venerdì 30 settembre 2016

Rollè di tacchino

Rollè di tacchino

Le grandi ricorrenze civili spesso hanno a che fare con il naturale scorrere delle stagioni e del tempo, scandiscono rituali collettivi e si esplicitano in forme di grandi celebrazioni, che spesso includono anche le più alte cariche dello Stato e della religione.
In alcuni Paesi, tra cui gli Stati Uniti d’America, in cui il patriottismo dichiarato è più evidente che in altri luoghi, quali l’Italia, nazione antica che avrebbe bene di che andar fiera in cui il tricolore sventola prevalentemente durante i campionati di calcio, le ricorrenze civili sono considerate alla stregua di quelle religiose.
Il quattro luglio, ad esempio, è un modo per organizzare barbecue e riunioni di famiglia, per festeggiare, insomma, una ‘giornata sacra’ un ‘holiday’.
La sacralità è sovente distinta dalla quotidianità riprendendo, attualizzandolo in forma moderna, il concetto che è alla base della ritualità e del cristianesimo, ossia che la mondanità, ciò che è del mondo, gli umani affanni, pertiene alla dimensione umana, mentre l’assolutezza dell’eternità pertiene la condizione divina, quindi sacra. Nel cattolicesimo che si è sviluppato durante il Medio Evo il concetto si è andato cristallizzando con una netta divisione tra le pertinenze divine, che spesso coincidevano con quelle ecclesiastiche, dunque papali, ergo romane e quelle ‘secolari’, afferenti all’Imperatore o a chi per esso, che nella società feudale si traduceva in una grande moltitudine di personaggi, reali, nobili, feudatari, militari, vassalli, valvassori, valvassini, etc.
La distinzione tra sacralità e quotidianità nell’accezione medievale è in fondo alla base delle idee moderne di società, di cui certamente le democrazie occidentali sono un esempio lampante, quindi della distinzione tra ciò che afferisce alla sfera privata, alla meditazione religiosa, e ciò che fa parte di quella molteplicità di significati che è lo Stato laico. La laicità dello Stato e la libertà di religione e di culto, o di non religione e di non culto, è ovviamente un pilastro dell’ordinamento delle nazioni democratiche che si fonda sul principio di eguaglianza dei cittadini, che costituiscono lo Stato, dinanzi alla legge.
Eppure nelle società contemporanee e moderne sempre più la mondanità e la religiosità si uniscono in forme di speculazione capitalistica e monetaria che a molti fanno storcere il naso e gridare alla desacralizzazione del sacro.
Prima del Natale i negozi di tutto il mondo, anche di Paesi molto lontani da Roma, si riempiono di lucine e di beni da acquistare con offerte per il periodo natalizio e super offerte per far trascorrere il Natale nel modo più ‘natalizio’ possibile, perché lo Spirito del Natale è, in fondo, quella vocina buona che fa scoprire ad ogni Scrooge il suo bisogno di amare e di essere amati.
Si potrebbe dire per par condicio, negli Stati Uniti prima del quattro luglio imperversano offerte e volantini che incitano a trascorrere la ricorrenza nel modo più ‘statunitense’ possibile perché, in fondo, la bandiera a stelle e strisce unisce tutti i cittadini statunitensi nella convinzione di essere ‘cives’, cittadini del Paese a Sud del Canada e a Nord del Messico.
La ‘giornata sacra’ è, dunque anche la ricorrenza civile che non ha a che fare con le religioni eppure le modalità di festeggiamento sono le medesime.
Questa ricetta, a base del più ‘statunitense’ degli ingredienti per le festività, il tacchino, è ispirata alla sacralità delle celebrazioni religiose e civili e alla sempre maggiore reificazione, mercificazione, di ciò che afferisce ai festeggiamenti.


Rollè di tacchino
Olio extravergine di oliva
Sale grigio di Bretagna
Cipollina bianca
Aglio rosso di Sulmona del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Vino bianco
Rosmarino
Salvia


In una pentola dal fondo spesso porre l’olio e il rollè di tacchino, sigillarlo, aggiungere le erbe aromatiche, la cipolla e l’aglio tagliati a fettine sottili. Far insaporire, coprire con il vino bianco e far bollire, quindi abbassare la fiamma, salare e coprire. Cuocere per poco meno di due ore. 

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