Spaghetti con erbette aromatiche e agrumi
Le scienze sono
qualcosa di meraviglioso, soprattutto quando non diventano una religione, come
è sempre accaduto nel corso della storia. La teoria evoluzionistica
presupporrebbe anche un’evoluzione sociale, quella che Mazzini chiamava
progressività. Il fondatore della Giovine Europa parlava di progressione nelle
religioni e di stasi nelle medesime. Il cristianesimo, a suo dire, era un’evoluzione
delle religioni precedenti, era l’espressione del bisogno sociale e storico
dell’affrancamento dalla schiavitù, questione oggi considerata immorale eppure
ancora di stretta attualità anche se non cogente. L’evoluzione del
cristianesimo è stata però una devoluzione, una stasi, secondo Mazzini, che ha
impedito lo sviluppo progressivo della società, della politica, delle scienze.
Qualcosa di vero c’è in questa disamina tanto negativa eppure pensando a Giulio
II e al suo rapporto con Raffaello e Michelangelo non può che sorgere un dubbio
sulla effettiva possibilità della religione, dopo la dissoluzione dell’impero
romano, di agire concretamente verso la creazione di una società sempre fondata
sulla civiltà giuridica ma con idee maggiormente libertarie. La progressività
di cui scrive il grandissimo pensatore italiano è sorta anche dalla necessità
di distruzione e ricreazione di nuove forme sociali. Immaginare l’uomo, inteso
come essere umano, moderno, la dignità dell’essere umano moderno senza pensare
alle botteghe, agli artigiani e alle tantissime forme di governo che si sono
sviluppate sotto il mantello oscurante della chiesa cattolica romana è
difficile. Quello che fa pensare è il ripetersi in forma quasi grottesca delle
forme dell’oppressione, i cattolici hanno ripreso moltissimo da Roma, la
potenza che li aveva inizialmente martirizzati, gli scienziati dalla religione
che aveva negato la libertà di ricerca. I laboratori di ricerca hanno non soltanto
un loro ‘latino’, possiedono anche sai e tuniche che differenziano i vari ‘ordini’
di scienziati, hanno un linguaggio da iniziati e parole che vengono ripetute
dal volgo, modalità di comunicazione mediante il terrore e la rassicurazione
bonaria di massa, di gruppo e individuale. Si parla di scienza nelle
conversazioni di chiunque come fino a qualche anno fa si parlava di santi e
martiri.
Questa ricetta è
ispirata alla bellezza del progresso senza la grottesca imitazione dell’oppressione.
Spaghetti
Olio
extravergine di oliva
Menta fresca
Timo fresco
Timo citronella
fresco
Scorza di agrumi
non trattati, limone, arancio, cedro, melangolo
Acqua
Sale integrale
Far bollire l’acqua
per la pasta, salarla, mettere a cuocere gli spaghetti. Nel frattempo far
scaldare l’olio con le erbe aromatiche ben lavate ed asciugate e la scorza
degli agrumi ben lavati grattugiata con l’apposito utensile. Ripassare gli
spaghetti nell’olio, aggiungendo, se necessario, acqua di cottura.
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