Fusilli con radicchio e stracchino
Non è mai troppo
tardi è il titolo di una trasmissione televisiva che, si dice, ha insegnato
l’italiano agli italiani agli albori della storia della TV italiana. Oggi il
livello di alfabetizzazione medio dovrebbe essere più alto eppure eminenti
linguisti avvertono che vi è un cosiddetto analfabetismo di ritorno o
funzionale. Saper scrivere il proprio nome non vuol dire comprendere un
articolo di giornale. Se si leggono con attenzione molti articoli di giornali
il dubbio sull’effettiva crescita culturale media del Paese si dissipa a favore
di una evidenza sconcertante di tale realtà. Se qualche anno fa ad affilare le
penne erano personaggi del calibro di Indro Montanelli e Leonardo Sciascia oggi
è oggettivamente difficile trovare ‘penne’ di quel livello. Gli italiani avrebbero
bisogno di imparare l’italiano e forse il più grande errore di quella storica
trasmissione fu quello di interrompere le trasmissioni, forse non sarebbe stato
così inutile proseguirle. L’apprendimento continuo è comunque una buona
abitudine, almeno per chi è abituato a studiare ma anche per chi non è abituato
a stare con la testa sui libri e vuole migliorare la propria cultura. Una delle
cose più difficili da imparare ‘da grandi’ è la musica, scoprire in età adulta
che si può essere se non intonatissimi almeno non stonati è una splendida
scoperta, imparare a muoversi al ritmo della musica o apprendere a strimpellare
uno strumento è qualcosa che procura una gioia assoluta.
Questa ricetta è
ispirata all’importanza dell’apprendimento continuo.
Radicchio rosso
Sale integrale
Olio
extravergine di oliva
Stracchino
Acqua
Fusilli
Far bollire
l’acqua per la pasta, salarla. Nel frattempo lavare e affettare il radicchio,
porlo in una padella con l’olio caldo ma non bollente, salarlo. Cuocere la
pasta, scolarla lasciando da parte dell’acqua di cottura, quindi mescolare lo
stracchino con il radicchio in una insalatiera, aggiungere la pasta e girare
bene.
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