domenica 15 gennaio 2017

Pizza rustica pomodoro e mozzarella

Pizza rustica pomodoro e mozzarella

Si parla spesso di libertarismo, spesso in associazione al liberalismo e al liberismo. Effettivamente la radice fa pensare che vi siano molte affinità tra i tre concetti e forse quando sono stati teorizzati ciò era vero. In tempi remoti, quando in Europa c’erano dazi e dogane a poche decine di chilometri di distanza e le leggi imponevano tassazioni esorbitanti per il movimento di merci e persone richiedere azioni liberiste andava di pari passo con un aumento della libertà personale, individuale e collettiva. Quando fu inventato il battello a vapore esso fu considerato immediatamente poco efficace in quanto, nonostante tecnicamente fosse molto più veloce di altri mezzi di trasporto, erano talmente tante le fermate che doveva fare per percorrere un tratto di fiume che oggi sarebbe considerato minuscolo per il pagamento di dazi e gabelle da risultare decisamente più lento. Il progresso tecnologico e sociale aveva necessità di maggiore libertà, in qualunque sua forma ed espressione. La società è progredita, l’Europa è cambiata e l’economia si è globalizzata a quel punto le differenze tra le parole liberismo, libertarismo e liberalismo si è concretizzata nella sua forma più compiuta. Se liberalismo e libertarismo si sono allontanate spesso in modo estremo e comunque si sono sviluppate, come evoluzioni del pensiero, in forme ben distinte e separate pressoché ovunque, il liberalismo si è potuto sviluppare soltanto nei Paesi in cui è stato implementato. Il liberalismo è infatti la più progressiva tra queste parole e nel tempo ha cambiato radicalmente le sue caratteristiche fondamentali. Se le battaglie civili e sociali per il raggiungimento dell’equità nelle libertà che anima il libertario, e spesso anche in liberale e talvolta anche il liberista, sono sempre talmente numerose da non lasciare enormi margini di evoluzione progressiva del pensiero, sebbene ve ne siano e anche molto significativi, e il liberista ha sviluppato la propria progressione verso nuove forme di liberismo più o meno selvaggio, in cui lo Stato abbia più o meno influenza a seconda delle inclinazioni e declinazioni di tale dottrina economica, il liberale ha potuto progredire soltanto in quei Paesi in cui vi è stata l’implementazione di tale forma politica.
Spesso ci si chiede cosa siano i liberali in Europa o nel cosiddetto Occidente e c’è da constatare si è creato una specie di ‘liberal devide’ tra Paesi che hanno avuto una progressione evolutiva democratica, quali Olanda e Canada, e Paesi che hanno subito una devoluzione democratica, quali l’Italia o gli Stati Uniti, spesso legata a livelli di corruzione inaccettabili nonché a profonde mancanze di libertà. In altre parole, nei Paesi in cui il libertarismo ha avuto libertà di azione e si è in qualche forma e in qualche misura confrontato con le esigenze politiche reali di un mondo in evoluzione progressiva si è riusciti a creare le condizioni oggettive per l’implementazione del liberalismo, negli altri Paesi questo non è stato possibile.
Quasi tutte le Nazioni che hanno progressivamente implementato il liberalismo lo hanno fatto includendo di fatto teorie e pratiche socialiste e ambientaliste in cui l’economia era vista non tanto come oppressore bensì come valido alleato per ottenere maggiori libertà per la società intera e uno Stato più efficacemente democratico.
Questa ricetta, in cui si mescolano sapori americani ed europei, è ispirata alla necessità di progressione democratica liberale delle democrazie contemporanee.

Pomodori dell’orto in barattolo o pomodori freschi
Olio extravergine di oliva
Sale integrale
Origano siciliano
Mozzarella
Rosso d’uovo per spennellare
Pasta sfoglia
Pepe nero


Condire i pomodori con sale, olio e origano, sfilacciare la mozzarella, mischiare e porre il composto nella pasta sfoglia, coprire, spennellare con il rosso d’uovo, infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C per una ventina di minuti o una mezzoretta. 

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