Pizza rustica pomodoro e mozzarella
Si parla spesso
di libertarismo, spesso in associazione al liberalismo e al liberismo.
Effettivamente la radice fa pensare che vi siano molte affinità tra i tre
concetti e forse quando sono stati teorizzati ciò era vero. In tempi remoti,
quando in Europa c’erano dazi e dogane a poche decine di chilometri di distanza
e le leggi imponevano tassazioni esorbitanti per il movimento di merci e
persone richiedere azioni liberiste andava di pari passo con un aumento della
libertà personale, individuale e collettiva. Quando fu inventato il battello a
vapore esso fu considerato immediatamente poco efficace in quanto, nonostante
tecnicamente fosse molto più veloce di altri mezzi di trasporto, erano talmente
tante le fermate che doveva fare per percorrere un tratto di fiume che oggi
sarebbe considerato minuscolo per il pagamento di dazi e gabelle da risultare
decisamente più lento. Il progresso tecnologico e sociale aveva necessità di
maggiore libertà, in qualunque sua forma ed espressione. La società è
progredita, l’Europa è cambiata e l’economia si è globalizzata a quel punto le
differenze tra le parole liberismo, libertarismo e liberalismo si è
concretizzata nella sua forma più compiuta. Se liberalismo e libertarismo si
sono allontanate spesso in modo estremo e comunque si sono sviluppate, come
evoluzioni del pensiero, in forme ben distinte e separate pressoché ovunque, il
liberalismo si è potuto sviluppare soltanto nei Paesi in cui è stato
implementato. Il liberalismo è infatti la più progressiva tra queste parole e
nel tempo ha cambiato radicalmente le sue caratteristiche fondamentali. Se le
battaglie civili e sociali per il raggiungimento dell’equità nelle libertà che
anima il libertario, e spesso anche in liberale e talvolta anche il liberista,
sono sempre talmente numerose da non lasciare enormi margini di evoluzione
progressiva del pensiero, sebbene ve ne siano e anche molto significativi, e il
liberista ha sviluppato la propria progressione verso nuove forme di liberismo
più o meno selvaggio, in cui lo Stato abbia più o meno influenza a seconda
delle inclinazioni e declinazioni di tale dottrina economica, il liberale ha
potuto progredire soltanto in quei Paesi in cui vi è stata l’implementazione di
tale forma politica.
Spesso ci si
chiede cosa siano i liberali in Europa o nel cosiddetto Occidente e c’è da
constatare si è creato una specie di ‘liberal devide’ tra Paesi che hanno avuto
una progressione evolutiva democratica, quali Olanda e Canada, e Paesi che
hanno subito una devoluzione democratica, quali l’Italia o gli Stati Uniti,
spesso legata a livelli di corruzione inaccettabili nonché a profonde mancanze
di libertà. In altre parole, nei Paesi in cui il libertarismo ha avuto libertà
di azione e si è in qualche forma e in qualche misura confrontato con le
esigenze politiche reali di un mondo in evoluzione progressiva si è riusciti a
creare le condizioni oggettive per l’implementazione del liberalismo, negli
altri Paesi questo non è stato possibile.
Quasi tutte le
Nazioni che hanno progressivamente implementato il liberalismo lo hanno fatto
includendo di fatto teorie e pratiche socialiste e ambientaliste in cui l’economia
era vista non tanto come oppressore bensì come valido alleato per ottenere
maggiori libertà per la società intera e uno Stato più efficacemente
democratico.
Questa ricetta,
in cui si mescolano sapori americani ed europei, è ispirata alla necessità di
progressione democratica liberale delle democrazie contemporanee.
Pomodori
dell’orto in barattolo o pomodori freschi
Olio
extravergine di oliva
Sale integrale
Origano
siciliano
Mozzarella
Rosso d’uovo per
spennellare
Pasta sfoglia
Pepe nero
Condire i
pomodori con sale, olio e origano, sfilacciare la mozzarella, mischiare e porre
il composto nella pasta sfoglia, coprire, spennellare con il rosso d’uovo,
infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C per una ventina di minuti o una
mezzoretta.
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