Fagioli borlotti semplicissimi con crostini di pane
Uno tra i più
importanti esponenti dello stoicismo, Lucio Anneo Seneca, fu un uomo di potere contemporaneo,
presumibilmente, di Gesù di Nazareth e un filosofo romano di origine, oggi si
direbbe, straniera. Nacque infatti a Cordova, nell’attuale Spagna e forse in
quelle caldissime terre ebbe l’intuizione della forza creatrice e al contempo
distruttrice del fuoco. Fu questore e senatore, consigliere di importantissimi
personaggi politici, tra cui Giulia Agrippina Augusta e di suo figlio Nerone. Come
molte personalità romane, egli trascorreva le vacanze nelle zone termali vicine
all’Urbe, una di queste era l’antica Nomentum.
Questa ricetta è
ispirata alla cultura quale motore per il turismo sostenibile.
Pane
Aglio rosso di
Sulmona del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Rosmarino fresco
Timo fresco
Cipollina fresca
Peperoncino
Olio extravergine
di oliva
Sale iodato
Fagioli borlotti
Semi di
finocchio
Salvia,
pochissima
Acqua
Sgranare i
fagioli, porli in pentola, coprirli abbondantemente con l’acqua, aggiungere
semi di finocchio, non troppi, un rametto di timo, far bollire. Nel frattempo,
preparare i crostini tagliando il pane a dadotti e tostandolo. Lasciare una
parte di crostini semplici, per gli altri insaporirli nel seguente modo. In una
padella fare un soffritto in olio con il rosmarino e l’aglio oppure con cipolla
e timo; con aglio e peperoncino; con timo e rosmarino; con aglio e salvia
quindi ripassarvi i crostini. Servire i fagioli scolati con a parte l’acqua di
cottura, per chi la gradisce, e i vari tipi di crostini, un filo d’olio a crudo
e sale.
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