lunedì 30 gennaio 2017

Panino con hamburger e crauti, ricetta di Claudio

Panino con hamburger e crauti, ricetta di Claudio

I grandi progetti architettonici e ingegneristici potrebbero avere un roseo futuro se venissero delocalizzati e riorganizzati su base locale, andando a mettere a frutto le competenze e le conoscenze pratiche delle maestranze locali con il coordinamento anche di architetti e ingegneri che potrebbero interessarsi e commissionare o attivare commissioni di ricerca e studio su territori con problematiche similari, quali ad esempio il terreno argilloso, l’alto rischio sismico, siccità o alluvioni, smottamenti del terreno, vicinanze a vulcani o altri fattori di pericolosità ambientale e civile.
Se le maestranze locali potrebbero avere notevoli conoscenze su specificità che sfuggirebbero a studi ampi e opere su vasta scala, le stesse potrebbero non possedere le necessarie competenze scientifiche, i necessari macchinari e sistemi di ricerca per affrontare criticamente e risolvere questioni di grandissima rilevanza civile e geografica.
In Sicilia, ad esempio, spesso gli approvvigionamenti di acqua non sono sufficienti. Un approfondito e dettagliato studio idrogeologico potrebbe aiutare ingegneri ed esperti di tecnologie ambientali ed ecologiche a sviluppare prototipi ed innovativi sistemi per recuperare le acque durante le stagioni piovose per poterle convogliare durante quelle più calde, facendo affidamento sulla storia edile e agricola locale, sulle competenze del territorio che sono peculiari di quella meravigliosa isola.
L’Italia Centrale e Appenninica è certamente un’altra zona che potrebbe beneficiare non poco di ricerche di alto livello ben coordinate e soprattutto stimolate da personalità in grado di sviluppare progettualità che possano essere ascoltate a livello nazionale e possibilmente internazionale e soprattutto attirare investimenti di notevole entità tali da poter convogliare poi nei territori i necessari fondi per poter unire l’esperienza e le conoscenze specifiche delle maestranze locali alle tecnologie più innovative e pertanto rispettose delle specificità locali. Qualcosa, a ben guardare, che può essere sviluppato senza troppe difficoltà soltanto in Italia, Paese con una straordinaria biodiversità e con interessantissime caratteristiche che si intrecciano a formare un unicum composito di differenze. Le soluzioni trovate in Italia non andando ad imporre strutture incompatibili con la natura stessa dell’ambiente e delle tradizioni, bensì contando e appoggiando sulle peculiarità locali proprio per sviluppare progettualità reticolari e potenzialmente infinite, potrebbero dunque essere, riadattandole alle specificità locali, il punto di partenza per una nuova forma di economia e di creazione e gestione delle cosiddette grandi opere. In altre parole, l’Italia potrebbe divenire, proprio andando a valorizzare e non mortificare le innumerevoli diversità che ne caratterizzano il territorio, una nazione cui fare riferimento senza ombra di dubbio per la progettazione e realizzazione di grandi opere su scala potenzialmente infinita e perfettamente compatibili con l’ambiente e le esigenze locali in una enorme rete di interconnessioni sapientemente tessuta da abilissime mani, intelletti ed economisti.
Questa ricetta, di facile realizzazione, è ispirata alla genialità che sottende alla cooperazione costruttiva nella progettazione e realizzazione di grandi opere compatibili con ambiente, culture, territorio, società civile e foriere di sviluppo sostenibile.



Hamburger di manzo macinato al momento dal macellaio di fiducia
Sale integrale
Ketchup
Crauti bavaresi
Semi di finocchio
Pan bauletto ai cereali


Cospargere una bistecchiera o una padella con fondo in pietra con il sale. Farla scaldare bene quindi porvi l’hamburger, condire con i semi di finocchio e girare un paio di volte. Nel frattempo scaldare il pane, mettere il ketchup sulle due fette, aggiungere l’hamburger, quindi i crauti scaldati nella padella o sulla piastra. 

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