sabato 25 febbraio 2017

Polpettine di tacchino con limone e erbe provinciali, ricetta di Mamma Lucilla

Polpettine di tacchino con limone e erbe provinciali, ricetta di Mamma Lucilla

Talune attività sono particolarmente gradevoli, quali ad esempio trascorrere un pomeriggio piovoso immersi nella lettura di un buon libro insieme alle persone che ci sono più care, condividendo momenti salienti e frasi particolarmente ben scritte e sorseggiando bevande adatte, un vinello speciale o una calda tisana per distendere i pensieri e renderli più pronti ad accogliere nuove idee e parole. C’è anche chi odia cordialmente la lettura e preferisce dedicarsi alla musica, al bricolage, alla pittura o alla cucina ma fondamentalmente chiunque riesce a godere della bellezza di taluni momenti all’apparenza brutti, insopportabili come, per l’appunto, un sabato pomeriggio uggioso e di maltempo quando la Natura si risveglia esprimendo la propria profumata e colorata bellezza in fioriture dense e sensuali. Leggere è una vera e propria passione per molti, qualcosa che potrebbe essere assimilato alla musica, alla danza o all’arte, un’attività che distende i nervi, allevia le preoccupazioni quotidiane e riattiva una tra le maggiori fonti di risoluzione di problemi all’apparenza complessi, la fantasia e la capacità di osservare la realtà da prospettive inusuali. Molte persone giungono a tali conclusioni con le arti marziali oppure meditando, pregando, attingendo a quella parte della propria intimità che riesce a collegarsi con l’universo in cui siamo immersi senza oberare cervello e sentimenti di troppe sovrastrutture e razionalità. I momenti di concentrazione profonda, comunque si raggiungano, sono essenziali allo svolgimento di una vita sana, equilibrata e complessa. Ben ne sono consapevoli le religioni che hanno sempre cercato di fornire gli strumenti per il raggiungimento di tali forme meditative soltanto all’interno della propria struttura, di precetti e regole definite da altri e non è ovviamente un caso se il clero delle religioni più oltranziste, nei vari periodi storici, sia sempre molto attento al controllo delle informazioni, della cultura, della musica, della danza, delle parole, del piacere e di tutto ciò che potrebbe fornire strumenti individuali e collettivi di libertà profonda, reale. Una bambina con un libro in mano, con una penna e un taccuino, con uno strumento musicale o delle scarpette da danza, con la voglia di conoscere e sapere è sempre stata una fonte di terrore assoluto e maniacale per i terroristi di qualunque epoca e luogo, molto più di derrate nucleari, fucili di alta precisione e missili. La conoscenza, la voglia di libertà insita nel desiderio di sapere sono per i fondamentalisti di qualunque era il peggiore tra tutte le armi. A ben vedere non sbagliano, sanno perfettamente che l’eccezione alla regola imposta con la coercizione è ciò che mina le fondamenta stesse di regimi terroristici e dittatoriali, in qualsivoglia forma si esprimano. Pertanto è importantissimo ritagliare per sé quei momenti di puro relax in cui riconnettersi con sé stessi, con l’ambiente, con gli altri, con la propria individuale e collettiva libertà.
Questa ricetta, creata da una grande lettrice, è ispirata ai momenti di puro rilassamento tanto utili all’equilibrio generale.

Tacchino macinato al momento dal macellaio di fiducia
Olio extravergine di oliva
Pangrattato
Sale di rocca
Pepe
Scorza di limone grattugiata
Latte
Acqua
Timo citronella
Timo
Rosmarino
Salvia
Burro della Latteria sociale di Beduzzo Inferiore
Menta in foglie


Lavare e triturare le erbette, eventualmente aggiungendo acqua e olio, dunque amalgamare con la carne e gli altri ingredienti fino a creare un composto omogeneo, se necessario aggiungere pangrattato. Fare delle palline con le mani di circa 3 cm di diametro, quindi passarle nel pangrattato. Porre in una teglia oliata, aggiungere un fiocco di burro e una fogliolina di menta, infornare in forno ben caldo a circa 180°C o 200°C per il tempo necessario alla cottura.

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