mercoledì 18 gennaio 2017

Ricotta golosa con cioccolato fondente

Ricotta golosa con cioccolato fondente

Esistono piaceri della vita che sono collegati al saper fare, alle capacità artigiane e all’amore per il proprio lavoro. È possibile godere di tali piaceri spesso soltanto nei luoghi in cui le prelibatezze vengono prodotte da molti anni. Per quanto concerne la ricotta sabina questa è certamente una verità incontrovertibile. Sono molti i territori italiani in cui la ricotta è buona ma quella sabina è semplicemente eccellente. La consistenza rispetto a quella siciliana è più densa e soffice al contempo e il sapore, rispetto a quella prodotta tipicamente nel Nord Italia, è molto più delicato seppur essendo leggermente più corposo rispetto a quella del Sud. Gli artigiani che sanno fare la ricotta ‘a regola d’arte’ sono però rarissimi. Un po’ perché spesso chi intraprende il duro lavoro e la durissima vita di campagna proviene da altri territori e quindi porta con sé un inevitabile retaggio gastronomico e di sapori che è molto difficile modificare, un po’ perché come tutte le cose all’apparenza semplici, farla perfettamente è più complicato di quanto possa sembrare.
La semplicità apparente che nasconde una grande sapienza e tanto mestiere è una delle caratteristiche dell’artigianato di qualità, quelle competenze che formano un territorio e lo rendono unico, speciale, meraviglioso rispetto ai bellissimi territori in cui non si vive.
Tale sapere è certamente minacciato in continuazione dalla mediocre incapacità e dalla sempre maggiore tendenza ad accontentarsi di qualcosa che non è ciò che si vuole, un po’ come quando si guarda la televisione e ci si perde in programmi che non entusiasmano, ma alla fine, sempre per citare gli artigiani, la qualità paga sempre.
La tendenza alla distruzione della capacità critica della popolazione, soprattutto di una popolazione esigentissima da un punto di vista artigianale come quella italiana, è uno tra i tanti modi per deterritorializzare, per togliere l’identità ai luoghi e renderli fondamentalmente uguali gli uni agli altri. Un modo per far passare come ‘accettabili’ lo svilimento della lingua italiana, della politica e delle capacità gestionali e governative. La resistenza partigiana oggi è anche una resistenza artigiana per ritrovare quella ricchezza del sapere e della cultura che è il vero patrimonio italiano.
Questa ricetta, all’apparenza semplice, racchiude una cultura territoriale artigianale fortissima.


Ricotta di pecora appena fatta EcoFattorie Sabine, possibilmente ancora calda
Blocco di cioccolato fondente La Luisa


Ridurre a scaglie irregolari la cioccolata, mescolarla insieme alla ricotta. 

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