sabato 10 febbraio 2018

Zuppetta di febbraio

Zuppetta di febbraio

Riuscire ad affermarsi col proprio lavoro e ottenere il giusto riconoscimento economico e sociale è importante per poter essere nelle condizioni oggettive di produrre con la necessaria serenità. Molte persone hanno un carattere più o meno schivo, altre più espansivo e socievole ma in generale pressoché ciascuno ha piacere nello stare insieme a persone con cui si possa sentire a casa, in famiglia, tra amici.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della socialità concreta e non virtuale.

Topinambur
Spinaci
Valeriana
Cicorietta da taglio
Carote
Pane oppure acqua e farina di farro
Olio extravergine di oliva
Porri
Sale integrale
Timo
Ginepro
Salvia
Acqua
Bieta
Fagioli Sor Checco

Mettere a bagno i fagioli la sera prima. Sbucciare i tobinambur e le carote, lavare tutte le verdure, tagliarle a dadotti e listerelle metterle in pentola insieme agli aromi e ad una parte di fagioli, non troppi. Riempire con l’acqua, senza eccedere, così da ottenere, a fine cottura, una minestra abbastanza densa. Lessare gli altri fagioli a parte. Quando la minestra è pressoché cotta e abbastanza densa, passare col passaverdure a mano circa un mestolo per quattro person di fagioli, aggiungere la purea alla zuppa, aggiustare di sale e far cuocere ancora un po’. Tostare il pane così da ottenere crostini ben croccanti oppure preparare degli gnocchetti, da cuocere direttamente nella zuppa per due o cinque minuti, impastando acqua e farina di farro, facendo budellini e dunque gnocchetti. Servire con un filo di olio a crudo ed eventualmente del formaggio grattugiato.


Nessun commento:

Posta un commento