Spaghetti col cedro
La Sicilia è
terra d’omertà, o almeno così si dice. È vero però che in questa terra di
silenzio assordante è nata la lingua italiana e si è sempre raccontato
tantissimo. Le parole nella regione di Pirandello, Sciascia, Verga sono un’arte
che è bene adoperare o in modo magistrale, pressoché perfetto, oppure in modo
altrettanto magistrale, ovverosia tacendo. Raccontare è quasi un’esigenza
fisiologica nella vasta cultura siciliana in cui le lingue si sono sempre
intrecciate a creare un crogiolo di diffidenza e a distillare parole belle quanto
gli agrumeti che profumano l’aria mescolandosi con la brezza del Mediterraneo.
Questa ricetta,
semplicissima, è ispirata alla complessissima forma di racconto permanente
espressa dalla Sicilia.
Acqua
Sale integrale
Cedro non
trattato
Olio
extravergine di oliva
Parmigiano
reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Pangrattato o
mollica condita
Far bollire l’acqua,
salarla, cuocere gli spaghetti. Nel frattempo far leggermente scaldare l’olio
con fiocchi di scorze di cedro ben lavato ed asciugato e la mollica condita o
il pangrattato. In un’insalatiera spremere del succo di cedro, versarvi l’olio,
far intiepidire, quindi aggiungere il parmigiano a creare quasi una cremina,
scolare gli spaghetti lasciando da parte dell’acqua di cottura, ripassare nell’insalatiera.
Servire con un fiore di scorza di cedro sbollentato nell’acqua della pasta.
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