sabato 11 febbraio 2017

Mezze maniche con radicchio e robiolino

Mezze maniche con radicchio e robiolino

Fare politica in un momento storico tanto complesso e in velocissimo mutamento sociale, tecnologico, economico richiede una assoluta coerenza e grande limpidità di idee, onestà intellettuale, enormi capacità di visione. Il Primo Ministro del Canada, parlando ai giovani studenti universitari che effettivamente hanno dimostrato maggiore disattenzione di quanto si potesse immaginare in una democrazia tanto sviluppata, ha affermato che i giovani non sono i leader del domani, bensì i leader dell’oggi perché soltanto loro hanno l’esigenza di capire ciò che accadrà domani. Si potrebbe ampiamente dissentire su una tale affermazione, soprattutto tenendo in considerazione la mancanza profonda di cultura da parte di una gran quantità di nativi digitali abituati sin da piccolissimi a smanettare su dispositivi tecnologici ma spesso privi di profonde capacità di elaborazione critica del pensiero e molto più spesso di comprensione di concetti semplici espressi talvolta in modo elementare. I nativi digitali che hanno saputo capire la bellezza di sporcarsi le mani e sbucciarsi le ginocchia giocando fino allo sfinimento in un parco, in un giardino o in un cortile, ridendo di stupidaggini alla scoperta della vita e dell’universo, litigando per poi fare pace sono decisamente i più auspicabili leader del domani ma gli altri, inebetiti di fronte agli schermi, li lasceranno diventare i capi di quelle tribù tecnologicamente (ir)reali in cui sono organizzati i giovani? Ad oggi i nativi digitali molto ‘svegli’ sono più intelligenti, più capaci di capire, più pronti ad immaginare e realizzare i propri sogni di pressoché chiunque altro delle generazioni precedenti ma c’è un divario tra quelli che si spera diventeranno i leader del domani e quelli che auspicabilmente non lo diverranno ma potrebbero riscuotere maggiori consensi e, in termini puramente e strettamente democratici, esprimere in modo più effettivo le esigenze che l’elettorato che dovrebbero rappresentare ritiene di avere. È altresì vero che una democrazia può dirsi libertaria e dunque effettivamente governo del popolo nel momento in cui il popolo è nelle condizioni di essere sovrano e dunque è in grado di governarsi e di agire in modo coerente coi principi che rendono possibile la pace e la convivenza delle differenze.
Questa ricetta, semplice e veloce, è ispirata alle esigenze libertarie della democrazia.

Robiolino
Radicchio rosso
Olio extravergine di oliva
Sale integrale
Acqua
Mezze maniche Voiello


Lavare bene e tagliare in radicchio a listerelle, porlo in una padella con l’olio caldo ma non bollente, salare, far cuocere, a fornello spento aggiungere il robiolino a creare una cremina. Nel frattempo far bollire l’acqua della pasta, salare, cuocere la pasta, scolarla lasciando da parte un po’ di acqua di cottura. Condirla con il composto di radicchio e robiolino senza scaldare la padella, altrimenti il formaggio si scinderebbe rovinando il sapore.

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