento. A parte sbattere le uova, eventualmente
utilizzando anche la frusta per dolci e salarle leggermente. Unire le uova alle
patate fino ad ottenere un composto denso quasi come una pastella leggera. Oliare
una padella antiaderente col bordo sufficientemente alto da poter ottenere una
tortilla spessa circa 3 o 4 centimetri. Metterla sul fuoco e scaldarla al punto
giusto, quindi aggiungere il composto e tenere a fiamma bassa senza coprire,
girare più volte, se necessario oliando nuovamente la pentola, facendo
attenzione a non rompere la tortilla, con un piatto o con l’apposito coperchio,
continuare a cuocere a fuoco basso ma non troppo, cosicché l’interno risulti
morbido e le uova siano uniformemente cotte.
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