martedì 14 febbraio 2017

Scrippelle dolci con marmellata di lamponi

Scrippelle dolci con marmellata di lamponi

San Valentino è la festa degli innamorati ed è anche l’onomastico di chi ha la ventura di portare il nome di quel santo. Molti affermano che un ateo che festeggia un onomastico è un ossimoro, una contraddizione in termini. Evviva le contraddizioni, verrebbe da rispondere se non fosse già ampiamente dimostrato che un ateo ha il vantaggio, rispetto ad un religioso, di poter festeggiare e prendere parte a qualsivoglia festività in quanto non ha pregiudizi negativi nei confronti di questa o quella religione, essendo le religioni, per l’ateo, inventate dall’essere umano e dalle società anche per avere occasioni di convivialità condivisa. Quello che certamente l’ateo non avrà il piacere di condividere con i credenti non è, ovviamente, il festeggiamento, e quindi la partecipazione gioiosa ad un evento significativo per una persona o per un gruppo di persone, bensì il senso profondo del rito religioso, seppur è chiaramente più che in grado di apprezzarne la bellezza ed eventualmente vi fosse il misticismo che tali celebrazioni implicano.
Questa ricetta, semplicissima, utilizza prodotti di una zona tragicamente colpita dal recente sisma ed è un modo per agire concretamente acciocché si possa gioire insieme a laziali, umbri e marchigiani nelle feste per il ritorno alla meraviglia della quotidianità.

Uova allevate a terra
Latte intero
Farina
Acqua tiepida
Zucchero a velo, a piacere
Marmellata di lamponi La Sibilla dal Parco nazionale Monti Sibillini
Olio extravergine di oliva


Unire farina, latte, uova e acqua sbattendole a mano con la forchetta o con la frusta fino ad ottenere una pastella densa e morbida, ungere una padella antiaderente passando sulla superficie con un tovagliolino umido d’olio, versare il composto nella padellina circa un mestolino per volta per ottenere la scrippella dello spessore desiderato, quindi, quando è cotta, girarla e farla cuocere dall’altra parte, toglierla dalla padella e proseguire con le altre scrippelle. Riempire con la marmellata, non troppa così da non farla fuoruscire, piegare, spolverare con lo zucchero a velo pronto oppure macinare quello semolato nel macinacaffè, servire calde. 

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